Parlare del fine settimana vissuto da Max Biaggi al Nurburgring ? a tratti inspiegabile. Si pu? cercare valide e attendibili ragioni merito, ma sono in pochi a trovare reali motivazioni sul rendimento sottotono del Corsaro.
Marco Borciani, interpellato dai pi? al termine della seconda manche, ha confermato queste impressioni: a dispetto delle attese, i suoi piloti non stanno rispettando i piani di inizio stagione.
Possono vivere gare da leoni (vedi Losail e Phillip Island), cos? come ritrovarsi a met? classifica senza cause logiche e conosciute. Fattore tecnico? In Ducati, e lo stesso Borciani, assicurano che le 1098 Sterilgarda sono moto competitive, "monitorate" da vicino da Borgo Panigale. Fattore umano? Se parliamo di Max Biaggi, il valore non si pu? oggettivamente discutere, dati alla mano e ripensando alla furia agonistica mostrata nei primi due round stagionali.
Resta quindi incomprensibile il perch? Biaggi passi dal mostrare un ritmo velocissimo nei due giorni di prove ad incappare in una domenica storta in tutti i sensi. Caduta nel warm-up, dolori al piede che ne hanno compromesso il rendimento in Gara 1, meno nella seconda, forse anche grazie alla bandiera rossa esposta anzitempo. La forma fisica non pu? spiegare e/o raccontare il perch? Biaggi in Germania si porti a casa il poco generoso bottino di 12 punti, frutto di un 13? e 7? posto nelle due manche.
Doveva essere un weekend importante, a tratti fondamentale, per le sue sorti, sia del presente (dare finalmente quella "svolta" attesa dal post-Australia) che in ottica 2009, con le voci di un imminente accorto con Ducati Factory smentite e confermate allo stesso tempo. Le due gare del Nurburgring non hanno offerto spunti oggettivi per gli uomini di Davide Tardozzi nel propendere verso la firma con il quattro volte iridato. L'esperienza conta. Il valore non si discute. Il rendimento con la Ducati lascia a desiderare. Ducati Xerox deve trovare un sostituto ad un certo Troy Bayliss, che la sua 1098, mal che vada, ai margini del podio la riesce a portare. Max Biaggi questo no, non in questo momento. Ducati deve puntare su basi solide e certezze di successo, perch? gli avversari sono quelli che sono ed in prospettiva rischiando di rovinare i piani vittoriosi tra le derivate di serie.
"Seguiamo da vicino Max Biaggi, ? naturale che possiamo pensare a lui per il 2009", aveva detto a Monza Davide Tardozzi. "Max deve per? dimostrare di poter lottare con i primi con la 1098: lo ha fatto nelle prime due gare, se riuscir? a ripetersi sar? sicuramente tra i papabili per una moto ufficiale".
Quasi una "speranza" per Tardozzi & co, considerando che il "progetto-Biaggi" era ben definito alla vigilia di questa stagione.
Non ? un mistero l'interesse reciproco per unire le strade dal 2009, affidandogli la 1098 di punta con al suo fianco un pilota giovane, che si tratti di Michel Fabrizio (il quale, inversamente al suo concittadino, sta iniziando a ben figurare con la 1200cc dopo un inizio complicato) o Niccol? Canepa, saetta nei test tanto con la 1098 quanto con la Desmosedici MotoGP.
Marco Borciani, interpellato dai pi? al termine della seconda manche, ha confermato queste impressioni: a dispetto delle attese, i suoi piloti non stanno rispettando i piani di inizio stagione.
Possono vivere gare da leoni (vedi Losail e Phillip Island), cos? come ritrovarsi a met? classifica senza cause logiche e conosciute. Fattore tecnico? In Ducati, e lo stesso Borciani, assicurano che le 1098 Sterilgarda sono moto competitive, "monitorate" da vicino da Borgo Panigale. Fattore umano? Se parliamo di Max Biaggi, il valore non si pu? oggettivamente discutere, dati alla mano e ripensando alla furia agonistica mostrata nei primi due round stagionali.
Resta quindi incomprensibile il perch? Biaggi passi dal mostrare un ritmo velocissimo nei due giorni di prove ad incappare in una domenica storta in tutti i sensi. Caduta nel warm-up, dolori al piede che ne hanno compromesso il rendimento in Gara 1, meno nella seconda, forse anche grazie alla bandiera rossa esposta anzitempo. La forma fisica non pu? spiegare e/o raccontare il perch? Biaggi in Germania si porti a casa il poco generoso bottino di 12 punti, frutto di un 13? e 7? posto nelle due manche.
Doveva essere un weekend importante, a tratti fondamentale, per le sue sorti, sia del presente (dare finalmente quella "svolta" attesa dal post-Australia) che in ottica 2009, con le voci di un imminente accorto con Ducati Factory smentite e confermate allo stesso tempo. Le due gare del Nurburgring non hanno offerto spunti oggettivi per gli uomini di Davide Tardozzi nel propendere verso la firma con il quattro volte iridato. L'esperienza conta. Il valore non si discute. Il rendimento con la Ducati lascia a desiderare. Ducati Xerox deve trovare un sostituto ad un certo Troy Bayliss, che la sua 1098, mal che vada, ai margini del podio la riesce a portare. Max Biaggi questo no, non in questo momento. Ducati deve puntare su basi solide e certezze di successo, perch? gli avversari sono quelli che sono ed in prospettiva rischiando di rovinare i piani vittoriosi tra le derivate di serie.
"Seguiamo da vicino Max Biaggi, ? naturale che possiamo pensare a lui per il 2009", aveva detto a Monza Davide Tardozzi. "Max deve per? dimostrare di poter lottare con i primi con la 1098: lo ha fatto nelle prime due gare, se riuscir? a ripetersi sar? sicuramente tra i papabili per una moto ufficiale".
Quasi una "speranza" per Tardozzi & co, considerando che il "progetto-Biaggi" era ben definito alla vigilia di questa stagione.
Non ? un mistero l'interesse reciproco per unire le strade dal 2009, affidandogli la 1098 di punta con al suo fianco un pilota giovane, che si tratti di Michel Fabrizio (il quale, inversamente al suo concittadino, sta iniziando a ben figurare con la 1200cc dopo un inizio complicato) o Niccol? Canepa, saetta nei test tanto con la 1098 quanto con la Desmosedici MotoGP.
Comment