Stranamente trovo su Motonline parole di riconoscimento e ammirazione per il pilota romano:
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![](http://www.motonline.com/img_repository/vate0707.jpg)
L'arrivo di Biaggi al box dopo la vittoria all'esordio in Qatar
A questo punto non si pu? non parlare di Biaggi. Perch? il suo approdo alla Superbike ha destato tanto clamore? La risposta ? semplice: la sua estromissione dai giochi che contano nella MotoGP non ? stata dettata da un calo di rendimento, dalla constatazione del principio della fine (di una splendida carriera), ma solo da questioni di contrapposizioni personali. In realt? nella MotoGP anche i suoi pi? feroci denigratori sapevano molto bene che Biaggi era uno fra i pochissimi in grado di dire ancora la sua anche contro il fenomeno Rossi.
In aggiunta a questo, Biaggi si? tirato a rimorchio, inevitabilmente, l?incarico di dimostrare a quei pivelli della Superbike la superiorit? netta dei piloti della MotoGP. Pi? volte sono stato accusato di smaccata partigianeria pro-Superbike; pi? volte mi ? stata rimproverata, anche aspramente, una mia presunta avversione per la MotoGP. A chi mi lancia queste accuse rispondo che ? la MotoGP ad aver sempre attaccato la Superbike, soprattutto non riuscendo a comprendere il successo di questo campionato attribuitole dal pubblico di tutto il mondo.
![](http://www.motonline.com/img_repository/vate0706.jpg)
Biaggi davanti a Corser, Haga e Kagayama
Nell?ambiente MotoGP, che ben conosco da anni, i piloti della SBK sono sempre stati considerati con sufficienza; nell?imminenza dell?approdo di Biaggi, molti personaggi del mondo dei prototipi avevano preannunciato un Biaggi dominatore per distacco; dopo la sua vittoria al debutto, Capirossi aveva detto: ?Avevo scommesso che avrebbe vinto tutte e due le corse...? e Valentino: ?Ho capito che se vado in Superbike posso vincere ancora per quindici anni?.
Questa teoria della netta superiorit? ? stata demolita dai fatti. Biaggi ha vinto una corsa su quattro, ma il suo essere un grande campione ? stato ribadito, anzi, esaltato, dal suo costante comportamento in corsa: sempre all?attacco, mai intimorito dalla rissa, capace di irresistibili rimonte, ha guidato la sua Suzuki con la testa e col polso, con un ritmo infernale che ha fatto subito capire agli avversari che per il titolo dovranno fare i conti anche con lui, forse soprattutto con lui. Perch? nonostante il ritmo sbaglia poco o nulla e sa amministrare se stesso e le gomme, usando anche i gomiti quando ? necessario.
La mia personale opinione ? che Biaggi l? in mezzo a quell?orda famelica non abbia paura di nessuno, ma anche i suoi avversari non hanno paura di lui. Sar? una lotta fantastica e Max ha gi? potuto constatare che il suo eventuale soprammanico non gli servir? pi? di tanto: in Superbike la derivazione di serie, le prestazioni inferiori e la monogomma stabiliscono un limite che ? alla portata di molti piloti, e il maggior potenziale di uno serve a poco, se non pu? essere sfruttato. E? come abbassare di dieci centimetri il cesto nella pallacanestro: a quel punto ci saranno molti pi? pivot e le stature oltre i due metri non conteranno molto. Ma lo spettacolo probabilmente ne godr? moltissimo.
Conclusione: sono convinto che i campioni pi? campioni siano quelli che vincono in MotoGP (e, credetemi, lo pensano anche i piloti della SBK, per i quali comunque i prototipi della massima cilindrata rimangono un punto di arrivo) ma lo spettacolo pi? entusiasmante lo d? la Superbike.
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L'arrivo di Biaggi al box dopo la vittoria all'esordio in Qatar
A questo punto non si pu? non parlare di Biaggi. Perch? il suo approdo alla Superbike ha destato tanto clamore? La risposta ? semplice: la sua estromissione dai giochi che contano nella MotoGP non ? stata dettata da un calo di rendimento, dalla constatazione del principio della fine (di una splendida carriera), ma solo da questioni di contrapposizioni personali. In realt? nella MotoGP anche i suoi pi? feroci denigratori sapevano molto bene che Biaggi era uno fra i pochissimi in grado di dire ancora la sua anche contro il fenomeno Rossi.
In aggiunta a questo, Biaggi si? tirato a rimorchio, inevitabilmente, l?incarico di dimostrare a quei pivelli della Superbike la superiorit? netta dei piloti della MotoGP. Pi? volte sono stato accusato di smaccata partigianeria pro-Superbike; pi? volte mi ? stata rimproverata, anche aspramente, una mia presunta avversione per la MotoGP. A chi mi lancia queste accuse rispondo che ? la MotoGP ad aver sempre attaccato la Superbike, soprattutto non riuscendo a comprendere il successo di questo campionato attribuitole dal pubblico di tutto il mondo.
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Biaggi davanti a Corser, Haga e Kagayama
Nell?ambiente MotoGP, che ben conosco da anni, i piloti della SBK sono sempre stati considerati con sufficienza; nell?imminenza dell?approdo di Biaggi, molti personaggi del mondo dei prototipi avevano preannunciato un Biaggi dominatore per distacco; dopo la sua vittoria al debutto, Capirossi aveva detto: ?Avevo scommesso che avrebbe vinto tutte e due le corse...? e Valentino: ?Ho capito che se vado in Superbike posso vincere ancora per quindici anni?.
Questa teoria della netta superiorit? ? stata demolita dai fatti. Biaggi ha vinto una corsa su quattro, ma il suo essere un grande campione ? stato ribadito, anzi, esaltato, dal suo costante comportamento in corsa: sempre all?attacco, mai intimorito dalla rissa, capace di irresistibili rimonte, ha guidato la sua Suzuki con la testa e col polso, con un ritmo infernale che ha fatto subito capire agli avversari che per il titolo dovranno fare i conti anche con lui, forse soprattutto con lui. Perch? nonostante il ritmo sbaglia poco o nulla e sa amministrare se stesso e le gomme, usando anche i gomiti quando ? necessario.
La mia personale opinione ? che Biaggi l? in mezzo a quell?orda famelica non abbia paura di nessuno, ma anche i suoi avversari non hanno paura di lui. Sar? una lotta fantastica e Max ha gi? potuto constatare che il suo eventuale soprammanico non gli servir? pi? di tanto: in Superbike la derivazione di serie, le prestazioni inferiori e la monogomma stabiliscono un limite che ? alla portata di molti piloti, e il maggior potenziale di uno serve a poco, se non pu? essere sfruttato. E? come abbassare di dieci centimetri il cesto nella pallacanestro: a quel punto ci saranno molti pi? pivot e le stature oltre i due metri non conteranno molto. Ma lo spettacolo probabilmente ne godr? moltissimo.
Conclusione: sono convinto che i campioni pi? campioni siano quelli che vincono in MotoGP (e, credetemi, lo pensano anche i piloti della SBK, per i quali comunque i prototipi della massima cilindrata rimangono un punto di arrivo) ma lo spettacolo pi? entusiasmante lo d? la Superbike.
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