Spero finalmente l'abbiate capito che il problema non sono i soldi...
La Mitsubishi non può fornire una centralina in più per Biaggi? Ma dico scherziamo? Ma a chi vogliono prendere in giro? Lo capirei se dovesse attivare una nuova linea di prodotti caseari….non è il suo lavoro…ma una centralina in più!!!!! Forse alla Mitsubishi è stato consigliato di non impicciarsi? Lo volete capire che siamo in presenza dell’ennesima pagliacciata? Lo volete capire che la Suzuki fa parte del CARTELLO GIAPPONESE per SPARTIRSI LA TORTA in tutte le competizioni?
A tutto ciò, si aggiunga Batta che, mi viene da pensare, come personaggio che rientra tra quelli che vogliono farsi belli con il nome di Biaggi e speculare sulla sua forza mediatica. Si, perché l’operazione ha il suo immenso ritorno: Biaggi in sbk creerebbe così tanto interesse da far riequilibrare i rapporti di forza tra sbk e Motogp ed aumentare il giro di soldi. È bastato solamente l’accostamento del nome di Biaggi alla sbk per far ottenere a quest’ultima più pagine e titoli di quanti ne abbia avuti da molti anni a questa parte! Questo spiega il perché dell’attaccamento di Camel a Biaggi, un personaggio che è in grado di catalizzare l’interesse mediatico in tutte le latitudini, a cui Camel ha dovuto rinunciare suo malgrado.
Che dietro la veste del campione c’è un ragazzo che ama correre e che in nome di questo sport non ha mai preteso quelle garanzie tecniche che pure gli sarebbero dovute spettare, confidando in una competizione leale, ad armi pari, che i fatti di quest’ultimi 2 mesi dimostrano non esserci mai stata. Allora Batta chiama Biaggi, lo ricopre pubblicamente di elogi, gli promette la moto ufficiale uguale a quella di Corser e poi nel momento in cui tutto sembra fatto, cosa succede? Batta dichiara che c’è un piccolo dettaglio….una piccola modifica a quanto promesso: la moto ufficiale non c’è!
La Suzuki non la fornisce così come Mitsubishi non intende fornire il supporto tecnologico. Perché hanno così paura? Perché sanno che Biaggi a 34 anni è tuttora il più forte in circolazione (chiedere a Mamola in privato). E’ dal ’97 che Biaggi corre con moto clienti o con Ufficiali tecnologicamente inadeguate, tranne nel 2005 in cui avrebbe dovuto correre con una Honda ufficiale.
Ripeto per i duri di orecchie: AVREBBE DOVUTO ESSERE UFFICIALE…..partire con il telaio 2003 e non ricevere sviluppi (tranne 1 bobina ed 1 coppa dell’olio) come lo chiamate se non presa per il culo? Dunque, vorrebbero arricchirsi alle spalle di Biaggi….poveretti voi! Biaggi non si prostituisce…..come fa qualcun altro…. Però se non lo fai e, non sei un pupazzo, arrivi dietro, molto dietro. Lo volete capire che qui c’è in ballo oltre allo sport anche una questione culturale? Con il Giappone e la sua visione integralista orientata all’idolatrazione del comando superiore ed al rispetto delle gerarchie. Ormai il motociclismo in tutte le sue componenti è un prodotto giapponese costruito secondo logiche stupidamente gerarchiche, tipicamente giapponesi, che si reggono sulla certezza della spartizione.
Chi ha la dignità di voler competere ad armi pari, chi non accetta supinamente la spartizione viene fatto fuori: questo sta accadendo a Biaggi. Eppure questo prodotto, le competizioni motociclistiche, ha come mercato prioritario l’Europa e l’America, luoghi che per cultura vedono la competizione come sublimazione del gesto sportivo. E’ qui che si realizza la dicotomia tra la subdola cultura gerarchica giapponese che in nome dei soldi ha creato delle mere competizioni preconfezionate con ordini d’arrivo mistificati e graduatorie preordinate e, la cultura europea che, invece, ama la sfida ad armi pari. Ricapitolando. Honda licenzia Biaggi, lo truffa durante tutto l’anno non fornendogli materiale all’altezza, esponendolo a inevitabili quindicesimi posti. Fa in modo, durante l’anno, che non firmi con Kawasaki prima e Suzuki poi, dietro la promessa di una Honda Pons, quindi, non contenta, fa pressioni su Bridgestone affinché non fornisca le gomme per il 2006, di fatto rendendo impossibile un nuovo accordo tra Kawasaki e Biaggi.
Nel frattempo, come se non bastasse, la Dorna sfila a Biaggi l’ultima arma che gli era rimasta, la Camel, assicurando a quest’ultima la sponsorizzazione dell’ultimo Rossi motociclista. A questo punto arriva Batta che pensa di fare l’affare del secolo millantando una Suzuki da concessionaria per una Ufficiale, svelando poi l’inganno all’ultimo minuto, mettendo così Biaggi con le spalle al muro.
A questo punto è chiaro anche ai più profani come tutti noi, che la Motogp è un bel circo, che la sbk sta facendo di tutto per somigliargli, che Batta,forse in buona fede ha tentato di fare il colpo del secolo confidando nel buon senso della Suzuki nel non farsi sfuggire l’affare, o forse tocca pensare che si tratta soltanto di un altro furbetto del quartierino che ha tentato il colpo sulle spalle di un pilota che, piaccia o non piaccia, ha fatto la storia del motociclismo.
Dico questo sperando di sbagliarmi e di poter vedere, domani, che tutto funziona secondo la logica dello sport, cioè con Biaggi su una moto ufficiale. Però, credo ahimè, che sia chiaro che la Suzuki, la Showa, la Mitsubishi fanno parte di un cartello, che i Flammini contano come Zerbi……cioè ‘na mazza e, che soprattutto, prima e più di Biaggi, è in corso una truffa globale nei confronti di tutti i tifosi ed appassionati di motociclismo.
Nessuno può pretendere che Biaggi si presti al giochino dei giapponesi, accettando di correre e competere con tecnologie inadeguate. Suzuki, Batta, Mitsubishi, dopo quello che è successo in Motogp non vorremmo aggiungervi al triste elenco. Noi non siamo stupidi, l’Italia vi guarda.
Amen!
La Mitsubishi non può fornire una centralina in più per Biaggi? Ma dico scherziamo? Ma a chi vogliono prendere in giro? Lo capirei se dovesse attivare una nuova linea di prodotti caseari….non è il suo lavoro…ma una centralina in più!!!!! Forse alla Mitsubishi è stato consigliato di non impicciarsi? Lo volete capire che siamo in presenza dell’ennesima pagliacciata? Lo volete capire che la Suzuki fa parte del CARTELLO GIAPPONESE per SPARTIRSI LA TORTA in tutte le competizioni?
A tutto ciò, si aggiunga Batta che, mi viene da pensare, come personaggio che rientra tra quelli che vogliono farsi belli con il nome di Biaggi e speculare sulla sua forza mediatica. Si, perché l’operazione ha il suo immenso ritorno: Biaggi in sbk creerebbe così tanto interesse da far riequilibrare i rapporti di forza tra sbk e Motogp ed aumentare il giro di soldi. È bastato solamente l’accostamento del nome di Biaggi alla sbk per far ottenere a quest’ultima più pagine e titoli di quanti ne abbia avuti da molti anni a questa parte! Questo spiega il perché dell’attaccamento di Camel a Biaggi, un personaggio che è in grado di catalizzare l’interesse mediatico in tutte le latitudini, a cui Camel ha dovuto rinunciare suo malgrado.
Che dietro la veste del campione c’è un ragazzo che ama correre e che in nome di questo sport non ha mai preteso quelle garanzie tecniche che pure gli sarebbero dovute spettare, confidando in una competizione leale, ad armi pari, che i fatti di quest’ultimi 2 mesi dimostrano non esserci mai stata. Allora Batta chiama Biaggi, lo ricopre pubblicamente di elogi, gli promette la moto ufficiale uguale a quella di Corser e poi nel momento in cui tutto sembra fatto, cosa succede? Batta dichiara che c’è un piccolo dettaglio….una piccola modifica a quanto promesso: la moto ufficiale non c’è!
La Suzuki non la fornisce così come Mitsubishi non intende fornire il supporto tecnologico. Perché hanno così paura? Perché sanno che Biaggi a 34 anni è tuttora il più forte in circolazione (chiedere a Mamola in privato). E’ dal ’97 che Biaggi corre con moto clienti o con Ufficiali tecnologicamente inadeguate, tranne nel 2005 in cui avrebbe dovuto correre con una Honda ufficiale.
Ripeto per i duri di orecchie: AVREBBE DOVUTO ESSERE UFFICIALE…..partire con il telaio 2003 e non ricevere sviluppi (tranne 1 bobina ed 1 coppa dell’olio) come lo chiamate se non presa per il culo? Dunque, vorrebbero arricchirsi alle spalle di Biaggi….poveretti voi! Biaggi non si prostituisce…..come fa qualcun altro…. Però se non lo fai e, non sei un pupazzo, arrivi dietro, molto dietro. Lo volete capire che qui c’è in ballo oltre allo sport anche una questione culturale? Con il Giappone e la sua visione integralista orientata all’idolatrazione del comando superiore ed al rispetto delle gerarchie. Ormai il motociclismo in tutte le sue componenti è un prodotto giapponese costruito secondo logiche stupidamente gerarchiche, tipicamente giapponesi, che si reggono sulla certezza della spartizione.
Chi ha la dignità di voler competere ad armi pari, chi non accetta supinamente la spartizione viene fatto fuori: questo sta accadendo a Biaggi. Eppure questo prodotto, le competizioni motociclistiche, ha come mercato prioritario l’Europa e l’America, luoghi che per cultura vedono la competizione come sublimazione del gesto sportivo. E’ qui che si realizza la dicotomia tra la subdola cultura gerarchica giapponese che in nome dei soldi ha creato delle mere competizioni preconfezionate con ordini d’arrivo mistificati e graduatorie preordinate e, la cultura europea che, invece, ama la sfida ad armi pari. Ricapitolando. Honda licenzia Biaggi, lo truffa durante tutto l’anno non fornendogli materiale all’altezza, esponendolo a inevitabili quindicesimi posti. Fa in modo, durante l’anno, che non firmi con Kawasaki prima e Suzuki poi, dietro la promessa di una Honda Pons, quindi, non contenta, fa pressioni su Bridgestone affinché non fornisca le gomme per il 2006, di fatto rendendo impossibile un nuovo accordo tra Kawasaki e Biaggi.
Nel frattempo, come se non bastasse, la Dorna sfila a Biaggi l’ultima arma che gli era rimasta, la Camel, assicurando a quest’ultima la sponsorizzazione dell’ultimo Rossi motociclista. A questo punto arriva Batta che pensa di fare l’affare del secolo millantando una Suzuki da concessionaria per una Ufficiale, svelando poi l’inganno all’ultimo minuto, mettendo così Biaggi con le spalle al muro.
A questo punto è chiaro anche ai più profani come tutti noi, che la Motogp è un bel circo, che la sbk sta facendo di tutto per somigliargli, che Batta,forse in buona fede ha tentato di fare il colpo del secolo confidando nel buon senso della Suzuki nel non farsi sfuggire l’affare, o forse tocca pensare che si tratta soltanto di un altro furbetto del quartierino che ha tentato il colpo sulle spalle di un pilota che, piaccia o non piaccia, ha fatto la storia del motociclismo.
Dico questo sperando di sbagliarmi e di poter vedere, domani, che tutto funziona secondo la logica dello sport, cioè con Biaggi su una moto ufficiale. Però, credo ahimè, che sia chiaro che la Suzuki, la Showa, la Mitsubishi fanno parte di un cartello, che i Flammini contano come Zerbi……cioè ‘na mazza e, che soprattutto, prima e più di Biaggi, è in corso una truffa globale nei confronti di tutti i tifosi ed appassionati di motociclismo.
Nessuno può pretendere che Biaggi si presti al giochino dei giapponesi, accettando di correre e competere con tecnologie inadeguate. Suzuki, Batta, Mitsubishi, dopo quello che è successo in Motogp non vorremmo aggiungervi al triste elenco. Noi non siamo stupidi, l’Italia vi guarda.
Amen!
Comment