Si parla sempre più insistentemente dell'arrivo di Ducati nel cross specialistico, inizialmente con un impegno sportivo che vedrebbe coinvolto anche Tony Cairoli
Una Ducati da cross, guidata dal nove volte iridato Tony Cairoli. Sembra una follia, invece potrebbe accadere veramente. Dopo Triumph, anche Ducati sembra essere interessata a debuttare concretamente nel settore motocross (e non solo). Sono anni che si parla di una rossa tassellata e tutto lascia pensare che il momento giusto sia arrivato. Nel paddock del Mondiale MXGP ormai viene dato per certo l'arrivo imminente di una Desmocross specialistica, già pronta a scendere in pista nel 2024, con un programma strutturato: qualche gara spot nei principali campionati nazionali in giro per l'Europa e wildcard mirate in GP selezionati.
Della moto non si sa ancora niente, se non che dovrebbe essere una 450 da schierare subito nella top class MXGP, con un secondo impegno nella MX2 con una 250 previsto per gli anni a venire. Tecnicamente non si hanno informazioni e c'è curiosità di scoprire se la distribuzione sarà desmodromica o meno. Questa tecnologia, al momento, non è utilizzata da nessun costruttore nel cross/enduro (più che altro per questione di volumi della testa), ma sarebbe un link perfetto per trasferire il DNA Ducati dal mondo stradale a quello tassellato.
Qualche informazione in più, invece, ci arriva dai piloti: al gruppo di collaudatori capitanati da Antoine Meo, dovrebbe aggiungersi Alessandro Lupino, pilota delle Fiamme Oro che ha appena terminato la sua 17a stagione iridata, pronto a lasciare l'attività professionistica per abbracciare il nuovo ruolo di collaudatore. A fornire il dovuto supporto tecnico, dovrebbe esserci il team di Corrado e Marco Maddii, due personaggi che non hanno bisogno di presentazioni, talmente profonda è la loro esperienza in questo settore. Fosse tutto confermato, i due lascerebbero l'attuale gestione del team Fantic Factory (rappresentato nelle ultime tre stagioni) per passare in rosso. Ma non è tutto.
Si sta rincorrendo la notizia del coinvolgimento di Tony Cairoli, per cui sarebbe già pronto un contratto come brand ambassador, collaudatore, pilota e team manager della squadra ufficiale. La cosa sembra impossibile, considerando lo strettissimo rapporto tra il campione siciliano e KTM maturato attraverso sei titoli iridati vinti tra il 2010 e il 2017, a cui si aggiunge quello MX2 di Andrea Adamo che Cairoli ha appena conquistato proprio nel suo nuovo ruolo team manager della squadra ufficiale. È paradossale immaginare Tony lasciare KTM, ma se si osserva la cosa dal punto di vista di Borgo Panigale questa diventa un'opportunità tremendamente sensata. Ma anche da quello del siciliano, la cui voglia di tornare a gareggiare (anche se non nel Mondiale) sembra essere molto forte.
Riuscire a strappare Tony a KTM sarebbe un gran colpo per Ducati e certificherebbe la concretezza dell'impegno nel fuoristrada, che potrebbe partire dal settore cross per poi svilupparsi anche in quello dei rally e dell'enduro. Cairoli è l'emblema di questo sport, rappresenta valori di successo e qualità e sarebbe il miglior viatico per trasformare il prototipo racing in un prodotto di serie commercialmente vincente. In un mercato in cui KTM domina.
notizia da: motociclismo.it
Una Ducati da cross, guidata dal nove volte iridato Tony Cairoli. Sembra una follia, invece potrebbe accadere veramente. Dopo Triumph, anche Ducati sembra essere interessata a debuttare concretamente nel settore motocross (e non solo). Sono anni che si parla di una rossa tassellata e tutto lascia pensare che il momento giusto sia arrivato. Nel paddock del Mondiale MXGP ormai viene dato per certo l'arrivo imminente di una Desmocross specialistica, già pronta a scendere in pista nel 2024, con un programma strutturato: qualche gara spot nei principali campionati nazionali in giro per l'Europa e wildcard mirate in GP selezionati.
Della moto non si sa ancora niente, se non che dovrebbe essere una 450 da schierare subito nella top class MXGP, con un secondo impegno nella MX2 con una 250 previsto per gli anni a venire. Tecnicamente non si hanno informazioni e c'è curiosità di scoprire se la distribuzione sarà desmodromica o meno. Questa tecnologia, al momento, non è utilizzata da nessun costruttore nel cross/enduro (più che altro per questione di volumi della testa), ma sarebbe un link perfetto per trasferire il DNA Ducati dal mondo stradale a quello tassellato.
Qualche informazione in più, invece, ci arriva dai piloti: al gruppo di collaudatori capitanati da Antoine Meo, dovrebbe aggiungersi Alessandro Lupino, pilota delle Fiamme Oro che ha appena terminato la sua 17a stagione iridata, pronto a lasciare l'attività professionistica per abbracciare il nuovo ruolo di collaudatore. A fornire il dovuto supporto tecnico, dovrebbe esserci il team di Corrado e Marco Maddii, due personaggi che non hanno bisogno di presentazioni, talmente profonda è la loro esperienza in questo settore. Fosse tutto confermato, i due lascerebbero l'attuale gestione del team Fantic Factory (rappresentato nelle ultime tre stagioni) per passare in rosso. Ma non è tutto.
Si sta rincorrendo la notizia del coinvolgimento di Tony Cairoli, per cui sarebbe già pronto un contratto come brand ambassador, collaudatore, pilota e team manager della squadra ufficiale. La cosa sembra impossibile, considerando lo strettissimo rapporto tra il campione siciliano e KTM maturato attraverso sei titoli iridati vinti tra il 2010 e il 2017, a cui si aggiunge quello MX2 di Andrea Adamo che Cairoli ha appena conquistato proprio nel suo nuovo ruolo team manager della squadra ufficiale. È paradossale immaginare Tony lasciare KTM, ma se si osserva la cosa dal punto di vista di Borgo Panigale questa diventa un'opportunità tremendamente sensata. Ma anche da quello del siciliano, la cui voglia di tornare a gareggiare (anche se non nel Mondiale) sembra essere molto forte.
Riuscire a strappare Tony a KTM sarebbe un gran colpo per Ducati e certificherebbe la concretezza dell'impegno nel fuoristrada, che potrebbe partire dal settore cross per poi svilupparsi anche in quello dei rally e dell'enduro. Cairoli è l'emblema di questo sport, rappresenta valori di successo e qualità e sarebbe il miglior viatico per trasformare il prototipo racing in un prodotto di serie commercialmente vincente. In un mercato in cui KTM domina.
notizia da: motociclismo.it
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