Dal TGCom
Sembra una maledizione. Max Biaggi, dopo l'anno forzatamente sabbatico e il ritorno in Superbike, rischia di nuovo di finire ai margini del mondo dei centauri. L'ipotesi MotoGp, in sella alla Kawasaki, ? stata gi? scartata dall'interessato; il suo manubrio in Suzuki ? traballante, causa dissapori con Francis Batta, capo del team. Questioni di sponsor e scarse garanzie tecniche alla base della quasi consumata rottura.
A 36 anni non ? una passeggiata. I propositi di ritiro, di casco appeso al chiodo, sono lontani, ma Max Biaggi corre di nuovo il rischio di trovare porte chiuse, sprangate. Dop il 2006 passato sul divano a mordere il freno e le mani, prima di sorridere per la debacle di Valentino e la firma con la Suzuki, il romano torna a vedere gli stessi fantasmi dopo un primo anno in Superbike non proprio da buttare. Terzo posto assoluto e piedi vicini al podio pi? alto fino al penultimo capitolo iridato, palma del miglior esordiente della stagione e un nuovo gusto per le corse. Eppure, Biaggi assapora nuovamente l'amaro dell'oblio, anche a causa di pretese legittime ma forse non pi? accettabili da parte di team manager alla ricerca di acqua fresca e giovani rampanti. Cos?, sia la MotoGp che la sua nuova casa sembrano pronte a dare una doppia mandata e lasciarlo fuori, un altro anno.
L'unica offerta credibile dalla classe regina ? arrivata dalla Kawasaki, ma la freddezza dell'interessato ? stata pressoch? totale. Poche chance di raggiungere i vertici alla svelta, una sorta di ruolo da 'levatrice' del nuovo verdone che non si addice al personaggio. La doccia gelata, per?, arriva dalla Superbike. Nonostante i risultati positivi, infatti, Francis Batta, il 'gran capo' belga del box Alstara Suzuki, starebbe pensando a un clamoroso addio. Tutto parte da considerazioni economiche, legate alla richiesta di Biaggi di poter dare maggior visibilit? agli sponsor personali, per rimpinguare i 600mila euro dell'ingaggio attuale. Il 'niet' sembra definitivo e i problemi strutturali (specie della frizione) della moto giapponese suggeriscono al romano di riflettere bene sul da farsi, preoccupato dall'eventualit? di una stagione da comprimario di fronte alle Ducati e alle Yamaha. Un impasse che minaccia di faticare a sbloccarsi, riportando Max sul divano, come due anni fa.
Se finira' cosi vuol dire che non ha capito un kaiser
Sembra una maledizione. Max Biaggi, dopo l'anno forzatamente sabbatico e il ritorno in Superbike, rischia di nuovo di finire ai margini del mondo dei centauri. L'ipotesi MotoGp, in sella alla Kawasaki, ? stata gi? scartata dall'interessato; il suo manubrio in Suzuki ? traballante, causa dissapori con Francis Batta, capo del team. Questioni di sponsor e scarse garanzie tecniche alla base della quasi consumata rottura.
A 36 anni non ? una passeggiata. I propositi di ritiro, di casco appeso al chiodo, sono lontani, ma Max Biaggi corre di nuovo il rischio di trovare porte chiuse, sprangate. Dop il 2006 passato sul divano a mordere il freno e le mani, prima di sorridere per la debacle di Valentino e la firma con la Suzuki, il romano torna a vedere gli stessi fantasmi dopo un primo anno in Superbike non proprio da buttare. Terzo posto assoluto e piedi vicini al podio pi? alto fino al penultimo capitolo iridato, palma del miglior esordiente della stagione e un nuovo gusto per le corse. Eppure, Biaggi assapora nuovamente l'amaro dell'oblio, anche a causa di pretese legittime ma forse non pi? accettabili da parte di team manager alla ricerca di acqua fresca e giovani rampanti. Cos?, sia la MotoGp che la sua nuova casa sembrano pronte a dare una doppia mandata e lasciarlo fuori, un altro anno.
L'unica offerta credibile dalla classe regina ? arrivata dalla Kawasaki, ma la freddezza dell'interessato ? stata pressoch? totale. Poche chance di raggiungere i vertici alla svelta, una sorta di ruolo da 'levatrice' del nuovo verdone che non si addice al personaggio. La doccia gelata, per?, arriva dalla Superbike. Nonostante i risultati positivi, infatti, Francis Batta, il 'gran capo' belga del box Alstara Suzuki, starebbe pensando a un clamoroso addio. Tutto parte da considerazioni economiche, legate alla richiesta di Biaggi di poter dare maggior visibilit? agli sponsor personali, per rimpinguare i 600mila euro dell'ingaggio attuale. Il 'niet' sembra definitivo e i problemi strutturali (specie della frizione) della moto giapponese suggeriscono al romano di riflettere bene sul da farsi, preoccupato dall'eventualit? di una stagione da comprimario di fronte alle Ducati e alle Yamaha. Un impasse che minaccia di faticare a sbloccarsi, riportando Max sul divano, come due anni fa.
Se finira' cosi vuol dire che non ha capito un kaiser
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