Corriere della sera
Addio alle restrizioni anti-coronavirus: a partire da oggi, primo febbraio, l’obbligo di indossare le mascherine e di esibire il Green Pass non sarà più in vigore in Danimarca, mentre torneranno a essere autorizzati gli eventi e la frequentazione delle discoteche. La decisione va di pari passo con la scelta di far cadere la definizione del Covid-19 come una malattia «socialmente critica», usata per giustificare l’adozione delle norme anti-pandemia. Le mascherine resteranno in vigore negli ospedali, per il personale e i visitatori, e solo chi entrerà nel Paese — diventato il primo in Ue a revocare le misure — sarà chiamato a esibire una prova dell’avvenuta vaccinazione. Una scelta analoga era già stata fatta dal governo lo scorso novembre, ma all’epoca le restrizioni erano — poi — state reintrodotte a fronte di un forte aumento dei contagi. «Non oso dire se sarà un definitivo addio. Non sappiamo cosa accadrà in autunno e se avremo a che fare con una nuova variante», ha chiarito la prima ministra Mette Frederiksenintervistata in radio. «Siamo pronti per uscire dall’ombra del coronavirus e accogliamo con favore la vita che avevamo prima. La pandemia continua, ma abbiamo superato la fase critica», aveva — già — annunciato la scorsa settimana in conferenza stampa Frederiksen. L’invito ai cittadini, giunto anche dalle autorità sanitarie, è comunque quello a sottoporsi regolarmente a test per sorvegliare l’andamento dei contagi.
I dati delle vaccinazioni sul sito dell’autorità sanitaria danese ( https://www.sst.dk/en/english/corona-eng/status-of-the-epidemic/covid-19-updates-statistics-and-charts)
La vaccinazione in Danimarca
Non va dimenticato, tra l’altro, che la Danimarca è stato uno dei primi Paesi europei a fare i conti con la «sottovariante» Omicron 2, che una settimana fa era stata sequenziata già nel 50% dei casi di positività. Intanto, si continuano a registrare circa 40-50mila nuovi casi al giorno, pari a quasi l’1% della popolazione di 5,8 milioni di abitanti ( qui la mappa dei contagi nel mondo). L’aumento delle infezioni non ha — però — prodotto una pressione aggiuntiva sugli ospedali, grazie all’alta percentuale di popolazione vaccinata:
Scenari simili, tra Finlandia e Gran Bretagna
Anche la vicina Finlandia porrà fine a tutte le restrizioni contro il Covid-19 a febbraio, come annunciato dalla prima ministra Sanna Marin, che nei giorni scorsi ha annunciato che la tempistica per l’abbandono delle limitazioni verrà «negoziata dal suo governo a guida socialdemocratica con gli altri partiti in Parlamento». Si sono, intanto, interrotti il 31 gennaio i controlli di frontiera tra Helsinki e gli altri Stati dell’area Schengen: una restrizione introdotta alla fine di dicembre per rallentare la diffusione della variante Omicron. Uno scenario simile si profila anche in Gran Bretagna, seppure il governo non abbia ufficialmente dichiarato di voler trattare il Covid come una malattia non più «critica». Dal 27 gennaio scorso, Boris Johnson ha archiviato il cosiddetto «piano B», annullando l’obbligo di Green pass e di mascherina in negozi e sui mezzi pubblici.
Addio alle restrizioni anti-coronavirus: a partire da oggi, primo febbraio, l’obbligo di indossare le mascherine e di esibire il Green Pass non sarà più in vigore in Danimarca, mentre torneranno a essere autorizzati gli eventi e la frequentazione delle discoteche. La decisione va di pari passo con la scelta di far cadere la definizione del Covid-19 come una malattia «socialmente critica», usata per giustificare l’adozione delle norme anti-pandemia. Le mascherine resteranno in vigore negli ospedali, per il personale e i visitatori, e solo chi entrerà nel Paese — diventato il primo in Ue a revocare le misure — sarà chiamato a esibire una prova dell’avvenuta vaccinazione. Una scelta analoga era già stata fatta dal governo lo scorso novembre, ma all’epoca le restrizioni erano — poi — state reintrodotte a fronte di un forte aumento dei contagi. «Non oso dire se sarà un definitivo addio. Non sappiamo cosa accadrà in autunno e se avremo a che fare con una nuova variante», ha chiarito la prima ministra Mette Frederiksenintervistata in radio. «Siamo pronti per uscire dall’ombra del coronavirus e accogliamo con favore la vita che avevamo prima. La pandemia continua, ma abbiamo superato la fase critica», aveva — già — annunciato la scorsa settimana in conferenza stampa Frederiksen. L’invito ai cittadini, giunto anche dalle autorità sanitarie, è comunque quello a sottoporsi regolarmente a test per sorvegliare l’andamento dei contagi.
I dati delle vaccinazioni sul sito dell’autorità sanitaria danese ( https://www.sst.dk/en/english/corona-eng/status-of-the-epidemic/covid-19-updates-statistics-and-charts)
La vaccinazione in Danimarca
Non va dimenticato, tra l’altro, che la Danimarca è stato uno dei primi Paesi europei a fare i conti con la «sottovariante» Omicron 2, che una settimana fa era stata sequenziata già nel 50% dei casi di positività. Intanto, si continuano a registrare circa 40-50mila nuovi casi al giorno, pari a quasi l’1% della popolazione di 5,8 milioni di abitanti ( qui la mappa dei contagi nel mondo). L’aumento delle infezioni non ha — però — prodotto una pressione aggiuntiva sugli ospedali, grazie all’alta percentuale di popolazione vaccinata:
Scenari simili, tra Finlandia e Gran Bretagna
Anche la vicina Finlandia porrà fine a tutte le restrizioni contro il Covid-19 a febbraio, come annunciato dalla prima ministra Sanna Marin, che nei giorni scorsi ha annunciato che la tempistica per l’abbandono delle limitazioni verrà «negoziata dal suo governo a guida socialdemocratica con gli altri partiti in Parlamento». Si sono, intanto, interrotti il 31 gennaio i controlli di frontiera tra Helsinki e gli altri Stati dell’area Schengen: una restrizione introdotta alla fine di dicembre per rallentare la diffusione della variante Omicron. Uno scenario simile si profila anche in Gran Bretagna, seppure il governo non abbia ufficialmente dichiarato di voler trattare il Covid come una malattia non più «critica». Dal 27 gennaio scorso, Boris Johnson ha archiviato il cosiddetto «piano B», annullando l’obbligo di Green pass e di mascherina in negozi e sui mezzi pubblici.
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