Vi invito a leggere tutto l'articolo pubblicato su moto.it magazine, credo sia interessante.
A me ha colpito molto questa parte in cui si parla dell'autodromo, e in fin dei conti, credo possa essere condivisibile. Monza ? il tempio della velocit?, ? vero. Ma oggi ha pi? senso parlare di velocit? assolute e rettilinei da paura, o invece le piste scelte per disputare le gare vanno in senso contrario?
Estratto dall'articolo (che ? molto pi? lungo e analizza un po tutta la situazione che si ? venuta a creare)
"La pista di Monza
E’ la vera causa della difficile domenica della Superbike. La pista di
Monza non ? pi? adatta alle competizioni motociclistiche. E’ una
pista obsoleta ed ormai anacronistica, fatta di lunghissimi rettilinei
in stile anni 60 e di varianti aggiunte solo per interrompere altri
rettilinei. E’ finito il tempo nel quale si correva negli ex aeroporti o
quando le corse motociclistiche si misuravano con il valore della
velocit? massima. Negli anni 2000 si corre al Mugello, a Portimao,
circuiti spettacolari e sicuri e chi ha voluto stare al passo dei tempi,
come Silverstone, ha dovuto cambiare completamente. Ieri la
pioggia ha complicato le cose, ma negli anni precedenti quando
non ha piovuto, le gare di Monza sono state decise dai tagli di quelle
varianti assurde nelle quali si arriva a oltre duecento (o potremmo
dire anche trecento) chilometri orari. Per non parlare della pericolosit?
della prima variante, ora finalmente modificata, che per
anni ha falciato decine di piloti subito dopo la partenza e se non ?
mai successo l’irreparabile lo si deve solo alla fortuna (vedi incidente
di Neukirchner nel 2009). Nelle condizioni meteo di questo
ultimo fine settimana correre a Monza un campionato mondiale
Superbike diventa impossibile. Quando smette di piovere i rettilinei
si asciugano abbastanza in fretta mentre molte curve restano
bagnate. Quali gomme utilizzare? E che dire della curva del Serraglio
che ? non asciuga mai essendo coperta da una fitta vegetazione
e che scorre con due lunghi guard rail sui lati?"
A me ha colpito molto questa parte in cui si parla dell'autodromo, e in fin dei conti, credo possa essere condivisibile. Monza ? il tempio della velocit?, ? vero. Ma oggi ha pi? senso parlare di velocit? assolute e rettilinei da paura, o invece le piste scelte per disputare le gare vanno in senso contrario?
Estratto dall'articolo (che ? molto pi? lungo e analizza un po tutta la situazione che si ? venuta a creare)
"La pista di Monza
E’ la vera causa della difficile domenica della Superbike. La pista di
Monza non ? pi? adatta alle competizioni motociclistiche. E’ una
pista obsoleta ed ormai anacronistica, fatta di lunghissimi rettilinei
in stile anni 60 e di varianti aggiunte solo per interrompere altri
rettilinei. E’ finito il tempo nel quale si correva negli ex aeroporti o
quando le corse motociclistiche si misuravano con il valore della
velocit? massima. Negli anni 2000 si corre al Mugello, a Portimao,
circuiti spettacolari e sicuri e chi ha voluto stare al passo dei tempi,
come Silverstone, ha dovuto cambiare completamente. Ieri la
pioggia ha complicato le cose, ma negli anni precedenti quando
non ha piovuto, le gare di Monza sono state decise dai tagli di quelle
varianti assurde nelle quali si arriva a oltre duecento (o potremmo
dire anche trecento) chilometri orari. Per non parlare della pericolosit?
della prima variante, ora finalmente modificata, che per
anni ha falciato decine di piloti subito dopo la partenza e se non ?
mai successo l’irreparabile lo si deve solo alla fortuna (vedi incidente
di Neukirchner nel 2009). Nelle condizioni meteo di questo
ultimo fine settimana correre a Monza un campionato mondiale
Superbike diventa impossibile. Quando smette di piovere i rettilinei
si asciugano abbastanza in fretta mentre molte curve restano
bagnate. Quali gomme utilizzare? E che dire della curva del Serraglio
che ? non asciuga mai essendo coperta da una fitta vegetazione
e che scorre con due lunghi guard rail sui lati?"
Comment