Iniziamo...
- Andiamo bene, andiamo bene. Però Kagayama, che è Kagayama, dopo i Test Pirelli a Phillip Island è davanti a tutti!
E' della Ducati che vogliamo sapere...
- La moto mi piace. La guido abbastanza bene, abbiamo centrato le misure. Ci ho messo un pò perchè volevo essere sicuro di non lasciare indietro niente di importante. Ora la moto ha un assetto base che mi soddisfa e che penso funzionerà non solo a Phillip Island.
Confessa: Si sentono i 200cc in più?
- Non sono la persona giusta per fare questo raffronto. Il bicilindrico non urla, non gira alto come un 4 cilindri e in rettilineo stai lì con gli altri, mica li superi...
Insomma, nessun vantaggio.
- Non direi. e poi se uno ha un vantaggio il regolamento lo penalizza subito...
Come va, da privato?
- Sono in una squadra alla quale dall'esterno non danno una lira. Xaus l'anno scorso ha finito sesto in campionato a più di cento punti dal vincitore. Però vi assicuro che questa squadra, allestita in fretta e furia e bisognosa del necessario rodaggio, una volta a regime farà la sua parte. Direi proprio che ci siamo.
In fondo non sei così privato...
- Ho tecnici di esperienza, che hanno già fatto campionati lavorando con sulla Ducati, e poi c'è l'ingeniere di pista, quello lo ha messo il reparto corse. Le cose importanti le toccano loro. Sanno dove mettere le mani. Marco Rigamonti non ha esperienza diretta di gare, ma è givane, attento, ha metodo e gli piace quello che fa. Ha le capacità per diventare uno dei più bravi.
Insomma, un bel Team.
- E parto per far bene. Altrimenti non sarei rimasto. Questa moto è nata bene, non vedo perchè non dovrei fare la mia parte.
Perchè non farlo con la Suzuki? Moto e squadra ufficiale?
- Per una questione economica. Solo una questione economica.
Con Borciani guadagnerai meno.
- La stagione 2007 andava ripagata, era giusto così. Con la Ducati è un'altra cosa e quei 500.000 euro che ho letto su Motosprint non li guadagno. Non ci vado neanche vicino.
Ti sei svenduto?
Sono rimasto per vincere il mondiale.
Così facendo, ti rifarai nel 2009.
- Voglio vincere. Il resto non conta.
Vero spirito Superbike.
- Prendi una moto di serie, cambi due o tre cose e vai in pista. Non vedo perchè questa Ducati, guidata da un pilota forte, non possa fare bene.
Un pilota forte può fare bene in Superbike come in MotoGP. No?
- E a volte le chiacchere degli addetti ai lavori e appassionati finiscono per essere smentite: Biaggi guida troppo pulito, Biaggi quando c'è da fare a sportellate non ci sta... Invece c'ero anchio e le ho anche date.
Però hai vinto solo due gare.
- La terza, quella di Donnintong, non l'ho vinta per un mio errore. Ho sbagliato l'ultima curva e Haga si è infilato. Sennò era una vittoria in più. Ma se c'è un pilota che non fa errori scagli la prima pietra. Comunque mi sono giocato il mondiale fino all'ultima gara e la Superbike mi ha conquistato. Ci rimarrò altri quattro anni.
Quattro?
- Stare un anno fermo mi ha rivitalizzato. Anima e corpo. 360 giorni senza moto sono tanti. E' un privilegio smettere e poi tornare ai massimi livelli, anche se in un campionato diverso. Quello Superbike è un Campionato indovinato. L'avessi capito prima, ci sarei passato molto prima.
Quanto prima?
- Prima! Guarda Edwards, è stato campione del mondo SBK e pur di andare in MotoGP ha accettato un ruolo di comprimario, ha accettato di fare del marketing, non delle gare. Gli interessava più esserci, guadagnare, che vincere.
Quanti sono in MotoGp per vincere?
- Non tanti. Per me non tanti.
Tu stavi per tornarci quest'anno.
- Gresini mi è sembrato sincero, quando mi ha cercato. Io, conoscendo quelli della Honda... gli ho detto: Se pensi di poter portare avanti questa possibilità fallo, se poi si arriva a qualcosa di concreto ne parliamo.
Non ci si è arrivati.
- Ringrazio Gresini, ma in Superbike sto molto bene. Ho ripreso a divertirmi. Non mi succedeva dalla 250.
Prima della Superbike ci sono stati gli anni della 500 e MotoGP!
- In MotoGP c'è troppo divario tra una moto e l'altra, tra un team e l'altro. Pensate davvero che Edwards sia quello visto negli ultimi anni? Nel 2006 mi sono fermato perchè non vedevo la possibilità di vincere. Con la Ducati D'Antin non potevo farcela. Così ho rinunciato a correre, alle luci della ribalta, ai soldi...
Poi...
- Ho accettato la Superbike per tornare a vincere. Potete immaginare la mia felicità nel riuscirci al debutto.
Se ti dicessero: C'è una Desmosedici, vuoi provarla? Risponderesti no grazie?
- Se hanno bisogno di una consulenza, eccomi quà. Ma provare per provare non mi interessa. Non vorrei andare più forte di Melandri. Sarebbe un macello...
Li guardi i GP?
- Pochi. Pochi pochi.
Cosa ti piace?
- I commenti del dopogara, sentire la solita solfa. Poi, accennato un sorriso, cambio canale...
Chi lo vince il titolo 2008?
- Vedo una lotta tra Stoner e Rossi. E Pedrosa che li frega tutti e due... Naturalmente può darsi che mi sbagli, però la mia idea è che zitto zitto, Pedrosa si infili tra i due litiganti.
Come vedi la 250 di oggi?
- Mmmm. La mia fa invidia alla MotoGP ancora oggi. Capirossi, Romboni, Jacque, Harada, Ukawa, Waldmann, le prime file facevano paura e la 250 faceva 5 milioni di telespettatori contro i 3 milioni della 500. Oggi scappano tutti in MotoGP, vanno dove ci sono più soldi, ma la 250 resta una bella categoria, formativa. Essere stato il più grande dopo Toni Mang non è male.
Cosa pensi dei baby piloti?
- Sembrano cresciuti in allevamento. Oggi è tutto programmato, tranne le delusioni. Qualche anno fa la prendevi con un altro spirito. Io ci sono arrivato per caso, per un felice incrociarsi di situazioni. La mia è la realizzazione di un sogno inatteso, tut'altro sapore di chi vuole riuscire a tutti i costi.
La Superbike, con i suoi over 35, è l'antitesi della 125.
- La Superbike è una una moto adulta. Una derivata di serie da 1000cc devi avere una certa età per guidarla.
A proposito di età, siamo a 36. Il miglior Biaggi è sempre quello di domani?
- Nel mio approccio alle gare sono meticoloso quanto nell'allenamento. Chiedo a me stesso di dare sempre il massimo e mi preparo al meglio per farlo.
E poi c'è sempre Marino Laghi, molto più di un fisioterapista personale.
- Quando ho avuto l'incidente nel 2004 se non fosse stato per Marino, per le quattro o cinque ore di terapia al giorno, non sarei tornato quello che sono così in fretta. Il medico che mi ha operato mi ha detto: ho fatto proprio un buon lavoro, ma la parte più difficile l'ha fatta lui. Invece di stare sei mesi fermo come dicevano i giapponesi, sono tornato in moto dopo due.
Biaggi "cattivo" e attaccabrighe. Un marchio a fuoco?
- Cattivo passi, sono uno a cui piace l'agonismo. Ma sta minchiata che sono attaccabrighe mi ha proprio rotto le scatole perchè non è vero.
Il Promoter della Superbike ti considera un valore aggiunto al Campionato.
- Mi fa piacere. Come vedere i tifosi sugli spalti. Non solo a Vallelunga e in Italia, ma anche all'estero.
Qualcuno tifa contro. Stupido?
- Inutile.
La Superbike prevede un contatto quotidiano con il pubblico. E' una cosa impegantiva?
- Sono entrato nel sistema in fretta. Il momento di unione con gli appassionati è bello. Certo le conferenze stampa con il pubblico sono un pò così, i giornalisti rischiano di venir sormontati dai tifosi, ma per noi è divertente.
Hai in programma altri quattro anni nella superbike e nel 2009 entreranno ufficialmente Aprilia, BMW, KTM. Si aprono nuovi orizzonti...
- Sono Case che faranno bene da subito. In Superbike c'è un filo diretto con le vendite, con gli utenti, non è pensabile che la BMW venga quì a fare una figuraccia.
Guardiamo più da vicino, al 2008
- La moto più temibile è la Yamaha, che nelle ultime gare del 2007 ha fatto grandi passi avanti e ha vinto il titolo marche. Dico sicuramente Haga e Bayliss. Poi si vedrà.
Cosa?
- Sono stato fermo tre mesi, ho provato sei giorni e me ne aspettano altri tre, a Febbraio in Qatar. Vedrò di farmeli bastare. Non ho la moto ufficiale, ho un Team privato, ho provato meno degli altri. Ma se hai sensibilità e astuzia per metterti nelle condizioni di rendere al meglio, tutto questo può non essere un problema.
- Andiamo bene, andiamo bene. Però Kagayama, che è Kagayama, dopo i Test Pirelli a Phillip Island è davanti a tutti!
E' della Ducati che vogliamo sapere...
- La moto mi piace. La guido abbastanza bene, abbiamo centrato le misure. Ci ho messo un pò perchè volevo essere sicuro di non lasciare indietro niente di importante. Ora la moto ha un assetto base che mi soddisfa e che penso funzionerà non solo a Phillip Island.
Confessa: Si sentono i 200cc in più?
- Non sono la persona giusta per fare questo raffronto. Il bicilindrico non urla, non gira alto come un 4 cilindri e in rettilineo stai lì con gli altri, mica li superi...
Insomma, nessun vantaggio.
- Non direi. e poi se uno ha un vantaggio il regolamento lo penalizza subito...
Come va, da privato?
- Sono in una squadra alla quale dall'esterno non danno una lira. Xaus l'anno scorso ha finito sesto in campionato a più di cento punti dal vincitore. Però vi assicuro che questa squadra, allestita in fretta e furia e bisognosa del necessario rodaggio, una volta a regime farà la sua parte. Direi proprio che ci siamo.
In fondo non sei così privato...
- Ho tecnici di esperienza, che hanno già fatto campionati lavorando con sulla Ducati, e poi c'è l'ingeniere di pista, quello lo ha messo il reparto corse. Le cose importanti le toccano loro. Sanno dove mettere le mani. Marco Rigamonti non ha esperienza diretta di gare, ma è givane, attento, ha metodo e gli piace quello che fa. Ha le capacità per diventare uno dei più bravi.
Insomma, un bel Team.
- E parto per far bene. Altrimenti non sarei rimasto. Questa moto è nata bene, non vedo perchè non dovrei fare la mia parte.
Perchè non farlo con la Suzuki? Moto e squadra ufficiale?
- Per una questione economica. Solo una questione economica.
Con Borciani guadagnerai meno.
- La stagione 2007 andava ripagata, era giusto così. Con la Ducati è un'altra cosa e quei 500.000 euro che ho letto su Motosprint non li guadagno. Non ci vado neanche vicino.
Ti sei svenduto?
Sono rimasto per vincere il mondiale.
Così facendo, ti rifarai nel 2009.
- Voglio vincere. Il resto non conta.
Vero spirito Superbike.
- Prendi una moto di serie, cambi due o tre cose e vai in pista. Non vedo perchè questa Ducati, guidata da un pilota forte, non possa fare bene.
Un pilota forte può fare bene in Superbike come in MotoGP. No?
- E a volte le chiacchere degli addetti ai lavori e appassionati finiscono per essere smentite: Biaggi guida troppo pulito, Biaggi quando c'è da fare a sportellate non ci sta... Invece c'ero anchio e le ho anche date.
Però hai vinto solo due gare.
- La terza, quella di Donnintong, non l'ho vinta per un mio errore. Ho sbagliato l'ultima curva e Haga si è infilato. Sennò era una vittoria in più. Ma se c'è un pilota che non fa errori scagli la prima pietra. Comunque mi sono giocato il mondiale fino all'ultima gara e la Superbike mi ha conquistato. Ci rimarrò altri quattro anni.
Quattro?
- Stare un anno fermo mi ha rivitalizzato. Anima e corpo. 360 giorni senza moto sono tanti. E' un privilegio smettere e poi tornare ai massimi livelli, anche se in un campionato diverso. Quello Superbike è un Campionato indovinato. L'avessi capito prima, ci sarei passato molto prima.
Quanto prima?
- Prima! Guarda Edwards, è stato campione del mondo SBK e pur di andare in MotoGP ha accettato un ruolo di comprimario, ha accettato di fare del marketing, non delle gare. Gli interessava più esserci, guadagnare, che vincere.
Quanti sono in MotoGp per vincere?
- Non tanti. Per me non tanti.
Tu stavi per tornarci quest'anno.
- Gresini mi è sembrato sincero, quando mi ha cercato. Io, conoscendo quelli della Honda... gli ho detto: Se pensi di poter portare avanti questa possibilità fallo, se poi si arriva a qualcosa di concreto ne parliamo.
Non ci si è arrivati.
- Ringrazio Gresini, ma in Superbike sto molto bene. Ho ripreso a divertirmi. Non mi succedeva dalla 250.
Prima della Superbike ci sono stati gli anni della 500 e MotoGP!
- In MotoGP c'è troppo divario tra una moto e l'altra, tra un team e l'altro. Pensate davvero che Edwards sia quello visto negli ultimi anni? Nel 2006 mi sono fermato perchè non vedevo la possibilità di vincere. Con la Ducati D'Antin non potevo farcela. Così ho rinunciato a correre, alle luci della ribalta, ai soldi...
Poi...
- Ho accettato la Superbike per tornare a vincere. Potete immaginare la mia felicità nel riuscirci al debutto.
Se ti dicessero: C'è una Desmosedici, vuoi provarla? Risponderesti no grazie?
- Se hanno bisogno di una consulenza, eccomi quà. Ma provare per provare non mi interessa. Non vorrei andare più forte di Melandri. Sarebbe un macello...
Li guardi i GP?
- Pochi. Pochi pochi.
Cosa ti piace?
- I commenti del dopogara, sentire la solita solfa. Poi, accennato un sorriso, cambio canale...
Chi lo vince il titolo 2008?
- Vedo una lotta tra Stoner e Rossi. E Pedrosa che li frega tutti e due... Naturalmente può darsi che mi sbagli, però la mia idea è che zitto zitto, Pedrosa si infili tra i due litiganti.
Come vedi la 250 di oggi?
- Mmmm. La mia fa invidia alla MotoGP ancora oggi. Capirossi, Romboni, Jacque, Harada, Ukawa, Waldmann, le prime file facevano paura e la 250 faceva 5 milioni di telespettatori contro i 3 milioni della 500. Oggi scappano tutti in MotoGP, vanno dove ci sono più soldi, ma la 250 resta una bella categoria, formativa. Essere stato il più grande dopo Toni Mang non è male.
Cosa pensi dei baby piloti?
- Sembrano cresciuti in allevamento. Oggi è tutto programmato, tranne le delusioni. Qualche anno fa la prendevi con un altro spirito. Io ci sono arrivato per caso, per un felice incrociarsi di situazioni. La mia è la realizzazione di un sogno inatteso, tut'altro sapore di chi vuole riuscire a tutti i costi.
La Superbike, con i suoi over 35, è l'antitesi della 125.
- La Superbike è una una moto adulta. Una derivata di serie da 1000cc devi avere una certa età per guidarla.
A proposito di età, siamo a 36. Il miglior Biaggi è sempre quello di domani?
- Nel mio approccio alle gare sono meticoloso quanto nell'allenamento. Chiedo a me stesso di dare sempre il massimo e mi preparo al meglio per farlo.
E poi c'è sempre Marino Laghi, molto più di un fisioterapista personale.
- Quando ho avuto l'incidente nel 2004 se non fosse stato per Marino, per le quattro o cinque ore di terapia al giorno, non sarei tornato quello che sono così in fretta. Il medico che mi ha operato mi ha detto: ho fatto proprio un buon lavoro, ma la parte più difficile l'ha fatta lui. Invece di stare sei mesi fermo come dicevano i giapponesi, sono tornato in moto dopo due.
Biaggi "cattivo" e attaccabrighe. Un marchio a fuoco?
- Cattivo passi, sono uno a cui piace l'agonismo. Ma sta minchiata che sono attaccabrighe mi ha proprio rotto le scatole perchè non è vero.
Il Promoter della Superbike ti considera un valore aggiunto al Campionato.
- Mi fa piacere. Come vedere i tifosi sugli spalti. Non solo a Vallelunga e in Italia, ma anche all'estero.
Qualcuno tifa contro. Stupido?
- Inutile.
La Superbike prevede un contatto quotidiano con il pubblico. E' una cosa impegantiva?
- Sono entrato nel sistema in fretta. Il momento di unione con gli appassionati è bello. Certo le conferenze stampa con il pubblico sono un pò così, i giornalisti rischiano di venir sormontati dai tifosi, ma per noi è divertente.
Hai in programma altri quattro anni nella superbike e nel 2009 entreranno ufficialmente Aprilia, BMW, KTM. Si aprono nuovi orizzonti...
- Sono Case che faranno bene da subito. In Superbike c'è un filo diretto con le vendite, con gli utenti, non è pensabile che la BMW venga quì a fare una figuraccia.
Guardiamo più da vicino, al 2008
- La moto più temibile è la Yamaha, che nelle ultime gare del 2007 ha fatto grandi passi avanti e ha vinto il titolo marche. Dico sicuramente Haga e Bayliss. Poi si vedrà.
Cosa?
- Sono stato fermo tre mesi, ho provato sei giorni e me ne aspettano altri tre, a Febbraio in Qatar. Vedrò di farmeli bastare. Non ho la moto ufficiale, ho un Team privato, ho provato meno degli altri. Ma se hai sensibilità e astuzia per metterti nelle condizioni di rendere al meglio, tutto questo può non essere un problema.
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