Il commento pi? veritiero ? uscito fuori per voce di Ronald Ten Kate. "La prestazione di "Kiyo"? Un mistero. Davvero, non ho spiegazioni, meglio chiedete a lui stesso il perch?". Sintesi perfetta dell'incrocio di sguardi di molti addetti ai lavori, con un punto interrogativo stampato sul volto dei pi? al quesito "Ma Ryuichi Kiyonari correva questo weekend?".
Insomma, se c'era non si ? visto. Non perch? da buon giapponese prodotto del vivaio Honda ? uno che parla poco e solo lo stretto necessario: il buon Kiyo non si ? fatto notare, se non per un bilancio che definire "fallimentare" ? una valutazione quantomai oggettiva. Sempre indietro in classifica, presenza costante nei meandri delle retrovie del Mondiale Superbike. Per inciso, questi i fatti: fuori dalla Superpole (20? nelle qualifiche), nelle due manche ha raccolto un 22? e 19? posto. Da non crederci. D'accordo: la nuova Fireblade ? al 20 % del proprio sviluppo. Vero, ma Checa e Sofuoglu sono andati discretamente, e hanno meno kilometri alle spalle del pilota giapponese, uno dei primi a testare la CBR 2008 a Motegi la scorsa estate.
Come si spiega dunque la prestazione di Ryuichi Kiyonari a Losail? Un weekend nero pu? capitare: succede a tutti, da Bayliss all'ultimo della Stock 600. D'altronde il due volte campione del British Superbike non pu? aver disimparato a guidare in poco meno di 3 mesi: parliamo pur sempre del pilota scelto dalla Honda per sostituire in MotoGP nel 2003 il compianto Daijiro Kato, selezionato dopo la formidabile "wild-card" a Sugo tra le Supersport, dove ha sfiorato la vittoria all'esordio iridato. Parliamo poi dello stesso protagonista delle ultime edizioni della 8 ore di Suzuka, dove pur conoscendo alla perfezione la RRW ufficiale si ? messo dietro sul piano cronometrico gente come Vermeulen e Toseland, solo per fare due nomi. Ryuichi ? poi lo stesso che ha conquistato, dominando, gli ultimi due campionati del British Superbike, con qualche errore di troppo ma con una superiorit? non solo frutto del proprio pacchetto tecnico (Honda HRC, coperture Michelin).
Kiyonari ha vissuto questo weekend come il primo test con la Honda 2007-Ten Kate, lo scorso mese di novembre: non ? caduto tre volte come all'epoca, non ha disintegrato la propria Fireblade, ma ? rimasto staccatissimo dai propri compagni di squadra. Perch? tutto questo? Il tracciato di Doha non gli va a genio, ok. Le Pirelli sono difficili da comprendere, verissimo. Poi? Sentiamo il commento del diretto interessato: "C'? poco da dire su questo weekend. Sin dal primo giorno ho avuto notevoli problemi di bilanciamento, non riuscivo ad avere il giusto feeling non la moto. Non mi era capitata una situazione simile. Inoltre la mia Fireblade ? diversa da quelle di Carlos Checa e Kenan Sofuoglu, visto che ho uno stile di guida particolare. Forse lo devo cambiare per adattarmi meglio alle Pirelli, vedremo nelle prossime gare".
Purtroppo ? cos? quando non si pu? provare durante l'inverno, se non tre giorni ad Almeria. Vedremo forse il vero Ryuichi Kiyonari solo a Valencia, anche perch? un risultato del genere non mette solo in dubbio il suo valore, ma anche la competitivit? del British Superbike, nonch? alcune scelte di casa Honda.
Insomma, se c'era non si ? visto. Non perch? da buon giapponese prodotto del vivaio Honda ? uno che parla poco e solo lo stretto necessario: il buon Kiyo non si ? fatto notare, se non per un bilancio che definire "fallimentare" ? una valutazione quantomai oggettiva. Sempre indietro in classifica, presenza costante nei meandri delle retrovie del Mondiale Superbike. Per inciso, questi i fatti: fuori dalla Superpole (20? nelle qualifiche), nelle due manche ha raccolto un 22? e 19? posto. Da non crederci. D'accordo: la nuova Fireblade ? al 20 % del proprio sviluppo. Vero, ma Checa e Sofuoglu sono andati discretamente, e hanno meno kilometri alle spalle del pilota giapponese, uno dei primi a testare la CBR 2008 a Motegi la scorsa estate.
Come si spiega dunque la prestazione di Ryuichi Kiyonari a Losail? Un weekend nero pu? capitare: succede a tutti, da Bayliss all'ultimo della Stock 600. D'altronde il due volte campione del British Superbike non pu? aver disimparato a guidare in poco meno di 3 mesi: parliamo pur sempre del pilota scelto dalla Honda per sostituire in MotoGP nel 2003 il compianto Daijiro Kato, selezionato dopo la formidabile "wild-card" a Sugo tra le Supersport, dove ha sfiorato la vittoria all'esordio iridato. Parliamo poi dello stesso protagonista delle ultime edizioni della 8 ore di Suzuka, dove pur conoscendo alla perfezione la RRW ufficiale si ? messo dietro sul piano cronometrico gente come Vermeulen e Toseland, solo per fare due nomi. Ryuichi ? poi lo stesso che ha conquistato, dominando, gli ultimi due campionati del British Superbike, con qualche errore di troppo ma con una superiorit? non solo frutto del proprio pacchetto tecnico (Honda HRC, coperture Michelin).
Kiyonari ha vissuto questo weekend come il primo test con la Honda 2007-Ten Kate, lo scorso mese di novembre: non ? caduto tre volte come all'epoca, non ha disintegrato la propria Fireblade, ma ? rimasto staccatissimo dai propri compagni di squadra. Perch? tutto questo? Il tracciato di Doha non gli va a genio, ok. Le Pirelli sono difficili da comprendere, verissimo. Poi? Sentiamo il commento del diretto interessato: "C'? poco da dire su questo weekend. Sin dal primo giorno ho avuto notevoli problemi di bilanciamento, non riuscivo ad avere il giusto feeling non la moto. Non mi era capitata una situazione simile. Inoltre la mia Fireblade ? diversa da quelle di Carlos Checa e Kenan Sofuoglu, visto che ho uno stile di guida particolare. Forse lo devo cambiare per adattarmi meglio alle Pirelli, vedremo nelle prossime gare".
Purtroppo ? cos? quando non si pu? provare durante l'inverno, se non tre giorni ad Almeria. Vedremo forse il vero Ryuichi Kiyonari solo a Valencia, anche perch? un risultato del genere non mette solo in dubbio il suo valore, ma anche la competitivit? del British Superbike, nonch? alcune scelte di casa Honda.
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