Pure Meda ora si interessa di Superbike!
Si vede che comincia a pensare di cercarsi un altro posto di lavoro dopo la MotoGp del 2008, con Rossi che affonda sottoterra!
Da Controcampo
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Il buon debutto di Desmomax. Senza gomme, ma con tanta grinta
Con la nuova 1098R del team Borciani Biaggi va bene da subito. Ma Bayliss stacca tutti
di Guido Meda
Volendo sfidare Bayliss su una pista a propria scelta ? decisamente meglio evitare Phillip Island. Lui l? non ha rivali. Anzi, la sensazione ? che un'altra volta nella sua carriera, potrebbe avere pochissimi rivali in assoluto anche nel 2008. La nuova Ducati 1098R (in realt? 1200 cc come da nuovo regolamento per i bicilindrici) ? una bestia speciale per fascino e prestazioni con la quale ci sentiamo di dire che anche Max Biaggi ha assolutamente detto la sua. Considerando che di esordio si trattava.
Il romano prende un secondo da Bayliss, ma bisogna tener conto almeno di due fattori: la storia che lega bayliss alla Ducati e al comportamento del bicilindrico ? ormai secolare, mentre per Biaggi si tratta di una prima assoluta. Inoltre a Biaggi non spettano ancora, in quanto pilota non ufficiale, le gomme Pirelli di nuovissima generazione.
Ecco perch? quel secondo che mette il numero 3 in settima posizone, va letto come un distacco contenuto. Si conferma la Yamaha con Haga, un secondo tempo a tre decimi da Bayliss e una carriera strapiena di follie, ma stravuota di titoli che forse avrebbe anche meritato se solo fosse stato meno irruente e un po' pi? ragionatore. Il giapponese funziona cos?, piace per questo, prendere o lasciare.
Haga precede Kagayama e e Nieto (entrambi con la Suzuki ex Biaggi), l'altra Yamaha con Corser e il neoacquisto Ducati ufficiale Michel Fabrizio, dal quale Biaggi ? staccato di un solo decimo.
Va tutto bene insomma. Il mondiale Superbike si preannuncia un'altra volta combattuto. Biaggi resta un riferimento e c'? da scommettere che la Ducati non far? altro che trattarlo da riferimento, mettendo il team bresciano di Borciani (Sterilgarda Go Eleven) che gli d? la moto in condizione di renderlo costantemente competitivo a dispetto del rango di team clienti. L'investimento fatto da Fg Sport per continuare ad avere il romano al via ? di quelli che giustificano le coccole. Eccome, anche se continuiamo a rimare anni luce lotnani dalle cifre che girano in MotoGp.
Dal momento dell'ingaggio Biaggi spinge per entrare nel cuore dei ducatisti. Diventare l'alternativa a Stoner nel mondo delle derivate di serie, che alla fine risulter? ancheuna maniera per essere di nuovo e anche a distanza, rivale di Rossi nel contendersi popolarit? e affetto degli appassionati.
"E' una moto completamente diversa dalla Suzuki - ha detto Biaggi dopo i suoi primi 69 giri - Devo dire che la prima sensazione ? decisamente positiva. In un team privato ? la prima volta, ma i miei tecnici vogliono dimostrare di saper gestire un pilota di primo piano. La mia sfida ? quella di provare a vincere con una squadra non ufficiale"
I tempi della giornata di test a Phillip Island (n.b. mancano Checa e la Honda Ten Kate campione del mondo in carica ancora in fase di allestimento)
1. Bayliss (Aus-Ducati) 1?32?5 (66 giri); 2. Haga (Gia-Yamaha) 1?32?8 (95); 3. Kagayama (Gia-Suzuki) 1?32?9 (70); 4. Nieto (Spa-Suzuki) 1?33?2 (65); 5. Corser (Aus-Yamaha) 1?33?4 (72); 6. Fabrizio (Ita-Ducati) 1?33?4 (77); 7. Biaggi (Ita-Ducati) 1?33?5 (69); 8. Xaus (Spa-Ducati) 1?33?5 (62); 9. Laconi (Fra-Kawasaki) 1?34?0 (70); 10. Neukirchner (Ger-Suzuki) 1?35?5 (85); 11. Tamada (Gia-Kawasaki) 1?35?8 (61).
Si vede che comincia a pensare di cercarsi un altro posto di lavoro dopo la MotoGp del 2008, con Rossi che affonda sottoterra!
Da Controcampo
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Il buon debutto di Desmomax. Senza gomme, ma con tanta grinta
Con la nuova 1098R del team Borciani Biaggi va bene da subito. Ma Bayliss stacca tutti
di Guido Meda
Volendo sfidare Bayliss su una pista a propria scelta ? decisamente meglio evitare Phillip Island. Lui l? non ha rivali. Anzi, la sensazione ? che un'altra volta nella sua carriera, potrebbe avere pochissimi rivali in assoluto anche nel 2008. La nuova Ducati 1098R (in realt? 1200 cc come da nuovo regolamento per i bicilindrici) ? una bestia speciale per fascino e prestazioni con la quale ci sentiamo di dire che anche Max Biaggi ha assolutamente detto la sua. Considerando che di esordio si trattava.
Il romano prende un secondo da Bayliss, ma bisogna tener conto almeno di due fattori: la storia che lega bayliss alla Ducati e al comportamento del bicilindrico ? ormai secolare, mentre per Biaggi si tratta di una prima assoluta. Inoltre a Biaggi non spettano ancora, in quanto pilota non ufficiale, le gomme Pirelli di nuovissima generazione.
Ecco perch? quel secondo che mette il numero 3 in settima posizone, va letto come un distacco contenuto. Si conferma la Yamaha con Haga, un secondo tempo a tre decimi da Bayliss e una carriera strapiena di follie, ma stravuota di titoli che forse avrebbe anche meritato se solo fosse stato meno irruente e un po' pi? ragionatore. Il giapponese funziona cos?, piace per questo, prendere o lasciare.
Haga precede Kagayama e e Nieto (entrambi con la Suzuki ex Biaggi), l'altra Yamaha con Corser e il neoacquisto Ducati ufficiale Michel Fabrizio, dal quale Biaggi ? staccato di un solo decimo.
Va tutto bene insomma. Il mondiale Superbike si preannuncia un'altra volta combattuto. Biaggi resta un riferimento e c'? da scommettere che la Ducati non far? altro che trattarlo da riferimento, mettendo il team bresciano di Borciani (Sterilgarda Go Eleven) che gli d? la moto in condizione di renderlo costantemente competitivo a dispetto del rango di team clienti. L'investimento fatto da Fg Sport per continuare ad avere il romano al via ? di quelli che giustificano le coccole. Eccome, anche se continuiamo a rimare anni luce lotnani dalle cifre che girano in MotoGp.
Dal momento dell'ingaggio Biaggi spinge per entrare nel cuore dei ducatisti. Diventare l'alternativa a Stoner nel mondo delle derivate di serie, che alla fine risulter? ancheuna maniera per essere di nuovo e anche a distanza, rivale di Rossi nel contendersi popolarit? e affetto degli appassionati.
"E' una moto completamente diversa dalla Suzuki - ha detto Biaggi dopo i suoi primi 69 giri - Devo dire che la prima sensazione ? decisamente positiva. In un team privato ? la prima volta, ma i miei tecnici vogliono dimostrare di saper gestire un pilota di primo piano. La mia sfida ? quella di provare a vincere con una squadra non ufficiale"
I tempi della giornata di test a Phillip Island (n.b. mancano Checa e la Honda Ten Kate campione del mondo in carica ancora in fase di allestimento)
1. Bayliss (Aus-Ducati) 1?32?5 (66 giri); 2. Haga (Gia-Yamaha) 1?32?8 (95); 3. Kagayama (Gia-Suzuki) 1?32?9 (70); 4. Nieto (Spa-Suzuki) 1?33?2 (65); 5. Corser (Aus-Yamaha) 1?33?4 (72); 6. Fabrizio (Ita-Ducati) 1?33?4 (77); 7. Biaggi (Ita-Ducati) 1?33?5 (69); 8. Xaus (Spa-Ducati) 1?33?5 (62); 9. Laconi (Fra-Kawasaki) 1?34?0 (70); 10. Neukirchner (Ger-Suzuki) 1?35?5 (85); 11. Tamada (Gia-Kawasaki) 1?35?8 (61).
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