egoisticamente parlando sono gare splendide, io le seguo sempre, a volte anche di persona, per? chunque abbia un minimo di buon senso non pu? non sentire un senso di disagio....per passione o per soldi, siamo oramai entrati nel territorio della follia assoluta....con i mezzi di oggi le velocit? medie sono davvero troppo elevate, diventa una roulette russa, soprattutto considerando che a differenza del TT, la NW200 e la Ulster GP hanno ancora la partenza in gruppo!!! . Questo significa, i primi giri, guidare in stradine di campagna gomito a gomito a 300+ km/h in gruppi di 4/5 piloti...e poi c'? sempre la rottura meccanica o l'imponderabile. Inoltre una cosa che mi ha fatto riflettere ? che i vari McGuinness, Farquart, Loughter e Martin (all'ultimo BSB disputato a Brands ? arrivato attorno al 14mo posto) nelle loro partecipazioni alle gare in short circuit sono piloti modesti.... (si salva solo Rutter) mi chiedo quale sia il reale valore tecnico dele road races
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NW200: Ciao Robert, un altro Dunlop da la vita su strada...
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Originally posted by THEPRETENDER View Postuna cosa che mi ha fatto riflettere è che i vari McGuinness, Farquart, Loughter e Martin (all'ultimo BSB disputato a Brands è arrivato attorno al 14mo posto) nelle loro partecipazioni alle gare in short circuit sono piloti modesti.... (si salva solo Rutter) mi chiedo quale sia il reale valore tecnico dele road races
Stessa cosa se lo avessi chiesto qualche anno fa a Joey Dunlop (5 titoli F1 TT, campionato antenato della SBK) o Steve Hislop.
Per i piloti che hai citato il discorso è un pò diverso, McGuinness corre regolarmente in pista nella supersport inglese, Ryan Farquhar fa quasi esclusivamente gare su strada, Ian Lougher ha per anni corso sia su strada che in pista (correva nell'europeo 250 insieme a Biaggi) ma poi ha optato per correre su strada perchè costa meno come campionato e a Guy Martin nel 2005 stavano per dargli la wild card per il mondiale SBK.
c'è anche chi come Cameron Donald che è arrivato a podio nella Superstock inglese nell'ultima gara e ha fatto secondo in gara 2 della SBK quest'anno alla NW 200.Last edited by gillescorona; 18-05-08, 08:42.
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[QUOTE=gillescorona;4293256]Vallo a dire a Fogarty quanto sono modesti i piloti che corrono nelle road races e poi vediamo che ti dice, pi? volte ha rimarcato che le sue vittorie alla NW 200 o al TT valgono molto ma molto di pi? dei suoi mondiali in SBK.
se fosse vero quello che dice allora sarebbe rimasto nelle road races tutta la carriera!!! Invece una volta vinto da giovane, arrivederci e grazie, al TT si ? fatto rivedere al centenario per il lap of honour!!!! Io sono convinto che il 90% dei piloti che corrono al TT sono l? per mettersi in evidenza e cercare passare appena possibile alle corse in circuito corto. Si guadagna di pi? e ci si fa meno male. C'? anche una nicchia di appassionati che invece ci crede veramente. Tra questi metterei Anstey (basta guardargli gli occhi per capire.. ) e il clan Dunlop. Attenzione per?, non vogliamo chiamarli pazzoidi, d'accordo, per? si tratta di persone perlomeno "eccentriche". Ad esempio Robert Dunlop aveva rifiutato le cure antidolorifiche dopo l'accorciamento della gamba in seguito all'incidente al TT del '94.... non so se ci rendiamo conto di cosa vuol dire subire l'accorciamento di 3 cm di un arto senza antidolorifici.... e a che pro? che senso ha?? A me piacciono le moto, mi piace la velocit? ma personalmente ho una scala di valori molto diversa, i rischi inutili se possibile cerco di evitarli, non di aumentarli, sorry.
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Originally posted by THEPRETENDER View Postegoisticamente parlando sono gare splendide, io le seguo sempre, a volte anche di persona, per? chunque abbia un minimo di buon senso non pu? non sentire un senso di disagio....per passione o per soldi, siamo oramai entrati nel territorio della follia assoluta....con i mezzi di oggi le velocit? medie sono davvero troppo elevate, diventa una roulette russa, soprattutto considerando che a differenza del TT, la NW200 e la Ulster GP hanno ancora la partenza in gruppo!!! . Questo significa, i primi giri, guidare in stradine di campagna gomito a gomito a 300+ km/h in gruppi di 4/5 piloti...e poi c'? sempre la rottura meccanica o l'imponderabile. Inoltre una cosa che mi ha fatto riflettere ? che i vari McGuinness, Farquart, Loughter e Martin (all'ultimo BSB disputato a Brands ? arrivato attorno al 14mo posto) nelle loro partecipazioni alle gare in short circuit sono piloti modesti.... (si salva solo Rutter) mi chiedo quale sia il reale valore tecnico dele road races
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Originally posted by MiKiFF View PostL'alpinismo non ? la scalata dell'everest, ? come dire che il motociclismo ? il TT...
Per per me tutto il contorno di queste gare, l'aria che si respira, la presenza spesso di classi storiche quanto di quelle novizie quali gli sputerini, sono senz'altro riflesso di un profondo sentire la moto perch? lo scopo ? il ritrovo di appassionati che vogliono VIVERE la moto, insieme, e la gara quasi diventa un contorno, una parata...
... ma la competizione esasperata di certe gare per me altro non ? che una sfida a chi ce l'ha pi? grosso in quanto nessuna passione giustifica la perdita della vita perk? ci sono svariati altri modi pi? sicuri di confronto su due ruote...
... in passato o si correva cos? o non si correva, e la scelta era tra non vivere un'esperienza e viverla, dunque era senz'altro da apprezzare il coraggio, ma oggi?
Ripeto, io ho fatto e credo rifar? gare in salita ma un conto ? fregarsene di lividi e fratture, io le metto sempre in conto e sto al gioco quando vado su strada e pista...
... ma l'esser disposti ad essere quell'uno su 100 che viste le velocit? assurde inesorabilmente muore pur di stare davanti no, non ? pi? sport, non ? passione, ? follia...
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Mah... per me gare in salita con velocità media massima 100 km/h su 3 chilometri con commissari che possono fermare quelli che salgono dopo di te non sono confrontabili con competizioni in salita e discesa, bosco e riviera, per lo più senza protezioni, che durano decine di minuti a velocità media superiore a 200 km/h e magari con addirittura partenze di gruppo...Last edited by MiKiFF; 19-05-08, 07:34.
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Originally posted by MiKiFF View PostMah... per me gare in salita con velocità media massima 100 km/h su 3 chilometri con commissari che possono fermare quelli che salgono dopo di te non sono confrontabili con competizioni in salita e discesa, bosco e riviera, per lo più senza protezioni, che durano decine di minuti a velocità media superiore a 200 km/h e magari con addirittura partenze di gruppo...
ma non vorrei entrare in una discussione con te su questo....la passione spesso fa' vedere le cose da un punto di vista diverso rispetto a quando si commentano fatti come questa triste scomparsa di un altro grande appassionato di moto, si chiami Dunlop, Jeffries o Jerome Seund ( era uno specialista del Nurburgring)....
x me massimo rispetto x chi mette la propria passione al di sopra della propria vita, che sia x scalare una vetta o per planare x 20km con un ala in carbonio o scendere a 150mt sott'acqua non importa.....finche' cio' non lede la sicurezza altrui !Last edited by Alone; 19-05-08, 07:46.
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Ecco allora siamo proprio su lunghezze d'onda diverse, per me mettere la propria passione sopra la propria vita quando ci sono altri infiniti modi di esercitarla senza troppi pericoli non ha senso e di certo la mia ammirazione ce l'hanno per le capacità di guida ma non certo per questo...
******* eva ma sei stato al Nurburgring?
Maledetto!!!
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Originally posted by MiKiFF View PostEcco allora siamo proprio su lunghezze d'onda diverse, per me mettere la propria passione sopra la propria vita quando ci sono altri infiniti modi di esercitarla senza troppi pericoli non ha senso e di certo la mia ammirazione ce l'hanno per le capacit? di guida ma non certo per questo...
******* eva ma sei stato al Nurburgring?
Maledetto!!!
pero' anche te....predichi bene e razzoli male.....
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Originally posted by MiKiFF View PostGuarda nelle gare in salita che ho visto io farsi molto male ? abbastanza difficile se non sei folle, mentre su 60 chilometri di gara a 200 all'ora basta un niente e saluti la curva...
Quest'anno ci torni?
Se s? vengo ank'io!
e il bello ? che mi sto' divertendo come non mi succedeva da tempo!!
cmq al Ring ci torno, forse l'anno prossimo se non gia' a settembre...
dipende come gira il lavoro...
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Originally posted by nik74 View Postnon so da dove è tratto l'articolo... ma sono le solite polemiche ipocrite che escono in questi casi
mi spiego meglio: che senso ha l'alpinismo (solo x fare un esempio)? perchè rischiare la pelle solo x scalare un 8000?
il TT ha fatto 200 e rotti morti in 100 anni ... circa gli stessi del solo monte Everest
chi si lancia in certe avventure/pazzie e si prende certi rischi... lo fa x passione irrefrenabile
nessuno obbliga un motociclista a correre su strada invece che su pista, così come nessuno obbliga un alpinista a cercare cime e vie difficili invece che meno pericolose
e ci sarebbero decine di altri esempi... aboliamo tutto allora: moto, montagna, paracadutismo ecc... a rischio pure freccette e curling... solo scacchi e sudoku
Per di più,per avvalorare la loro tesi,con notizie dell'accaduto non precise.
Parlano del fatto che abbia perso il coltrollo della moto lasciando intuire per colpa sua e per l'alta velocità,peccato senza specificare che non è stata certo colpa sua,ma di un grippaggio,come avvenne per Britton...e dopo è stato investito dal pilota che lo aveva appena superato.
Se non è sfortuna questa!
Chi accetta di correre su strada sa il rischio che corre!!
Il monte everest ha fatto molte più vittime del TT,ma tutt'ora ogni anno in centinaia ne tentano l'ascesa...ma lo stesso Monte Bianco in Italia ha fatto decine di morti,eppure nessuno si sogna di impedire l'alpinismo e nemmeno di regolamentarlo,chiunque può tentare l'ascesa!!
Senza contare le decine di morti che avvengono durante le immersioni!!
I morti alla Parigi-Dakar o durante gare simili, o quelli nei rally automobilistici ecc..
Esistono centinaia di attività potenzialmente letali,ma chissà come mai si attaccan sempre le gare su strada...Last edited by Ruffryders; 22-05-08, 11:34.
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Su Motosprint hanno dedicato una pagina a Robert Dunlop dopo le pagine della Motogp e prima delle pagine della 250. Per fortuna non è stata fatta la solita retorica sulle corse su strada. L'articolo ha spiegato com'è accaduto l'incidente che ha una dinamica che nessuna misura di sicurezza potrà eliminare dalle gare in moto, ovunque si corra.
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Originally posted by nik74 View Postnon so da dove ? tratto l'articolo... ma sono le solite polemiche ipocrite che escono in questi casi
mi spiego meglio: che senso ha l'alpinismo (solo x fare un esempio)? perch? rischiare la pelle solo x scalare un 8000?
il TT ha fatto 200 e rotti morti in 100 anni ... circa gli stessi del solo monte Everest
chi si lancia in certe avventure/pazzie e si prende certi rischi... lo fa x passione irrefrenabile
nessuno obbliga un motociclista a correre su strada invece che su pista, cos? come nessuno obbliga un alpinista a cercare cime e vie difficili invece che meno pericolose
e ci sarebbero decine di altri esempi... aboliamo tutto allora: moto, montagna, paracadutismo ecc... a rischio pure freccette e curling... solo scacchi e sudoku
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