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Evoluzione tecnicamoto 300/500 cc (Colpa Lele-R1 divenuto "parliamo dei 2T Vs 4T"
I 4T tendono a girare pi? in alto rispetto ai 2T ? Signori ... ok l'evoluzione ... ma qui state snaturando un motore !
Un 50cc 4t che gira a 15'000/17'000 rpm voi lo conoscete ? (chiedo sensa provocazione in quanto la mia ? curiosit? e siamo qui apposta per apprendere ... non per fare i saputelli visto che nessuno di noi ? espero nel settore ma siamo semplicissimi appassionati)
I 4T tendono a girare pi? in alto rispetto ai 2T ? Signori ... ok l'evoluzione ... ma qui state snaturando un motore !
Un 50cc 4t che gira a 15'000/17'000 rpm voi lo conoscete ? (chiedo sensa provocazione in quanto la mia ? curiosit? e siamo qui apposta per apprendere ... non per fare i saputelli visto che nessuno di noi ? espero nel settore ma siamo semplicissimi appassionati)
Lele, i 50cc sono motori economici, non ? un esempio molto calzante.
Quanto gira un 600 supersport? E quanto girava un 125-250-500 GP?
Non per fare i saputelli, ma qualcuno qui un po' di esperienza ce l'ha
Se proprio vuoi fare paragoni estremi , contatta KAciaro , e dimmi quandi giri faceva un 125 2T GP o anche un 50cc gp
Nel cross abbiamo visto che si tende a farli girare pi? bassi per avere pi? coppia . OK , ? stato una parte di discorso con arabycola molto interessante ed anche spulciando nel web ho trovato riscontro .
Ma la natura di un motore non ? mai stata in discussione . Semmai abbiamo appurato che apporti tecnologici e messe a punto mirate , plasmano il carattere di un motore secondo l'impiego a cui ? destinato .
Ad ogni modo , per rispondere ad una tua domanda : il mio semplice 50ino , con una delle 5 marmitte che avevo e con il resto delle messe a punto , i 17'000 rpm li superava abbondantemente .Purtroppo non ho mai saputo quanti fossero con precisione visto che l'ago del contagiri si appoggiava alla spia dell'olio che il gilera 503 aveva in prossimit? dei teorici 17'000 (lo strumento ne indicava mi pare 13'000 ma le proporzioni erano evidenti)
Non per fare i saputelli, ma qualcuno qui un po' di esperienza ce l'ha
E perdonami la presunzione : non nel cross . Quindi limitatamente ai motori "da velocit?" ma l'esperienza sulle elaborazioni 2T non mi mancano certo ... e fatico veramente a trovare persone che hanno tecnica e pratica sufficiente per instaurare un dialogo costruttivo .
Di norma io me ne sto in disparte , ma l'ambito dei 2T ? l'ambito motristico a me preferito ... al punto che uno dei piccoli sogni che tengo per ora nel cassetto ? quello di costruire un motore 2T di sana pianta nella mia officinetta
E tranquilli che presto o nella vecchiaia , lo far?
Domanta tecnica : nel cross il motore ad ammissione con disco rotante (Ad es ROTAX 123 di Aprilia) ? utilizzato oppure si opta per la migliroe apertura a lamelle ? O si usano combinate le due cose ?
Tanto per cominciare, l’ammissione nella camera di manovella risultava svincolata dal movimento del pistone. Ci? consentiva di aumentare notevolmente la durata della fase di aspirazione semplicemente anticipando l’apertura della luce. La fasatura poteva diventare nettamente asimmetrica. Con la soluzione tradizionale questo non sarebbe stato possibile. Infatti se in un motore con aspirazione in terza luce si aumenta l’anticipo di apertura della luce, si incrementa in egual misura il ritardo di chiusura. Oltre un certo valore di quest’ultimo per? non ? possibile andare. Di conseguenza la massima durata della fase viene ad essere limitata. L’ammissione a disco rotante consente di superare in larga misura il problema. ? possibile aumentare l’anticipo di apertura della luce, e quindi la durata della fase, mantenendo invariato il ritardo di chiusura (evitando pertanto che esso risulti eccessivo).
Alcuni esempi possono qui essere utili. Nei motori di serie con ammissione in terza luce (da tempo scomparsi dalla scena in quanto sostituiti da quelli con ammissione lamellare) la durata della fase di aspirazione era dell’ordine di 140?-160?. Nelle (poche) moto da competizione che impiegavano questa soluzione i valori erano pi? alti; le ultime Yamaha TZ arrivavano addirittura dalle parti di 200?-205?. Nei motori di serie con ammissione a disco rotante la durata della fase di aspirazione era dell’ordine di 175?-195?. Nella mitica Suzuki 500 RG Gamma della seconda met? degli anni Ottanta quest’ultimo valore veniva ottenuto con un anticipo di 140? e un ritardo di 55? (195?). Le moto da corsa spesso arrivavano dalle parti di 230? (180? + 50?).
Devo dire che ho appreso cose che non conoscevo affatto sui 2T ma secondo me state facendo confusione concentrandovi su cross o enduro nella comparativa coi 4T dato che in queste discipline la potenza massima non ? certo prioritaria, anzi, quindi viene facile riempire la curva di coppia coi 2T, ben altro discorso ? la velocit? ma anche semplicemente moto da strada dove l'avere allungo e bassi cospicui ? appannaggio dei 4T...
... certo se medesimo sviluppo fosse stato dedicato anche ai 2T non specialistici per cross magari le potenzialit? sarebbero pi? elevate...
... fermo restando che il non avere vere valvole con un preciso diagramma di distribuzione ? sempre penalizzante.
Perch? inutile? Devi paragonare motori con cilindrate unitarie simili: 600cc diviso 4 fanno 150cc a cilindro, simili (anzi, addirittura superiori) ai 125cc a cilindro dei 2T da GP.
I GP erogavano la potenza max intorno a 12000 RPM, con possibilit? di allungare a 13-13500 (forse).
Un 600SS (con tutto che ? un motore derivato di serie) eroga la potenza max a 14000 e pu? allungare a 15-16000.
Una Moto3, che ha cilindrata unitaria 250 (quindi doppia), gira sopra i 15000.
Il regime massimo di un motore ? limitato per ragioni legate alle velocit? dei gas, a loro volta dipendenti dalle masse e inerzie in gioco: questo sia nel 2T che nel 4T.
La differenza, per?, ? che nel 4T i gas hanno il doppio del tempo per "accumularsi" prima che si apra la valvola, garantendo cos? il necessario riempimento della camera di scoppio fino a regimi superiori: ecco perch? possono girare pi? alti.
Il fatto che ci siano dei meccanismi (valvola) che ne regolano l'ingresso e l'uscita, poi, permette di avere maggiore regolarit? e prestazioni a intervalli di regimi molto pi? ampi rispetto al 2T, dove il movimento dei gas ? controllato essenzialmente dalle loro proprio inerzie e molto meno da artifici meccanici.
Pertanto, il 2T avr? un intervallo preciso di giri in cui sar? nettamente superiore al 4T (come coppia e, conseguentemente, come potenza), ma al di fuori di questo sar? peggiore.
Lavorando opportunamente sul diagramma, puoi avere un motore 2T con tanta potenza in basso (es. applicazioni agricole), tanta ai medi (motoslitte) o tanta in alto (moto).
Tutti gli artifici come lamelle, dischi rotanti, valvole allo scarico possono allargare questo intervallo, ma non all'infinito.
Rimane pertanto un motore "specialistico", che va benissimo quando l'arco di utilizzo richiesto ? inferiore, ma non su mezzi versatili che devono affrontare situazioni variegate
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