Da Motoblog:
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Se Max Biaggi si ritirasse da numero 1?
Ci sono 4 verit? indiscutibili su Max Biaggi: ? l’unico pilota ad aver vinto 4 mondiali in 250 e 2 in Superbike, ? molto amato, ha tanti detrattori, passer? alla storia. E quando tanti di noi saranno dimenticati, lui, insieme a pochi altri, sar? ricordato come uno dei pi? grandi campioni della storia delle due ruote.
Luned?, il giorno dopo la vittoria del secondo titolo SBK, ho pensato al Corsaro Nero, ma subito la mente ? volata a Troy Bayliss. Mi ricordo nitidamente le sue vittorie con la Ducati, le emozioni, e quando ? arrivata la notizia del suo ritiro pensai “speriamo sia uno scherzo”.
Poi ci riflettei meglio e ne fui quasi sollevato. Il mito sarebbe per sempre rimasto tale: inviolabile, intoccabile, immune dalle sconfitte, il pilota che esce di scena al culmine della sua carriera, prima del declino. Max ha 41 anni, una moglie, due figli e una bacheca colma di trofei: sicuramente le delusioni in 21 anni di gare sono state tante, come tante sono state le occasioni perse.
Ma forse ora il Corsaro potrebbe essere sazio e come ha scritto Fabrizio, presidente del Max Biaggi Fan Club e cugino del pilota romano: “Tutto sembra perfetto poi arriva la tegola di un possibile ritiro, e che quella che abbiamo visto potrebbe essere stata l’ultima gara di Max, lo ammetto c’? dispiacere sui volti dei ragazzi, ma sappiamo che prima o poi questo succeder?, anche in questa tua decisione saremo sempre con te.”
Nessuno me ne voglia ma io, a questo punto, egoisticamente spero in un ritiro: dopo il mondiale vinto per mezzo punto su Tom Sykes a Magny Cours (mai nella storia della Superbike un mondiale era stato vinto con un distacco cos? infinitesimale) non so se le mie coronarie potrebbero reggere a un’altra stagione cos?. Come non potrei sopportare un Max quarantaduenne arrancare dietro il giovane emergente di turno senza riuscire a tenere il suo passo. Anche senza sapere se accadr? la prossima stagione.
Se i miti rimangono tali fin quando non conosci le loro debolezze, preferisco tenermi stretta la mia curiosit? e imprimermi nella mente l’immagine di un uomo che sul podio di Magny Cours, nonostante le rughe sorrideva come un ragazzino.
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Se Max Biaggi si ritirasse da numero 1?
Ci sono 4 verit? indiscutibili su Max Biaggi: ? l’unico pilota ad aver vinto 4 mondiali in 250 e 2 in Superbike, ? molto amato, ha tanti detrattori, passer? alla storia. E quando tanti di noi saranno dimenticati, lui, insieme a pochi altri, sar? ricordato come uno dei pi? grandi campioni della storia delle due ruote.
Luned?, il giorno dopo la vittoria del secondo titolo SBK, ho pensato al Corsaro Nero, ma subito la mente ? volata a Troy Bayliss. Mi ricordo nitidamente le sue vittorie con la Ducati, le emozioni, e quando ? arrivata la notizia del suo ritiro pensai “speriamo sia uno scherzo”.
Poi ci riflettei meglio e ne fui quasi sollevato. Il mito sarebbe per sempre rimasto tale: inviolabile, intoccabile, immune dalle sconfitte, il pilota che esce di scena al culmine della sua carriera, prima del declino. Max ha 41 anni, una moglie, due figli e una bacheca colma di trofei: sicuramente le delusioni in 21 anni di gare sono state tante, come tante sono state le occasioni perse.
Ma forse ora il Corsaro potrebbe essere sazio e come ha scritto Fabrizio, presidente del Max Biaggi Fan Club e cugino del pilota romano: “Tutto sembra perfetto poi arriva la tegola di un possibile ritiro, e che quella che abbiamo visto potrebbe essere stata l’ultima gara di Max, lo ammetto c’? dispiacere sui volti dei ragazzi, ma sappiamo che prima o poi questo succeder?, anche in questa tua decisione saremo sempre con te.”
Nessuno me ne voglia ma io, a questo punto, egoisticamente spero in un ritiro: dopo il mondiale vinto per mezzo punto su Tom Sykes a Magny Cours (mai nella storia della Superbike un mondiale era stato vinto con un distacco cos? infinitesimale) non so se le mie coronarie potrebbero reggere a un’altra stagione cos?. Come non potrei sopportare un Max quarantaduenne arrancare dietro il giovane emergente di turno senza riuscire a tenere il suo passo. Anche senza sapere se accadr? la prossima stagione.
Se i miti rimangono tali fin quando non conosci le loro debolezze, preferisco tenermi stretta la mia curiosit? e imprimermi nella mente l’immagine di un uomo che sul podio di Magny Cours, nonostante le rughe sorrideva come un ragazzino.
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