Il cane, un american staffordshire terrier, veniva fatto prostituire in casa: a fare luce sulla vicenda fu Luciano Silighini Garagnani.
Un uomo di 58 anni faceva prostituire il cane di un suo amico (un american staffordshire terrier) in un appartamento. A fare luce sulla vicenda era stato Luciano Silighini Garagnani, collaboratore del programma Le Iene. Un fatto avvenuto a Seriate (Bergamo) nel 2018.
Ora, a tre anni di distanza, l’uomo è stato condannato a due anni e quattro mesi per estorsione a maltrattamento di animale. Federica Guarino, giudice per l’udienza preliminare, ha stabilito che la povera bestia fosse effettivamente vittima degli incontri aberranti organizzati dal suo aguzzino.
La scoperta da parte di Garagnani fu possibile in quanto questi si finse, a suo tempo, un cliente interessato ai particolari “servizi” che il cane offriva a suo malgrado. Al responsabile venne quindi contestato il reato di estorsione.
Costretto a pagare per uscire dalla casa
Risulta che G.S. avesse trattenuto nell’ “appartamento degli orrori” Luciano Silighini Garagnani nonostante questi avesse dichiarato la sua identità. Al produttore e regista fu infatti impedito di uscire, almeno non prima di aver pagato la somma di venti euro.
Come è facile da intuire, non appena riuscì a lasciare l’abitazione, Garagnani denunciò G.S. ai carabinieri. Il cane protagonista della triste vicenda si trova attualmente con il suo padrone, il quale ha dichiarato di ignorare cosa facesse il suo amico con l’animale quando glielo chiedeva in prestito.
notizia da: notizie.it
Un uomo di 58 anni faceva prostituire il cane di un suo amico (un american staffordshire terrier) in un appartamento. A fare luce sulla vicenda era stato Luciano Silighini Garagnani, collaboratore del programma Le Iene. Un fatto avvenuto a Seriate (Bergamo) nel 2018.
Ora, a tre anni di distanza, l’uomo è stato condannato a due anni e quattro mesi per estorsione a maltrattamento di animale. Federica Guarino, giudice per l’udienza preliminare, ha stabilito che la povera bestia fosse effettivamente vittima degli incontri aberranti organizzati dal suo aguzzino.
La scoperta da parte di Garagnani fu possibile in quanto questi si finse, a suo tempo, un cliente interessato ai particolari “servizi” che il cane offriva a suo malgrado. Al responsabile venne quindi contestato il reato di estorsione.
Costretto a pagare per uscire dalla casa
Risulta che G.S. avesse trattenuto nell’ “appartamento degli orrori” Luciano Silighini Garagnani nonostante questi avesse dichiarato la sua identità. Al produttore e regista fu infatti impedito di uscire, almeno non prima di aver pagato la somma di venti euro.
Come è facile da intuire, non appena riuscì a lasciare l’abitazione, Garagnani denunciò G.S. ai carabinieri. Il cane protagonista della triste vicenda si trova attualmente con il suo padrone, il quale ha dichiarato di ignorare cosa facesse il suo amico con l’animale quando glielo chiedeva in prestito.
notizia da: notizie.it
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