comunque gli schizzati aumentano ..
PERUGIA
Elena ? stata uccisa a calci, morsi, pugni, ferita con coltello e un bastone: una violenza definita efferata dal pm che per questo ha chiesto l?aggravante per l?omicidio confessato da Farcas Iount, 23enne anche lui romeno, che ha confessato il brutale delitto, avvenuto ieri sera a Bastardo, nel comune di Giano dell?Umbria, Perugia.
Nella notte, in caserma, il ragazzo ha confessato. Una violenza che non ha lasciato scampo alla 24enne romena, massacrata ?perch? era troppo gelosa di m?, ha detto Farcas agli investigatori. Un omicidio ?per futili motiv?, scattato da un litigio per l?eccessiva gelosia della fidanzata, con la quale condivideva da 5 mesi la casa in via villaggio dell?Enel numero 4, un quartiere nato 40 anni fa per gli operai, ora abitato soprattutto da immigrati.
Sar? l?autopsia - disposta dal procuratore della Repubblica, Gianfranco Riggio e fissata per venerd? - a determinare le cause della morte, ma i segni sul corpo della ragazza, raccontano di una violenza cieca che non le ha dato scampo: calci, pugni e lividi, segni di morsi, colpi sferrati con un bastone, a testate, ferite da arma da taglio. Un corpo straziato: cos? Elena, badante, come tante romene in Italia che da poco non lavorava e cercava un altro posto, ? morta. Lui, manovale, lavorava con alcuni parenti, dopo l?omicidio ha preso il motorino ed ha iniziato a girovagare.
Il fratello di Farcas ha ritrovato il corpo massacrato di Elena e ha dato l?allarme, intorno alle 20 di ieri sera. I carabinieri di Spoleto sono intervenuti, hanno ascoltato i racconti dei testimoni e hanno capito chi poteva essere il responsabile di quella morte cos? violenta. Un maresciallo ha convinto il fratello a chiamare al telefono Farcas, poi lui stesso ha parlato col ragazzo convincendolo a incontrare i militari. Cos? ? stato fermato, poco dopo il delitto, e portato in caserma. ? stato interrogato tutta la notte, prima qualche ammissione confusa, poi la confessione: l?ho uccisa io, mi ossessionava con la sua gelosia. Ora ? sottoposto a fermo di indiziato di delitto per omicidio volontario aggravato dall?efferatezza e dai futili motivi.
PERUGIA
Elena ? stata uccisa a calci, morsi, pugni, ferita con coltello e un bastone: una violenza definita efferata dal pm che per questo ha chiesto l?aggravante per l?omicidio confessato da Farcas Iount, 23enne anche lui romeno, che ha confessato il brutale delitto, avvenuto ieri sera a Bastardo, nel comune di Giano dell?Umbria, Perugia.
Nella notte, in caserma, il ragazzo ha confessato. Una violenza che non ha lasciato scampo alla 24enne romena, massacrata ?perch? era troppo gelosa di m?, ha detto Farcas agli investigatori. Un omicidio ?per futili motiv?, scattato da un litigio per l?eccessiva gelosia della fidanzata, con la quale condivideva da 5 mesi la casa in via villaggio dell?Enel numero 4, un quartiere nato 40 anni fa per gli operai, ora abitato soprattutto da immigrati.
Sar? l?autopsia - disposta dal procuratore della Repubblica, Gianfranco Riggio e fissata per venerd? - a determinare le cause della morte, ma i segni sul corpo della ragazza, raccontano di una violenza cieca che non le ha dato scampo: calci, pugni e lividi, segni di morsi, colpi sferrati con un bastone, a testate, ferite da arma da taglio. Un corpo straziato: cos? Elena, badante, come tante romene in Italia che da poco non lavorava e cercava un altro posto, ? morta. Lui, manovale, lavorava con alcuni parenti, dopo l?omicidio ha preso il motorino ed ha iniziato a girovagare.
Il fratello di Farcas ha ritrovato il corpo massacrato di Elena e ha dato l?allarme, intorno alle 20 di ieri sera. I carabinieri di Spoleto sono intervenuti, hanno ascoltato i racconti dei testimoni e hanno capito chi poteva essere il responsabile di quella morte cos? violenta. Un maresciallo ha convinto il fratello a chiamare al telefono Farcas, poi lui stesso ha parlato col ragazzo convincendolo a incontrare i militari. Cos? ? stato fermato, poco dopo il delitto, e portato in caserma. ? stato interrogato tutta la notte, prima qualche ammissione confusa, poi la confessione: l?ho uccisa io, mi ossessionava con la sua gelosia. Ora ? sottoposto a fermo di indiziato di delitto per omicidio volontario aggravato dall?efferatezza e dai futili motivi.
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