In occasione dell’appuntamento Superbike di Monza grazie a Daidegas e a Ramon di Motocard ho avuto la possibilit? con un amico (Leofender qui nel forum) di vivere “in prima fila” il weekend mondiale, nell’hospitality Kawasaki Racing Team.
Sabato mattina, giornata di sole, partenza alle 7, un bel po’ di km in autostrada, il solito traffico per arrivare a Monza e una brevissima attesa per ritirare la busta con i pass da una gentile signorina.
L’ingresso in autodromo per me continua ad essere sempre un momento particolare, sia che stia andando per girare in pista sia che da spettatore, ma questa volta la curiosit? era tanta... sia per vedere le moto di cui sentivo solo il suono del motore, sia per la possibilit? di vedere da vicino piloti e staff.
Camion, hospitality, piloti, sponsor, moto... difficile descrivere l’ambiente a chi non l’ha mai visto dal vivo: il clima cambia drasticamente tra la zona destinata alla SBK e quella riservata a Supersport/Superstock... se da un lato si vedono motorhome immensi, staff con divise impeccabili e i piloti sono figure evanescenti che compaiono solo per qualche attimo, dall’altro l’ambiente ? non meno organizzato e professionale ma decisamente pi? “alla mano”.
Nel frattempo ci siamo messi in contatto con lo staff Kawasaki e conosciuto Silvia (Team Coordinator), che ci ha permesso di entrare nei box Kawasaki. Le moto in quel momento erano fuori, e la prima cosa che colpisce ? il silenzio: telemetristi attenti a guardare i tanti monitor, meccanici che sistemano l’attrezzatura nei carrelli, altri dello staff che parlano tra di loro... ma il tutto in un atmosfera quasi religiosa.
Tra una prova libera e una qualifica abbiamo incrociato Guido Meda, Nico Cereghini, Max Biaggi, il dott. Costa e tanti piloti del campionato, tutti sempre disponibili a firmare un autografo o scattare una foto insieme. Sono rimasto molto colpito da Tom Sykes: ? sempre sorridente e solare!
Ci siamo poi recati nell’area catering Kawasaki, dove abbiamo conosciuto Laura e lo chef del team. Dopo aver gustato lasagne e pollo arrosto, ci siamo di nuovo immersi in migliaia di foto dagli spalti della prima variante fino a fine giornata.
Domenica mattina decidiamo di partire un po’ prima... ma arrivati al casello di Milano la giornata si mette decisamente in salita. Due ore per percorrere dal casello al parcheggio dell’auto... e da l? buche, fango fino al paraurti... per poi attraversare a piedi nel fango il parcheggio... l’organizzazione dell’autodromo non si ? dimostrata certo eccelsa.
Giunti nel paddock, dopo i saluti, qualche foto scattata qu? e l? ed un altro giro nel box Kawasaki con la sempre gentilissima Silvia, Laura ci invita nuovamente per il pranzo, facendoci notare di seguire scrupolosamente gli orari previsti in modo da non interferire con i tempi del team nella giornata di gara... e proprio dall’hospitality abbiamo seguito la fine di gara 1, con il finale mozzafiato combattuto fino all’uscita della parabolica dell’ultimo giro (anche perch? a Monza di maxischermi non ce ne sono, e a volte ? veramente difficile capire cosa stia succedendo in gara stando sulle tribune...).
Dopo pranzo decidiamo di recarci alla prima variante per scattare un po’ (...di centinaia!) di foto, e poter vedere una delle varianti pi? combattute di tutto il mondiale: anche qui le emozioni non sono mancate, tra bandiere rosse , sorpassi in staccata e traversi in uscita!
Dopo aver visto tutte le categorie in gara, i piloti che sfracciano con i loro scooter tra motorhome e hospitality, le moto nei box, i meccanici all’opera, gli addetti ai lavori correre su e gi? per i paddock, ? doveroso ringraziare chi ci ha dato la possibilit? di vivere questo indimenticabile weekend: Grazie Davide (DDG), grazie al team Kawasaki Racing Team e soprattutto grazie a Motocard!
Ecco un po' di foto del weekend:
Sabato mattina, giornata di sole, partenza alle 7, un bel po’ di km in autostrada, il solito traffico per arrivare a Monza e una brevissima attesa per ritirare la busta con i pass da una gentile signorina.
L’ingresso in autodromo per me continua ad essere sempre un momento particolare, sia che stia andando per girare in pista sia che da spettatore, ma questa volta la curiosit? era tanta... sia per vedere le moto di cui sentivo solo il suono del motore, sia per la possibilit? di vedere da vicino piloti e staff.
Camion, hospitality, piloti, sponsor, moto... difficile descrivere l’ambiente a chi non l’ha mai visto dal vivo: il clima cambia drasticamente tra la zona destinata alla SBK e quella riservata a Supersport/Superstock... se da un lato si vedono motorhome immensi, staff con divise impeccabili e i piloti sono figure evanescenti che compaiono solo per qualche attimo, dall’altro l’ambiente ? non meno organizzato e professionale ma decisamente pi? “alla mano”.
Nel frattempo ci siamo messi in contatto con lo staff Kawasaki e conosciuto Silvia (Team Coordinator), che ci ha permesso di entrare nei box Kawasaki. Le moto in quel momento erano fuori, e la prima cosa che colpisce ? il silenzio: telemetristi attenti a guardare i tanti monitor, meccanici che sistemano l’attrezzatura nei carrelli, altri dello staff che parlano tra di loro... ma il tutto in un atmosfera quasi religiosa.
Tra una prova libera e una qualifica abbiamo incrociato Guido Meda, Nico Cereghini, Max Biaggi, il dott. Costa e tanti piloti del campionato, tutti sempre disponibili a firmare un autografo o scattare una foto insieme. Sono rimasto molto colpito da Tom Sykes: ? sempre sorridente e solare!
Ci siamo poi recati nell’area catering Kawasaki, dove abbiamo conosciuto Laura e lo chef del team. Dopo aver gustato lasagne e pollo arrosto, ci siamo di nuovo immersi in migliaia di foto dagli spalti della prima variante fino a fine giornata.
Domenica mattina decidiamo di partire un po’ prima... ma arrivati al casello di Milano la giornata si mette decisamente in salita. Due ore per percorrere dal casello al parcheggio dell’auto... e da l? buche, fango fino al paraurti... per poi attraversare a piedi nel fango il parcheggio... l’organizzazione dell’autodromo non si ? dimostrata certo eccelsa.
Giunti nel paddock, dopo i saluti, qualche foto scattata qu? e l? ed un altro giro nel box Kawasaki con la sempre gentilissima Silvia, Laura ci invita nuovamente per il pranzo, facendoci notare di seguire scrupolosamente gli orari previsti in modo da non interferire con i tempi del team nella giornata di gara... e proprio dall’hospitality abbiamo seguito la fine di gara 1, con il finale mozzafiato combattuto fino all’uscita della parabolica dell’ultimo giro (anche perch? a Monza di maxischermi non ce ne sono, e a volte ? veramente difficile capire cosa stia succedendo in gara stando sulle tribune...).
Dopo pranzo decidiamo di recarci alla prima variante per scattare un po’ (...di centinaia!) di foto, e poter vedere una delle varianti pi? combattute di tutto il mondiale: anche qui le emozioni non sono mancate, tra bandiere rosse , sorpassi in staccata e traversi in uscita!
Dopo aver visto tutte le categorie in gara, i piloti che sfracciano con i loro scooter tra motorhome e hospitality, le moto nei box, i meccanici all’opera, gli addetti ai lavori correre su e gi? per i paddock, ? doveroso ringraziare chi ci ha dato la possibilit? di vivere questo indimenticabile weekend: Grazie Davide (DDG), grazie al team Kawasaki Racing Team e soprattutto grazie a Motocard!
Ecco un po' di foto del weekend:
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