Guai seri per tutti quei lavoratori statali (e ricordiamo che non sono tutti cos?, per fortuna) che sul posto di lavoro o non si presentano oppure non svolgono le loro mansioni, costringendo altri a fare il loro lavoro oppure ad incrementare il mito secondo cui nel pubblico impiego nessuno lavora. C?? qualcuno che sta spargendo in giro un?idea tutt?altro che favorevole per loro, ma sicuramente geniale: dalle pagine del Corriere.it, il giuslavorista Pietro Ichino propone di dare meno soldi e nessun aumento a coloro che oziano sul posto di lavoro.
?Ci sono anche settori dell?impiego pubblico dove si lavora sodo, si lavora per due, anche per chi non lo fa. Ma ci sono anche sacche di non lavoro. Bisogna superarle per evitare generalizzazioni per tutelare chi lavora e distinguerlo dai nullafacenti?. Pietro Ichino ha propsio scritto un libro al riguardo. ?C?? il nullafacente che ? tale perch? non lo si pone in condizione di fare. Ma c?? anche il nullafacente volontario, che ostenta il proprio rifiuto e il proprio assenteismo sostenendo di sapere di non poter essere licenziato. Questo ? un insulto agli impiegati pubblici seri, quelli che lavorano?.
E allora come cercare di evitare che questo accada sempre pi? spesso nei nostri uffici pubblici? Seguendo la teoria pi? semplice ed anche la pi? logica: premiare chi fa il suo lavoro e lo fa bene, punire chi invece non lavora. ?Se io fossi al governo direi ai sindacati che dei soldi stanziati per i rinnovi contrattuali almeno un 25% vada solo a quei lavoratori che si impegnano di pi?. E non darei alcun aumento a quei lavoratori il cui rendimento ? al di sotto di un livello minimo di efficienza?. Ragionamento che non fa una piega. Nullafacenti siete avvisati: il vostro ozio potrebbe avere le ore contate.
sara' vero???




?Ci sono anche settori dell?impiego pubblico dove si lavora sodo, si lavora per due, anche per chi non lo fa. Ma ci sono anche sacche di non lavoro. Bisogna superarle per evitare generalizzazioni per tutelare chi lavora e distinguerlo dai nullafacenti?. Pietro Ichino ha propsio scritto un libro al riguardo. ?C?? il nullafacente che ? tale perch? non lo si pone in condizione di fare. Ma c?? anche il nullafacente volontario, che ostenta il proprio rifiuto e il proprio assenteismo sostenendo di sapere di non poter essere licenziato. Questo ? un insulto agli impiegati pubblici seri, quelli che lavorano?.
E allora come cercare di evitare che questo accada sempre pi? spesso nei nostri uffici pubblici? Seguendo la teoria pi? semplice ed anche la pi? logica: premiare chi fa il suo lavoro e lo fa bene, punire chi invece non lavora. ?Se io fossi al governo direi ai sindacati che dei soldi stanziati per i rinnovi contrattuali almeno un 25% vada solo a quei lavoratori che si impegnano di pi?. E non darei alcun aumento a quei lavoratori il cui rendimento ? al di sotto di un livello minimo di efficienza?. Ragionamento che non fa una piega. Nullafacenti siete avvisati: il vostro ozio potrebbe avere le ore contate.
sara' vero???






Comment