La BMW corteggia Stefan Bradl da parecchio tempo e adesso ci siamo. Il gigante di Monaco punta sul talento tedesco, 25 anni, per provare a conquistare il titolo Mondiale Superbike gi? sfiorato nel 2012-13 con Marco Melandri. L’obbiettivo BMW ? schierare una squadra tutta tedesca: Bradl affiancher? Markus Reiterberger, 21 anni, gi? promosso in top class dopo aver conquistato per la seconda volta il campionato nazionale, battendo Ducati e Yamaha. L’arrivo di Bradl in Superbike ? un colpo magistrale per la Dorna e per il Mondiale. Vediamo perch?.
CHE COLPO! – La BMW aveva gi? provato a prendere Bradl a fine 2011, quando il figlio d’arte aveva vinto il Mondiale Moto2 con la Kalex. Ma non c’erano le condizioni: Stefan voleva la MotoGP e alla Dorna faceva gioco avere un tedesco di primissimo piano nella categoria principale. Adesso il quadro ? completamente diverso. Bradl ha fatto tre stagioni con la Honda (2012-14) con risultati alterni e piazzamenti finali dal settimo al nono. E’ salito sul podio una volta, secondo a Laguna Seca 2013, vicinissimo a Marc Marquez. Quest’anno Stefan era finito sulla Yamaha di terza scelta, poi ? fuggito dal Team Forward in brutte acque riaccasandosi in Aprilia. Ma sar? solo una parentesi perch? Noale sta giocando su altri tavoli. Adesso per Brald l’accordo con BMW ? l’unica chance per restare ad alto livello. L’alternativa ? la retrocessione in Moto2: non c’? confronto.
BENEDIZIONE DORNA – Il promoter dei due Mondiali sta spingendo forte sull’operazione perch? nel 2016 la Superbike torner? in Germania dopo un’assenza di due anni spostandosi per la prima volta al Sachsering. Bradl ? il testimonial perfetto per l’evento e il binomio col mito BMW far? sognare i tedeschi che non hanno mai avuto troppi motivi per amare la Superbike. Ma ci sono implicazioni ancora pi? stretegiche. Il gigante di Monaco non torner? ad impegnarsi con un team diretta emanazione del reparto corse ma avendo la possibilit? di schierare un top rider come Bradl ? logico che l’impegno tecnico e promozionale sar? molto maggiore di adesso. BMW ha un solidissimo rapporto con Dorna: i tedeschi non corrono in MotoGP ma sono presenti sui circuiti della top class con parecchie iniziative pubblicitarie e d’immagine.
E IL TEAM? – Chi gestir? le moto di Bradl e Reiterberger ? ancora in fase di valutazione. L’ipotesi pi? probabile ? che se ne occupi la struttura appoggiata alla filiale italiana che sta correndo con Ayrton Badovini. E’ il team che si occupa di sviluppare i componenti che poi BMW fornisce ai clienti di tutto il Mondo, quindi la relazione col reparto corse interno ? molto stretta. Tanto che sull’unica S1000RR affidata al pilota italiano gi? adesso lavorano tecnici della casa madre. Con qualche ulteriore integrazione il gioco sar? fatto.
da gazzetta.it
CHE COLPO! – La BMW aveva gi? provato a prendere Bradl a fine 2011, quando il figlio d’arte aveva vinto il Mondiale Moto2 con la Kalex. Ma non c’erano le condizioni: Stefan voleva la MotoGP e alla Dorna faceva gioco avere un tedesco di primissimo piano nella categoria principale. Adesso il quadro ? completamente diverso. Bradl ha fatto tre stagioni con la Honda (2012-14) con risultati alterni e piazzamenti finali dal settimo al nono. E’ salito sul podio una volta, secondo a Laguna Seca 2013, vicinissimo a Marc Marquez. Quest’anno Stefan era finito sulla Yamaha di terza scelta, poi ? fuggito dal Team Forward in brutte acque riaccasandosi in Aprilia. Ma sar? solo una parentesi perch? Noale sta giocando su altri tavoli. Adesso per Brald l’accordo con BMW ? l’unica chance per restare ad alto livello. L’alternativa ? la retrocessione in Moto2: non c’? confronto.
BENEDIZIONE DORNA – Il promoter dei due Mondiali sta spingendo forte sull’operazione perch? nel 2016 la Superbike torner? in Germania dopo un’assenza di due anni spostandosi per la prima volta al Sachsering. Bradl ? il testimonial perfetto per l’evento e il binomio col mito BMW far? sognare i tedeschi che non hanno mai avuto troppi motivi per amare la Superbike. Ma ci sono implicazioni ancora pi? stretegiche. Il gigante di Monaco non torner? ad impegnarsi con un team diretta emanazione del reparto corse ma avendo la possibilit? di schierare un top rider come Bradl ? logico che l’impegno tecnico e promozionale sar? molto maggiore di adesso. BMW ha un solidissimo rapporto con Dorna: i tedeschi non corrono in MotoGP ma sono presenti sui circuiti della top class con parecchie iniziative pubblicitarie e d’immagine.
E IL TEAM? – Chi gestir? le moto di Bradl e Reiterberger ? ancora in fase di valutazione. L’ipotesi pi? probabile ? che se ne occupi la struttura appoggiata alla filiale italiana che sta correndo con Ayrton Badovini. E’ il team che si occupa di sviluppare i componenti che poi BMW fornisce ai clienti di tutto il Mondo, quindi la relazione col reparto corse interno ? molto stretta. Tanto che sull’unica S1000RR affidata al pilota italiano gi? adesso lavorano tecnici della casa madre. Con qualche ulteriore integrazione il gioco sar? fatto.
da gazzetta.it
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