Nemmeno un lamento, nemmeno lamentino-ino-ino! Sta proprio male! Avr? la febbre? :febbre:
Da Motoblog:
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Max Biaggi intervistato da Motoblog all'Eicma di Milano
Massimiliano Biaggi, per tutti semplicemente Max, corre a livello agonistico da quasi 20 anni e rappresenta un pezzo di storia del motociclismo italiano e internazionale. A 39 anni e col secondo figlio in arrivo, ha messo in riga tutti i suoi rivali conquistando (lo diciamo con orgoglio patriottico) il 1? titolo di un pilota italiano nelle derivate di serie. In barba alle voci sul suo ritiro, ha rinnovato con l?Aprilia per le prossime due stagioni, dimostrando anche nell?ultima gara, e col titolo gi? in tasca, di avere ancora fame di vittorie. In un mondo sempre pi? ?inquinato? dal business, il binomio Max-Aprilia ha dimostrato quanto i sogni, se sono radicati, alla fine premiano: nei suoi occhi abbiamo letto la voglia di poter tornare a vincere, e quella di vincere ancora!
MB: Hai attraversato dei momenti davvero difficili e hai dimostrato pi? volte un grande coraggio, nella vita privata cos? come in quella da personaggio pubblico: quali sono le tue molle interiori, le tue astuzie emozionali, quei trucchetti o quelle frasi che ognuno di noi si ripete ogni giorno, soprattutto quando il gioco si fa duro?
Max: Come nella vita di tutti ci sono dei momenti bellissimi e altri meno. Il segreto sta nelle passione per le 2ruote, nella convinzione di non lasciare nulla al caso e nel non mollare mai. Questo ? stato sempre il mio obiettivo e il mio credo. Nel 2010 c?? stato un vero trionfo non solo per me, ma soprattutto per il mio team, il mio ?compagno d?avventura?.
MB: Molti tuoi rivali come ad esempio Capirossi, Rossi e Melandri, a 7 anni partecipavano ai campionati minimoto mentre tu sei salito per la prima volta su una vera 2 ruote a 17 anni. Come pensi che sarebbe stata la tua carriera se avessi cominciato a correre molto prima?
Max: Beh, forse mi sarei rotto prima le balle! (risate generali) Si pu? dire balle? (altre risate). Ci ho pensato tante volte. Capirossi a 17 anni era gi? Campione del Mondo in 125, ma io sono riuscito in pochi anni a colmare il gap e a vincere 4 mondiali consecutivi in 250 e poi uno adesso in Superbike. Non posso che essere fiero del percorso che ho fatto e adesso a 39 anni, ho ancora la voglia, la grinta di andare in pista, rimettermi in gioco e confrontarmi con tanti campioni molto pi? giovani di me.
MB: Hai guidato moto molto diverse tra di loro, dalle 250 due tempi alle 1000 a 4 tempi. Quale tra queste ti ha divertito di pi??
Max: Sicuramente la moto attuale. E? pi? pesante di un prototipo, meno agile e pi? difficile da controllare in staccata con i freni in acciaio al posto di quelli in carbonio, ma non c?? l?elettronica della MotoGP. Inoltre la categoria stessa rende ogni gara sempre emozionante ed equilibrata. Tutto pu? succedere in qualsiasi momento. Insomma, contentissimo della scelta che ho fatto.
MB: Aprilia ha creduto in te, tu hai creduto in Aprilia: come ? cambiata in questi 2 anni (dal 2009 al 2010) la RSV4?
Max: Credimi, quando l?ho provata per la prima volta alla fine del 2008, la moto non era nemmeno lontana parente di quella attuale. Si intravedeva un grosso potenziale, ma ancora nulla aveva preso forma. Si ? trattato di un lavoro chirurgico per mettere tutte le cose a posto, fissando quella linea guida che ci ha portato a migliorare la RSV4, che in questo 2010 ? diventata un?arma letale per tutti.
MB: Un grandissimo campionato per te, conclusosi con la conquista del titolo, qual ? stato secondo te il momento chiave di questa stagione?
Max: Difficile dirlo, ovviamente quando riesci ad avere un piccolo margine in classifica capisci che hai qualche possibilit? in pi? degli altri, di poter vincere qualcosa di importante, ma nella SBK tutto arriva o sparisce molto velocemente. I punti di margine non sono mai troppi e con la formula delle 2 manches ? facile perdere la leadership. Io l?ho conquistata a met? campionato ai danni di Haslam e non l?ho pi? lasciata, poi ? arrivato il trionfo, una parte importante nella storia della SBK.
Intervista a Biaggi all'Eicma 2010Intervista a Biaggi all'Eicma 2010Intervista a Biaggi all'Eicma 2010Intervista a Biaggi all'Eicma 2010
MB: Il prossimo anno manterrai il n#3, o prenderai il n#1?
Max: Ho lanciato proprio in questi giorni sul mio sito ufficiale un sondaggio per vagliare delle proposte sulla grafica dell? UNO che dovrebbe prendere il posto del tre, che resta comunque il mio ?marchio di fabbrica?. Gi? nei test di dicembre e gennaio proveremo delle nuove tabelle e poi decideremo.
MB: Quest?anno, subito dopo la conquista del tuo titolo (ricordiamo: con orgoglio il 1? di un pilota italiano nelle derivate di serie), abbiamo assistito alla tua celebrazione da parte di giornalisti che per anni ti davano x finito e che nn si sono mai risparmiati dal criticarti o dal tirarti in causa come esempio negativo. Ora che taluni personaggi sono venuti da te solo per ?esigenze di testata?, c?? qualcosa che vorresti dir loro?
Max: Qualsiasi mia dichiarazione in proposito non porterebbe a nulla. Io vivo questo 2010 con grande serenit?, voglio guardare solo alla realt? dei risultati. Aver portato a casa questo titolo con un grande staff che mi ha sempre seguito ? davvero un? emozione pazzesca. Il resto di quel che si dice in giro, non mi riguarda?
Da Motoblog:
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Max Biaggi intervistato da Motoblog all'Eicma di Milano
Massimiliano Biaggi, per tutti semplicemente Max, corre a livello agonistico da quasi 20 anni e rappresenta un pezzo di storia del motociclismo italiano e internazionale. A 39 anni e col secondo figlio in arrivo, ha messo in riga tutti i suoi rivali conquistando (lo diciamo con orgoglio patriottico) il 1? titolo di un pilota italiano nelle derivate di serie. In barba alle voci sul suo ritiro, ha rinnovato con l?Aprilia per le prossime due stagioni, dimostrando anche nell?ultima gara, e col titolo gi? in tasca, di avere ancora fame di vittorie. In un mondo sempre pi? ?inquinato? dal business, il binomio Max-Aprilia ha dimostrato quanto i sogni, se sono radicati, alla fine premiano: nei suoi occhi abbiamo letto la voglia di poter tornare a vincere, e quella di vincere ancora!
MB: Hai attraversato dei momenti davvero difficili e hai dimostrato pi? volte un grande coraggio, nella vita privata cos? come in quella da personaggio pubblico: quali sono le tue molle interiori, le tue astuzie emozionali, quei trucchetti o quelle frasi che ognuno di noi si ripete ogni giorno, soprattutto quando il gioco si fa duro?
Max: Come nella vita di tutti ci sono dei momenti bellissimi e altri meno. Il segreto sta nelle passione per le 2ruote, nella convinzione di non lasciare nulla al caso e nel non mollare mai. Questo ? stato sempre il mio obiettivo e il mio credo. Nel 2010 c?? stato un vero trionfo non solo per me, ma soprattutto per il mio team, il mio ?compagno d?avventura?.
MB: Molti tuoi rivali come ad esempio Capirossi, Rossi e Melandri, a 7 anni partecipavano ai campionati minimoto mentre tu sei salito per la prima volta su una vera 2 ruote a 17 anni. Come pensi che sarebbe stata la tua carriera se avessi cominciato a correre molto prima?
Max: Beh, forse mi sarei rotto prima le balle! (risate generali) Si pu? dire balle? (altre risate). Ci ho pensato tante volte. Capirossi a 17 anni era gi? Campione del Mondo in 125, ma io sono riuscito in pochi anni a colmare il gap e a vincere 4 mondiali consecutivi in 250 e poi uno adesso in Superbike. Non posso che essere fiero del percorso che ho fatto e adesso a 39 anni, ho ancora la voglia, la grinta di andare in pista, rimettermi in gioco e confrontarmi con tanti campioni molto pi? giovani di me.
MB: Hai guidato moto molto diverse tra di loro, dalle 250 due tempi alle 1000 a 4 tempi. Quale tra queste ti ha divertito di pi??
Max: Sicuramente la moto attuale. E? pi? pesante di un prototipo, meno agile e pi? difficile da controllare in staccata con i freni in acciaio al posto di quelli in carbonio, ma non c?? l?elettronica della MotoGP. Inoltre la categoria stessa rende ogni gara sempre emozionante ed equilibrata. Tutto pu? succedere in qualsiasi momento. Insomma, contentissimo della scelta che ho fatto.
MB: Aprilia ha creduto in te, tu hai creduto in Aprilia: come ? cambiata in questi 2 anni (dal 2009 al 2010) la RSV4?
Max: Credimi, quando l?ho provata per la prima volta alla fine del 2008, la moto non era nemmeno lontana parente di quella attuale. Si intravedeva un grosso potenziale, ma ancora nulla aveva preso forma. Si ? trattato di un lavoro chirurgico per mettere tutte le cose a posto, fissando quella linea guida che ci ha portato a migliorare la RSV4, che in questo 2010 ? diventata un?arma letale per tutti.
MB: Un grandissimo campionato per te, conclusosi con la conquista del titolo, qual ? stato secondo te il momento chiave di questa stagione?
Max: Difficile dirlo, ovviamente quando riesci ad avere un piccolo margine in classifica capisci che hai qualche possibilit? in pi? degli altri, di poter vincere qualcosa di importante, ma nella SBK tutto arriva o sparisce molto velocemente. I punti di margine non sono mai troppi e con la formula delle 2 manches ? facile perdere la leadership. Io l?ho conquistata a met? campionato ai danni di Haslam e non l?ho pi? lasciata, poi ? arrivato il trionfo, una parte importante nella storia della SBK.
Intervista a Biaggi all'Eicma 2010Intervista a Biaggi all'Eicma 2010Intervista a Biaggi all'Eicma 2010Intervista a Biaggi all'Eicma 2010
MB: Il prossimo anno manterrai il n#3, o prenderai il n#1?
Max: Ho lanciato proprio in questi giorni sul mio sito ufficiale un sondaggio per vagliare delle proposte sulla grafica dell? UNO che dovrebbe prendere il posto del tre, che resta comunque il mio ?marchio di fabbrica?. Gi? nei test di dicembre e gennaio proveremo delle nuove tabelle e poi decideremo.
MB: Quest?anno, subito dopo la conquista del tuo titolo (ricordiamo: con orgoglio il 1? di un pilota italiano nelle derivate di serie), abbiamo assistito alla tua celebrazione da parte di giornalisti che per anni ti davano x finito e che nn si sono mai risparmiati dal criticarti o dal tirarti in causa come esempio negativo. Ora che taluni personaggi sono venuti da te solo per ?esigenze di testata?, c?? qualcosa che vorresti dir loro?
Max: Qualsiasi mia dichiarazione in proposito non porterebbe a nulla. Io vivo questo 2010 con grande serenit?, voglio guardare solo alla realt? dei risultati. Aver portato a casa questo titolo con un grande staff che mi ha sempre seguito ? davvero un? emozione pazzesca. Il resto di quel che si dice in giro, non mi riguarda?
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