visto l interdipendenza del mercato europeo...i francesi fermano la produzioni delle centrali nucleari...e noi accendiamo quelle a carbone
l unica che non ci rimette ? la germania..che ha piu rinnovabili..mah..come si legge ...ha piu centrali a gas...mica pannelli o eolico....
[L'aumento della domanda ha fatto salire i prezzi nelle Borse elettriche dei vari paesi, ad accezione della Germania che ha una produzione di rinnovabili pi? ricca di qualla italiana, che viaggia per lo pi? con le centrali a gas.]
chiaro che al wwf gia protestano..per questo
Riapre centrale a carbone a Genova, per colpa del nucleare francese - Repubblica.it
Riapre centrale a carbone a Genova, per colpa del nucleare francese
MILANO - In Francia si fermano le centrali nucleari, in Italia si riaprono quelle a carbone. Conseguenze di un mercato dell'energia che sta diventando sempre pi? "europeo" e sempre pi? interconnesso. E dove un inconveniente avvenuto sulle coste della Normandia, pu? riportare al lavoro almeno 200 persone al porto di Genova.
Accade in questi giorni, anche se non durer? pi? di qualche mese. Tutta colpa di quanto sta accadendo ai cugini transalpini. A Parigi, le autorit? di controllo hanno deciso il fermo straordinario di un terzo degli impianti nucleari (21 su 58), dopo la scoperta di una anomalia nel "cappotto" di cemento che protegge il reattore nella centrale in costruzione a Flamanville, in Normandia; ultimo di una serie di problemi che ha gi? fatto rinviare di cinque anni l'inaugurazione del nuovo impianto. I tecnici hanno scoperto un eccesso di carbonio nel "guscio" protettivo, anomalia che potrebbe essersi verificata anche in altre centrali e hanno disposto immediati controlli.
Con meno energia a disposizione, la Francia dalla fine dell'ottobre scorso ha cominciato a importare energia dai paesi confinanti, fatto eccezionale visto che di solito sono i francesi a vendere elettricit? a mezza Europa: quella prodotta dalle centrali nucleari ha - durante la giornata - mediamente prezzi pi? bassi. L'aumento della domanda ha fatto salire i prezzi nelle Borse elettriche dei vari paesi, ad accezione della Germania che ha una produzione di rinnovabili pi? ricca di qualla italiana, che viaggia per lo pi? con le centrali a gas.
Per il nostro paese, questo ha due conseguenze. La prima economica: la nostra bolletta elettrica nazionale coster? di pi?. Sono gi? salite dal primo di gennaio (+0,9%) e potrebbero salire ancora se la situazione in Francia non torner? a normalit?. La seconda di carattere industriale: il ministero dello Sviluppo economico ha chiesto a Enel di rinviare la chiusura di alcune centrali nell'area del nord-ovest gi? destinate alla riconversione, a cominciare dallo storico impianto a carbone di Genova Sampierdarena. Una misura precauzionale, sollecitata dal Terna, la societ? che gestisce la rete ad alta tensione in tutta Italia e che deve garantire che il sistema sia in equilibrio (in pratica, che non ci siano black out).
Cos?, per colpa della Francia, verr? riattivata (anche) la centrale a carbone di Genova, chiusa ufficialmente in estate, ma pronta a ?riaccendersi? per l?occasione. Sar? un fuoco temporaneo quello che alimenter? la bellissima struttura affacciata sul porto, il cui primo manufatto non a caso ? stato vincolato dalla Soprintendenza come edificio storico e su cui gi? si favoleggia per un futuro da museo, una sorta di ?Tate Modern? londinese da dedicare all?arte contemporanea.
Sar?, come si diceva, un intervento a termine, giusto il tempo necessario per far ripartire le centrali francesi. Ma Genova torner? a funzionare come in passato, ovviamente anche con l?arrivo di navi cariche di carbone sulle banchine del porto. Torneranno al lavoro i soci della compagnia ?Pietro Chiesa?, gloriosi ?carbun??. E sempre qui si svilupper? di nuovo - anche se per poco - quel ciclo di lavoro indotto che fino alla chiusura della centrale, con una serie di servizi, garantiva comunque occupazione a questa fetta di porto a oltre duecento persone.
Una possibilit? che non piace a tutti. Di sicuro, non al Wwf: l'associazione parla di "decisione gravissima", sostenendo che mettere
in relazione quanto sta accadendo in Francia con la centrale di Genova ? "una scusa che non regge perch? nel Nord Italia ci sono moltissime centrali a gas a ciclo combinato, pi? efficienti e meno impattanti dal punto di vista sanitario e ambientale".
la situazione paradossale...? chela germania si fa le pipeline nel mare del nord per avere gas senza problemi e alimentare industrie e altro..magari le ricariche delle auto elettriche .....noi se chiediamo di fare rigassificatori per avere dei prezzi del gas dall america ridicoli....wwf vegani green...rompono la minchia...perch? il cardellino del sarcazzo o la pantegana vegana scomparirebbero dalla faccia della terra eh si .....
l unica che non ci rimette ? la germania..che ha piu rinnovabili..mah..come si legge ...ha piu centrali a gas...mica pannelli o eolico....
[L'aumento della domanda ha fatto salire i prezzi nelle Borse elettriche dei vari paesi, ad accezione della Germania che ha una produzione di rinnovabili pi? ricca di qualla italiana, che viaggia per lo pi? con le centrali a gas.]
chiaro che al wwf gia protestano..per questo
Riapre centrale a carbone a Genova, per colpa del nucleare francese - Repubblica.it
Riapre centrale a carbone a Genova, per colpa del nucleare francese
MILANO - In Francia si fermano le centrali nucleari, in Italia si riaprono quelle a carbone. Conseguenze di un mercato dell'energia che sta diventando sempre pi? "europeo" e sempre pi? interconnesso. E dove un inconveniente avvenuto sulle coste della Normandia, pu? riportare al lavoro almeno 200 persone al porto di Genova.
Accade in questi giorni, anche se non durer? pi? di qualche mese. Tutta colpa di quanto sta accadendo ai cugini transalpini. A Parigi, le autorit? di controllo hanno deciso il fermo straordinario di un terzo degli impianti nucleari (21 su 58), dopo la scoperta di una anomalia nel "cappotto" di cemento che protegge il reattore nella centrale in costruzione a Flamanville, in Normandia; ultimo di una serie di problemi che ha gi? fatto rinviare di cinque anni l'inaugurazione del nuovo impianto. I tecnici hanno scoperto un eccesso di carbonio nel "guscio" protettivo, anomalia che potrebbe essersi verificata anche in altre centrali e hanno disposto immediati controlli.
Con meno energia a disposizione, la Francia dalla fine dell'ottobre scorso ha cominciato a importare energia dai paesi confinanti, fatto eccezionale visto che di solito sono i francesi a vendere elettricit? a mezza Europa: quella prodotta dalle centrali nucleari ha - durante la giornata - mediamente prezzi pi? bassi. L'aumento della domanda ha fatto salire i prezzi nelle Borse elettriche dei vari paesi, ad accezione della Germania che ha una produzione di rinnovabili pi? ricca di qualla italiana, che viaggia per lo pi? con le centrali a gas.
Per il nostro paese, questo ha due conseguenze. La prima economica: la nostra bolletta elettrica nazionale coster? di pi?. Sono gi? salite dal primo di gennaio (+0,9%) e potrebbero salire ancora se la situazione in Francia non torner? a normalit?. La seconda di carattere industriale: il ministero dello Sviluppo economico ha chiesto a Enel di rinviare la chiusura di alcune centrali nell'area del nord-ovest gi? destinate alla riconversione, a cominciare dallo storico impianto a carbone di Genova Sampierdarena. Una misura precauzionale, sollecitata dal Terna, la societ? che gestisce la rete ad alta tensione in tutta Italia e che deve garantire che il sistema sia in equilibrio (in pratica, che non ci siano black out).
Cos?, per colpa della Francia, verr? riattivata (anche) la centrale a carbone di Genova, chiusa ufficialmente in estate, ma pronta a ?riaccendersi? per l?occasione. Sar? un fuoco temporaneo quello che alimenter? la bellissima struttura affacciata sul porto, il cui primo manufatto non a caso ? stato vincolato dalla Soprintendenza come edificio storico e su cui gi? si favoleggia per un futuro da museo, una sorta di ?Tate Modern? londinese da dedicare all?arte contemporanea.
Sar?, come si diceva, un intervento a termine, giusto il tempo necessario per far ripartire le centrali francesi. Ma Genova torner? a funzionare come in passato, ovviamente anche con l?arrivo di navi cariche di carbone sulle banchine del porto. Torneranno al lavoro i soci della compagnia ?Pietro Chiesa?, gloriosi ?carbun??. E sempre qui si svilupper? di nuovo - anche se per poco - quel ciclo di lavoro indotto che fino alla chiusura della centrale, con una serie di servizi, garantiva comunque occupazione a questa fetta di porto a oltre duecento persone.
Una possibilit? che non piace a tutti. Di sicuro, non al Wwf: l'associazione parla di "decisione gravissima", sostenendo che mettere
in relazione quanto sta accadendo in Francia con la centrale di Genova ? "una scusa che non regge perch? nel Nord Italia ci sono moltissime centrali a gas a ciclo combinato, pi? efficienti e meno impattanti dal punto di vista sanitario e ambientale".
la situazione paradossale...? chela germania si fa le pipeline nel mare del nord per avere gas senza problemi e alimentare industrie e altro..magari le ricariche delle auto elettriche .....noi se chiediamo di fare rigassificatori per avere dei prezzi del gas dall america ridicoli....wwf vegani green...rompono la minchia...perch? il cardellino del sarcazzo o la pantegana vegana scomparirebbero dalla faccia della terra eh si .....
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