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9 ore di esorcismo più teleconferenza...

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    #1

    9 ore di esorcismo più teleconferenza...

    Sti esorcisti in abito talare son proprio scarsi...nonostante il collegamento in videoconferenza, 9 ore per eliminare un povero diavoletto da una 28 enne....

    oh, non ha svolazzato per il santuario...non ha affrescato lo stesso di vomito ...giusto un paio di schiaffi a madre e preti...memo male non era un atleta di mma..condito da insulti vari..non ci sono più le possessioni e i diavoli di una volta.




    Vicenza, esorcismo al santuario: «Ventottenne posseduta dal demonio»

    La giovane si era presentata alla Madonna di Monte Berico e ha aggredito un frate. Rito di nove ore. Padre Rossato: «Centinaia di casi all’anno». La Diocesi: «Prudenza»

    di Benedetta Centinshadow



    Il santuario di Madonna di Monte Berico


    Si è affacciata al frate confessore, nella «celletta» al piano interrato del Santuario della Madonna di Monte Berico, e la 28enne vicentina si è trasformata: urla, bestemmie e frasi inconsulte, pronunciate con voci e lingue diverse, compreso il latino, stando ai testimoni. Che, scioccati, domenica mattina hanno abbandonato la penitenzieria poi evacuata e chiusa. Lì dove sono intervenuti, perché chiamati da alcuni testimoni, poliziotti e ambulanza, rimasti però fuori dal santuario. La donna, senza più controllo, era una scheggia impazzita che si dimenava, aggrediva chiunque si avvicinasse, dal frate confessore alla mamma che ha schiaffeggiato. E correva da una parte all’altra, anche sopra i mobili. Vittima di un maleficio, posseduta dal demonio stando ai frati che hanno bloccato a fatica la donna e, chiamato il padre esorcista del santuario, l’hanno sottoposta al rito per liberarla. Un esorcismo durato nove ore, dalle 11 alle 20.30, con quattro frati coinvolti anche per dare assistenza, e un altro padre da fuori regione collegato in videoconferenza. Per il papà e fratello la 28enne doveva avere problemi di natura psichiatrica. «La chiave di salvezza è stata la madre, l’unica che ha capito che era sotto l’influsso del maligno» spiega padre Carlo Rossato, priore dei frati dell’ordine dei Servi di Maria intervenuto domenica. «Era una possessione vera e propria e solo a sera la situazione si è risolta: la ragazza è crollata fisicamente ed è stata riaccompagnata a casa».




    «Centinaia di casi e quattro esorcisti»



    Il priore Carlo Rossato
    Il lungo rito però potrebbe non aver liberato del tutto la 28enne, affidata ad un esorcista di Verona. «Il cammino della preghiera di liberazione può durare anni e c’è tanta sofferenza» dice Rossato, che descrive il caso come molto impegnativo: «Non è stato semplice, ma è uno tra tanti, che possono essere scambiati per realtà psichiatrica: nella curia di Vicenza sono quattro gli esorcisti a cui il vescovo ha affidato il mandato. Sempre pochi rispetto alle centinaia di domande. E siamo di fronte ad una pagina del Vangelo — continua il frate —, solo Gesù libera dal dominio del maligno». Più cauta sulla frequenza invece la Curia. «Il fatto che i fenomeni di possessione diabolica siano rari non significa che essi siano impossibili» sostiene il portavoce don Alessio Graziani. «Quanto accaduto a Monte Berico sembra comprovare quello che la Chiesa, a partire dall’esperienza di Gesù nei Vangeli, ha sempre sostenuto, e cioè la possibilità in alcuni casi, piuttosto rari, di un intervento diretto del maligno». Cautela anche nello «studio» dei casi. «Prima di procedere alle preghiere di esorcismo si valuta attentamente la situazione psicologica e psichiatrica per vedere se il malessere o il disagio provati possono trovare altre spiegazioni — riferisce don Alessio —. La Diocesi invita dunque alla prudenza di giudizio e alla preghiera

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    #2
    Ok.. Exurge Domine et judica causam tuam.
    ..era meglio Tomas de Torquemada
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      #3
      Ma guarda un pò.... l esorcista ammette che si fa aiutare da laici psicologi , psichiatri e che il 99 % dei posseduti ha altri problemi..





      L’esorcista: «Vedo 800 persone l’anno, solo cinque i veri posseduti»

      Don Zonin sulla ragazza di Vicenza: «La conosco. Questo caso dimostra come all’azione del sacerdote andrebbe sempre affiancata quella di uno psicoterapeuta»

      di Andrea Prianteshadow



      don Silvio Zonin
      L’esorcismo eseguito domenica nel Santuario di Vicenza, ha visto protagonista una 28enne che ha aggredito il confessore e, secondo alcuni testimoni, bestemmiava, gridava e parlava in latino. Con lei c’era la madre, molto devota e convinta che la figlia fosse vittima del demonio. La stessa opinione dei frati che per nove ore l’hanno sottoposta al rito di liberazione che si è concluso in serata, quando è crollata, esausta. Più cauto appare invece don Silvio Zonin, della Diocesi di Verona, autore di libri come «Discesa agli inferi. Esperienze di un esorcista».

      Cosa ne pensa di quanto avvenuto a Vicenza?
      «Domenica sono stato contattato dai frati di Vicenza che volevano confrontarsi su quanto stava accadendo. Questo perché conosco quella giovane: negli ultimi mesi è venuta tre volte a chiedermi aiuto. È una brava ragazza ma con un vissuto difficile e dei rapporti intrafamiliari non sempre semplici. L’idea che mi sono fatto è che il demonio abbia a che fare col suo comportamento, ma non sia l’unico fattore: questo caso dimostra come all’azione del sacerdote andrebbe sempre affiancata quella di uno psicoterapeuta».



      Lei si fa aiutare?
      «Certo: collaboro con uno psicoterapeuta e mi avvalgo della consulenza di uno psichiatra. È molto importante: spesso il demonio trova “terreno” fertile in chi è vittima di uno squilibrio interiore».

      Quante persone si rivolgono a lei?
      «Incontro circa 800 persone l’anno».

      Un numero altissimo...
      «Sì. Se consideriamo che in Veneto sono una quarantina gli esorcisti autorizzati, possiamo dire che migliaia di persone, nella nostra regione, sospettano di essere finite nel mirino del diavolo».

      Secondo lei, è così?
      «Delle 800 che si rivolgono a me, appena 5 o 6 sono vittime di una vera e propria possessione, contro la quale devo intervenire con “pesanti” esorcismi».

      E il resto?
      «Circa un terzo ha problemi personali che nulla hanno a che vedere con il male. Un altro 30 per cento presenta quello che io definisco “il graffio del maligno”: avvertono delle presenze in casa, dei malesseri legati all’ambiente in cui vivono, ma il loro agire non è condizionato dal demonio. Poi c’è un 30 per cento che ha direttamente a che fare con il Male, e ad esempio vomita se comincio a pregare. Infine ci sono i posseduti che, come dicevo, sono molto rari. Percentuali a parte, ciò che voglio dire è che non sempre è colpa del diavolo».

      Un esempio?
      «Poco tempo fa ho incontrato un ragazzo convinto di essere posseduto da Satana: soffre di schizofrenia».

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        #4
        Originally posted by mano View Post
        Ma guarda un pò.... l esorcista ammette che si fa aiutare da laici psicologi , psichiatri e che il 99 % dei posseduti ha altri problemi..





        L’esorcista: «Vedo 800 persone l’anno, solo cinque i veri posseduti»

        Don Zonin sulla ragazza di Vicenza: «La conosco. Questo caso dimostra come all’azione del sacerdote andrebbe sempre affiancata quella di uno psicoterapeuta»

        di Andrea Prianteshadow



        don Silvio Zonin
        L’esorcismo eseguito domenica nel Santuario di Vicenza, ha visto protagonista una 28enne che ha aggredito il confessore e, secondo alcuni testimoni, bestemmiava, gridava e parlava in latino. Con lei c’era la madre, molto devota e convinta che la figlia fosse vittima del demonio. La stessa opinione dei frati che per nove ore l’hanno sottoposta al rito di liberazione che si è concluso in serata, quando è crollata, esausta. Più cauto appare invece don Silvio Zonin, della Diocesi di Verona, autore di libri come «Discesa agli inferi. Esperienze di un esorcista».

        Cosa ne pensa di quanto avvenuto a Vicenza?
        «Domenica sono stato contattato dai frati di Vicenza che volevano confrontarsi su quanto stava accadendo. Questo perché conosco quella giovane: negli ultimi mesi è venuta tre volte a chiedermi aiuto. È una brava ragazza ma con un vissuto difficile e dei rapporti intrafamiliari non sempre semplici. L’idea che mi sono fatto è che il demonio abbia a che fare col suo comportamento, ma non sia l’unico fattore: questo caso dimostra come all’azione del sacerdote andrebbe sempre affiancata quella di uno psicoterapeuta».



        Lei si fa aiutare?
        «Certo: collaboro con uno psicoterapeuta e mi avvalgo della consulenza di uno psichiatra. È molto importante: spesso il demonio trova “terreno” fertile in chi è vittima di uno squilibrio interiore».

        Quante persone si rivolgono a lei?
        «Incontro circa 800 persone l’anno».

        Un numero altissimo...
        «Sì. Se consideriamo che in Veneto sono una quarantina gli esorcisti autorizzati, possiamo dire che migliaia di persone, nella nostra regione, sospettano di essere finite nel mirino del diavolo».

        Secondo lei, è così?
        «Delle 800 che si rivolgono a me, appena 5 o 6 sono vittime di una vera e propria possessione, contro la quale devo intervenire con “pesanti” esorcismi».

        E il resto?
        «Circa un terzo ha problemi personali che nulla hanno a che vedere con il male. Un altro 30 per cento presenta quello che io definisco “il graffio del maligno”: avvertono delle presenze in casa, dei malesseri legati all’ambiente in cui vivono, ma il loro agire non è condizionato dal demonio. Poi c’è un 30 per cento che ha direttamente a che fare con il Male, e ad esempio vomita se comincio a pregare. Infine ci sono i posseduti che, come dicevo, sono molto rari. Percentuali a parte, ciò che voglio dire è che non sempre è colpa del diavolo».

        Un esempio?
        «Poco tempo fa ho incontrato un ragazzo convinto di essere posseduto da Satana: soffre di schizofrenia».
        Ponciponcipopopo!
        Tutti buoni a fare gli esorcismo con l'analista in tasca!

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          #5
          Non è che.. la tipa.. essendo in veneto.. fosse solo ubriaca?

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