non concordo solo sull'8,5 di ben spies....se non aveva problemi sicuramente era li a giocarsi la seconda vittoria!!!
Ben Spies – 8,5
Sul bagnato qualche problema l'aveva, ma quando l'asfalto si è asciugato e si è ritrovato due slick sulle ruote, è tornato il mostro di sempre. In Gara-2 forse ha sbagliato qualcosa registrando la frizione, o forse non ha nessuna colpa dell'accaduto: difficile dare un giudizio.
Jonathan Rea – 10
In Gara-1 ne ha patite di tutti i colori: dalla partenza in fondo allo schieramento, al ride through, e tutte le volte ha recuperato superando un avversario dietro l'altro. In Gara-2 si è accontentato di vincere con un piede malamente ferito da un colpo infertogli dalla pedana di Kiyonari e battendo un Fabrizio in grande giornata. Vi pare poco? Forse ci stava anche la lode...
Michel Fabrizio – 9
Il giovane romano cresce gara dopo gara. Adesso non è più un'eccezione trovarlo a portata di podio, ma la regola. E forse anche il suo compagno giapponese comincia a preoccuparsi un po'.
Noriyuki Haga – 7,5
Che cosa sta succedendo al leader del mondiale 2009? Si preoccupa troppo della classifica e non riesce per questo a ritrovare la cattiveria che lo ha reso famoso? Tutti in realtà sappiamo che va bene così, ma il problema gli può nascere in casa: se Fabrizio, che non ha nulla da perdere, continuerà ad erodergli punteggio, non vorremmo che un giorno l'ex terribile Norik si presentasse a Tardozzi dicendo: "Davide, c'è Michel che mi disturba sempre...".
Carlos Checa – 7
Il pilota della Honda è andato meglio delle altre volte, ma non è riuscito a convincere. Con quella moto, Rea ha fatto fuoco e fiamme, lui solo qualche scintilla.
Shane Byrne – 8
Cavolo, che missile sotto l'acqua! Rifilava quasi 3" al giro a tutti sull'asfalto bagnato, ma a Misano è stato velocissimo anche sull'asciutto, e il sesto posto in Gara-2, battuto in volata da Checa, contribuisce molto al voto positivo.
Jakub Smrz – 10
Lo so, due quarti posti non giustificherebbero un "10", ma Smrz a Misano ha davvero superato se stesso. Non dimentichiamo che è un pilota privato, e che una Superpole davanti a Spies, poi un finale di Gara-1 in cui è stato il più veloce in assoluto, anche dello stesso mostruoso Spies che l'ha vinta, nonché una Gara-2 esemplare, conclusa a soli 3" da Rea, Fabrizio e Haga, ma davanti a una marea di "ufficiali" non sono proprio "normalità" per un privato.
Tom Sykes – 5
Purtroppo la misura del valore della sua moto la fa il suo compagno di squadra, e con una moto vincente non si può continuare a puntare alle posizioni di rincalzo.
Yukio Kagayama – 6,5
Certamente non era in condizioni fisiche ideali, però è andato abbastanza forte sia in prova, sia in gara.
Max Biaggi – 6
A Misano è uscito dall'anonimato solo in superpole, ma decidendo di fermarsi al box a due curve dal traguardo perché il motore aveva cominciato a trattenere quando aveva il secondo tempo in superpole-2, ha rinunciato a qualsiasi possibilità di entrare nella superpole finale. In gara ha guidato bene sia sull'asciutto, sia sul bagnato, ma non si è visto il valore aggiunto del fuoriclasse.
Shynia Nakano – 6
Si fa notare il meno possibile, il giapponesino, ma nel GP di San Marino è andato diverse volte meglio di Max. Ad esempio, il miglior risultato della giornata lo ha colto lui, nono in Gara-1.
Ruben Xaus – 8
Lo spagnolo avrebbe potuto ottenere un risultato importante in Gara-1, dove si era portato al comando con molta autorità nel momento in cui la pista aveva cominciato ad asciugarsi. Se fosse stato guidato meglio dal box avrebbe anche potuto vincere. Peccato.
Cal Crutchlow – 10
Ormai l'inglese della Yamaha ha fatto l'abitudine al votone, ma non c'è dubbio che lo meriti.
Eugene Laverty – 9
Fortissimo: piccolo team, grande risultato. Ha conteso fino all'ultimo la vittoria a Crutchlow e stavolta si è dovuto rassegnare al secondo posto, ma ha dimostrato di valere quanto l'inglese.
Massimo Roccoli – 8
Finalmennte un grande risultato. Però chi sa andare così forte sul circuito di casa può andare forte anche sugli altri circuiti. Possibile tanta differenza?
Andrew Pitt – 4
Non si butta via così una corsa appena all'inizio, specie se, essendo già in testa, non c'è l'assillo del recupero da posizioni arretrate. Per un campione del mondo è un errore molto grave.
Ben Spies – 8,5
Sul bagnato qualche problema l'aveva, ma quando l'asfalto si è asciugato e si è ritrovato due slick sulle ruote, è tornato il mostro di sempre. In Gara-2 forse ha sbagliato qualcosa registrando la frizione, o forse non ha nessuna colpa dell'accaduto: difficile dare un giudizio.
Jonathan Rea – 10
In Gara-1 ne ha patite di tutti i colori: dalla partenza in fondo allo schieramento, al ride through, e tutte le volte ha recuperato superando un avversario dietro l'altro. In Gara-2 si è accontentato di vincere con un piede malamente ferito da un colpo infertogli dalla pedana di Kiyonari e battendo un Fabrizio in grande giornata. Vi pare poco? Forse ci stava anche la lode...
Michel Fabrizio – 9
Il giovane romano cresce gara dopo gara. Adesso non è più un'eccezione trovarlo a portata di podio, ma la regola. E forse anche il suo compagno giapponese comincia a preoccuparsi un po'.
Noriyuki Haga – 7,5
Che cosa sta succedendo al leader del mondiale 2009? Si preoccupa troppo della classifica e non riesce per questo a ritrovare la cattiveria che lo ha reso famoso? Tutti in realtà sappiamo che va bene così, ma il problema gli può nascere in casa: se Fabrizio, che non ha nulla da perdere, continuerà ad erodergli punteggio, non vorremmo che un giorno l'ex terribile Norik si presentasse a Tardozzi dicendo: "Davide, c'è Michel che mi disturba sempre...".
Carlos Checa – 7
Il pilota della Honda è andato meglio delle altre volte, ma non è riuscito a convincere. Con quella moto, Rea ha fatto fuoco e fiamme, lui solo qualche scintilla.
Shane Byrne – 8
Cavolo, che missile sotto l'acqua! Rifilava quasi 3" al giro a tutti sull'asfalto bagnato, ma a Misano è stato velocissimo anche sull'asciutto, e il sesto posto in Gara-2, battuto in volata da Checa, contribuisce molto al voto positivo.
Jakub Smrz – 10
Lo so, due quarti posti non giustificherebbero un "10", ma Smrz a Misano ha davvero superato se stesso. Non dimentichiamo che è un pilota privato, e che una Superpole davanti a Spies, poi un finale di Gara-1 in cui è stato il più veloce in assoluto, anche dello stesso mostruoso Spies che l'ha vinta, nonché una Gara-2 esemplare, conclusa a soli 3" da Rea, Fabrizio e Haga, ma davanti a una marea di "ufficiali" non sono proprio "normalità" per un privato.
Tom Sykes – 5
Purtroppo la misura del valore della sua moto la fa il suo compagno di squadra, e con una moto vincente non si può continuare a puntare alle posizioni di rincalzo.
Yukio Kagayama – 6,5
Certamente non era in condizioni fisiche ideali, però è andato abbastanza forte sia in prova, sia in gara.
Max Biaggi – 6
A Misano è uscito dall'anonimato solo in superpole, ma decidendo di fermarsi al box a due curve dal traguardo perché il motore aveva cominciato a trattenere quando aveva il secondo tempo in superpole-2, ha rinunciato a qualsiasi possibilità di entrare nella superpole finale. In gara ha guidato bene sia sull'asciutto, sia sul bagnato, ma non si è visto il valore aggiunto del fuoriclasse.
Shynia Nakano – 6
Si fa notare il meno possibile, il giapponesino, ma nel GP di San Marino è andato diverse volte meglio di Max. Ad esempio, il miglior risultato della giornata lo ha colto lui, nono in Gara-1.
Ruben Xaus – 8
Lo spagnolo avrebbe potuto ottenere un risultato importante in Gara-1, dove si era portato al comando con molta autorità nel momento in cui la pista aveva cominciato ad asciugarsi. Se fosse stato guidato meglio dal box avrebbe anche potuto vincere. Peccato.
Cal Crutchlow – 10
Ormai l'inglese della Yamaha ha fatto l'abitudine al votone, ma non c'è dubbio che lo meriti.
Eugene Laverty – 9
Fortissimo: piccolo team, grande risultato. Ha conteso fino all'ultimo la vittoria a Crutchlow e stavolta si è dovuto rassegnare al secondo posto, ma ha dimostrato di valere quanto l'inglese.
Massimo Roccoli – 8
Finalmennte un grande risultato. Però chi sa andare così forte sul circuito di casa può andare forte anche sugli altri circuiti. Possibile tanta differenza?
Andrew Pitt – 4
Non si butta via così una corsa appena all'inizio, specie se, essendo già in testa, non c'è l'assillo del recupero da posizioni arretrate. Per un campione del mondo è un errore molto grave.
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