Alla vigilia dell'apertura del campionato Superbike a Phillip Island, Max Biaggi ha fatto il punto sulla propria carriera e quella che potrebbe essere, a 41 anni, la sua ultima stagione.
La lunga avventura su due ruote di Biaggi ? iniziata tardi, almeno in confronto a piloti che hanno mosso i primi passi sulle minimoto, come l'ex rivale Valentino Rossi. "La prima volta che sono andato a Vallelunga, il circuito pi? vicino a Roma, avevo 18 anni ? ha detto Biaggi ? Per me, che non ero mai stato su una moto, sembrava una pista fantastica, grande e lunghissima. Fino a quel momento, nessuno nella famiglia era appassionato di moto. Mio padre e io non sapevamo nulla di motociclette, gomme, o sospensioni".
Sul circuito romano, Biaggi ebbe un'autentica epifania. "Quando sentii per la prima volta il rombo del motore, mentre la moto era ancora in pit-lane, ricordo che mi vibr? il torace. Da allora cominciai a correre, facendo subito delle belle gare, delle quali ho degli ottimi ricordi. Fu una cosa meravigliosa, perch? ? accaduta da s?, naturalmente".
I risultati non tardarono ad arrivare. Sempre a Vallelunga, nel campionato italiano in prova unica, il romano dimostr? il proprio talento al cospetto di assi storici della 125 nonostante fosse all'esordio con una moto prototipo. "Corsi contro piloti del motomondiale come Capirossi, Romboni, Gresini, Vitali, Gramigni, e riuscii a finire terzo ? ha ricordato Biaggi ? Quello fu il mio biglietto da visita".
Da allora, il 'Corsaro' ha vinto 56 gare a livello mondiale, quattro titoli consecutivi nella 250 (dal 1994 al 1997) e il mondiale Superbike nel 2010. Qual'? il segreto della sua longevit? agonistica? "Ho sempre vissuto il presente, una gara alla volta, senza pensare al prossimo anno, perch? questo sport non da troppe opportunit?: puoi farti male, o faticare a trovare il supporto necessario, e non conseguire i risultati per trovare una sella in futuro. Ho sempre vissuto il momento con molta passione, dando il 100% di quello che avevo, restando concentrato e motivato, allenandomi come un pazzo. Ho avuto un sogno che mi ha dato la forza di tentare un'impresa che forse non sarei riuscito a portare a termine, ma ? sempre bello sognare".
La serenit? di Biaggi ? accompagnata da un'agonismo ambizioso, a tratti irrequieto. "Quando arrivai in 250, sapevo di non avere vinto niente e di avere tutto da dimostrare. Ho sempre tenuto la testa bassa e guardato avanti. Sono sempre stato esigente, ed ? stata la chiava della mia carriera. Se facevo bene ma non vincevo, ero molto duro con me stesso. Quando invece arrivavo primo, mi potevo rilassare e tirare un bel respiro".
C'? chi si chiede come Biaggi, a 41 anni, riesca a mantenere alte le motivazioni. "Ho cominciato a correre tardi, quindi non mi sento tanti anni sulle spalle come pilota. Poi l'et?, a volte, rende le cose pi? dolci. Vincere un titolo a 39 anni ti fa sentire di aver fatto qualcosa di grande, anche se appena arriva la bandiera a scacchi pensi gi? alla prossima stagione".
Il fuoco di Biaggi ? alimentato dalla sensazioni in pista. "Quando arrivo al circuito cambio, divento un altro uomo ? ha confessato ? Gli avversari e l'atmosfera mi danno una carica particolare. Sento dell'energia arrivare a me, non quando mi metto il casco e la tuta, ma appena arrivo nel paddock. Questa energia mi da fiducia, ora dopo ora, fino al momento della corsa. Non mi sono allenato per questo, accade naturalmente. La pista ? il mio luogo di caccia. ? l? che provo la massima gioia o delusione".
Ogni cacciatore ha la sua arma. Nel caso di Biaggi, l'Aprilia, casa con la quale ha vinto 4 dei suoi 5 titoli. "Sono i miei ferri del mestiere. Questa moto ha qualcosa di speciale. Abbiamo avuto alti e bassi, ma c'? sempre stata una chimica particolare tra noi. Capisco la moto, riesco a sentirla. Emozioni e velocit? sono nel DNA Aprilia e nel mio sangue".
Il campionato alle porte potrebbe essere il canto del cigno di Biaggi, ma il romano non ha ancora preso una decisione. "Finire la carriera ? una motivazione, ma voglio correre nel presente ? ha detto ? Il 2012 pu? essere un anno buono. Quando si accende il semaforo rosso non voglio avere rimpianti, solo essere pronto a fare del mio meglio".
A partire dalle 2 della notte tra sabato e domenica, Biaggi abbasser? la visiera per affrontare la 21esima stagione da pilota. La caccia al titolo ? ufficialmente aperta."
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