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Ma è sempre meglio partecipare no?
Io ho un problema con chi usa un post sulla F1 per discutere di auto di serie quando ci sono gi? altri 10.000 post aperti dove si parla di ci?.
Devi trovare una soluzione a questo tuo problema ... ma noi non possiamo aiutarti .
Tu dici che ? di Sauber ... io ti faccio notare che nel titolo ? scritto AlfaRomeo in F1 ... e si stava discutendo sul fatto che di AlfaRomeo ci sar? poco niente in questa F1 visto che sono motori Ferrari montati su Sauber ...
Devi trovare una soluzione a questo tuo problema ... ma noi non possiamo aiutarti .
Tu dici che ? di Sauber ... io ti faccio notare che nel titolo ? scritto AlfaRomeo in F1 ... e si stava discutendo sul fatto che di AlfaRomeo ci sar? poco niente in questa F1 visto che sono motori Ferrari montati su Sauber ...
Quindi adattati o cambia sezione
la soluzione ? che chi non ? in topic con l'argomento scriva altrove.
se si parla di Alfa Romeo in F1 non c'entra una fava parlare della Giulietta di serie.
Accordo Alfa Romeo-Sauber: ecco perch? il Biscione torna in pista in F1
Quella annunciata oggi ? una manovra tecnicamente ineccepibile sul fronte politico e tecnico della Formula 1: qualifica ancora di pi? Marchionne come uno dei pi? abili manager che hanno guidato il settore dell'automobile. L'accordo pluriennale tecnico e soprattutto commerciale che lega dal 2018 in avanti (non ? dato sapere la scadenza, ma ? lecito pensare che non sia inferiore a tre anni) i due grossi nomi dell'automobile fa leva sul sentimento e su importanti necessit? da ambo i lati.
Dal lato Sauber, ? presto detto: la semi-nascosta factory del Canton Zurigo, dove sono passati piloti di spessore come Jacques Villeneuve, Alesi, Massa, Kubica e Rosberg, viveva da tanti anni in un regime di incertezza. Dopo l'era BMW e il mancato accordo con il gruppo Volkswagen (ora orientato pesantemente sul pianeta elettrico), il fatto di poter montare finalmente delle propulsioni di prima scelta le permetter? di tornare ad ambire ?come minimo- a posizioni e a punti senza indugio. Con la speranza di avere a contratto un bell'ambo di grandi piloti, ancora da confermare: si spera per Leclerc, neo campione di Formula 2, e magari il nostro Giovinazzi.
Sul fronte Alfa Romeo, invece, il discorso ? molto pi? ampio. C'? il lato romantico, quello che la vide arrivare a grandi risultati in Formula 1 negli anni ?70, per poi calare le proprie performance negli anni ?80 fino ad abbandonare del tutto fino ad oggi. Anzi, fino al 2015, quando sulla SF15-T era riapparso il Biscione nel retro. Da gennaio, invece, dopo un accordo mancato con la Honda, Alfa Romeo si propone di fornire le unit Ferrari ?ribrandizzate? per l'occasione, ghiotta, di offrire un vero prodotto di qualit? al team pi? tedesco del circus, considerando un vantaggio anche il fatto che si tratta proprio dell'unico con la sede in una zona germanofona contro tutti gli altri che si trovano esclusivamente fra la Romagna e l'Inghilterra.
Un fatto che porta a tre i team muniti dei ?retrotreni? di Maranello, sei vetture che rendono cos? Ferrari sempre pi? importante, direttamente o indirettamente, nella politica di questo sport che, da quando ? in mani americane, punta a trasformazioni pesanti. Novit? per ridurre i costi (dal 2021 via MGU-H, pi? giri motore e il limite a una sola turbina) ma anche per cercare di uniformare le prestazioni, con il rischio di perdere l'allure di eccellenza che da sempre identifica il campionato di Formula 1 come il re indiscusso del motorsport.
A fronte per? dei pi? grandi concorrenti di prodotto tedeschi e non solo, da tempo preparati e per questo gi? presenti sul mercato con tante ibride elettriche gi? oggi o, comunque, capaci di enormi investimenti per rilanciare la gamma nei prossimi anni, Alfa Romeo non pu? permettersi di perdere ulteriore terreno. Per questo la mossa di aiutare un team da sempre simpatico ai tedeschi e, soprattutto, far salire a sei le power unit italiane nel campionato, ? stata pi? che opportuna nell'ambito della reputation negli autosaloni, ma ? soprattutto necessaria per la sopravvivenza del comparto racing in rosso nel medio e lungo termine. Dulcis in fundo, si tratta pur sempre di una bella notizia per il gruppo in un momento difficile, che va propiziamente a compensare i malumori sul presente e il breve termine almeno di Melfi e Pomigliano d'Arco, per cause ?diverse? legate alla Panda o alle ?americane?. Diversi inoltre gli indizi negativi anche in altri stabilimenti, dedicati solo ad Alfa. Nonostante premi e record in singoli mercati importanti come gli Stati Uniti, ? bastato infatti un calo di immatricolazioni in Cina per causare un calo della produzione di Stelvio e Giulia, meno di un mese fa, che si ? tradotto nella mancata stabilizzazione di 530 interinali a Cassino. E, in generale, ? ancora difficile da raggiungere l'obiettivo delle 400 mila immatricolazioni annue necessarie per raggiungere una certa considerazione nel segmento premium, non ancora pienamente affrontato nelle aspettative dei clienti pi? esigenti.
Per? continuo a non capire cosa ci sia di AlfaRomeo in quesa F1
Lele, niente! Come si diceva ? un?operazione commerciale a costo zero per dare visibilit? al brand. Potevano chiamarla ancora Sauber/Ferrari o Sauber/Alfa Romeo... visto che Ferrari ? gi? un brand forte, hanno deciso per la seconda opzione
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