Neil Hodgson senza una sella è come un Re senza trono.
Shot at 2007-07-14
Questa situazione Neil Hodgson la sta vivendo in un 2007 caratterizzato da molti test, tante chiamate importanti per sostituire piloti infortunati, qualche pensiero per la stagione che verrà. L'iridato 2003 della Superbike si è ritrovato per i primi mesi dell'anno a svolgere il ruolo di Tester Ducati/Bridgestone in MotoGP, con anche una possibilità (successivamente sfumata) di sostituire un malconcio Troy Bayliss con la 999 F07 a Valencia. Successivamente Hodgson è stato accostato alla Kawasaki MotoGP per il round di Le Mans (complice l'infortunio di Olivier Jacque), ha provato la Suzuki GSX-R 1000 K7 del team Rizla del British Superbike e, recentemente, la Honda Fireblade del team Corona's del Campionato Americano, moto con la quale tornerà in gara una-tantum la prossima settimana a Laguna Seca. Nel mezzo di queste sporadiche avventure, Neil Hodgson si è ritrovato proprio in questi giorni vicino ad una sella importante della MotoGP: la Honda RC212V del team Gresini orfana di Toni Elias.
La trattativa, portata avanti dal proprio manager Roger Burnett, era in fase avanzata, ma quando tutto sembrava prospettare un doppio-weekend agonistico di Hodgson nella top class (Sachsenring e Laguna Seca) ecco il colpo di scena: Neil ci ripensa, non vuole saperne di tornare in MotoGP. "Io mi ritengo un pilota da Superbike, è questo il mio mondo e lo sarà anche nel mio futuro", ha spiegato successivamente Hodgson alla stampa britannica, confermando la trattativa con Gresini ed il suo illustre ed imprevisto (per molti incomprensibile) rifiuto.
Roger Burnett è rimasto sorpreso dalla scelta del proprio assistito, tanto che ha provato in tutti i modi, invano, di convincerlo a tornare per due gare in MotoGP, anche solo per "pubblicizzarsi" in ottica 2008. Hodgson è stato chiaro e non ha lasciato spazio a ripensamenti: meglio una gara con una CBR privata nell'AMA Superbike che due appuntamenti in MotoGP senza alcuna garanzia. Questo l'Hodgson-pensiero, corteggiato da molte squadre del Mondiale Superbike, tra le quali il team di Carl Fogarty, dalla prossima stagione compagine di riferimento MV Agusta.
Shot at 2007-07-14
Questa situazione Neil Hodgson la sta vivendo in un 2007 caratterizzato da molti test, tante chiamate importanti per sostituire piloti infortunati, qualche pensiero per la stagione che verrà. L'iridato 2003 della Superbike si è ritrovato per i primi mesi dell'anno a svolgere il ruolo di Tester Ducati/Bridgestone in MotoGP, con anche una possibilità (successivamente sfumata) di sostituire un malconcio Troy Bayliss con la 999 F07 a Valencia. Successivamente Hodgson è stato accostato alla Kawasaki MotoGP per il round di Le Mans (complice l'infortunio di Olivier Jacque), ha provato la Suzuki GSX-R 1000 K7 del team Rizla del British Superbike e, recentemente, la Honda Fireblade del team Corona's del Campionato Americano, moto con la quale tornerà in gara una-tantum la prossima settimana a Laguna Seca. Nel mezzo di queste sporadiche avventure, Neil Hodgson si è ritrovato proprio in questi giorni vicino ad una sella importante della MotoGP: la Honda RC212V del team Gresini orfana di Toni Elias.
La trattativa, portata avanti dal proprio manager Roger Burnett, era in fase avanzata, ma quando tutto sembrava prospettare un doppio-weekend agonistico di Hodgson nella top class (Sachsenring e Laguna Seca) ecco il colpo di scena: Neil ci ripensa, non vuole saperne di tornare in MotoGP. "Io mi ritengo un pilota da Superbike, è questo il mio mondo e lo sarà anche nel mio futuro", ha spiegato successivamente Hodgson alla stampa britannica, confermando la trattativa con Gresini ed il suo illustre ed imprevisto (per molti incomprensibile) rifiuto.
Roger Burnett è rimasto sorpreso dalla scelta del proprio assistito, tanto che ha provato in tutti i modi, invano, di convincerlo a tornare per due gare in MotoGP, anche solo per "pubblicizzarsi" in ottica 2008. Hodgson è stato chiaro e non ha lasciato spazio a ripensamenti: meglio una gara con una CBR privata nell'AMA Superbike che due appuntamenti in MotoGP senza alcuna garanzia. Questo l'Hodgson-pensiero, corteggiato da molte squadre del Mondiale Superbike, tra le quali il team di Carl Fogarty, dalla prossima stagione compagine di riferimento MV Agusta.
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