Quell' assordante silenzio sulla pena di morte nell'Afghanistan
Nell'Afghanistan di Karzai, che governa il paese solo grazie alla presenza delle truppe statunitensi e della NATO (tra cui quelle italiane), in un solo giorno sono state eseguite 15 esecuzioni capitali, tra i quali due afghani ritenuti uno l'assassino della giornalista del Corriere della Sera Maria Grazia Cutuli e l'altro accusato del sequestro della cooperante italiana Clementina Cantoni (rilasciata per? viva).
La notizia presa in s? potrebbe suscitare una indignazione a tempo limitato e del tutto formale di fronte alla vera e propria mattanza di stato realizzata dal governo afghano e dai suoi tribunali (finanziati pensate un p? proprio dall'Italia).
Ma la vera indignazione dovrebbe scattare e colpire con estrema durezza ogni ipocrisia politica e di stato, di fronte all'assordante silenzio di tutto il circo Barnum che si mette in moto in caso di esecuzioni capitali. Se visitate il sito dell'associazione "Nessuno tocchi Caino" non c'? alcun comunicato di condanna. Se guardate il sito del Ministero degli Esteri non c'? alcun comunicato di condanna delle esecuzioni capitali in Afghanistan.
E dire che il governo italiano si sta facendo bello in giro per il mondo e alle Nazioni Unite con la campagna per la moratoria della pena di morte sponsorizzata da tempo dai radicali di "Nessuno tocchi Caino".
L'Afghanistan oggi ? nostro alleato, il governo italiano finanzia addirittura il sistema giudiziario afghano che ha prodotto quindici sentenze capitali in un solo giorno e poi va in giro a chiedere la moratoria della pena di morte.
Nell'Afghanistan di Karzai, che governa il paese solo grazie alla presenza delle truppe statunitensi e della NATO (tra cui quelle italiane), in un solo giorno sono state eseguite 15 esecuzioni capitali, tra i quali due afghani ritenuti uno l'assassino della giornalista del Corriere della Sera Maria Grazia Cutuli e l'altro accusato del sequestro della cooperante italiana Clementina Cantoni (rilasciata per? viva).
La notizia presa in s? potrebbe suscitare una indignazione a tempo limitato e del tutto formale di fronte alla vera e propria mattanza di stato realizzata dal governo afghano e dai suoi tribunali (finanziati pensate un p? proprio dall'Italia).
Ma la vera indignazione dovrebbe scattare e colpire con estrema durezza ogni ipocrisia politica e di stato, di fronte all'assordante silenzio di tutto il circo Barnum che si mette in moto in caso di esecuzioni capitali. Se visitate il sito dell'associazione "Nessuno tocchi Caino" non c'? alcun comunicato di condanna. Se guardate il sito del Ministero degli Esteri non c'? alcun comunicato di condanna delle esecuzioni capitali in Afghanistan.
E dire che il governo italiano si sta facendo bello in giro per il mondo e alle Nazioni Unite con la campagna per la moratoria della pena di morte sponsorizzata da tempo dai radicali di "Nessuno tocchi Caino".
L'Afghanistan oggi ? nostro alleato, il governo italiano finanzia addirittura il sistema giudiziario afghano che ha prodotto quindici sentenze capitali in un solo giorno e poi va in giro a chiedere la moratoria della pena di morte.
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