La Marcialonga 2015 ? stata per me ampiamente attesa, forse caricata di troppa aspettativa, troppa voglia di fare bene fin da maggio/giugno del 2014.a prima edizione dell''anno scorso che avevo corso era carica di incognite, la vedevo come l'apice della fattibilit? sportiva per quanto riguarda un evento di tale portata e fatica terminata con una media di circa 7,5km/h per 70km..
Ho voluto dedicare gli ultimi 6 mesi del 2014 praticamente solo a questa gara, potenziando il lavoro aerobico, perdendo 7kg, andando in quota a trovare la (poca) neve, percorrendo comunque gli stessi km di allenamento dell'anno scorso sugli sci
Aspettare la Marcialonga significa diventare esperti meteo, andare a cercare ogni possibile perturbazione e sperare che passi per la Val di Fiemme e Fassa, regalando quei centimetri di coltre bianca che quest'anno sono proprio mancati, significa riempirsi la testa e ricercare pagine web, video per placare le paranoie e seghe mentali su scioline di tenuta, paraffine ad alto e basso fluoro, eventuali cere al fluoro per velocizzare ulteriormente lo sci.
Aspettare la Marcialonga significa anche astenersi da tutti i rischi di malattie stagionali, e sperare che un malanno improvviso non rovini quanto atteso.
Ho deciso di dedicare a me stesso l'intero week end, anzi allungandolo addirittura di due giorni, con attivit? sciistica gioved? mattina (Lavaz?loppet, 14km in 1h07' 12 km/h di media), una bella visita al centro wellness al pomeriggio, la preparazione degli sci tutto il venerd? e il sabato l'agitazione e partenza per l'alloggio a Varena.
La valigia contiene tutto l'abbigliamento da fondo in mio possesso, come se stessi per andare a fare una settimana in Norvegia. Conteneva di tutto e di pi?....2 tipi di intimo tecnico, 2 tute, 2 giacche , pantaloni felpati e non per temperature calde e gelide, doppi guanti, copricapi Buff "per sempre", calzini da sci nordico, conteneva anche l'equivalente di 5400 Kcal in barrette e gel.... oltre 3/4 di quanto portato in hotel ? stato riposto nell'armadio al termine in quanto non utilizzato...
La serata del sabato, facendo due chiacchiere mentre ci veniva servita la cena, ? iniziata con le pseudo previsioni dell'oste..."-9-10 ?C alla partenza.... stanotte hanno previsto -15-18?C in quota ... e le mie paranoie del venerd? sulla sciolina riaffiorano nella mente e puntualmente dopocena decido di ascoltare il "locals" e sciolino a caldo un p? di klister blu morbida per temperature fredde coperta stick viola per evitare che la klister gelasse compromettendo la tenuta.
Ovviamente alla mattina nulla di quanto previsto dal gestore. A Mazzin di Fassa era -2?C, mangio una barretta, qualche aminoacido, Icarus e qualche sorso di sali Dioniso di Kiron per ... ed ormai era tardi per correggere ulteriormente gli sci. Si parte alle 10.00 in ritardo di 15'.
La partenza ? un lungo corridoio di persone che incitano e applaudono noi "veri bisonti", e la voglia di far bene mi porta a saltare da una corsia all'altra per eseguire dei sorpassi di altri che andavano un p? pi? piano di me.
A Canazei inizio a trovare i primi pettorali del gruppo precedente, partiti 5-10' prima di me e mi fanno pensare che sto andando forte, il primo intertempo parla di 24' per arrivare a Canazei (5km), contentissimo mi trovo in media con quanto impiegato alla garetta fatta gioved? precedente. Mancano per? ancora 52km...e mantenere la media sar? durissima.
Rispetto alla mia prima edizione mi trovo continuamente in gruppo, vedo sempre sciatori d'innanzi a me, e qualcuno riesco a superarlo nella lunghezza del tracciato... anzi pi? di qualcuno. Tuttavia le discese gelate di Mazzin di Fassa e Moena, dove vengo letteralmente "abbattuto", fanno si che alcuni che avevo sorpassato mi ri-superassero...
Ho avuto negli occhi per lunghi tratti i pettorali avversari 4658 e 4880... che ben inteso non mi hanno fatto nulla di male... ma mi sentivo infastidito da averli continuamente davanti...sorpassarli e dopo le cadute dove sci e bastoncini si intrecciavano e formavano un grosso nodo, ritrovarseli davanti ancora.
Dopo Moena, il percorso perdeva traccia dei binari, ormai la neve era diventata "pappa" e i binari ormai cancellati facevano si che gli sci non scorressero come nella prima parte. A Predazzo, dopo 33km, decido di utilizzare il servizio sciolinatura e mi faccio togliere la sciolina di tenuta mentre mi rifocillo un p? dati primi morsi della fame.
Rimessi gli sci ai piedi, la tenuta era drasticamente ridotta ma con essa almeno era aumentata la velocit? di scorrimento.
Procedo cos? senza soste fino a Molina di Fiemme, con ristori presi al volo (the e biscotti) e sorpassando cos? ingenti sciatori fermi a godersi il banchetto imbandito, arrivato alla salita della Cascata sono costretto (come il 95% di chi ? arrivato fin l?) a sciolinare nuovamente, infatti la tenuta diventa fondamentale... mi aspettano 2 km al 14% e l'ultimo km per arrivare all'arrivo che di sicuro non ? in piano o in discesa...
Quest'ultimo tratto di gara mi da personalmente molta soddisfazione, tant'? che mi riesco a posizionare in un bel centro classifica della "Final Climb" con un tempo di tutto rispetto 20'33"! Il lavoro aerobico ? servito tutto, e ho passato gli ultimi concorrenti che potevo proprio su questa salita.
Arrivo al traguardo come ero partito, tra le solite due ali di folla che se la mattina incitavano per iniziare un'impresa, ora applaudono per omaggiare chi la finisce.
Il cronometro poi mi dar? ragione, avendo terminato in 4h51', e non ero neppure troppo stravolto. Forse avrei potuto metterci qualche minuto in meno, ma se penso che avrei potuto anche non finirla a causa di quelle cadute dove mi franavano addosso altri concorrenti e pertanto mi accontento.
La classifica parla di 4176posto su 5182 Maschi, 4713/6180 complessivi. e devo dire che sono ampiamente soddisfatto.
Non so se sar? l'anno prossimo partir? una griglia avanti rispetto a quella di quest'anno, di sicuro dichiaro fin' da ora che voglio finire la 70km (speriamo in un inverno ben pi? nevoso di questo) in meno di 5h30'.
Devo oltremodo ringraziare un p? di persone (tra le tante che comunque l'hanno fatto) che mi hanno incoraggiato, stimolato e "sfidato":
-Andrea, questa volta il "primo fischio" (sono cose nostre...) ? tuo.... e qua ci scappa la cena per me!
-ai Gufi di Trento... Capogufo, Carlo, Ivan che in questi 6 mesi hanno sopportato la seriet? con cui ho affrontato questa gara... presa pure troppo seriamente...
-a Fabio( & family), amico, istruttore di snowboard che con i suoi esercizi di presciistica ha fatto si che potessi fare un p? meno fatica fisica e psicologica
-a Rossignol per degli sci X-Ium che se solo sapessi usarli come sono stati pensati e studiati.... sarebbero velocissimi
-a Michele, amico e istruttore di sci di fondo della Scuola Viote, che per? data la scarsit? di neve non ha potuto tentare (per quest'edizione) di correggere i miei enormi difetti tecnici nella sciata.
-a Paolo e K-iron per i consigli d'alimentazione e integrazione con i loro prodotti, per avermi fatto provare in anteprima i gel integrativi (a quando ufficialmente sul mercato?!?! ). e che post gara mi hanno aiutato a recuperare dalle botte alle articolazioni con gli impacchi di Argea.
-a Davide Mito22, che anche se lontano fisicamente, mi ? sempre vicino
e a Raffaella, che pi? di tutti gli altri ha sopportato i miei sbattimenti, seghe mentali e la voglia di sentirmi atleta "pro" che in realt? non sono.
Ps. Ah.... i pettorali 4658 e 4880?.... dopo Tesero li ho passati, li ho messi definitivamente dietro e non li ho pi? visti!
Ho voluto dedicare gli ultimi 6 mesi del 2014 praticamente solo a questa gara, potenziando il lavoro aerobico, perdendo 7kg, andando in quota a trovare la (poca) neve, percorrendo comunque gli stessi km di allenamento dell'anno scorso sugli sci
Aspettare la Marcialonga significa diventare esperti meteo, andare a cercare ogni possibile perturbazione e sperare che passi per la Val di Fiemme e Fassa, regalando quei centimetri di coltre bianca che quest'anno sono proprio mancati, significa riempirsi la testa e ricercare pagine web, video per placare le paranoie e seghe mentali su scioline di tenuta, paraffine ad alto e basso fluoro, eventuali cere al fluoro per velocizzare ulteriormente lo sci.
Aspettare la Marcialonga significa anche astenersi da tutti i rischi di malattie stagionali, e sperare che un malanno improvviso non rovini quanto atteso.
Ho deciso di dedicare a me stesso l'intero week end, anzi allungandolo addirittura di due giorni, con attivit? sciistica gioved? mattina (Lavaz?loppet, 14km in 1h07' 12 km/h di media), una bella visita al centro wellness al pomeriggio, la preparazione degli sci tutto il venerd? e il sabato l'agitazione e partenza per l'alloggio a Varena.
La valigia contiene tutto l'abbigliamento da fondo in mio possesso, come se stessi per andare a fare una settimana in Norvegia. Conteneva di tutto e di pi?....2 tipi di intimo tecnico, 2 tute, 2 giacche , pantaloni felpati e non per temperature calde e gelide, doppi guanti, copricapi Buff "per sempre", calzini da sci nordico, conteneva anche l'equivalente di 5400 Kcal in barrette e gel.... oltre 3/4 di quanto portato in hotel ? stato riposto nell'armadio al termine in quanto non utilizzato...
La serata del sabato, facendo due chiacchiere mentre ci veniva servita la cena, ? iniziata con le pseudo previsioni dell'oste..."-9-10 ?C alla partenza.... stanotte hanno previsto -15-18?C in quota ... e le mie paranoie del venerd? sulla sciolina riaffiorano nella mente e puntualmente dopocena decido di ascoltare il "locals" e sciolino a caldo un p? di klister blu morbida per temperature fredde coperta stick viola per evitare che la klister gelasse compromettendo la tenuta.
Ovviamente alla mattina nulla di quanto previsto dal gestore. A Mazzin di Fassa era -2?C, mangio una barretta, qualche aminoacido, Icarus e qualche sorso di sali Dioniso di Kiron per ... ed ormai era tardi per correggere ulteriormente gli sci. Si parte alle 10.00 in ritardo di 15'.
La partenza ? un lungo corridoio di persone che incitano e applaudono noi "veri bisonti", e la voglia di far bene mi porta a saltare da una corsia all'altra per eseguire dei sorpassi di altri che andavano un p? pi? piano di me.
A Canazei inizio a trovare i primi pettorali del gruppo precedente, partiti 5-10' prima di me e mi fanno pensare che sto andando forte, il primo intertempo parla di 24' per arrivare a Canazei (5km), contentissimo mi trovo in media con quanto impiegato alla garetta fatta gioved? precedente. Mancano per? ancora 52km...e mantenere la media sar? durissima.
Rispetto alla mia prima edizione mi trovo continuamente in gruppo, vedo sempre sciatori d'innanzi a me, e qualcuno riesco a superarlo nella lunghezza del tracciato... anzi pi? di qualcuno. Tuttavia le discese gelate di Mazzin di Fassa e Moena, dove vengo letteralmente "abbattuto", fanno si che alcuni che avevo sorpassato mi ri-superassero...
Ho avuto negli occhi per lunghi tratti i pettorali avversari 4658 e 4880... che ben inteso non mi hanno fatto nulla di male... ma mi sentivo infastidito da averli continuamente davanti...sorpassarli e dopo le cadute dove sci e bastoncini si intrecciavano e formavano un grosso nodo, ritrovarseli davanti ancora.
Dopo Moena, il percorso perdeva traccia dei binari, ormai la neve era diventata "pappa" e i binari ormai cancellati facevano si che gli sci non scorressero come nella prima parte. A Predazzo, dopo 33km, decido di utilizzare il servizio sciolinatura e mi faccio togliere la sciolina di tenuta mentre mi rifocillo un p? dati primi morsi della fame.
Rimessi gli sci ai piedi, la tenuta era drasticamente ridotta ma con essa almeno era aumentata la velocit? di scorrimento.
Procedo cos? senza soste fino a Molina di Fiemme, con ristori presi al volo (the e biscotti) e sorpassando cos? ingenti sciatori fermi a godersi il banchetto imbandito, arrivato alla salita della Cascata sono costretto (come il 95% di chi ? arrivato fin l?) a sciolinare nuovamente, infatti la tenuta diventa fondamentale... mi aspettano 2 km al 14% e l'ultimo km per arrivare all'arrivo che di sicuro non ? in piano o in discesa...
Quest'ultimo tratto di gara mi da personalmente molta soddisfazione, tant'? che mi riesco a posizionare in un bel centro classifica della "Final Climb" con un tempo di tutto rispetto 20'33"! Il lavoro aerobico ? servito tutto, e ho passato gli ultimi concorrenti che potevo proprio su questa salita.
Arrivo al traguardo come ero partito, tra le solite due ali di folla che se la mattina incitavano per iniziare un'impresa, ora applaudono per omaggiare chi la finisce.
Il cronometro poi mi dar? ragione, avendo terminato in 4h51', e non ero neppure troppo stravolto. Forse avrei potuto metterci qualche minuto in meno, ma se penso che avrei potuto anche non finirla a causa di quelle cadute dove mi franavano addosso altri concorrenti e pertanto mi accontento.
La classifica parla di 4176posto su 5182 Maschi, 4713/6180 complessivi. e devo dire che sono ampiamente soddisfatto.
Non so se sar? l'anno prossimo partir? una griglia avanti rispetto a quella di quest'anno, di sicuro dichiaro fin' da ora che voglio finire la 70km (speriamo in un inverno ben pi? nevoso di questo) in meno di 5h30'.
Devo oltremodo ringraziare un p? di persone (tra le tante che comunque l'hanno fatto) che mi hanno incoraggiato, stimolato e "sfidato":
-Andrea, questa volta il "primo fischio" (sono cose nostre...) ? tuo.... e qua ci scappa la cena per me!
-ai Gufi di Trento... Capogufo, Carlo, Ivan che in questi 6 mesi hanno sopportato la seriet? con cui ho affrontato questa gara... presa pure troppo seriamente...
-a Fabio( & family), amico, istruttore di snowboard che con i suoi esercizi di presciistica ha fatto si che potessi fare un p? meno fatica fisica e psicologica
-a Rossignol per degli sci X-Ium che se solo sapessi usarli come sono stati pensati e studiati.... sarebbero velocissimi
-a Michele, amico e istruttore di sci di fondo della Scuola Viote, che per? data la scarsit? di neve non ha potuto tentare (per quest'edizione) di correggere i miei enormi difetti tecnici nella sciata.
-a Paolo e K-iron per i consigli d'alimentazione e integrazione con i loro prodotti, per avermi fatto provare in anteprima i gel integrativi (a quando ufficialmente sul mercato?!?! ). e che post gara mi hanno aiutato a recuperare dalle botte alle articolazioni con gli impacchi di Argea.
-a Davide Mito22, che anche se lontano fisicamente, mi ? sempre vicino
e a Raffaella, che pi? di tutti gli altri ha sopportato i miei sbattimenti, seghe mentali e la voglia di sentirmi atleta "pro" che in realt? non sono.
Ps. Ah.... i pettorali 4658 e 4880?.... dopo Tesero li ho passati, li ho messi definitivamente dietro e non li ho pi? visti!
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