Eccomi di ritorno dopo una fantastica 2 giorni all?evento Michelin di Misano
2 giorni di pista esclusiva per i clienti Michelin. Ogni treno di pneumatici dava diritto ad 1 buono di 4 turni da 20 minuti.
Grazie a Fabio della Michelin per l?opportunit?. Il personale Michelin ? stato sin da subito professionale e disponibile, sia nelle operazioni di modulistiche varie che di briefing.
Mi presento sabato mattina presto (ma la Mary era gi? arrivata da un pezzo insieme al suo meccanico di fiducia
) con la mia Triumph Daytona 675R, moto con meno di 200 cavalli ma dalla ciclistica sopraffina a cui ovviamente abbiamo installato un po? di nostre cosine. Non sono qui per provare ma per divertirmi, per rigodermi la moto senza computer ed altre diavolerie. Inoltre ? la prima uscita della stagione. Arrivo e subito mi montano 1 treno di Power Cup Evo. Fabio mi chiede se ho familiarit? con i pneumatici Michelin ed io rispondo che dopo il secondo high side con moto a carburatori e Michelin Pilot, non ho pi? avuto il coraggio di guidare n? un 750 a carburatori n? una moto con Michelin. Insomma, un esordio sincero.
Fabio mi suggerisce, come a tutti, di usare un assetto morbido e di far sedere la moto. Io lascio tutto come sempre. Ormai conosco la moto cos?. Gi? ho difficolt? ad imparare il circuito. Ci manca che faccio cambiamenti. L?assetto che uso ? comunque morbido. Amo le sospensioni che lavorano e non i muri.
I turni erano divisi in 3 categorie, amatori, esperti, piloti, a seconda del tempo: sopra ai 2:00 tra 1:50 e 2:00 e sotto l?1:50.
Purtroppo tutti si sentono piloti per cui trovavi della gente tra i piloti a girare in 2.03 e gente tra gli esperti in 2:17. Succede in tutte le prove libere e tutti i demoride per cui, sapendolo, decido di prendere il turno dei principianti in modo da avere meno traffico. Scelta azzeccatissima anche perch? non ero mai stato a Misano se non nel paddock Motogp e SBK. Poca gente, qualche palo ma anche qualcuno che l?ha pensata come me. In particolare mi ingarello ad ogni turno con un tizio con una FZR1000 del ?90 arancione. Detto tutto sul mio livello.
Primo turno fila via liscio anzi no. La pista non mi piace rispetto al Mugello, poco adatta a chi come me ama le pieghe e le lunghe percorrenze. Ostica con tutte quelle staccate e curve secche. E poi quel curvone da cardiopalma che non lo fai mai alla velocit? giusta, ti fa sentire proprio un principiante. Ecco forse il turno amatori ? proprio quello che fa per me.
Gi? dal secondo turno invece me ne inanmoro.
Per lavoro faccio tanti km in moto anche in circuito (soprattutto mi trovate a Cervesina perch? a 1ora e 6 minuti dalla nostra sede e perch? Motorace sono degli amici). Uso pneumatici di diverse marche a seconda delle opportunit?, anche se ne prediligo una per durata e feeling (non per prezzo). Sono un amatore che va in moto per lavoro e piacere e non ha voglia di rischiare troppo. Come detto dall?istruttore durante il briefing: ?ricordatevi che luned? si torna al lavoro?. Il mio miglior tempo della 2 giorni ? stato di poco sotto ai 2:00 senza transponder perch? spento (bella scusa eh?) e 2.02 con transponder acceso. Per? ho una qualit? che mi differenzia dalla maggior parte di voi: sono ingegnere e come un nerds dei film americani di serieB, invece che godermi quello che faccio, mi perdo in analisi e seghe mentali. Le mie attenzioni, questa volta sono andate alle gomme. Sulla Daytona, infatti, erano montati i nostri sensori di temperatura. Se qualcuno di voi non li conosce sono 1 kit con 2 led che ti avvisano quando il lato del pneumatico ? in temperatura o no. Ti dice anche la temperatura massima raggiunta nel turno.
Una cosa che mi ha colpito ? la particolarit? di questa mescola di essere unica, cio? di non poter essere scelta, e di adattarsi alle diverse temperature d?asfalto semplicemente variando la pressione interna.
Quelle di Fabio rischiano di essere solo parole, ma le ha pronunciate alla persona sbagliata. Alla fine di ogni turno andavo a rompergli le scatole facendogli vedere le temperature massime raggiunte. Al primo turno non sono mai andato oltre i 70 gradi. Un po? troppo poco secondo la mia esperienza. Fabio mi aumenta la pressione perch? con meno impronta a terra la gomma scivola di pi? e quindi si riscalda. Ha ragione: 0.1bar sono bastati per alzare la temperatura di lavoro di 10?C.
Il posteriore ? a posto come temperatura ma l?anteriore mi sembra sempre troppo basso soprattutto se paragonato ad altri pneumatici simili italiani. Insomma, Fabio parla, mi alza ancora la pressione ma io non mi fido. Ho paura. Dopo 2 giorni devo dire che ha ragione lui. Alzando la pressione sento che i pneumatici scivolano un pochino ma tengono molto bene permettendomi delle pieghe pi? che onorevoli (che sono la cosa che mi fa impazzire dell?andare in moto).
Parlando dell?anteriore, Fabio dice che il profilo ? a punta per cui risulta maneggevole. Vero. E? una caratteristica delle Michelin sin dalle prime Pilot. Anche alcune Continental che ho provato in passato hanno profili a pera per cui l?aumento della maneggevolezza non mi fa paura, mi fido e vado gi?. Quello in cui, secondo me eccelle davvero questo pneumatico, ? l?inserimento in curva. Anche dopo staccate per me furibonde, l?avantreno resta direzionabile e la moto entra in curva con estrema facilit?. A mio avviso la carcassa ? pi? rigida dei concorrenti ma gli uomini Michelin non si sbilanciano. Forse perch? sanno che ho detto una cavolata ma non me lo vogliono far notare. O forse ? la pressione elevata che aumenta la rigidezza del pneumatico? Comunque sia, mi piace un casino. La prima variante non ? una variante ma una goduria. La moto scende, risale e riscende rapidissima.
Inoltre, cosa non trascurabile, alla fine della 2 giorni, il pneumatico ? perfetto.
Stesso non si pu? dire del pneumatico posteriore che dopo 6 turni mostra segni di stress. Vero che le temperature esterne non erano ottimali e che credo non ci sia un pneumatico che possa reggere al tratto curvone-carro senza uscirne stressato. Non ho comunque un termine di paragone quindi credo ai tecnici che mi dicono che va bene cos?.
Un pregio per me importante, ? che l?ho trovato un pneumatico sicuro nel senso che mi ha dato feeling durante lo scivolamento dovuto ad usura. Soprattutto il posteriore ? ben controllabile e divertente da far pattinare con traction ridotto o spento.
Conclusione: mi sono divertito e grazie a questo test mi sono dimenticato dei vecchi Pilot.
Complimenti Michelin e grazie ancora.
Ringrazio anche Fausto Ricci e Marco Lucchinelli per i consigli di guida e per avermi ?tirato? in un paio di turni.
Per sapere se con questi pneumatici si gira in 1:41 chiedete ad un altro. Io sono contento cos?.
2 giorni di pista esclusiva per i clienti Michelin. Ogni treno di pneumatici dava diritto ad 1 buono di 4 turni da 20 minuti.
Grazie a Fabio della Michelin per l?opportunit?. Il personale Michelin ? stato sin da subito professionale e disponibile, sia nelle operazioni di modulistiche varie che di briefing.
Mi presento sabato mattina presto (ma la Mary era gi? arrivata da un pezzo insieme al suo meccanico di fiducia

Fabio mi suggerisce, come a tutti, di usare un assetto morbido e di far sedere la moto. Io lascio tutto come sempre. Ormai conosco la moto cos?. Gi? ho difficolt? ad imparare il circuito. Ci manca che faccio cambiamenti. L?assetto che uso ? comunque morbido. Amo le sospensioni che lavorano e non i muri.
I turni erano divisi in 3 categorie, amatori, esperti, piloti, a seconda del tempo: sopra ai 2:00 tra 1:50 e 2:00 e sotto l?1:50.
Purtroppo tutti si sentono piloti per cui trovavi della gente tra i piloti a girare in 2.03 e gente tra gli esperti in 2:17. Succede in tutte le prove libere e tutti i demoride per cui, sapendolo, decido di prendere il turno dei principianti in modo da avere meno traffico. Scelta azzeccatissima anche perch? non ero mai stato a Misano se non nel paddock Motogp e SBK. Poca gente, qualche palo ma anche qualcuno che l?ha pensata come me. In particolare mi ingarello ad ogni turno con un tizio con una FZR1000 del ?90 arancione. Detto tutto sul mio livello.
Primo turno fila via liscio anzi no. La pista non mi piace rispetto al Mugello, poco adatta a chi come me ama le pieghe e le lunghe percorrenze. Ostica con tutte quelle staccate e curve secche. E poi quel curvone da cardiopalma che non lo fai mai alla velocit? giusta, ti fa sentire proprio un principiante. Ecco forse il turno amatori ? proprio quello che fa per me.
Gi? dal secondo turno invece me ne inanmoro.
Per lavoro faccio tanti km in moto anche in circuito (soprattutto mi trovate a Cervesina perch? a 1ora e 6 minuti dalla nostra sede e perch? Motorace sono degli amici). Uso pneumatici di diverse marche a seconda delle opportunit?, anche se ne prediligo una per durata e feeling (non per prezzo). Sono un amatore che va in moto per lavoro e piacere e non ha voglia di rischiare troppo. Come detto dall?istruttore durante il briefing: ?ricordatevi che luned? si torna al lavoro?. Il mio miglior tempo della 2 giorni ? stato di poco sotto ai 2:00 senza transponder perch? spento (bella scusa eh?) e 2.02 con transponder acceso. Per? ho una qualit? che mi differenzia dalla maggior parte di voi: sono ingegnere e come un nerds dei film americani di serieB, invece che godermi quello che faccio, mi perdo in analisi e seghe mentali. Le mie attenzioni, questa volta sono andate alle gomme. Sulla Daytona, infatti, erano montati i nostri sensori di temperatura. Se qualcuno di voi non li conosce sono 1 kit con 2 led che ti avvisano quando il lato del pneumatico ? in temperatura o no. Ti dice anche la temperatura massima raggiunta nel turno.
Una cosa che mi ha colpito ? la particolarit? di questa mescola di essere unica, cio? di non poter essere scelta, e di adattarsi alle diverse temperature d?asfalto semplicemente variando la pressione interna.
Quelle di Fabio rischiano di essere solo parole, ma le ha pronunciate alla persona sbagliata. Alla fine di ogni turno andavo a rompergli le scatole facendogli vedere le temperature massime raggiunte. Al primo turno non sono mai andato oltre i 70 gradi. Un po? troppo poco secondo la mia esperienza. Fabio mi aumenta la pressione perch? con meno impronta a terra la gomma scivola di pi? e quindi si riscalda. Ha ragione: 0.1bar sono bastati per alzare la temperatura di lavoro di 10?C.
Il posteriore ? a posto come temperatura ma l?anteriore mi sembra sempre troppo basso soprattutto se paragonato ad altri pneumatici simili italiani. Insomma, Fabio parla, mi alza ancora la pressione ma io non mi fido. Ho paura. Dopo 2 giorni devo dire che ha ragione lui. Alzando la pressione sento che i pneumatici scivolano un pochino ma tengono molto bene permettendomi delle pieghe pi? che onorevoli (che sono la cosa che mi fa impazzire dell?andare in moto).
Parlando dell?anteriore, Fabio dice che il profilo ? a punta per cui risulta maneggevole. Vero. E? una caratteristica delle Michelin sin dalle prime Pilot. Anche alcune Continental che ho provato in passato hanno profili a pera per cui l?aumento della maneggevolezza non mi fa paura, mi fido e vado gi?. Quello in cui, secondo me eccelle davvero questo pneumatico, ? l?inserimento in curva. Anche dopo staccate per me furibonde, l?avantreno resta direzionabile e la moto entra in curva con estrema facilit?. A mio avviso la carcassa ? pi? rigida dei concorrenti ma gli uomini Michelin non si sbilanciano. Forse perch? sanno che ho detto una cavolata ma non me lo vogliono far notare. O forse ? la pressione elevata che aumenta la rigidezza del pneumatico? Comunque sia, mi piace un casino. La prima variante non ? una variante ma una goduria. La moto scende, risale e riscende rapidissima.
Inoltre, cosa non trascurabile, alla fine della 2 giorni, il pneumatico ? perfetto.
Stesso non si pu? dire del pneumatico posteriore che dopo 6 turni mostra segni di stress. Vero che le temperature esterne non erano ottimali e che credo non ci sia un pneumatico che possa reggere al tratto curvone-carro senza uscirne stressato. Non ho comunque un termine di paragone quindi credo ai tecnici che mi dicono che va bene cos?.
Un pregio per me importante, ? che l?ho trovato un pneumatico sicuro nel senso che mi ha dato feeling durante lo scivolamento dovuto ad usura. Soprattutto il posteriore ? ben controllabile e divertente da far pattinare con traction ridotto o spento.
Conclusione: mi sono divertito e grazie a questo test mi sono dimenticato dei vecchi Pilot.
Complimenti Michelin e grazie ancora.
Ringrazio anche Fausto Ricci e Marco Lucchinelli per i consigli di guida e per avermi ?tirato? in un paio di turni.
Per sapere se con questi pneumatici si gira in 1:41 chiedete ad un altro. Io sono contento cos?.

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