Pilota sfortunato. Un'altra occasione l'avrebbe meritata...
Da SBKpoint:
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Ed ecco l'intervista che il caro Roberto Rolfo ha concesso gentilmente a SBK POINT. Un Rolfo che si confessa e ci racconta la sua esperienza nel mondiale Superbike ma soprattutto i retroscena della sua sostituzione. L' avvicendamento improvviso con Hopkins ha sicuramente scosso la sua vita. E adesso Roby sta giustamente guardandosi intorno per cercare al pi? presto una soluzione per ritornare alle corse. Di sicuro dalle sue parole traspare un forte attaccamento alle due ruote ed inoltre Rolfo ? tutto, tranne che rassegnato.
Ecco le parole di Roby.
- Caro Roby, questa notizia ? stata una spiacevole sorpresa per tutti i tuoi tifosi e per gli appassionati superbike italiani. Quello che ci chiediamo ? questo: Eri al corrente delle trattative del team con John Hopkins o per te ? stata una sorpresa?
"Putroppo ? stata una brutta anzi, bruttissima sorpresa per me. Un fulmine a ciel sereno.
Pirma di inizio stagione, durante i test di Portimao, ho avuto qualche problema con la spalla e non sono riuscito a girare. Mi ha poi visitato il Dott. Porcellini, specialista delle spalle, che opera spesso piloti del mondiale e mi ha dato buone notizie: non serviva operarsi, mi ha garantito che con una buona terapia sarei rientrato al cento per cento a breve.
In quel momento molti giornali scrissero che avevo rifiutato un operazione necessaria (cosa non vera)...e, sempre in quel periodo, girava qualche voce sul possibile ingresso di Hopkins al mio posto.
Mi arriv? una telefonata dal team manager che mi avvertiva di non dare importanza ai giornali, anche lui era al corrente di quelle voci, ma disse che erano del tutto infondate.
Cosa pi? importante; mi presentai a i test pre-campionato a Phillip Island davvero al duecento per cento della forma, dopo un duro lavoro di preparzione, e riuscii a fare circa 90giri al giorno su tempi molto buoni. Da quel momento ? partito il campionato e tutto sembrava procedere al meglio...solo qualche impedimento tecnico mi ha impedito, nell'ultima gara in Qatar di concretizzare il buon piazzamento ottenuto in superpole...mi sono dovuto fermare in entrambe le gare!
Ero comunque carichissimo e pronto per Valencia quando un tifoso mi ha avvertito che circolavano nuovamente in rete voci dell'arrivo di Hopkins. Ho ricevuto conferma al telefono dal mio ex-team manager, Johan Stigefelt "Stiggy" il quale mi ha detto che da Valencia sulla mia moto avrebbe corso Hopkins, ci tengo a precisare che non mi ? stata offerta la terza motoSBK, come ha detto qualcuno...quella notizia ? stata una doccia fredda..."
- Ed ora, hai delle alternative o delle proposte?
"Sono stato contattato nei giorni seguenti da un team non ufficiale, sempre per la SBK, non so ancora se ci siano tutte le premesse giuste per correre...in ogni caso sto lavorando tanto per poter trovare quanto prima una situazione competitiva..Mi piacerebbe molto il progetto della futura Moto2, mi motiverebbe moltissimo".
- Molti giudicano o giudicavano il mondiale delle derivate di serie come estraneo a questo tipo di manovre, trovi che l'ambiente negli ultimi tempi si stia snaturando?
"Anche io credevo nel clima famigliare della Superbike e pensavo che fosse innanzi tutto la passione e l'amore per le moto a dettare legge..."
- Come ? stato per te passare da impegnato ad escluso dal mondiale in cos? breve tempo?
"E' stato tutto tranne che piacevole, tanti credono che il correre in moto non sia una vera professione. Noi siamo molto fortunati perch? abbiamo la possibilit? di lottare per un sogno, il nostro lavoro ? anche la nostra passione..e questo ? bellissimo. Per?, vi assicuro che c'? tanta preparazione dietro, ci sono tante aspettative, la tua vita intera ? legata a quel progetto, a quell'obiettivo e l'impegno ? realmente grande se corri solo per passione e non per altri fini...Se vieni tagliato fuori in modo cos? improvviso ti senti spiazzato. Sono comunque abituato a reagire anche alle situazioni difficili con l'entusiasmo e con la carica. Non mollo di certo ora".
- Se ti chiedessero di fare un bilancio della tua esperienza in SBK fino ad ora?
"Sono totalmente insoddisfatto, dopo l'anno con il Team Ten Kate dove ho concluso settimo a fine anno, questa sarebbe stata la seconda vera possibilit? per me con una squadra competitiva, il mio obiettivo era molto alto".
- Secondo noi il vero Rolfo per un motivo o per un altro non si ? visto, in queste stagioni, in pi? di una circostanza ti abbiamo visto lottare con i primi, dimostrazione che il pilota ha le capacit?. Allora cosa ti ? mancato per esprimerti al meglio e per trovare la costanza di rendimento?
Ho esordito in SBK nel 2006 con il team privato Caracchi, dopo il buon quinto posto a Phillip Island e qualche discreto settimo, ottavo posto durante la stagione, ? sato realmente difficile stare al passo dei team ufficiali che, nel frattempo, avevano investito molto nello sviluppo e nelle giornate di test...
In SBK perdere "soli" due decimi, in tanti casi significa essere fuori zona punti.
Ho avuto poi l'occasione di fare da Test Rider per la Supersport per realizzare una comparazione per una rivista. Ho girato molto forte e sono stato notato dal Team Ten Kate, ho corso per loro in SBK nel 2007, quella ? stata la prima vera possibilit? in Superbike.
Ad Assen ho ottenuto il primo quinto posto e poi sempre in crescendo fino a Monza dove ho perso il secondo posto per colpa della benzina. La gara dopo in Inghilterra ho concluso quarto gara uno, potevo nuovamente lottare per il podio ma gara due ? stata annullata per la pioggia...
Altre sfortune tecniche mi hanno fatto spesso perdere punti preziosi...da li a fine stagione e in molte occasioni mi sono "aggirato" alla zona podio, come a Brno senza per? riuscire nell'impresa. Il paragone con Toseland, ottimo pilota con ormai tanta esperienza in SBK, non giocava certo a mio favore. Ho concluso al settimo posto a pari merito con Lanzi. Con i punti di Monza e altre gare buttate a causa di un po' di sfortuna, avrei potuto concludere quarto-quinto a fine anno...e probabilmente avrei avuto la possibilit? di restare nel Team. Ma, come diceva un caro amico, le gare non si vincono con i "se" e con i "ma"... Avevo creato un ottimo rapporto con i ragazzi della mia squadra, ? stata dura lasciarli... Sentivo di meritare quella possibilit? perch? nel corso dell'anno ero cresciuto molto a livello di guida. il passaggio dalla 250 all'SBK richiede comunque un po' di tempo.
L'anno seguente, 2008, ho corso con il Team privato Honda Althea, esordiente in SBK, nonostante la buona volont? e l'impegno massimo da parte mia e della squadra, ? sempre stata un'impresa andare a punti, a parte qualche sporadica lotta tra i primi, non avevamo ancora le basi per essere costanti a livello di messa a punto e, in un anno in cui l'SBK cominciava ad essere ancora pi? competitiva, eravamo spesso 18-20 piloti in un solo secondo, l'esperienza e il livello dei Team Ufficiali faceva sicuramente la differenza.., sono state "mazzate", insomma. A parte l'infortunio prima di Monza che mi ha costretto a stare fermo un po', mentalmente e fisicamente mi sono sentito al cento per cento tutto l'anno e non ho mai mollato, nemmeno per un secondo..."
E questo doveva essere l'anno del riscatto..."
- Credi che Hopkins possa subito essere protagonista?
"Sicuramente si far? notare, la sua guida "particolare" non molto pulita, spesso premia in Superbike".
Un ringraziamento sentito e di cuore a Roberto Rolfo e al suo staff da Parte di SBK POINT.
Rinnovo l'in bocca al lupo per un rientro veloce alle corse!
"Crepi il lupo e Sempre Gasss!"
Fabio Cataldo.
Da SBKpoint:
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Ed ecco l'intervista che il caro Roberto Rolfo ha concesso gentilmente a SBK POINT. Un Rolfo che si confessa e ci racconta la sua esperienza nel mondiale Superbike ma soprattutto i retroscena della sua sostituzione. L' avvicendamento improvviso con Hopkins ha sicuramente scosso la sua vita. E adesso Roby sta giustamente guardandosi intorno per cercare al pi? presto una soluzione per ritornare alle corse. Di sicuro dalle sue parole traspare un forte attaccamento alle due ruote ed inoltre Rolfo ? tutto, tranne che rassegnato.
Ecco le parole di Roby.
- Caro Roby, questa notizia ? stata una spiacevole sorpresa per tutti i tuoi tifosi e per gli appassionati superbike italiani. Quello che ci chiediamo ? questo: Eri al corrente delle trattative del team con John Hopkins o per te ? stata una sorpresa?
"Putroppo ? stata una brutta anzi, bruttissima sorpresa per me. Un fulmine a ciel sereno.
Pirma di inizio stagione, durante i test di Portimao, ho avuto qualche problema con la spalla e non sono riuscito a girare. Mi ha poi visitato il Dott. Porcellini, specialista delle spalle, che opera spesso piloti del mondiale e mi ha dato buone notizie: non serviva operarsi, mi ha garantito che con una buona terapia sarei rientrato al cento per cento a breve.
In quel momento molti giornali scrissero che avevo rifiutato un operazione necessaria (cosa non vera)...e, sempre in quel periodo, girava qualche voce sul possibile ingresso di Hopkins al mio posto.
Mi arriv? una telefonata dal team manager che mi avvertiva di non dare importanza ai giornali, anche lui era al corrente di quelle voci, ma disse che erano del tutto infondate.
Cosa pi? importante; mi presentai a i test pre-campionato a Phillip Island davvero al duecento per cento della forma, dopo un duro lavoro di preparzione, e riuscii a fare circa 90giri al giorno su tempi molto buoni. Da quel momento ? partito il campionato e tutto sembrava procedere al meglio...solo qualche impedimento tecnico mi ha impedito, nell'ultima gara in Qatar di concretizzare il buon piazzamento ottenuto in superpole...mi sono dovuto fermare in entrambe le gare!
Ero comunque carichissimo e pronto per Valencia quando un tifoso mi ha avvertito che circolavano nuovamente in rete voci dell'arrivo di Hopkins. Ho ricevuto conferma al telefono dal mio ex-team manager, Johan Stigefelt "Stiggy" il quale mi ha detto che da Valencia sulla mia moto avrebbe corso Hopkins, ci tengo a precisare che non mi ? stata offerta la terza motoSBK, come ha detto qualcuno...quella notizia ? stata una doccia fredda..."
- Ed ora, hai delle alternative o delle proposte?
"Sono stato contattato nei giorni seguenti da un team non ufficiale, sempre per la SBK, non so ancora se ci siano tutte le premesse giuste per correre...in ogni caso sto lavorando tanto per poter trovare quanto prima una situazione competitiva..Mi piacerebbe molto il progetto della futura Moto2, mi motiverebbe moltissimo".
- Molti giudicano o giudicavano il mondiale delle derivate di serie come estraneo a questo tipo di manovre, trovi che l'ambiente negli ultimi tempi si stia snaturando?
"Anche io credevo nel clima famigliare della Superbike e pensavo che fosse innanzi tutto la passione e l'amore per le moto a dettare legge..."
- Come ? stato per te passare da impegnato ad escluso dal mondiale in cos? breve tempo?
"E' stato tutto tranne che piacevole, tanti credono che il correre in moto non sia una vera professione. Noi siamo molto fortunati perch? abbiamo la possibilit? di lottare per un sogno, il nostro lavoro ? anche la nostra passione..e questo ? bellissimo. Per?, vi assicuro che c'? tanta preparazione dietro, ci sono tante aspettative, la tua vita intera ? legata a quel progetto, a quell'obiettivo e l'impegno ? realmente grande se corri solo per passione e non per altri fini...Se vieni tagliato fuori in modo cos? improvviso ti senti spiazzato. Sono comunque abituato a reagire anche alle situazioni difficili con l'entusiasmo e con la carica. Non mollo di certo ora".
- Se ti chiedessero di fare un bilancio della tua esperienza in SBK fino ad ora?
"Sono totalmente insoddisfatto, dopo l'anno con il Team Ten Kate dove ho concluso settimo a fine anno, questa sarebbe stata la seconda vera possibilit? per me con una squadra competitiva, il mio obiettivo era molto alto".
- Secondo noi il vero Rolfo per un motivo o per un altro non si ? visto, in queste stagioni, in pi? di una circostanza ti abbiamo visto lottare con i primi, dimostrazione che il pilota ha le capacit?. Allora cosa ti ? mancato per esprimerti al meglio e per trovare la costanza di rendimento?
Ho esordito in SBK nel 2006 con il team privato Caracchi, dopo il buon quinto posto a Phillip Island e qualche discreto settimo, ottavo posto durante la stagione, ? sato realmente difficile stare al passo dei team ufficiali che, nel frattempo, avevano investito molto nello sviluppo e nelle giornate di test...
In SBK perdere "soli" due decimi, in tanti casi significa essere fuori zona punti.
Ho avuto poi l'occasione di fare da Test Rider per la Supersport per realizzare una comparazione per una rivista. Ho girato molto forte e sono stato notato dal Team Ten Kate, ho corso per loro in SBK nel 2007, quella ? stata la prima vera possibilit? in Superbike.
Ad Assen ho ottenuto il primo quinto posto e poi sempre in crescendo fino a Monza dove ho perso il secondo posto per colpa della benzina. La gara dopo in Inghilterra ho concluso quarto gara uno, potevo nuovamente lottare per il podio ma gara due ? stata annullata per la pioggia...
Altre sfortune tecniche mi hanno fatto spesso perdere punti preziosi...da li a fine stagione e in molte occasioni mi sono "aggirato" alla zona podio, come a Brno senza per? riuscire nell'impresa. Il paragone con Toseland, ottimo pilota con ormai tanta esperienza in SBK, non giocava certo a mio favore. Ho concluso al settimo posto a pari merito con Lanzi. Con i punti di Monza e altre gare buttate a causa di un po' di sfortuna, avrei potuto concludere quarto-quinto a fine anno...e probabilmente avrei avuto la possibilit? di restare nel Team. Ma, come diceva un caro amico, le gare non si vincono con i "se" e con i "ma"... Avevo creato un ottimo rapporto con i ragazzi della mia squadra, ? stata dura lasciarli... Sentivo di meritare quella possibilit? perch? nel corso dell'anno ero cresciuto molto a livello di guida. il passaggio dalla 250 all'SBK richiede comunque un po' di tempo.
L'anno seguente, 2008, ho corso con il Team privato Honda Althea, esordiente in SBK, nonostante la buona volont? e l'impegno massimo da parte mia e della squadra, ? sempre stata un'impresa andare a punti, a parte qualche sporadica lotta tra i primi, non avevamo ancora le basi per essere costanti a livello di messa a punto e, in un anno in cui l'SBK cominciava ad essere ancora pi? competitiva, eravamo spesso 18-20 piloti in un solo secondo, l'esperienza e il livello dei Team Ufficiali faceva sicuramente la differenza.., sono state "mazzate", insomma. A parte l'infortunio prima di Monza che mi ha costretto a stare fermo un po', mentalmente e fisicamente mi sono sentito al cento per cento tutto l'anno e non ho mai mollato, nemmeno per un secondo..."
E questo doveva essere l'anno del riscatto..."
- Credi che Hopkins possa subito essere protagonista?
"Sicuramente si far? notare, la sua guida "particolare" non molto pulita, spesso premia in Superbike".
Un ringraziamento sentito e di cuore a Roberto Rolfo e al suo staff da Parte di SBK POINT.
Rinnovo l'in bocca al lupo per un rientro veloce alle corse!
"Crepi il lupo e Sempre Gasss!"
Fabio Cataldo.
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