avete visto sul dvd di KEVIN schwantz le mitike sportellate al transatlantic trophy???
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Wayne Rainey
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Wayne Rainey
...le foto le lascio a voi...
Wayne Rainey
Misano, 5 settembre 1993, in un pomeriggio di fine estate, in una curva anonima chiamata con poca fantasia Misano 1, un pilota perde il controllo della sua sibilante moto bianca e rossa.Si alza una nuvola di polvere, il pubblico esulta perch? davanti un Cadalora quasi debuttante sta per vincere la seconda gara della stagione e Schwantz riapre la corsa verso un titolo del mondo che sembrava dovesse per l?ennesima volta sfuggirgli.
Poi le urla si spengono, la polvere ricade a terra e un silenzio di tomba avvolge il Santamonica?Rainey resta a terra, il pilota d?acciaio che non cade mai non si rialza, arrivano i soccorsi, il mondo continua a muoversi, i piloti a correre, ma forse nessuno si rende conto che il quel momento la corsa di un uomo dal polso di ferro e dagli occhi di ghiaccio si ? interrotta per sempre?
Wayne Rainey nasce il 23 ottobre del 1960 Norwalk una tranquilla cittadina del Connetticus, la sua marcia di avvicinamento alla velocit? su pista segue l?iter classico dei piloti d?oltreoceano, Rainey infatti esordisce nelle corse di Dirt Track e sviluppa gi? in quelli anni un guida fatta soprattutto di determinazione e forza.Il passo verso le piste di asfalto ? breve e avviene nelle corse per derivate di serie, categoria nata e sviluppatasi in America, prima di salire agli onori mondiali con l?attuale Superbike.
Agli inizi della sua carriera ? la Honda a spalleggiare la crescita agonistica del giovane Wayne e proprio con la moto giapponese, dopo essere diventato un pilota di spessore in patria, debutta nel Transatlantic Trophy (competizione che contrappone i migliori specialisti inglesi ai piloti americani in sella a grosse e pesanti 1000 strettamente derivate dalla serie) epico il duello con Schwantz che lo vede alla fine primeggiare dopo una serie di eccitanti duelli carena contro carena.
Il debutto nel mondiale avviene nel 1984 a dare al pilota la possibilit? di correre ? il neonato team Roberts( team che si riveler? fondamentale per il proseguo della carriera di Wayne) che gli mette a disposizione una YZR 250 privatissima.
Fin dall?esordio nel Gp del Sudafrica si capisce che la moto non ? assolutamente competitiva e che le gomme Dunlop standard, insieme alla pochissima conoscenza dei circuiti europei, saranno per Rainey ostacoli difficilissimi da superare.A fine stagione il bottino ? davvero magro con un solo podio e un giro veloce in gara.La carriera di Rainey vacilla e coraggiosamente, il pilota americano preferisce tornare in patria per affinare le sue doti, che bruciare la sua carriera restando in Europa con una squadra che ancora non aveva i mezzi per assecondarlo.
Dal 1985 al 1987 si dedica al campionato AMA in sella alla Honda, sono gli anni della maturazione definitiva di Wayne, gli errori commessi agli inizi della sua carriera gli sono utili per riordinare le idee e per trovare la forza di riprovare a buttarsi nella mischia del campionato del mondo.
Nel 1988 Roberts lo richiama con se, la piccola squadra degli esordi ? ora diventata un punto di riferimento per tutti all?interno del paddock e la Yamaha accortasi delle grandi doti manageriali di Kenny, gli affida materiale di prim? ordine e le ambite YZR 500.
Rainey diventa cos? la punta di diamante del team Roberts sponsorizzato dalla Lucky Strike e insieme al compagno di squadra Kevin Mcgee accetta di buon grado interminabili sedute di test invernali per prepararsi al meglio al debutto.
Il campionato inizia a Suzuka in Giappone e appare chiaro fin dall?inizio che Wayne non ? pi? il brutto anatroccolo che correva in 250, ma un cigno maestoso capace di volare pi? forte di tutti, nonostante l?inesperienza nella classe regina. A Jerez quarta gara della stagione ? gi? in lotta per la vittoria, ma il talento e il ?mestiere? di Lawson riescono a piegare la sua resistenza.
La prima vittoria per? non tarder? ad arrivare sar? l?Inghilterra a tenere a battesimo la prima affermazione nella classe 500, a Donington infatti, il debuttante Rainey dimostra che con la volont? e l?impegno ? possibile vincere anche al debutto.
La grande dote del pilota americano ? stata da sempre la costanza di rendimento, Rainey non mollava mai, era uno che lottava come un leone sia che stesse duellando per la vittoria sia che si combattesse per un piazzamento nelle retrovie.
La stagione ?88 finisce con Wayne al terzo posto nella classifica assoluta, davvero non male per un debuttante.
Il 1989 ? l?anno della definitiva ascesa, instaura con Roberts un rapporto di grande intesa, simile ? il loro approccio alle corse, cos? metodico, preciso ed ostinato.In Roberts Wayne trova non solo un team manager, ma anche un vecchio combattente capace di elargire preziosi consigli e di regalargli la carica giusta nei momenti pi? difficili.
La prima gara a Suzuka ? uno spettacolo di memorabile intensit? Rainey e Schwantz infiammano la platea con sorpassi al limite accendendo la miccia di una rivalit? che andr? avanti negli anni con grande rispetto reciproco, a differenza purtroppo di quanto avviene ora tra i grandi campioni moderni.
La Yamaha per? non ? a livello della Honda di Lawson, Rainey ? spesso costretto a guidare al 110% per sopperire alle mancanze di un mezzo limitato anche dai pneumatici Dunlop decisamente peggiori delle Michelin di Eddie.Commette un errore fatale sulla pista di Anderstop e nonostante 3 vittorie e un rendimento molto costante regala la vittoria finale a Lawson terminando subito alle sue spalle in campionato.
1990 ? un anno di grandi cambiamenti, la federazione internazionale decide di appesantire le 500 di 15 kg portando il peso a secco a 130, l?idea ? quella di renderle pi? guidabili, ma l?effetto ottenuto ? tutto il contrario visto che le moto pi? pesanti stressano maggiormente le gomme rendendo un inferno gli ultimi giri di gara.
Nello stesso anno il team Roberts entra nell?orbita Marlboro e i nuovi capitali insieme all?arrivo in squadra del campione del mondo uscente Lawson e del giovane talento Kocinski fanno del team Yamaha finalmente gommato Michelin, la vera forza del campionato.
Rainey fa capire fin da subito che non ha intenzione di concedere nulla ai suoi avversari, macina pole position, giri veloci e vittorie con una facilit? disarmante e piega in fretta la concorrenza di nomi molto evocativi come Schwantz, Lawson,Gardner ed un giovane Doohan.Vince in tutto sette gare e si laurea per la prima volta campione del mondo con una gara d?anticipo nel gran premio di Cecoslovacchia.
Nella stagione 1991 Rainey si presenta pi? in forma che mai al via del campionato, la Yamaha ? ritornata alle gomme Dunlop, anche se stavolta sono proprio le gomme anglo giapponesi l?asso nella manica per la Yamaha. L?australiano Michael Doohan prima guida della Honda, si dimostra in grande ascesa, ma le Michelin lo penalizzano fortemente, si capisce che sar? un osso duro nell?immediato futuro, ma per ora il dominio di Rainey non ? in discussione e nemmeno uno straordinario Schwantz nulla pu? contro di lui.Vince 6 gare e si riconferma il numero uno indiscusso della classe regina.
Wayne ? un animale da gara, riesce a trovare dentro di se le motivazioni per guidare ?al di sopra dei problemi?, pur non essendo un mago nella messa a punto, il biondo americano dagli occhi di ghiaccio, supera con una guida in derapata di esaltante difficolt?, le carenze di un mezzo che non sempre ? all?altezza della concorrenza,e fa della costanza di rendimento una vera e propria fissazione. Rainey cade pochissimo e fin dai primi giri di gara riesce ad imporre un ritmo forsennato, impossibile da sostenere per i suoi avversari, carismatico, duro ed estremamente professionale Wayne ? il pilota che ogni team manager vorrebbe avere.
1992 si apre con una brutta scoperta per il due volte campione del mondo, la Honda fa esordire un nuovo motore ?a scoppi ravvicinati? per la sua NSR e Doohan fin dall?esordio annichilisce gli avversari dominando tutta la prima parte del campionato.
La chiave di volta della stagione sembra poter arrivare al Mugello quando con un Doohan in crisi, Wayne prende il comando, ma a met? gara cade e regala la gara ad un raggiante Schwantz.Il campionato sembra definitivamente perduto, ma ad Assen una banale scivolata, taglia fuori dai giochi uno sfortunato Doohan, che complice un intervento del tutto sbagliato dei medici olandesi rischia l?amputazione di un arto.
Rainey annusando la possibilit? di portare a casa un campionato che tutti ormai davano per perso, tira fuori dal cilindro tutta la sua classe, accumula vittorie e piazzamenti consumando in breve tutto il vantaggio di Doohan in classifica.In Sud America va in scena l?ultimo atto di un campionato ricco di colpi di scena, un Doohan provato e magrissimo che fatica a reggersi in piedi, sale lo stesso in sella tentando una strenua difesa del titolo, ma Rainey ? un vincente per natura e per nulla intenerito dal gesto del rivale si piazza terzo in gara conquistando i punti che gli servono per conquistare il suo terzo titolo consecutivo.
Il 1993 ? l?anno di Schwantz, finalmente il texano dispone di una moto competitiva, mentre Rainey paga le scelte sbagliate della Yamaha e si presenta al via del campionato in ritardo. Lo scontro ? tra i due rivali di sempre con un irriconoscibile Schwantz costante come non mai, e un Rainey costretto ad inseguire.In Inghilterra per? accade il colpo di scena Doohan arriva lungo in staccata e abbatte Schwantz e il suo compagno di squadra Barros, il texano ne esce malconcio e debilitato fisicamente nelle ultime gare comincia ad arrancare, sembra ripetersi il copione del campionato ?92 . Il pilota Yamaha gi? vincitore di 4 gare, da fondo a tutte le sue energie per scavalcare in campionato il convalescente pilota Suzuki.
A Misano Rainey inseguiva un sogno, laurearsi per la 4? volta campione del mondo, ergersi per l?ennesima volta al di sopra di tutti, fare la sola cosa che lo appagava cio? vincere,invece ha trovato una nuova vita, fatta di operazioni, sofferenze e paralisi in poche parole l?immobilit? totale ed inappellabile dei suoi arti, la peggiore punizione che potesse capitare ad un uomo straordinario come lui.Le cause del dramma non sono mai state chiare, anche se la soluzione pi? probabile ? che la pedana della moto si sia infilata nella schiena del pilota fratturandogli alcune vertebre dorsali.
Perdere Wayne ? stato un duro colpo per il circus mondiale, forse prima della tragedia in pochi si erano resi conto della grande umanit? di questo pilota, della sua folle determinazione.Negli anni in cui ci ha regalato emozioni ? stato anche un campione di correttezza, senza mai andare sopra le righe anche durante i confronti pi? ravvicinati.
Finito il lungo iter ospedaliero ed il periodo di convalescenza Rainey ? tornato nel mondo delle corde come team manager,ma la sua carriera in questi panni ? stata piuttosto avara di soddisfazioni. Wayne non ha mai smesso di essere un pilota, nemmeno dopo aver perso l?uso delle gambe, pretendeva di insegnare ai suoi piloti ad andare in moto, quasi comandandoli con un telecomando, Capirossi che in 500 debutto proprio con il team dell?americano, soffr? molto di l? atteggiamento di Wayne che dimostr? da subito di avere un carattere troppo forte per fare il team manager.
La grandezza di un uomo si vede per? anche dalla sua capacit? di riconoscere i suoi errori, resosi conto che non era quello il suo futuro, Rainey ha lasciato, ha chiuso la porta del suo passato e si ? ritirato a vivere con la sua famiglia ed il figlio Rex.
Mi resta un ricordo di Rainey ben impresso nella testa, mi ricordo di lui che alla domanda di un giornalista che gli chiedeva cosa gli mancava di pi? da quando aveva perso l?uso delle gambe rispondeva con gli occhi gonfi di lacrime ?andare in moto!?.
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Ragazzi mi sono venuti i brividi! Bravissimo Kaciaro! Questo era veramente un pilota con la "P" maiuscola, non ci sono parole per descriverlo.......una caparbieta',una capacita' di guida,un'eleganza di stile di guida,una dignita' nel manifestare le sue emozioni dopo una vittoria,una correttezza in gara,un'umilta' che i piloti di oggi neanche se lo sognano!!!!!! Vale sara' pure un alieno e nessuno lo discute,ma Lui era un "terrestre" che faceva volare un PEZZO DI FERRO!!! Vi faccio notare che nell'ultimo anno correva con il telaio "clienti" della ROC(rivelatosi "meno peggio" di quello ufficiale) e quelle "ciabatte" di Dunlop che scivolavano da tutte le parti, ma non si e' mai lamentato,sforzandosi di guidare sopra i problemi!!!!!(frecciatina a un paio di piloti honda di quest'anno!).Ps:avete mai contato quante volte e' cascato nella sua carriera in 500? Vi posso assicurare che le dita delle vostre mani sono troppe per contarle,purtroppo l'ultima scivolata e' stata fatale!!!!Wayne per me restera' un numero 1 col suo indice rivolto al cielo!!!!!!!!!
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Originally posted by THE CARCASSRagazzi mi sono venuti i brividi! Bravissimo Kaciaro! Questo era veramente un pilota con la "P" maiuscola, non ci sono parole per descriverlo.......una caparbieta',una capacita' di guida,un'eleganza di stile di guida,una dignita' nel manifestare le sue emozioni dopo una vittoria,una correttezza in gara,un'umilta' che i piloti di oggi neanche se lo sognano!!!!!! Vale sara' pure un alieno e nessuno lo discute,ma Lui era un "terrestre" che faceva volare un PEZZO DI FERRO!!! Vi faccio notare che nell'ultimo anno correva con il telaio "clienti" della ROC(rivelatosi "meno peggio" di quello ufficiale) e quelle "ciabatte" di Dunlop che scivolavano da tutte le parti, ma non si e' mai lamentato,sforzandosi di guidare sopra i problemi!!!!!(frecciatina a un paio di piloti honda di quest'anno!).Ps:avete mai contato quante volte e' cascato nella sua carriera in 500? Vi posso assicurare che le dita delle vostre mani sono troppe per contarle,purtroppo l'ultima scivolata e' stata fatale!!!!Wayne per me restera' un numero 1 col suo indice rivolto al cielo!!!!!!!!!
hai perfettamente ragione prima in pochi si lamentavano...manetta aperta e via.....
la suzuki era scarsa di telaio e motore la yamaha manegevole ma lenta in accelerazione,la honda strabordava in tutto tutti lo sapevano come stavano le cose eppure 0 polemiche mi mancano quegli anni
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Originally posted by kaciaroqualkuno ha tutta la gra in vhs????
Certo che ce stà tutta la gara in VHS, 125-25-500: sò un professionista ...Last edited by rideslow; 31-12-05, 19:22.
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Originally posted by THE CARCASSRagazzi mi sono venuti i brividi! Bravissimo Kaciaro! Questo era veramente un pilota con la "P" maiuscola, non ci sono parole per descriverlo.......una caparbieta',una capacita' di guida,un'eleganza di stile di guida,una dignita' nel manifestare le sue emozioni dopo una vittoria,una correttezza in gara,un'umilta' che i piloti di oggi neanche se lo sognano!!!!!! Vale sara' pure un alieno e nessuno lo discute,ma Lui era un "terrestre" che faceva volare un PEZZO DI FERRO!!! Vi faccio notare che nell'ultimo anno correva con il telaio "clienti" della ROC(rivelatosi "meno peggio" di quello ufficiale) e quelle "ciabatte" di Dunlop che scivolavano da tutte le parti, ma non si e' mai lamentato,sforzandosi di guidare sopra i problemi!!!!!(frecciatina a un paio di piloti honda di quest'anno!).Ps:avete mai contato quante volte e' cascato nella sua carriera in 500? Vi posso assicurare che le dita delle vostre mani sono troppe per contarle,purtroppo l'ultima scivolata e' stata fatale!!!!Wayne per me restera' un numero 1 col suo indice rivolto al cielo!!!!!!!!!
La storia del telaio ROC me la ricordo bene, il problema per? era da attribuirsi all YAMAHA cha aveva toppato il progetto.
Poi il team Roberts fece delle prove di comparazione ed alla fine il telaio Roc, risult? migliore di quello "ufficiale", per un motivo: il telaio Roc altro non era che l'esatta replica dello YAMAHA di 2 stagionii prima.
Esattamente la YAMAHA obblig? sia la Roc sia Harris a riprodurre fedelmente nelle nelle quote, il telaio del '91, altrimenti non avrebbe fornito i suoi motori da inserire nella ciclistica.
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Originally posted by rideslowAssolutamente "uno con gli attributi", anzi c'aveva un grappolo di attributi !!!!!
La storia del telaio ROC me la ricordo bene, il problema per? era da attribuirsi all YAMAHA cha aveva toppato il progetto.
Poi il team Roberts fece delle prove di comparazione ed alla fine il telaio Roc, risult? migliore di quello "ufficiale", per un motivo: il telaio Roc altro non era che l'esatta replica dello YAMAHA di 2 stagionii prima.
Esattamente la YAMAHA obblig? sia la Roc sia Harris a riprodurre fedelmente nelle nelle quote, il telaio del '91, altrimenti non avrebbe fornito i suoi motori da inserire nella ciclistica.
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Originally posted by rideslowAssolutamente "uno con gli attributi", anzi c'aveva un grappolo di attributi !!!!!
La storia del telaio ROC me la ricordo bene, il problema per? era da attribuirsi all YAMAHA cha aveva toppato il progetto.
Poi il team Roberts fece delle prove di comparazione ed alla fine il telaio Roc, risult? migliore di quello "ufficiale", per un motivo: il telaio Roc altro non era che l'esatta replica dello YAMAHA di 2 stagionii prima.
Esattamente la YAMAHA obblig? sia la Roc sia Harris a riprodurre fedelmente nelle nelle quote, il telaio del '91, altrimenti non avrebbe fornito i suoi motori da inserire nella ciclistica.
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