Gli 11 team hanno deciso di affidarsi nuovamente agli elevati livelli di performance, affidabilità e sicurezza garantiti dai componenti degli impianti frenanti Brembo: pinze freno, dischi freno, pompe freno, pompe frizione e pastiglie.
Durante la stagione 2024, l’ampia gamma di soluzioni tecniche di Brembo consentirà a ciascun pilota di personalizzare l’impianto frenante della propria moto in funzione del proprio stile di guida, delle caratteristiche del tracciato e della strategia di gara, combinando al meglio le caratteristiche delle componenti dell’impianto frenante.
La nuova stagione di MotoGP vedrà anche AP Racing (gruppo Brembo) fornire, a tre dei cinque costruttori presenti nel mondiale (18 piloti su 22) la più recente tecnologia di frizioni in carbonio.
L’impianto frenante Brembo in MotoGP: curiosità e dettagli tecnici
Tutti i piloti in griglia utilizzeranno la GP4, la pinza dedicata al campionato MotoGP introdotta già nel 2020. Si tratta di una pinza monoblocco in alluminio interamente ricavata dal pieno, con attacco radiale a 4 pistoni, caratterizzata da un sistema di amplificazione che permette di aumentare la coppia frenante. Questa particolarità, durante l’azione frenante, consente di generare una forza che si somma a quella creata dalla pressione idraulica del fluido freni sui pistoni: a parità di forza sulla leva del pilota quindi, la coppia frenante è amplificata.
Il sistema anti-drag permette invece, grazie a un device a molla, di ridurre fortemente il fenomeno di coppia residua ed evitare il contatto tra pastiglie e disco in assenza di pressione nell’impianto: questo evita il formarsi di forze indesiderate che tendono a rallentare involontariamente la moto.
Con riferimento ai dischi, Brembo mette a disposizione dei team un’ampia scelta di dischi freno in carbonio: cinque geometrie di disco e ogni geometria di disco con tre specifiche di materiale (Finned, High Mass e Standard), per un totale di quindici soluzioni.
Sempre più utilizzate saranno le soluzioni di disco ventilato con diametro da 340 mm e diametro da 355 mm in circuiti quali Spielberg, Buddh, Motegi, Buriram e Sepang.
Durante la stagione, la maggior parte dei piloti dovrebbe orientarsi su dischi con diametro da 340 mm, dividendosi tra High Mass (a fascia alta) e Standard Mass (a fascia bassa).
Lo spessore dei dischi, a prescindere dal diametro, è di 8 mm, mentre il peso varia tra 1kg e 1,4kg a seconda del diametro e della specifica utilizzata.
Complessivamente, tra ruota anteriore e ruota posteriore, l’impianto frenante MotoGP ha un peso di circa 5,5 kg.
Anche la griglia Moto2 e Moto3 sarà quasi completamente fornita da Brembo
Dopo i test svolti a Portimao e a Jerez, Brembo conferma la propria presenza come leader di impianti frenanti anche nelle categorie minori del Motomondiale.
L’azienda bergamasca fornirà il 100% dei team con pinze, circa il 30% con dischi in acciaio, l’80% con pastiglie, il 90% con pompe e poco meno del 30% con cerchi Marchesini ai 15 team di Moto2 e ai 13 team di Moto3 che gareggeranno nel 2024.
Per quanto riguarda i dischi, sia in Moto2 sia in Moto3 i team avranno a disposizione una doppia scelta a seconda della severità del circuito: disco in acciaio alettato o standard, con una temperatura di esercizio che deve rimanere compresa tra i 100° e i 650° in entrambe le classi.
Il disco Moto3 ha un peso di circa 0,5kg, mentre il disco Moto2 pesa 1,3kg, quasi il triplo quindi rispetto al disco della serie minore.
Con riferimento invece alla pinze, anche in Moto2 e in Moto3 Brembo offre il concetto di pinza alettata, concetto derivante dalla pinza GP4 di MotoGP.
Complessivamente, tra ruota anteriore e ruota posteriore, l’impianto frenante Moto2 ha un peso di circa 6kg mentre quello di Moto3 si avvicina ai 4,5 kg.
I cerchi Marchesini
Anche per la stagione 2024 i cerchi in magnesio forgiato Marchesini equipaggiano la maggior parte dei piloti della MotoGP, ben 8 team su 11. I cerchi Marchesini sono a 5 razze a Y o a 7 razze per quanto riguarda sia l’anteriore sia il posteriore. I cerchi Marchesini, brand del Gruppo Brembo, assicurano alle moto un risparmio di peso, favorendo l’accelerazione e la maneggevolezza nei cambi di direzione e durante le fasi più critiche: in entrata curva a freno tirato, in percorrenza curva a elevati angoli di rollio (fino a 60°) e in uscita curva a gas aperto, sempre con la moto inclinata.
da motorionline
Durante la stagione 2024, l’ampia gamma di soluzioni tecniche di Brembo consentirà a ciascun pilota di personalizzare l’impianto frenante della propria moto in funzione del proprio stile di guida, delle caratteristiche del tracciato e della strategia di gara, combinando al meglio le caratteristiche delle componenti dell’impianto frenante.
La nuova stagione di MotoGP vedrà anche AP Racing (gruppo Brembo) fornire, a tre dei cinque costruttori presenti nel mondiale (18 piloti su 22) la più recente tecnologia di frizioni in carbonio.
L’impianto frenante Brembo in MotoGP: curiosità e dettagli tecnici
Tutti i piloti in griglia utilizzeranno la GP4, la pinza dedicata al campionato MotoGP introdotta già nel 2020. Si tratta di una pinza monoblocco in alluminio interamente ricavata dal pieno, con attacco radiale a 4 pistoni, caratterizzata da un sistema di amplificazione che permette di aumentare la coppia frenante. Questa particolarità, durante l’azione frenante, consente di generare una forza che si somma a quella creata dalla pressione idraulica del fluido freni sui pistoni: a parità di forza sulla leva del pilota quindi, la coppia frenante è amplificata.
Il sistema anti-drag permette invece, grazie a un device a molla, di ridurre fortemente il fenomeno di coppia residua ed evitare il contatto tra pastiglie e disco in assenza di pressione nell’impianto: questo evita il formarsi di forze indesiderate che tendono a rallentare involontariamente la moto.
Con riferimento ai dischi, Brembo mette a disposizione dei team un’ampia scelta di dischi freno in carbonio: cinque geometrie di disco e ogni geometria di disco con tre specifiche di materiale (Finned, High Mass e Standard), per un totale di quindici soluzioni.
Sempre più utilizzate saranno le soluzioni di disco ventilato con diametro da 340 mm e diametro da 355 mm in circuiti quali Spielberg, Buddh, Motegi, Buriram e Sepang.
Durante la stagione, la maggior parte dei piloti dovrebbe orientarsi su dischi con diametro da 340 mm, dividendosi tra High Mass (a fascia alta) e Standard Mass (a fascia bassa).
Lo spessore dei dischi, a prescindere dal diametro, è di 8 mm, mentre il peso varia tra 1kg e 1,4kg a seconda del diametro e della specifica utilizzata.
Complessivamente, tra ruota anteriore e ruota posteriore, l’impianto frenante MotoGP ha un peso di circa 5,5 kg.
Anche la griglia Moto2 e Moto3 sarà quasi completamente fornita da Brembo
Dopo i test svolti a Portimao e a Jerez, Brembo conferma la propria presenza come leader di impianti frenanti anche nelle categorie minori del Motomondiale.
L’azienda bergamasca fornirà il 100% dei team con pinze, circa il 30% con dischi in acciaio, l’80% con pastiglie, il 90% con pompe e poco meno del 30% con cerchi Marchesini ai 15 team di Moto2 e ai 13 team di Moto3 che gareggeranno nel 2024.
Per quanto riguarda i dischi, sia in Moto2 sia in Moto3 i team avranno a disposizione una doppia scelta a seconda della severità del circuito: disco in acciaio alettato o standard, con una temperatura di esercizio che deve rimanere compresa tra i 100° e i 650° in entrambe le classi.
Il disco Moto3 ha un peso di circa 0,5kg, mentre il disco Moto2 pesa 1,3kg, quasi il triplo quindi rispetto al disco della serie minore.
Con riferimento invece alla pinze, anche in Moto2 e in Moto3 Brembo offre il concetto di pinza alettata, concetto derivante dalla pinza GP4 di MotoGP.
Complessivamente, tra ruota anteriore e ruota posteriore, l’impianto frenante Moto2 ha un peso di circa 6kg mentre quello di Moto3 si avvicina ai 4,5 kg.
I cerchi Marchesini
Anche per la stagione 2024 i cerchi in magnesio forgiato Marchesini equipaggiano la maggior parte dei piloti della MotoGP, ben 8 team su 11. I cerchi Marchesini sono a 5 razze a Y o a 7 razze per quanto riguarda sia l’anteriore sia il posteriore. I cerchi Marchesini, brand del Gruppo Brembo, assicurano alle moto un risparmio di peso, favorendo l’accelerazione e la maneggevolezza nei cambi di direzione e durante le fasi più critiche: in entrata curva a freno tirato, in percorrenza curva a elevati angoli di rollio (fino a 60°) e in uscita curva a gas aperto, sempre con la moto inclinata.
da motorionline