?Non sono sicuro se si sia trattato di sfortuna o del fatto che il tracciato di Imola non fosse adatto ad ospitare delle moto da 240 cavalli. In ogni caso, l?incidente ha senza dubbio messo la parola fine alla mia carriera in SBK, ma anche ad un ciclo della mia vita. ? una situazione molto difficile, ma devo essere forte per andare avanti. Voglio ringraziare tutti per il supporto che mi hanno dato: i piloti di SBK, quelli di MotoGP, ma anche i tifosi. Senza dimenticare Albert Llovera, Filippo Preziosi, Oscar Lanza, Isidre Esteve and Pau Bach, che mi hanno datto un aiuto incredibile.
Devo quindi ringraziare tutti i Dottori ed Infermieri che si sono presi cura di me. Da quelli della Clinica Mobile a quelli dell?Ospedale Maggiore di Bologna. Senza dimenticare poi quelli dell?Ospedale Vall d?Hebron e quelli dell?Istituto Guttmann: mi hanno tutti trattato come se fossi un Re. Grazie anche alla Federazione Spagnola e, ovviamente, a tutti i membri della mia famiglia.
Una volta che sar? fuori dall?Istituto Guttmann dovr? riconsiderare profondamente la mia vita e cercare le risorse economiche necessarie a mantenermi in questa condizione. Inoltre dovr? trovare nuovi obiettivi e stimoli per continuare a godere della vita. Spesso mi capita di essere triste pensando a quanto siano cambiate velocemente le cose, tutto per colpa di quel muro. Sicuramente nella mia testa ci sono tanti pensieri, ma spesso sono anche di ottimismo riguardo al mio futuro.
Non era stato facile raggiungere il livello a cui ero arrivato nelle corse ed ? stato il risultato di tanti sforzi miei e di tutti coloro che lo avevano reso possibile. Penso a quando ho smesso di consegnare pizze a 18 anni per iniziare la carriera di pilota. ? una grande ingiustizia, ma ? necessario affrontarla nel miglior modo possibile. Anche perch? parliamo di un infortunio che non mi terr? solo lontano dalle corse, ma che segner? tutto il resto della mia vita.
Quando i miei amici hanno realizzato gli adesivi con il numero 17 non mi sarei mai aspettato di ricevere tanto supporto. ? una cosa che mi ha dato davvero tanta forza e li ringrazio tutti di cuore. Sono stato sorpreso di vedere Rossi, Dovizioso, Crutchlow, Hayden, Pedrosa, Espargaro, Yonny Hernandez, Lorenzo che lo portavano sul loro casco e tanti team nelle categorie minori che lo hanno posto sulle carene delle loro moto. I miei amici hanno consegnato oltre 10.000 adesivi e questo comunque rimane motivo di grande orgoglio per me.
In Superbike penso che tutti i piloti abbiano ancora questi adesivi: Checa, Smrz, Haslam, Sykes, il mio sostituto Loris Baz, Biaggi, Rea, Melandri, Salom. Nel mio team ? sopra ai PC, sulle moto, nel box, ma anche la BMW lo ha messo sulle carene anteriori. In Supersport lo hanno Kenan Sofuoglu e Sheridan Morais, inoltre tutta la famiglia ed i Team Kawasaki in Stock 600 e Stock 1000. Ringrazio poi Fujiwara ed Akira Yanagawa, che in Giappone lo portano in ogni gara sulle loro moto, ma anche tanti altri. E non voglio dimenticare i Media, che hanno continuato a chiedere notizie sulla mia situazione nonostante il mio silenzio.
Molti motociclisti mi hanno inviato delle e-mail con delle foto di incoraggiamento: se non rispondo a tutti ? perch? sono davvero tantissimi. E sapere che tutte queste persone non mi hanno dimenticato ? importante. Grazie mille a tutti!
Sono gi? stato invitato anche a diversi eventi, ma non me la sono sentita di partecipare: prima voglio prendere confidenza con la mia nuova situazione. Ora voglio solo un po? di tempo per rilassarmi e ricominciare a vivere la mia vita. Non rinuncer? per? a quello che posso ancora fare nel mondo delle moto. Intanto grazie a tutti per ogni singola manifestazione di supporto?.
Devo quindi ringraziare tutti i Dottori ed Infermieri che si sono presi cura di me. Da quelli della Clinica Mobile a quelli dell?Ospedale Maggiore di Bologna. Senza dimenticare poi quelli dell?Ospedale Vall d?Hebron e quelli dell?Istituto Guttmann: mi hanno tutti trattato come se fossi un Re. Grazie anche alla Federazione Spagnola e, ovviamente, a tutti i membri della mia famiglia.
Una volta che sar? fuori dall?Istituto Guttmann dovr? riconsiderare profondamente la mia vita e cercare le risorse economiche necessarie a mantenermi in questa condizione. Inoltre dovr? trovare nuovi obiettivi e stimoli per continuare a godere della vita. Spesso mi capita di essere triste pensando a quanto siano cambiate velocemente le cose, tutto per colpa di quel muro. Sicuramente nella mia testa ci sono tanti pensieri, ma spesso sono anche di ottimismo riguardo al mio futuro.
Non era stato facile raggiungere il livello a cui ero arrivato nelle corse ed ? stato il risultato di tanti sforzi miei e di tutti coloro che lo avevano reso possibile. Penso a quando ho smesso di consegnare pizze a 18 anni per iniziare la carriera di pilota. ? una grande ingiustizia, ma ? necessario affrontarla nel miglior modo possibile. Anche perch? parliamo di un infortunio che non mi terr? solo lontano dalle corse, ma che segner? tutto il resto della mia vita.
Quando i miei amici hanno realizzato gli adesivi con il numero 17 non mi sarei mai aspettato di ricevere tanto supporto. ? una cosa che mi ha dato davvero tanta forza e li ringrazio tutti di cuore. Sono stato sorpreso di vedere Rossi, Dovizioso, Crutchlow, Hayden, Pedrosa, Espargaro, Yonny Hernandez, Lorenzo che lo portavano sul loro casco e tanti team nelle categorie minori che lo hanno posto sulle carene delle loro moto. I miei amici hanno consegnato oltre 10.000 adesivi e questo comunque rimane motivo di grande orgoglio per me.
In Superbike penso che tutti i piloti abbiano ancora questi adesivi: Checa, Smrz, Haslam, Sykes, il mio sostituto Loris Baz, Biaggi, Rea, Melandri, Salom. Nel mio team ? sopra ai PC, sulle moto, nel box, ma anche la BMW lo ha messo sulle carene anteriori. In Supersport lo hanno Kenan Sofuoglu e Sheridan Morais, inoltre tutta la famiglia ed i Team Kawasaki in Stock 600 e Stock 1000. Ringrazio poi Fujiwara ed Akira Yanagawa, che in Giappone lo portano in ogni gara sulle loro moto, ma anche tanti altri. E non voglio dimenticare i Media, che hanno continuato a chiedere notizie sulla mia situazione nonostante il mio silenzio.
Molti motociclisti mi hanno inviato delle e-mail con delle foto di incoraggiamento: se non rispondo a tutti ? perch? sono davvero tantissimi. E sapere che tutte queste persone non mi hanno dimenticato ? importante. Grazie mille a tutti!
Sono gi? stato invitato anche a diversi eventi, ma non me la sono sentita di partecipare: prima voglio prendere confidenza con la mia nuova situazione. Ora voglio solo un po? di tempo per rilassarmi e ricominciare a vivere la mia vita. Non rinuncer? per? a quello che posso ancora fare nel mondo delle moto. Intanto grazie a tutti per ogni singola manifestazione di supporto?.
Comment