Marinelli: "E' Checa che vince!"
Luned? 08 Agosto 2011 11:25 di Claudio Porrozzi
Dopo aver raccolto numerosi successi facendo parte della squadra pi? vittoriosa della Superbike (Ducati Corse), lo scorso anno Ernesto Marinelli ha vissuto la stagione della chiusura del team ufficiale nelle derivate di serie.
L'ingegnere modenese ha continuato a lavorare per la Superbike ed oltre a coordinare il lavoro dei tecnici all'interno delle tre squadre che corrono con le bicilindriche bolognesi, ha portato avanti lo sviluppo e i collaudi della nuova 1200 che sar? presentata nei saloni autunnali.
Marinelli, da buon emiliano, vive le polemiche sul presunto vantaggio regolamentare della Ducati come una sana dialettica ma poi no resiste alla tentazione di rispondere anche e soprattutto tecnicamente agli attacchi degli altri competitors.
Max Biaggi ha recente dichiarato alla Gazzetta dello Sport che "La Ducati ha vinto anche troppo in questo campionato. Non mi sembrano affatto in crisi, hanno gi? vinto dieci volte per di pi? con una moto non ufficiale. Non mi sembra normale.." facendo riferimento sia al vantaggio della cilindrata sia al fatto delle gomme che andrebbero bene soltanto per la bicilindrica e meno per le quattro.
"Evidentemente vinciamo perch? siamo pi? bravi!... - dice sorridendo Marinelli, cercando la battuta, poi continua seriamente - Checa quest'anno non ha mai sbagliato. Analizzando le vittorie si ? visto che non ha vinto mai con grandissimi distacchi. Il fatto ? che oggi Carlos oggi non ha niente da invidiare ai vecchi campioni della Superbike. Non commette errori - a parte Aragon - ed ? un gran professionista. Ha trovato una perfetta simbiosi con la sua squadra e, soprattutto con la moto che, con alcune modifiche per adattarla alle sue caratteristiche di guida, si sta rivelando perfetta per lui".
La moto, per?, lo aiuta molto e gli altri fanno pi? fatica, anche grazie ad un regolamento che ? sempre al centro dell'attenzione di tutti: "Se la Ducati vince il regolamento non va bene, se vincono gli altri allora ? perfetto. - risponde Marinelli - E' molto positivo che un campionato mondiale voglia mettere tutti nelle stesse condizioni ma non credo sia giusto che le limitazioni riguardino soltanto la Ducati. Mi fa sorridere chi dice che siamo avvantaggiati nell'accelerazione...ed allora in velocit?? Il fatto ? che abbiamo lavorato su una diversa filosofia progettuale puntando sulla frenata e sull'ingresso in curva che sono i nostri veri punti di forza. Altri si sono concentrati sulle prestazioni del motore. E' il differente approccio al progetto che ci ha premiati".
L'attuale rapporto tra due e quattro cilindri ? perfetto o dovrebbe essere modificato? "Il sistema di bilanciamento delle prestazioni non ? solo una questione tecnica, bens? un tema tecnico-politico. In passato abbiamo accettato delle regole perch? tendevano ad un maggior equilibrio del campionato, come, ad esempio, quando si ? passati per i quattro cilindri dai 750 cc ai 1000, scelta dettata anche da esigenze di mercato. E lo stesso vale quando sono stati inserite per noi delle limitazioni, come alla fine del 2007 per nostre esigenze di produzione abbiamo chiesto l'aumento della cilindrata. Si tratta di voler trovare delle soluzioni che garantiscano un certo equilibrio nel campionato e non solo punitive per noi".
Al Nuburgring, nel primo week end di settembre, si continuer? a parlare del bilanciamento tecnico. Potrebbero esserci per la Ducati delle penalizzazioni sul peso limite - attualmente 165 chili per tutti - e la modifica del diametro dell'air restrictor sui condotti di aspirazione della bicilindrica che oggi ? di 50 mm.
E in merito al presunto vantaggio sulle gomme? "In merito al consumo delle gomme, la Pirelli pu? smentire il dato del consumo degli pneumatici montati sulle nostre moto. E poi con 20 cavalli in meno rispetto alle altre, ? ovvio che le gomme si consumino meno... Anche in questo caso non abbiamo nessun vantaggio, utilizziamo solo il materiale che viene approvato dalla maggioranza dei team. Credo che sia assurdo pensare che la Pirelli favorisca una sola casa o un solo team: la considero un suicidio politico. Visto il livello tecnico del monogomma in Superbike non capisco quale sia l'esigenza. Vogliamo, poi, dire che i quattro cilindri hanno vinto sinora 8 gare su 18? E con tre Marche diverse?"
State proseguendo i collaudi della nuova 1200 molto attesa. Avr? gli stessi concetti progettuali della Desmosedici che non sta brillando nella MotoGP. Pensi che questi scarsi risultati potranno avere ripercussioni sul successo della nuova moto stradale? "Innanzitutto noi attingiamo alle esperienze della MotoGP (come facciamo anche con la Superbike e le moto stradali) e poi le adattiamo alle esigenze del modello che andiamo a progettare. Credo, quindi, che il momento di difficolt? della Ducati in MotoGP non influisca pi? di tanto sulla nuova 1200. Vedrete che quando andranno dal concessionario e prima vedranno poi proveranno la moto, le remore scompariranno..."
Luned? 08 Agosto 2011 11:25 di Claudio Porrozzi

L'ingegnere modenese ha continuato a lavorare per la Superbike ed oltre a coordinare il lavoro dei tecnici all'interno delle tre squadre che corrono con le bicilindriche bolognesi, ha portato avanti lo sviluppo e i collaudi della nuova 1200 che sar? presentata nei saloni autunnali.
Marinelli, da buon emiliano, vive le polemiche sul presunto vantaggio regolamentare della Ducati come una sana dialettica ma poi no resiste alla tentazione di rispondere anche e soprattutto tecnicamente agli attacchi degli altri competitors.
Max Biaggi ha recente dichiarato alla Gazzetta dello Sport che "La Ducati ha vinto anche troppo in questo campionato. Non mi sembrano affatto in crisi, hanno gi? vinto dieci volte per di pi? con una moto non ufficiale. Non mi sembra normale.." facendo riferimento sia al vantaggio della cilindrata sia al fatto delle gomme che andrebbero bene soltanto per la bicilindrica e meno per le quattro.

La moto, per?, lo aiuta molto e gli altri fanno pi? fatica, anche grazie ad un regolamento che ? sempre al centro dell'attenzione di tutti: "Se la Ducati vince il regolamento non va bene, se vincono gli altri allora ? perfetto. - risponde Marinelli - E' molto positivo che un campionato mondiale voglia mettere tutti nelle stesse condizioni ma non credo sia giusto che le limitazioni riguardino soltanto la Ducati. Mi fa sorridere chi dice che siamo avvantaggiati nell'accelerazione...ed allora in velocit?? Il fatto ? che abbiamo lavorato su una diversa filosofia progettuale puntando sulla frenata e sull'ingresso in curva che sono i nostri veri punti di forza. Altri si sono concentrati sulle prestazioni del motore. E' il differente approccio al progetto che ci ha premiati".
L'attuale rapporto tra due e quattro cilindri ? perfetto o dovrebbe essere modificato? "Il sistema di bilanciamento delle prestazioni non ? solo una questione tecnica, bens? un tema tecnico-politico. In passato abbiamo accettato delle regole perch? tendevano ad un maggior equilibrio del campionato, come, ad esempio, quando si ? passati per i quattro cilindri dai 750 cc ai 1000, scelta dettata anche da esigenze di mercato. E lo stesso vale quando sono stati inserite per noi delle limitazioni, come alla fine del 2007 per nostre esigenze di produzione abbiamo chiesto l'aumento della cilindrata. Si tratta di voler trovare delle soluzioni che garantiscano un certo equilibrio nel campionato e non solo punitive per noi".

E in merito al presunto vantaggio sulle gomme? "In merito al consumo delle gomme, la Pirelli pu? smentire il dato del consumo degli pneumatici montati sulle nostre moto. E poi con 20 cavalli in meno rispetto alle altre, ? ovvio che le gomme si consumino meno... Anche in questo caso non abbiamo nessun vantaggio, utilizziamo solo il materiale che viene approvato dalla maggioranza dei team. Credo che sia assurdo pensare che la Pirelli favorisca una sola casa o un solo team: la considero un suicidio politico. Visto il livello tecnico del monogomma in Superbike non capisco quale sia l'esigenza. Vogliamo, poi, dire che i quattro cilindri hanno vinto sinora 8 gare su 18? E con tre Marche diverse?"
State proseguendo i collaudi della nuova 1200 molto attesa. Avr? gli stessi concetti progettuali della Desmosedici che non sta brillando nella MotoGP. Pensi che questi scarsi risultati potranno avere ripercussioni sul successo della nuova moto stradale? "Innanzitutto noi attingiamo alle esperienze della MotoGP (come facciamo anche con la Superbike e le moto stradali) e poi le adattiamo alle esigenze del modello che andiamo a progettare. Credo, quindi, che il momento di difficolt? della Ducati in MotoGP non influisca pi? di tanto sulla nuova 1200. Vedrete che quando andranno dal concessionario e prima vedranno poi proveranno la moto, le remore scompariranno..."
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