Sul finire degli anni 90 un mio amico d’infanzia (il conte) e un ragazzo pi? giovane di noi (enrico) danno vita ad un forum ed un club dedicato alle Yamaha RD, quelle moto che per molti di noi avevano rappresentato un era irripetibile.
Io non ero iscritto, ma partecipavo volentieri a qualche uscita.
Era bello girare tutti insieme su quelle 2t fumanti, si giravano tutti, a qualcuno si illuminavano gli occhi nel vedere le moto che negli anni 80 erano state le protagoniste di molti sogni .
Una sera partecipo ad un uscita, destinazione il pub dei motociclisti,un pub abbastanza famoso a casalpalocco, dove il martedi’ si riunivano centinaia di centauri .
Partiamo da s. giovanni e facciamo la colombo…………capirai io ci vado a nozze, mi attacco con tutte le RD, anche con le 500 con la mia RD 350 F LC special.
Un po’ perch? ero matto un po’ perch? la mia Rd aveva di tutto di pi? compresi i kehin 34 a valvola piatta passo tutti abbastanza agevolmente, i 500 me li bevo……
Come ciclistica avevo avntreno della rs 250 cerchi da 17 e gomme giuste unite ad un mono showa, la mia creatura, comprata nel 1988 guidata ogni giorno fino al 1998 anno in cui presi la R1, e fatta special sul finire degli anni 90
Bella serata, il guaito delle RD , lo strillo delle mie Jolly moto riempiva la colombo come nei migliori anni 80. Arriviamo al Pub e li ci aspettano altri amanti della yamaha 2 tempi.
C’? un ragazzo con il quale faccio subito amicizia, Max.
Mi racconta che lui negli anni d’oro sognava di possedere una Yamaha RD 500 Lc, ma non se la poteva permettere, iniziato a lavorare, ne ha comprata una, anche se in un epoca in cui altre moto facevano sognare i motociclisti…….per lui era sempre la Regina, si cosi’ la chiamava, la Regina
Da subito la su innata passione per quella moto e per quell’epoca, ci avvicina.
Io in quell’era ero stato un protagonista, anche se nell’ultimo periodo.
troppo giovane per cogliere il vero periodo d’oro delle gare clandestine romane, avevo cmq cavalcato l’ultima onda e l’avevo fatto con onore.
Lui mi ricordava, era un assiduo spettatore, e questo bastava per portarmi un enorme rispetto e stima, mi chiamava leggenda. Viveva nei miei racconti quello che lui non aveva potuto fare.
Ci frequentammo parecchio, ogni volta ci regalavamo parecchi racconti, aneddoti di un era non supportata da youtube, ma dal ricordo delle imprese che rimangono nella memoria di appassionati che in quei magici anni condividevano tutti la stessa pazza passione, senza invidie .
Un giorno Max mi chiama : “ leggenda c’? uno che si vende una RD 500 e sta proprio dalle tue parti”
Andiamo a vedere la moto, era abbandonata in un giardino, fosse solo per togliere un pezzo di storia dalla noncuranza di un indegno, la compro.
In quel periodo io ero benestante, lavoravo da alcuni anni ed avevo avuto fortuna, Max invece era un impiegato con due figlie piccole, la moglie non lavorava quindi e faticava a tirare avanti.
Mi ricordo una sera, l’ho invito a cena da me con la famiglia.
Si presenta con un regalo per i miei bambini, un elefante giallo.
Un gesto che mi colpi’ molto. Spesso invitavo a casa amici, magari benestanti… eppure nessuno portava regali ai miei figli.
Noi eravamo amici, anzi lui per me era un esempio, i soldi e il successo nel lavoro mi avevano parzialmente distaccato dalle realt? pi? difficili, pensavo che la felicit? andasse comprata, invece lui era l’esempio che poteva essere diverso.
Io avevo due figli ma facevo poco il padre, la mia vita si divideva tra moto e lavoro, pochi anni prima non potevo neanche permettermi di cambiare le gomme alla rd 350……….dovevo vivere quel periodo al massimo, era un riscatto, un dolce/amaro riscatto.
Max invece era anche un gran padre, aveva due bellissime figlie dagli occhi grandi ed azzuri come i suoi
Mi comprai la M3, andavo a prendere Max, ce ne andavamo al pub tra i deraponi
Una sera per parcheggiare sono entrato derapando di gas, la cosa gli rimase impressa…..lo raccontava a tutti
Avevo 2 R1 una da corsa, e cominciavo ad andare in pista, i primi tempi erano buoni, anzi qualcuno molto buono, lui voleva che cominciassi a correre.
Nel frattempo ci iscriviamo ad un forum Staccata.com
Io mi attacco subito col pilotone del forum, lui invece ci regalava racconti pieni di emozioni, e lui era un vero maestro nel farti vivere le sue emozioni, aveva un dono, quando scriveva era fantastico, riusciva a far vivere le sue grandi emozioni anche se nascevano da cose semplici, come un incontro con gli altri membri di staccata.com, o come quando con la sua Regina se ne andava al mare in inverno e si fermava li a parlarci.
Era speciale, si lui era davvero speciale.
Comincio il restauro della RD 500 con il suo preziosissimo aiuto, partiamo dal telaio di una moto che era ormai ridotta un rudere. Io ci metto passione ma lui ci mette l’anima
Spesso lo chiamavo all’ultimo momento e riusciva sempre a venire, malgrado tutto, veniva sempre in aiuto, arrivava con il suo scooter honda 2t, con la sua testa piena di ricci e il suo sorriso unico.
Mentre restauriamo tanti aneddoti, lui mi dice che sarebbe bello scrivere un libro insieme, e comincia a scrivere qualche pezzo. Fantastico.
Nel frattempo mi appresto a partecipare alle mie prime gare in pista, per l’occasione compro una R1 nuova e la allestisco da gara
In quel periodo sono totalmente preso da lavoro soldi e moto, per parecchio non lo sento.
passa qualche mese, ogni giorno mi dico, devo chiamare Max
Ma il tempo per me ha un dimensione tutta particolare, non c’? n? per fermarsi, neanche per fare una telefonata al mio amico, sicuro del suo affetto anche se non ci sentiamo.
Una mattina, ero vicino a Via sannio, stavo andando da un rivenditore di roba per moto molto economico
lo chiamiamo “dummino”, ma non so come si chiami in realt?
Mi squilla il telefono, scendo dalla moto mi tolgo il caso e mi metto dentro il portone di un palazzo per ripararmi dalla pioggia.
Rispondo, ? ED il polso, un ragazzo di staccata.com : “ ciao live, ti devo dire una cosa. Max ? morto”
Nella telefonata mi spiega come, tumore al pancreas, 2 mesi e l’ha portato via dalle sue figlie da sua moglie e dai suoi amici.
Mi rimetto il casco e vado verso casa. Comincio a piangere senza riuscire a smettere. Piove e mi si appanna la visiera.
sto male.
Arrivo a casa, abbraccio mia moglie e piangendo gli racconto quello che ho saputo.
Due giorni dopo vado al funerale, sempre piangendo, ormai ho gli occhi gonfi. Penso di aver pianto cosi’ tanto solo quando tornavo dall’ospedale dove stava morendo mia madre.
E in entrambi i casi so il perch?.
Max mi aveva dato, regalato molto pi? di quello che io ero riuscito a dare a lui, era una persona speciale e un esempio di come sarei dovuto essere
La Morte mi avrebbe impedito di riscattarmi ai suoi occhi, di fargli vedere come potevo essere anche una brava persona oltre che un bravo pinnatore, mi ha impedito di regalargli quell’affetto vero che provavo ma che centellinavo com’era nel mio modo di fare, mentre lui il suo me lo rovesciava a secchi.
Proprio come con mia madre.
Fuori la chiesa, nel momento dell’uscita della bara suo fratello accese la sua Yamaha RD 500 LC e diede 4 sgassate. La sua amata regina ha dato l’ultimo saluto al suo padrone che l’aveva amata come nessuno.
Dopo la sua morte ho finito la RD 500 e lo fatto per bene come lui avrebbe voluto, l’ho fatta verniciare come la sua. Ho iniziato a correre come lui avrebbe voluto.
qui sul mio codino
e questa finita in suo onore
Io non credo in ***, ma credo nell’uomo, credo che a volte qualcuno riesce ad essere speciale per gli altri e gli altri possono ricordarlo per sempre rendendolo in parte immortale
Max lo era, e il mi ricordo per lui sar? fino a che avr? vita
Quando vedete una RD pensate a Max
Un grande uomo, padre ed amico.
Io non ero iscritto, ma partecipavo volentieri a qualche uscita.
Era bello girare tutti insieme su quelle 2t fumanti, si giravano tutti, a qualcuno si illuminavano gli occhi nel vedere le moto che negli anni 80 erano state le protagoniste di molti sogni .
Una sera partecipo ad un uscita, destinazione il pub dei motociclisti,un pub abbastanza famoso a casalpalocco, dove il martedi’ si riunivano centinaia di centauri .
Partiamo da s. giovanni e facciamo la colombo…………capirai io ci vado a nozze, mi attacco con tutte le RD, anche con le 500 con la mia RD 350 F LC special.
Un po’ perch? ero matto un po’ perch? la mia Rd aveva di tutto di pi? compresi i kehin 34 a valvola piatta passo tutti abbastanza agevolmente, i 500 me li bevo……
Come ciclistica avevo avntreno della rs 250 cerchi da 17 e gomme giuste unite ad un mono showa, la mia creatura, comprata nel 1988 guidata ogni giorno fino al 1998 anno in cui presi la R1, e fatta special sul finire degli anni 90
Bella serata, il guaito delle RD , lo strillo delle mie Jolly moto riempiva la colombo come nei migliori anni 80. Arriviamo al Pub e li ci aspettano altri amanti della yamaha 2 tempi.
C’? un ragazzo con il quale faccio subito amicizia, Max.
Mi racconta che lui negli anni d’oro sognava di possedere una Yamaha RD 500 Lc, ma non se la poteva permettere, iniziato a lavorare, ne ha comprata una, anche se in un epoca in cui altre moto facevano sognare i motociclisti…….per lui era sempre la Regina, si cosi’ la chiamava, la Regina
Da subito la su innata passione per quella moto e per quell’epoca, ci avvicina.
Io in quell’era ero stato un protagonista, anche se nell’ultimo periodo.
troppo giovane per cogliere il vero periodo d’oro delle gare clandestine romane, avevo cmq cavalcato l’ultima onda e l’avevo fatto con onore.
Lui mi ricordava, era un assiduo spettatore, e questo bastava per portarmi un enorme rispetto e stima, mi chiamava leggenda. Viveva nei miei racconti quello che lui non aveva potuto fare.
Ci frequentammo parecchio, ogni volta ci regalavamo parecchi racconti, aneddoti di un era non supportata da youtube, ma dal ricordo delle imprese che rimangono nella memoria di appassionati che in quei magici anni condividevano tutti la stessa pazza passione, senza invidie .
Un giorno Max mi chiama : “ leggenda c’? uno che si vende una RD 500 e sta proprio dalle tue parti”
Andiamo a vedere la moto, era abbandonata in un giardino, fosse solo per togliere un pezzo di storia dalla noncuranza di un indegno, la compro.
In quel periodo io ero benestante, lavoravo da alcuni anni ed avevo avuto fortuna, Max invece era un impiegato con due figlie piccole, la moglie non lavorava quindi e faticava a tirare avanti.
Mi ricordo una sera, l’ho invito a cena da me con la famiglia.
Si presenta con un regalo per i miei bambini, un elefante giallo.
Un gesto che mi colpi’ molto. Spesso invitavo a casa amici, magari benestanti… eppure nessuno portava regali ai miei figli.
Noi eravamo amici, anzi lui per me era un esempio, i soldi e il successo nel lavoro mi avevano parzialmente distaccato dalle realt? pi? difficili, pensavo che la felicit? andasse comprata, invece lui era l’esempio che poteva essere diverso.
Io avevo due figli ma facevo poco il padre, la mia vita si divideva tra moto e lavoro, pochi anni prima non potevo neanche permettermi di cambiare le gomme alla rd 350……….dovevo vivere quel periodo al massimo, era un riscatto, un dolce/amaro riscatto.
Max invece era anche un gran padre, aveva due bellissime figlie dagli occhi grandi ed azzuri come i suoi
Mi comprai la M3, andavo a prendere Max, ce ne andavamo al pub tra i deraponi
Una sera per parcheggiare sono entrato derapando di gas, la cosa gli rimase impressa…..lo raccontava a tutti
Avevo 2 R1 una da corsa, e cominciavo ad andare in pista, i primi tempi erano buoni, anzi qualcuno molto buono, lui voleva che cominciassi a correre.
Nel frattempo ci iscriviamo ad un forum Staccata.com
Io mi attacco subito col pilotone del forum, lui invece ci regalava racconti pieni di emozioni, e lui era un vero maestro nel farti vivere le sue emozioni, aveva un dono, quando scriveva era fantastico, riusciva a far vivere le sue grandi emozioni anche se nascevano da cose semplici, come un incontro con gli altri membri di staccata.com, o come quando con la sua Regina se ne andava al mare in inverno e si fermava li a parlarci.
Era speciale, si lui era davvero speciale.
Comincio il restauro della RD 500 con il suo preziosissimo aiuto, partiamo dal telaio di una moto che era ormai ridotta un rudere. Io ci metto passione ma lui ci mette l’anima
Spesso lo chiamavo all’ultimo momento e riusciva sempre a venire, malgrado tutto, veniva sempre in aiuto, arrivava con il suo scooter honda 2t, con la sua testa piena di ricci e il suo sorriso unico.
Mentre restauriamo tanti aneddoti, lui mi dice che sarebbe bello scrivere un libro insieme, e comincia a scrivere qualche pezzo. Fantastico.
Nel frattempo mi appresto a partecipare alle mie prime gare in pista, per l’occasione compro una R1 nuova e la allestisco da gara
In quel periodo sono totalmente preso da lavoro soldi e moto, per parecchio non lo sento.
passa qualche mese, ogni giorno mi dico, devo chiamare Max
Ma il tempo per me ha un dimensione tutta particolare, non c’? n? per fermarsi, neanche per fare una telefonata al mio amico, sicuro del suo affetto anche se non ci sentiamo.
Una mattina, ero vicino a Via sannio, stavo andando da un rivenditore di roba per moto molto economico
lo chiamiamo “dummino”, ma non so come si chiami in realt?
Mi squilla il telefono, scendo dalla moto mi tolgo il caso e mi metto dentro il portone di un palazzo per ripararmi dalla pioggia.
Rispondo, ? ED il polso, un ragazzo di staccata.com : “ ciao live, ti devo dire una cosa. Max ? morto”
Nella telefonata mi spiega come, tumore al pancreas, 2 mesi e l’ha portato via dalle sue figlie da sua moglie e dai suoi amici.
Mi rimetto il casco e vado verso casa. Comincio a piangere senza riuscire a smettere. Piove e mi si appanna la visiera.
sto male.
Arrivo a casa, abbraccio mia moglie e piangendo gli racconto quello che ho saputo.
Due giorni dopo vado al funerale, sempre piangendo, ormai ho gli occhi gonfi. Penso di aver pianto cosi’ tanto solo quando tornavo dall’ospedale dove stava morendo mia madre.
E in entrambi i casi so il perch?.
Max mi aveva dato, regalato molto pi? di quello che io ero riuscito a dare a lui, era una persona speciale e un esempio di come sarei dovuto essere
La Morte mi avrebbe impedito di riscattarmi ai suoi occhi, di fargli vedere come potevo essere anche una brava persona oltre che un bravo pinnatore, mi ha impedito di regalargli quell’affetto vero che provavo ma che centellinavo com’era nel mio modo di fare, mentre lui il suo me lo rovesciava a secchi.
Proprio come con mia madre.
Fuori la chiesa, nel momento dell’uscita della bara suo fratello accese la sua Yamaha RD 500 LC e diede 4 sgassate. La sua amata regina ha dato l’ultimo saluto al suo padrone che l’aveva amata come nessuno.
Dopo la sua morte ho finito la RD 500 e lo fatto per bene come lui avrebbe voluto, l’ho fatta verniciare come la sua. Ho iniziato a correre come lui avrebbe voluto.
qui sul mio codino
e questa finita in suo onore
Io non credo in ***, ma credo nell’uomo, credo che a volte qualcuno riesce ad essere speciale per gli altri e gli altri possono ricordarlo per sempre rendendolo in parte immortale
Max lo era, e il mi ricordo per lui sar? fino a che avr? vita
Quando vedete una RD pensate a Max
Un grande uomo, padre ed amico.
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