Entra ChemChina, Tronchetti: entro week end si chiude accordo
Pirelli cambia volto, nel suo azionariato si prepara a entrare un colosso della chimica cinese ChemChina. A conclusione del riassetto sulla Bicocca sar? lanciata un'opa che la valorizza 7,15 miliardi di euro (15 euro per azione) e dir? addio alla Borsa. Quello che non cambier? sar? il timoniere che rester? ancora fino al 2021 Marco Tronchetti Provera. ''Entro il weekend si chiude. Ci sono ancora dei passi da fare'' ha detto il presidente di Pirelli lasciando la sede di Gpi. Pirelli rester? italiana? Gli ? stato chiesto. ''Finch? non ci saranno i comunicati non posso dire nulla'' ha risposto.
Il primo cda a dare il via libera all'accordo con ChemChina ? stato quello di Nuove Partecipazioni, la holding che fa capo a Marco Tronchetti Provera e che riunisce Gruppo Partecipazioni Industriali, Marco Tronchetti Provera Partecipazioni, Yura International, Vittoria Assicurazioni e Fidim. Secondo quanto si apprende hanno approvato l'operazione anche Unicredit e Intesa Sanpaolo (quest'ultima non ha avuto bisogno di passaggi in cda) anche se le bocche di tutti restano cucite in attesa del via libera definitivo che dovrebbe arrivare durante il fine settimana. La Borsa per? non ha aspettato il lancio dell'offerta e ha gi? portato i titoli della Bicocca oltre il valore che i soci di Camfin hanno attribuito alla loro partecipazione. Il titolo, dopo una fiammata in mattinata, ha chiuso in rialzo del 2,21% a 15,23 euro (valore che incorpora il dividendo che l'anno scorso era stato di 0,32 euro) tra scambi vivaci per oltre 21,5 milioni di pezzi, pari al 4,52% del capitale sociale.
Gli advisor sono al lavoro sulle tecnicalit?, forse per questo Pirelli al sollecito di Consob risponde, prima dell'apertura dei mercati, "di non essere stata fino ad oggi destinataria di alcuna comunicazione formale circa il lancio di offerte pubbliche di acquisto". ''Le trattative sono in corso'' risponde invece Camfin alla richiesta di informazioni trasparenti. Obiettivo dichiarato del riassetto ? ''garantire stabilit?, autonomia e continuit? nel percorso di crescita nel tempo del gruppo Pirelli che manterrebbe gli headquarter in Italia''. In particolare l'operazione comporterebbe ''il trasferimento dell'intera partecipazione detenuta da Camfin (26,2% circa) ad un prezzo di euro 15 per azione a una societ? italiana di nuova costituzione, controllata dal partner industriale internazionale con un contestuale reinvestimento di Camfin in detta societ?''. Il pacchetto sul mercato costa gi? oltre gli 1,87 miliardi calcolati sul valore attribuito dalla stessa societ?. Una volta perfezionatosi tale trasferimento, verrebbe lanciata un'offerta pubblica di acquisto sulla totalit? delle azioni di Pirelli che porterebbe al delisting.
"Noi siamo felicissimi di collaborare con la Cina su tutti i formati": ? il commento del ministro dell'Industria e del commercio russo Denis Manturov interpellato in un incontro sull'Expo a Milano sull'atteso accordo per l'ingresso di ChemChina in Pirelli.
Fonte ansa.it
Pirelli cambia volto, nel suo azionariato si prepara a entrare un colosso della chimica cinese ChemChina. A conclusione del riassetto sulla Bicocca sar? lanciata un'opa che la valorizza 7,15 miliardi di euro (15 euro per azione) e dir? addio alla Borsa. Quello che non cambier? sar? il timoniere che rester? ancora fino al 2021 Marco Tronchetti Provera. ''Entro il weekend si chiude. Ci sono ancora dei passi da fare'' ha detto il presidente di Pirelli lasciando la sede di Gpi. Pirelli rester? italiana? Gli ? stato chiesto. ''Finch? non ci saranno i comunicati non posso dire nulla'' ha risposto.
Il primo cda a dare il via libera all'accordo con ChemChina ? stato quello di Nuove Partecipazioni, la holding che fa capo a Marco Tronchetti Provera e che riunisce Gruppo Partecipazioni Industriali, Marco Tronchetti Provera Partecipazioni, Yura International, Vittoria Assicurazioni e Fidim. Secondo quanto si apprende hanno approvato l'operazione anche Unicredit e Intesa Sanpaolo (quest'ultima non ha avuto bisogno di passaggi in cda) anche se le bocche di tutti restano cucite in attesa del via libera definitivo che dovrebbe arrivare durante il fine settimana. La Borsa per? non ha aspettato il lancio dell'offerta e ha gi? portato i titoli della Bicocca oltre il valore che i soci di Camfin hanno attribuito alla loro partecipazione. Il titolo, dopo una fiammata in mattinata, ha chiuso in rialzo del 2,21% a 15,23 euro (valore che incorpora il dividendo che l'anno scorso era stato di 0,32 euro) tra scambi vivaci per oltre 21,5 milioni di pezzi, pari al 4,52% del capitale sociale.
Gli advisor sono al lavoro sulle tecnicalit?, forse per questo Pirelli al sollecito di Consob risponde, prima dell'apertura dei mercati, "di non essere stata fino ad oggi destinataria di alcuna comunicazione formale circa il lancio di offerte pubbliche di acquisto". ''Le trattative sono in corso'' risponde invece Camfin alla richiesta di informazioni trasparenti. Obiettivo dichiarato del riassetto ? ''garantire stabilit?, autonomia e continuit? nel percorso di crescita nel tempo del gruppo Pirelli che manterrebbe gli headquarter in Italia''. In particolare l'operazione comporterebbe ''il trasferimento dell'intera partecipazione detenuta da Camfin (26,2% circa) ad un prezzo di euro 15 per azione a una societ? italiana di nuova costituzione, controllata dal partner industriale internazionale con un contestuale reinvestimento di Camfin in detta societ?''. Il pacchetto sul mercato costa gi? oltre gli 1,87 miliardi calcolati sul valore attribuito dalla stessa societ?. Una volta perfezionatosi tale trasferimento, verrebbe lanciata un'offerta pubblica di acquisto sulla totalit? delle azioni di Pirelli che porterebbe al delisting.
"Noi siamo felicissimi di collaborare con la Cina su tutti i formati": ? il commento del ministro dell'Industria e del commercio russo Denis Manturov interpellato in un incontro sull'Expo a Milano sull'atteso accordo per l'ingresso di ChemChina in Pirelli.
Fonte ansa.it
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