Che la Dorna - dopo il blitz con qui Ezpeleta ha azzerato il ruolo della famiglia Flammini e ha preso il controllo anche del Mondiale SBK ? fosse interessata soprattutto a differenziare maggiormente la SBK, a suo parere troppo simile alla MotoGP, non ? un mistero. Complice la perdurante crisi economica e l?inarrestabile declino della supersportive ora emerge l?ipotesi del mondiale della moto naked. Praticamente un ritorno alle origini.
Le speculazioni ?giornalistiche? hanno alimentato le polemiche riguardo i veri motivi alla base della decisione di portare la gestione del Mondiale SBK sotto la stessa gestione del Mondiale MotoGP e, cio?, in casa Dorna aumentando i timori degli appassionati. Non si pu? negare l?atteggiamento egemone di Carmelo Ezpeleta che ormai gestisce un monopolio nell?ambito della gare motociclistiche di velocit? ma ? altrettanto vero che i due massimi campionati mondiali erano in rotta di collisione e che, prima o poi, occorreva intervenire per rimettere ordini. Per gli appassionati del Mondiale SBK il timore, per altro giustificato, era di vedere il mondiale delle derivate della serie avere la peggio a favore della MotoGP.
In ogni caso, concluso l?acquisizione della SBK, Dorna ha iniziato a discutere con i costruttori e con i team il futuro della serie con due chiare e dichiarate obiettivi: salvaguardare lo spettacolo e ridurre i costi. Le discussioni, iniziate alla fine del campionato 2012 e continuate per tutto l?inverno si sono concentrate su quanti e quali modifiche consentire alle SBK rispetto alle moto di serie e in che modo contenere i costi e, almeno fino alle riunioni svoltosi a Philip Island in occasione del primo round del Mondiale SBK 2013, organizzatore, team e costruttori non sono riusciti a trovare una sintesi soddisfacente. Questo fino agli ultimi test IRTA a Jerez quando Javier Alonso, il delegato di Ezpeleta in SBK, ha incontrato privatamente Shuhei Nakomoto della HRC, Shigeto Kitegawa della Yamaha e Bernhard Gobmeier di Ducati e Gigi Dall?Igna della Aprilia e poi, telefonicamente, anche Ichiro Yoda della Kawasaki, Shinichi Sahara della Suzuki. A seguito di questi incontri e telefonate pare abbia preso consenso ? almeno tra i costruttori ? un pacchetto di modifiche regolamentare radicali che, se mai dovessero entrare in vigore, sconvolgerebbe il Mondiale SBK.
La proposta, che ad Aragon sar? verosimilmente discusso anche con i team, sicuramente riporterebbe il mondiale delle derivate della serie a rispecchiare il mercato motociclistico con le supersportive carenate, ormai in declino, lasciare il posto alla naked sportive che, vice versa, sono ancora popolari e generano volumi importanti di vendite in tutto il mondo. Per quanto radicale questa ipotesi di cambiamento regolamentare e tuttavia una sorta di ritorno alle origini poich? il concetto stesso della corse SBK nacque, negli USA negli anni ?70, con emozionanti sfide in sella alle superbike di allora ovvero della maxi nude di produzione di serie.
Se anche i team prenderanno in esame l?ipotesi del Mondiale SBK ? inteso, per?, come acronimo di Streetbike ? come campionato mondiale della derivate delle naked sportive di serie, Dorna, costruttori e team dovranno poi individuare da quel segmento e cilindrata attingere e, poi, quali modifiche acconsentire. E pi? che probabile che qualcosa a proposito filtrer? dalla sale riunioni di Aragon in occasione dei test dal 2 al 4 Aprile.
Vi terremmo aggiornati su ogni eventuale sviluppo a proposito ma ? parere di chi scrive che alla fine - e a prescindere dal mercato e dai possibili risparmi ? preverr? la tradizione e rimarranno le supersportive carenate quale categoria massima delle derivate della serie mentre sarebbe pi? sensato sostituire la Supersport con qualcosa di pi? attuale e, perch? no, proprio con la Streetbike: una soluzione pi? equilibrato, attuale e pragmatico.
SBK, Dorna: naked al posto delle sportive per il Mondiale StreetBike
Le speculazioni ?giornalistiche? hanno alimentato le polemiche riguardo i veri motivi alla base della decisione di portare la gestione del Mondiale SBK sotto la stessa gestione del Mondiale MotoGP e, cio?, in casa Dorna aumentando i timori degli appassionati. Non si pu? negare l?atteggiamento egemone di Carmelo Ezpeleta che ormai gestisce un monopolio nell?ambito della gare motociclistiche di velocit? ma ? altrettanto vero che i due massimi campionati mondiali erano in rotta di collisione e che, prima o poi, occorreva intervenire per rimettere ordini. Per gli appassionati del Mondiale SBK il timore, per altro giustificato, era di vedere il mondiale delle derivate della serie avere la peggio a favore della MotoGP.
In ogni caso, concluso l?acquisizione della SBK, Dorna ha iniziato a discutere con i costruttori e con i team il futuro della serie con due chiare e dichiarate obiettivi: salvaguardare lo spettacolo e ridurre i costi. Le discussioni, iniziate alla fine del campionato 2012 e continuate per tutto l?inverno si sono concentrate su quanti e quali modifiche consentire alle SBK rispetto alle moto di serie e in che modo contenere i costi e, almeno fino alle riunioni svoltosi a Philip Island in occasione del primo round del Mondiale SBK 2013, organizzatore, team e costruttori non sono riusciti a trovare una sintesi soddisfacente. Questo fino agli ultimi test IRTA a Jerez quando Javier Alonso, il delegato di Ezpeleta in SBK, ha incontrato privatamente Shuhei Nakomoto della HRC, Shigeto Kitegawa della Yamaha e Bernhard Gobmeier di Ducati e Gigi Dall?Igna della Aprilia e poi, telefonicamente, anche Ichiro Yoda della Kawasaki, Shinichi Sahara della Suzuki. A seguito di questi incontri e telefonate pare abbia preso consenso ? almeno tra i costruttori ? un pacchetto di modifiche regolamentare radicali che, se mai dovessero entrare in vigore, sconvolgerebbe il Mondiale SBK.
La proposta, che ad Aragon sar? verosimilmente discusso anche con i team, sicuramente riporterebbe il mondiale delle derivate della serie a rispecchiare il mercato motociclistico con le supersportive carenate, ormai in declino, lasciare il posto alla naked sportive che, vice versa, sono ancora popolari e generano volumi importanti di vendite in tutto il mondo. Per quanto radicale questa ipotesi di cambiamento regolamentare e tuttavia una sorta di ritorno alle origini poich? il concetto stesso della corse SBK nacque, negli USA negli anni ?70, con emozionanti sfide in sella alle superbike di allora ovvero della maxi nude di produzione di serie.
Se anche i team prenderanno in esame l?ipotesi del Mondiale SBK ? inteso, per?, come acronimo di Streetbike ? come campionato mondiale della derivate delle naked sportive di serie, Dorna, costruttori e team dovranno poi individuare da quel segmento e cilindrata attingere e, poi, quali modifiche acconsentire. E pi? che probabile che qualcosa a proposito filtrer? dalla sale riunioni di Aragon in occasione dei test dal 2 al 4 Aprile.
Vi terremmo aggiornati su ogni eventuale sviluppo a proposito ma ? parere di chi scrive che alla fine - e a prescindere dal mercato e dai possibili risparmi ? preverr? la tradizione e rimarranno le supersportive carenate quale categoria massima delle derivate della serie mentre sarebbe pi? sensato sostituire la Supersport con qualcosa di pi? attuale e, perch? no, proprio con la Streetbike: una soluzione pi? equilibrato, attuale e pragmatico.
SBK, Dorna: naked al posto delle sportive per il Mondiale StreetBike
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