Aneddoti, interviste e storie curiose WSBK

[mito22]

"Dopo il primo test mi sembrava impossibile che questa moto potesse vincere, la svolta c'è stata dopo la gara di Oschersleben. La Honda aveva un anteriore inguidabile, ma già a Silverstone, dopo l'intervento della WP, la situazione era migliorata molto." Chris Vermuelen (2004 Honda CBR 1000RR TenKate)


2004 honda cbr 1000rr sbk tenkate

[mito22]

"Potente, leggera, maneggevole, più la si porta al limite e più diventa facile da guidare. Questa RVF è la miglior moto con cui abbia mai corso e credo che difficilmente salirò di nuovo in sella ad una quattro tempi così efficace" WAYNE GARDNER (1986 8h Suzuka)



1986 honda rc30 endurance 8h suzuka

[mito22]

Scott Russell:" Per me, le gare, sono state un modo per allontanarmi dalla strada. Ero arrivato ad un punto nella mia adolescenza, nel quale, se non avessi gareggiato, sarei finito sicuramente in prigione.
La mia prima moto da strada fu un GPZ550 e la mia prima moto da pista è stata una Ninja 600, sono sempre stato un “pilota” Kawasaki.
Ho partecipato all’ AMA Superbike Championship nel 1988, nominato Rookie of the Year, ma fu sotto le ali di Rob Muzzy che iniziai a fare sul serio.



Nel 1990, il primo anno con Rob, vinsi il Campionato Supersport 750cc, ci ripetemmo nel 1991 e 1992 quando vinsi anche l’AMA Superbike series. Dopo aver vinto in America, decidemmo di partecipare al Mondiale SBK nel 1993.
Credo che tutti si ricorderanno le battaglie con Carl Fogarty, una sana rivalità, amplificata a malo modo dai media.
La conquista del titolo nel 1993, al mio debutto, concluse un anno incredibile.
Quando ho rivisto recentemente Carl, al Goodwood Festival of Speed, abbiamo ricordato insieme i bei tempi ormai passati."

[mito22]

Colin Edwards: "Nella mia carriera avrei potuto vincere più di due titoli in Sbk, però non sarei andato in MotoGP. Ci sono arrivato a 29 anni, troppi. Ma non ho rimpianti."

[mito22]

"E’ la cosa più bella che mi potesse capitare, dopo tutto quello che ho sofferto. Mi sono tenuto tutto dentro, ma ho urlato sotto il casco appena tagliato il traguardo. Se non ci si mette nei miei panni, non si può capire cosa provo”.



Una perla paragonabile a quella di Suzuka nel 1998, quando vinse alla sua prima gara in 500...forse qualcosa di più...dopo la vittoria Max ci mette qualche minuto prima di togliere il casco nel parco chiuso. In quei pochi minuti Biaggi ripensa al 2006 passato a casa, alla paura di non poter più correre in moto al top, alla grandissima rivincita personale presa nei confronti del paddock del Motomondiale. Max toglie il casco e sta piangendo. Felice, emozionato. Probabilmente ha urlato come un matto nel casco per tutto il giro di rientro e nel parco chiuso si gode finalmente la sua più grande vittoria...la sua rivincita ... l'inizio emozionante di una nuova e grande avventura di Max il Corsaro

Grazie anche a Francois Batta all’epoca il punto di riferimento della Suzuki in SBK con la propria Alstare, e la sua certezza che seppur fosse stato dato per finito e anche fermo da un anno, Max Biaggi, fosse ancora il talento cristallino che aveva dominato in 250cc ed era stato capace di contrastare Mick Doohan nella stagione d’esordio in 500cc.
da passione motogp forever

[mito22]

La livrea a BOCCA DI SQUALO delle Honda RC45 del Team Rumi


La RC45 arrivo' dopo una lunga attesa che comporto' miracoli sullo sviluppo dell'ormai qinquennale RC30.



Proprio per l'aperta concorrenza con le "ufficiali" HRC, nacque la livrea a "bocca di squalo" ispirata dagli aerei Curtiss P 40 che durante la guerra davano la caccia ai giapponesi.

[luciocabrio]

La livrea a BOCCA DI SQUALO delle Honda RC45 del Team Rumi


La RC45 arrivo' dopo una lunga attesa che comporto' miracoli sullo sviluppo dell'ormai qinquennale RC30.



Proprio per l'aperta concorrenza con le "ufficiali" HRC, nacque la livrea a "bocca di squalo" ispirata dagli aerei Curtiss P 40 che durante la guerra davano la caccia ai giapponesi.

gli italiani erano meglio



Dai Banana!

Era un fruttivendolo ,col carrettino...poi diventato asso

[kaciaro]

se iniziamo a mettere le storie di Falappa ci vogliono 100 pagine...

[mito22]

"A Monza sono caduto perché in parabolica sono rimasto senza freni, un guasto imprevedibile, che non si era mai verificato e credo che non si verificherà di nuovo.
A Misano avevamo grossi problemi di gomme, e io su quella pista pagavo più di altri perché la CBR-RR non aveva ancora il controllo di trazione. Con l'elettronica che abbiamo adesso quella scivolata sarebbe impossibile! "

Toseland rilascia questa intervista ad inizio campionato 2007 riferendosi ai problemi patiti l'anno precedente, la Honda disponeva di un gran motore ma non avendo alcun controllo di trazione spesso quella potenza si tramutava in svantaggio piuttosto che vantaggio.
In Ten Kate si iniziò a collaborare con l'inglese PI Research per una gestione elettronica più avanzata, il punto più basso di quel 2006 lo toccarono a Valencia dove Toseland concluse entrambe le frazioni in nona e undicesima posizione accusando dalla Ducati più di un secondo al giro. In un circuito piccolo e tortuoso come quello spagnolo emersero ancor di più i deficit di gestione elettronica e quindi bisognava una svolta.
In novembre cominciarono ad arrivare i primi esiti positivi ed in seguito la HRC mise a disposizione una centralina in leasing per i privati dal costo di 9mila euro stagionali, gli olandesi non si fecero scappare l'occasione.
Già consci del lavoro da fare per migliorare il prodotto (dopo la collaborazione con la PI) modificarono alcuni parametri e 'Tac!' la moto subì un miglioramento globale davvero impressionante.
Secondo alcuni la HRC mandò a casa Ten Kate alcune centraline di loro proprietà (quindi ufficialissime) ed alcuni ingegneri dopo la canonica 8 ore di Suzuka, la cosa può avere un fondamento perché è prassi loro mandare parti 'importanti' dopo la famosa maratona giapponese.
E quella CBR-RR con il pianista inglese divennero una coppia granitica, veloci sempre ed esplosivi ovunque.

[mito22]

kim troy bayliss



"Un giorno sono tornato dalla spiaggia e Kim era nella mia stanza con mia sorella e una loro amica. Mi ha chiesto di andare al ballo con lei. Probabilmente lo fece solo perché le sue amiche avevano già un appuntamento. Ma sono felice di aver accettato..."

"La mia vita con Troy è un giro sulle montagne russe. Sapevo di essere nei guai non appena ho visto quegli occhi, ma non avevo ancora idea di cosa mi avrebbe riservato il futuro. A volte è difficile per me dire se Troy è mio marito o il mio quarto figlio... è bravissimo in entrambi i ruoli!"

Kim Bayliss

[mito22]

"Tagliatemi un dito devo correre".

Troy Bayliss

[mito22]

"La questione non é se piace o meno il bicilindrico. La questione é saperlo o meno guidare. Chi non lo sà guidare dice che non gli piace. Chi lo sà guidare prova emozioni che un 4 cilindri non può dare."

Troy Bayliss

[mito22]

"Quando guido sto vivendo, il resto è solo attesa".

Ben Bostrom

[mito22]

"Nell’88 la Bimota mi offre di fare le ultime tre gare promettendomi di iscrivermi al mondiale Superbike se avessi vinto il titolo italiano. Manco a dirlo, vinco. Nell’ 88-89 il pilota Bimota è Fabio Biliotti. Mi dicono: porta casco e guanti a Donington, ti facciamo provare e vediamo se vai bene. Il venerdì è il giorno delle prove libere. Biliotti mi fa “Vieni dietro a me che così impari le traiettorie”. Ok. Il sabato ci sono le ufficiali. Giriamo un’ora e alla fine escono i tempi: Biliotti 24esimo, Falappa pole position. Vado da lui e gli do una pacca sulle spalle:”Grazie mille, sei stato un ottimo maestro”.

Giancarlo Falappa

[mito22]

"Troy Bayliss è l'uomo che parla con la gente, che va oltre il dolore, che vince quando non si può, che fa la star ma anche l'amico di famiglia. È il simbolo della Superbike che non è fatta di star ma di uomini."

Davide Tardozzi