Un tabaccaio di Ladispoli, nel Lazio, ha deciso di non vendere sigarette o biglietti del Gratta e vinci a chi percepisce il reddito di cittadinanza. I titolari del negozio, Giacomo Esposito e Gloria Ibisco, marito e moglie, si sono opposti alla richiesta di una cliente, percettrice del reddito di cittadinanza, che voleva comprare un pacco di sigarette e un Gratta e vinci con la carta prepagata.
Gli esercenti, intervistati dal Messaggero, hanno spiegato che la tessera del reddito di cittadinanza dovrebbe essere utilizzata solo per comprare beni di prima necessità.
“Hanno il reddito di cittadinanza e si presentano qui per prendere le sigarette e i Gratta e vinci. Ricordo che una persona ha chiesto anche un pacco di sigarette e ha sostenuto di voler pagare con la carta del reddito sostenendo che il fumo è un vizio che deve essere esaudito così come il gioco. In quel caso ci siamo opposti ovviamente", ha spiegato Esposito.
"Per privacy non possiamo sapere se chi si presenta alla cassa abbia il reddito oppure no, né naturalmente possiamo chiedere i documenti, però nei casi più evidenti è giusto che la nostra categoria si opponga”, hanno detto i due, aggiungendo: “Non siamo contrari al provvedimento, sia chiaro, perché davvero molte famiglie ne hanno bisogno. Però chi è beneficiario di questo sussidio statale dovrebbe utilizzarlo per altro”.
mo andranno tra i casini perchè non gli han venduto la roba
Gli esercenti, intervistati dal Messaggero, hanno spiegato che la tessera del reddito di cittadinanza dovrebbe essere utilizzata solo per comprare beni di prima necessità.
“Hanno il reddito di cittadinanza e si presentano qui per prendere le sigarette e i Gratta e vinci. Ricordo che una persona ha chiesto anche un pacco di sigarette e ha sostenuto di voler pagare con la carta del reddito sostenendo che il fumo è un vizio che deve essere esaudito così come il gioco. In quel caso ci siamo opposti ovviamente", ha spiegato Esposito.
"Per privacy non possiamo sapere se chi si presenta alla cassa abbia il reddito oppure no, né naturalmente possiamo chiedere i documenti, però nei casi più evidenti è giusto che la nostra categoria si opponga”, hanno detto i due, aggiungendo: “Non siamo contrari al provvedimento, sia chiaro, perché davvero molte famiglie ne hanno bisogno. Però chi è beneficiario di questo sussidio statale dovrebbe utilizzarlo per altro”.
mo andranno tra i casini perchè non gli han venduto la roba

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