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seconda gara di Cordara con S1000RR stock: vittoria a Misano

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    #1

    seconda gara di Cordara con S1000RR stock: vittoria a Misano

    Riporto il testo dell'articolo che potrete leggere qui http://www.motorbox.com/Moto/VisteeP...html?cnt=12766
    Vottoria a Misano con una moto stock quasi al 100% (rispetto alla prima prova del Mugello ha cambiato molle e pompanti all'anteriore e montato un mono TTX 36)...motore, freni, etc...completamente originali
    Che mezzo ragazzi


    POCO FEELING Se dovessi dire che ho un buon feeling con la pista di Misano direi una bugia. Con i suoi stop-and-go e le sue frenate violente seguite da curvette lente, non ? che mi vada proprio a genio. Insomma a confronto di altri tracciati qui vado proprio piano. Eppure, paradossalmente, su questa pista ho sempre fatto delle gran belle gare. Qui ho vinto la per la prima volta una gara del trofeo KTM, sempre qui l?anno scorso sono finito sul secondo gradino del podio nella roadster cup. Insomma Misano non ? proprio il mio circuito preferito ma mi ha sempre portato abbastanza bene.

    ARRIVA IL "GOMMONE" Sar? per questo che quando varco il cancello del circuito sono piuttosto ansioso di rimettere le ruote in pista. Il trofeo stavolta ? il Dunlop Cup che vede protagoniste le D 211 GP Racer di fresca progettazione, tra cui spicca il nuovo posteriore da ben 200/55. Un vero e proprio "gommone" dall?appoggio smisurato che potrebbe sballare non poco i parametri dell?elettronica della BMW. Nuove gomme, nuova pista, nuovi avversari, si ricomincia da zero e non conoscere bene chi corre contro di te ? un?incognita in pi?.

    C?? SEMPRE QUALCUNO PI? FORTE Ma, per esperienza so che ovunque tu vada a correre c?? sempre qualcuno che va pi? forte di te o che almeno ti d? filo da torcere. Il mio "qualcuno" lo trovo gi? venerd? mentre sto facendo montare le Dunlop sui cerchi della mia BMW. Si chiama Diego Pilia, una vecchia conoscenza con cui ho gi? avuto a che fare ai tempi dell?endurance, l?anno scorso uno dei piloti del CIV nella Superbike. Ancora prima di entrare in pista ho gi? capito che lui sar? uno di quelli con cui avr? a che fare.


    COME CAMBIA?
    Ma, avversari a parte, la curiosit? sta tutta nel capire come cambia il comportamento della moto con le nuove gomme. Dalla gara della Bridgestone Challenge, la mia BMW non ha pi? nemmeno acceso il motore, riparto quindi dall?ultimo assetto del Mugello ed entro in pista. Per fortuna, almeno stavolta, riesco a fare le prove libere; una volta tanto, nonostante tutti i siti meteo del mondo giurino che saranno giorni fradici di pioggia, la pioggia non si vede e il week end ha uno svolgimento regolare. Montiamo quindi le GP Racer, ed entro in pista per i primi giri.


    AGILIT? SUPER Dopo le prime tre curve rimango quasi sconcertato, nonostante la 200 posteriore, il profilo incredibilmente agile delle Dunlop trasforma la S1000RR in una 600: velocissima a scendere in piega, velocissima nei cambi di direzione, l?agilit? ? migliorata in modo notevole. Logico quindi che i primi giri io mi debba riadattare un po? a tutta questa reattivit?.


    STOP AND GO
    Misano ? una pista molto diversa dal Mugello, l? si scorre, qui si frena di brutto ci si ferma e si riparte. Dopo i primi giri ne parlo con Max e capisco subito che qui dovremo lavorare molto sulla forcella perch? le staccate (alcune delle quali in discesa) stressano parecchio l?avantreno. Nonostante l?abbiamo precaricata quasi a fondo e abbiamo rivisto la distribuzione dei pesi della moto alzando l?anteriore di ben 6 mm, nelle staccate pi? violente la forcella arriva a lavorare sempre a fondocorsa e il risultato ? che la moto si alza dietro, scalcia, si scompone e l?ABS, per la prima volta da quando guido questa moto con la mappa Slick, molla.


    ABS OFF Non ? un mollare brutto a dir la verit?, la rapidit? con cui l?ABS BMW ? capace di riprendere la frenata ? incredibile e il risultato ? che non si va mai lunghi, si sta sempre in pista (e in traiettoria) ma si "sporca" la linea quanto basta per perdere decimi preziosi se si sta cerca del tempo migliore, per questo decido di disattivarlo, io ho bisogno anche dell?ultimo millesimo.


    TRANQUILLANTE
    Dietro, invece, non ci sono particolari problemi, le ripartenze di Misano stressano di pi? la gomma e il DTC entra in gioco pi? spesso che al Mugello, in qualche situazione lo trovo un pelo invasivo, ma averlo ? per me un tranquillante incredibile che mi fa aprire il gas senza troppe remore. La 200 posteriore insomma, non disturba pi? di tanto l?elettronica della BMW che si dimostra davvero eclettica.




    LE PROVE
    Detto questo, la progressione delle prove ? interessante. Ogni volta che entro miglioro il tempo, per le qualifiche sono fiducioso. Infatti, il primo turno di ufficiali non va male affatto, ottengo il secondo tempo con 1:45:5, ma francamente con la forcella standard siamo ormai arrivati al limite delle tarature, la molla di serie ? morbidina e (come su tutte le forcelle stradali) il tampone di fine corsa idraulico necessario per evitare violenti (e dannosi) fondocorsa su strada qui d? fastidio perch? non consente di sfruttare gli ultimi millimetri utili di corsa in staccata. E chi c?? in pole? Ovviamente Diego Pilia, quello che avevo pronosticato essere l?avversario pi? ostico, che mi rifila un secondo e 8 decimi, una vita.


    PRIMA FILA Sono ancora l?, in prima fila, con la mia moto di serie, il che ? quasi incredibile e infatti sono contento. Ma a questo punto cedo alla tentazione. Sono diventato goloso, so che il tempo della pole ? alla mia portata e voglio fare di tutto per ottenerlo.

    PILOTI CHE GENTE! In fondo i piloti sono forti e deboli al tempo stesso. Forti psicologicamente perch? quando corrono sono convinti di essere sempre i migliori in pista (non correrebbero altrimenti), deboli perch? se gli fai annusare la possibilit? di migliorare il tempo, fosse anche di un centesimo al giro, cambiando anche solo una vite della moto stai pur certo che loro la cambiano, e la pagano.


    Max porta
    la forcella
    da Andreani...



    LA TENTAZIONE? La mia tentazione si materializza sotto forma di Mirco Di Andreani, che di sicuro ha un suo cognome ma che io chiamo cos? perch? da quando l?ho conosco l?ho sempre sentito chiamare cos?. Lavora per Andreani da talmente tanti anni che ormai ha assunto quel cognome. Mirco mi solletica con la possibilit? di effettuare una modifica alla forcella che elimina il tampone idraulico di fondocorsa e monta molle pi? rigide (K 97 Nm invece dei 90 Nm delle molle di serie) che mi dovrebbero dare il sostegno che vado cercando. Ovviamente cedo. E cedo anche quando (bastardo) Mirco mi sventola sotto il naso un mono Ohlins TTX gi? bell?? pronto. "Quanto pesi?" mi chiede, "guarda ho gi? su la molla giusta". Bastardo?


    SECONDO TURNO Con queste modifiche e un rapporto leggermente accorciato per uscire meglio dalle curve, entro per il secondo turno di qualifica. Mescola soft al posteriore e dentro, con il sangue dal naso alla caccia di Pilia e della sua pole. La forcella adesso lavora per tutta la corsa e ovviamente ne beneficia tutta la fase di staccata e ingresso curva dove la D211 mi d? una fiducia pazzesca (l?anteriore Dunlop ? quasi soprannaturale) e dove mi trovo ad osare cose impossibili fino a poco prima.



    MEGLIO NON FERMARSI? I tempi scendono subito, 1:45:2 1:45:0 1:44:9 mi fermo a fare una piccola regolazion
    e e scopro per? che se l?anteriore Dunlop ha praticamente una durata infinita (due sessioni di qualifica non bastano nemmeno a togliere i pelucchi!), il posteriore soft ? invece molto sensibile ai cicli termici. Per cui basta quella breve sosta ai box per una regolazione e le prestazioni non sono pi? quelle di prima. Me ne accorgo dal DTC che insiste ad intervenire anche dove prima non lo faceva e dai tempi che non vengono pi?. I 20 minuti finiscono in fretta. Sono ancora secondo e Pilia ? sempre l?, solo un po? pi? vicino. Ma la gara ? un?altra storia.




    LA GARA
    Partire in prima fila ? sempre una bella sensazione, vedere quel rettilineo vuoto davanti a te provoca una bella emozione e gli ultimi attimi prima del via sono quelli in cui vorresti sempre essere altrove. Ho deciso per una mescola soft al posteriore ma non sono cos? tranquillo perch? da quando l?ho montata il cielo ? diventato nero e la temperatura si ? abbassata di parecchio. Siamo al limite. Ma, come me, lo sono anche gli altri della prima fila, che hanno fatto tutti la stessa scelta.


    PRIMO START Mal comune mezzo gaudio? penso mentre tiro gi? la visiera pronto per scattare al via. E scatto anche bene perch? alla prima curva arrivo primo, solo che vengo passato da due oggetti non identificati che forse si sono dimenticati che li si doveva svoltare a destra. ? la tensione da prima curva che talvolta causa dei gran casini. Proprio come stavolta, visto che in quella curva si ammassano in 7. Niente di grave, ma la gara ? sospesa: Tutto da rifare.


    In attesa
    della ripartenza
    si tenta
    di tener calda la
    gomma posteriore...


    ATTESA SNERVANTE Quando vedo le bandiere rosse, memore di quello che mi ? successo in prova il primo pensiero che mi viene ? "ci siamo fottuti la soft". In pit lane ? caccia spasmodica a una prolunga, una ciabatta, un cavo elettrico, un accendino, qualsiasi cosa possa riaccendere le nostre termocoperte. Poi l?attesa, che in questi casi non finisce mai. Vorresti aver gi? finito, invece sei l? che devi ripartire. Si riparte con un giro in meno, di nuovo lo schieramento, di nuovo quella tensione che ti fa pensare ma che diavolo ci faccio qui?


    SECONDO START Di nuovo quel semaforo che quando si spegne ti fa dimenticare tutto. Nel mio caso mi fa dimenticare anche come si parte visto che la seconda partenza la faccio da schifo. Dopo tre curve sono addirittura sesto e vedo Pilia che scappa in testa. Non ci sto e forzo il ritmo per tentare di recuperare. Al primo giro sono terzo poi passo secondo e ho come un d?j? vu: mi rivedo nell?ottobre del 2007 con la Super Duke nel trofeo. Anche allora partenza da schifo, anche allora una gara in rimonta, che poi ho vinto? Spingo al massimo cercando di non fare errori ma ? una parola perch? sto girando di passo, un secondo pi? veloce che in qualifica.

    43 DI PASSO Sempre sotto l?1:44 alla caccia del codone di quella maledetta Suzuki che scappa. Il DTC taglia tanto, forse troppo in certe situazioni, e capisco che la Dunlop posteriore ha sofferto la ripartenza come avevo previsto. Ma ormai non me ne frega niente e continuo a spingere prendendo anche qualche rischio al tramonto dove quando stacco vado ancora a pacco con la forcella e sembra che la ruota posteriore voglia sorpassarmi? Ma, metro dopo metro, accorcio il distacco: 9 decimi, 6 decimi, 2 decimi. A due giri dalla fine respiro l?odore acre degli scarichi di Pilia?


    dopo il sorpasso,
    Cordara e Pilia
    a "stretto" contatto


    LUCIDA FOLLIA Ci sono cose che a mente fredda non faresti, azzardi che se ti rivedi dall?esterno ti dai del pazzo. Ma quando sei in pista, in lotta, queste cose ti vengono naturalmente. Non so cosa mi sia saltato in mente, ma quando ho visto la segnalazione "-1 giro" mi sono detto: "ci provo". E ci ho provato. Alla curva Parco, la prima dopo il traguardo, esco dalla scia e stacco tardi, cos? tardi che non ci posso stare. Per? incredibilmente ci sto (grazie Dunlop!), entro primo nella curva ma vado largo, molto largo tutto sul davanti che per? non mi molla.




    LAST CHANCE
    Alla mia sinistra sento Pilia che apre il gas, lui ? sulla traiettoria giusta ma la curva successiva ? a sinistra. Do una manata di gas manco fossi su un cinquantino, e riesco a girare davanti a lui. Ho il fiato corto: Rio, Quercia, Tramonto. Entro strettissimo, chiudo tutte le porte, il rumore della Suzuki ? sempre maledettamente troppo vicino. Quando esco dalla Misano 1 ancora davanti capisco che ormai ? fatta, quasi impossibile sorpassare da l? in poi. Passo sul traguardo urlando. Vittoria!


    COS? IN GARA
    Prove ufficiali 1? turno (mescola M ant M post) 1.45.5
    Prove ufficiali 2? Turno
    (mescola M ant. Soft post) 1.44.8
    Giro veloce gara
    1.43.8
    Ideal Time gara
    , 1.43.5
    Velocit? (rilevata dopo curvone)
    222 km/h

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    #2
    bel racconto,ebbravo Cordara

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      #3
      datela a marietto la bmw!!!

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        #4
        Originally posted by bananarama View Post
        datela a marietto la bmw!!!
        io la darei al tipo alla sua destra

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          #5
          io la darei al tipo alla sua sx

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            #6
            Originally posted by Marshall View Post
            io la darei al tipo alla sua sx
            comunista !!!!

            Comment


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              #7
              verde = leghista.

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                #8
                Ma l'Ivo somiglia anche lui a boscoscuro?

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                  #9
                  E grande Stefano!

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                    #10
                    per mi...no neanche un pò........

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                      #11
                      Ultimo aggiornamento......


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                      UnaPerTutteMichelin-12862-cover.jpg
                      galleria immagini
                      Terza tappa a Franciacorta per la nostra operazione, questa volta per correre la Michelin Cup. È andata bene, ma non son state tutte rose e fiori.

                      Venerdí, 06 Agosto 2010
                      Invia commentoStampaInvia

                      unapertuttemichelin-12862-012-f.jpg
                      Altro trofeo,
                      altre gomme,
                      altri adesivi...
                      SEMBRA FACILE… Guardando le foto di questo servizio viene da pensare che in queste gare per noi ormai sia tutto facile: si arriva in pista, si lavora un po’ sulla moto e si finisce sul podio… Per la verità le cose non stanno proprio così, spesso certi risultati arrivano dopo un week end molto difficile in cui sembra che niente voglia funzionare. Certo è che quando i risultati arrivano in questo modo sono ancora più belli…

                      INVECE NO… Nel mio girovagare per le piste italiane la trasferta di Franciacorta è stata, per ora, quella più difficile che mi sono trovato ad affrontare. Ripartire ogni volta da zero, trovare il feeling con gomme che si comportano in modo molto diverso tra loro non è uno scherzo, e oltretutto il toboga bresciano è, tra le piste scelte, quello sulla carta meno adatto a una moto come la BMW, velocissima e stabile ma che non annovera l’agilità tra le sue qualità. Citando un lettore, portare una S1000RR a Franciacorta è come mettere un cavallo di razza in un recinto per pony…

                      CALDO TORRIDO Aggiungiamoci pure temperature estreme (di aria e asfalto) ed ecco che abbiamo un bel quadretto di quello che può essere stato il nostro fine settimana. Franciacorta è un po’ la mia pista di casa, qui lavoro con la Riding School e tengo corsi di guida, quindi ci giro spesso. Per questo tutti da me si aspettavano un risultato eclatante. Frasi tipo "qui devi vincere con 10 secondi di margine" si sono sprecate per tutto il week end. I ragazzi del Team VECM Racing (anche loro sotto la "tutela" tecnica di Max e con cui condivido il gazebo) si aspettano grandi cose dimenticando che la mia moto ha una preparazione così minima da poter essere considerata praticamente di serie. In realtà le cose non sono così semplici perché la differenza tra "girare" e correre è piuttosto elevata. Devo ammettere comunque che un po’ di pressione la sento.

                      unapertuttemichelin-12862-023-f.jpg
                      CON IL BIBENDUM Il Trofeo stavolta è la Michelin Power Cup che si corre con le Power One in mescola, prodotti molto particolari che per rendere al meglio richiedono assetti particolari e una grande conoscenza delle sospensioni su cui si sta lavorando. Ma sono tranquillo; io e Max (anzi più lui che io) riusciamo sempre a trovare il bandolo della matassa per cui non mi preoccupo troppo quando nelle prime prove i tempi che riesco ad ottenere non sono velocissimi. Profili particolarmente appuntiti le rendono probabilmente le gomme più rapide in assoluto a scendere in piega. Una rapidità che si paga però con una certa sensibilità del manubrio che si muove molto, al limite del nervosismo.

                      NON PER TUTTI Ci sono piloti a cui questa velocità piace molto, altri che faticano un po’ ad adattarsi. Io sono sicuramente nel secondo gruppo: da quando corro ho sempre preferito avere una moto anche più "dura" da guidare ma con uno sterzo sempre ben piantato. Ci vado quindi per gradi. L’assetto di base con cui mi presento a Franciacorta è leggermente differente da quello utilizzato a Misano, nel frattempo ho provato anche la moto di Badovini (fresco campione mondiale Stock), e la cosa mi è stata molto utile.

                      unapertuttemichelin-12862-004-f.jpg
                      LE DRITTE GIUSTE Il suo meccanico, Rossano Innocenti, mi ha dato un bel po’ di dritte su come assettare la moto, anche se, ovviamente, la mia forcella è di serie e non una pressurizzata da 6.000 €. Più che altro le dritte riguardano le altezze da utilizzare per avere una moto più veloce e reattiva, cosa che qui a Franciacorta è quantomai utile. Alziamo quindi ancor più l’anteriore (fino a filo fodero) e accorciamo la catena per stare all’interno di un range che va dai 595 mm ai 605 mm della lunghezza del forcellone (misurata da perno a perno). Questo per ottimizzare la trazione ed avere una moto comunque agile.

                      RIPARTO DA ZERO In effetti, sulle prime la BMW è talmente rapida che mi ci devo riabituare; un po’ per l’assetto, un po’ per le Michelin, la discesa in piega è iperveloce. In compenso, c’è un po’ troppa sensibilità sulle buche: sembra che le sospensioni non copino, che lavorino solo le gomme e che ci sia ben poco grip. Del resto, con 61 gradi di asfalto non si possono pretendere miracoli, e le Michelin in mescola A e V sembrano particolarmente insofferenti al caldo. È come se avessi una moto diversa da quella che ho guidato fino ad oggi, per cui avrei bisogno di girare molto per capirla, ma ho prenotato solo due turni di libere. In più nel secondo turno, previsto per il pomeriggio, arriva un temporale che allaga la pista. Bingo! Per fortuna almeno il temporale abbassa un po’ la temperatura.

                      unapertuttemichelin-12862-001-f.jpg
                      PROVE CHE PASSIONE! Però, di contro, "lava" completamente la pista per cui al mattino del sabato, quando entriamo per il primo turno di qualifica, il grip non è proprio il massimo. Se entro forte come vorrei in curva la moto tende a sottosterzare e non riesco a tenere la linea, per cui mi forzo ad entrare più piano, ma quando riapro il gas è il posteriore a non volerne sapere di stare attaccato all’asfalto. Il led del DTC lampeggia come un forsennato, riportandola in linea, ma la moto si muove molto al posteriore. Inoltre, ho dei drammatici problemi di impennamento all’uscita delle curve lente, perdo molto tempo perché devo chiudere il gas o cambiare subito per non ribaltarmi. Non bastasse, i continui stop and go stressano molto i freni e la leva si allunga parecchio. Insomma ho i miei casini.

                      IL GIUSTO COMPROMESSO Trovare un assetto decente a Franciacorta non è facile, serve una moto che si sieda poco nei curvoni in accelerazione, dove serve anche trazione, ma serve anche stabilità in frenata perché qui si stacca forte (e ci sono molte buche in staccata, per questo decido di disattivare ancora una volta l’ABS), ma usare molto precarico significa non copiare le buche. Insomma, trovare il compromesso migliore è piuttosto complicato.

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                      SESTO… La sesta posizione in griglia è la peggior qualifica di quest’anno. Non è male (anche perché la pole è a solo 5 decimi) ma a non soddisfarmi per niente è il tempo di 1:16:0 anche perché so che qui posso fare meglio. Con un paio di interventi al setting della forcella (che teniamo più morbida) e al mono (anche lui ammorbidito) entro per il secondo turno.

                      MIGLIOR FEELING MA.. Mi sento meglio la moto, che copia meglio le asperità aiutando le gomme, peccato che nel frattempo l’asfalto sia tornato ad essere torrido (circa 58&#176 e ci sia ben poco grip. Non migliora nessuno, anzi peggiorano tutti. Io praticamente confermo il tempo del mattino 1:16:1 e sono secondo, ma nella classifica combinata resto sesto. Ancora non sono soddisfatto e con Max cerchiamo di trovare una soluzione, anche se sembra che le regolazioni che facciamo siano sempre e comunque poco efficaci. L’asfalto di Franciacorta con il caldo perde molto grip e qui sembra esserci poco da fare. Non sono contento e nemmeno troppo fiducioso per la gara anche se so che quando si spegnerà il semaforo cercherò di andare all’attacco.

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                      LA GARA Certo che partire anche bene sarebbe opportuno eh? Al via faccio letteralmente schifo, tengo la frizione puntata per troppo tempo e quando si spegne il semaforo lei, ormai surriscaldata, strappa. La moto si impenna e al primo giro sono decimo, ma come per magia sento che la moto funziona, fa quello che dico io. Non è magia, semplicemente l’asfalto più freddo (circa 40&#176 e finalmente gommato compie il miracolo di ridarmi tutto il feeling che sembravo aver perso. Adesso riesco a guidare e inizio una rimonta inesorabile.

                      COL FRESCO CAMBIA TUTTO È come se stessi guidando in un mondo parallelo dove mi riescono tutte quelle cose che fino a ieri non riuscivo a fare. La BMW sembra aver trovato quella sintonia con Franciacorta che fino a ora non aveva mai avuto, e basta il breve rettilineo del traguardo perché il mio GPS rilevi 242 km/h prima della staccata. Impressionante. Le Michelin adesso "attaccano" bene, guido come mi piace, entro veloce perché l’anteriore "sta lì", e questo riduce drasticamente anche la tendenza all’impennata (anche se sul rettilineo d’arrivo la moto si alza anche nel quarta-quinta..). Il posteriore si muove ancora, ma è un moversi che non dà fastidio e arriva anche perché il ritmo è ben più alto e sto dando un gas esagerato. Infilo una serie di giri veloci uno dietro l’altro e inizio a rimontare.

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                      RIMONTA INESORABILE A 5 giri dalla fine sono quinto, a 4 giri prendo il gruppetto dei primi quattro, sorpasso il terzo (scusa Fabio…). Sono sul podio, potrebbe già bastare, ma ho il passo per recuperare ancora, sorpasso anche Castellarin (secondo in quel momento) e al dodicesimo giro stacco il giro più veloce in assoluto della gara 1:14:2, ovvero ben due secondi più veloce che in prova. Non sono il solo, a fine gara saremo in tre a scendere sotto la barriera dell’1:15 segno che con queste condizioni le Michelin "lavorano" e sono anche veloci. Alex Pasqualato è il leader della corsa e a 2 giri dalla fine ho preso anche lui. Sto lì, lo studio, non voglio azzardare sorpassi avventati, perché poi lascerei spazio per un eventuale contrattacco.

                      MALEDETTA SECONDA! Ma alla staccata del "cavatappi" (la curva prima del traguardo) arriva l’imprevisto. TRRR, TRRRR, TRRR la seconda non mi entra e vado dritto puntando la ghiaia. Ma porc.. non ho mai sbagliato una cambiata con questa moto e proprio adesso mi doveva succedere? Riesco ad evitare la ghiaia ma vado lunghissimo lasciando spazio anche a Castellarin che seguiva da vicino. Di nuovo terzo e manca solo un giro, che faccio in apnea per riagganciarmi al duo di testa. Quando arriviamo ancora in tre alla staccata del cavatappi questa volta è Castellarin ad andare lungo, mi infilo ma vedo che mi chiude, se insisto il contatto sarà inevitabile e lui è in lizza per il Campionato.

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                      UN ALTRO PODIO Non mi va di danneggiare nessuno quindi non forzo l’ingresso e taglio il traguardo in terza posizione. Contento? Si per come si era messo il fine settimana, no perché alla fine avevo già fatto la bocca a un’altra vittoria. Ma le gare sono così, a volte basta poco per fare il salto di qualità, a volte basta pochissimo per perdere. Questa volta è stata una marcia balenga. Intanto, quasi insperatamente, sono di nuovo sul podio e questa rimonta se la ricorderanno tutti…

                      I tempi
                      Prove ufficiali 1° turno 1.16.0
                      Prove ufficiali 2° Turno 1.16.1
                      Giro veloce gara 1.14.227
                      Ideal Time gara, 1.14.1
                      Velocità massima 242 km/h

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                        #12
                        Originally posted by Maoni View Post
                        io la darei al tipo alla sua destra

                        Io me la darei a me stesso....

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                          #13
                          Originally posted by rob72 View Post
                          Io me la darei a me stesso....
                          anche tu nel 2005 hai girato nel ninja trophy a Misano in 1.40.9 ?

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                          • Font Size
                            #14
                            Originally posted by Maoni View Post
                            anche tu nel 2005 hai girato nel ninja trophy a Misano in 1.40.9 ?
                            B? si e con una Zrx12oo in piu, quindi me la meritooooooo

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                            • Font Size
                              #15
                              Originally posted by rob72 View Post
                              B? si e con una Zrx12oo in piu, quindi me la meritooooooo
                              non vale !!!!
                              40.9 lo devi fare con un 600 (praticamente di serie)

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