Da Motonline.com
---------------------------------------
Per favore, la Gazzetta, Tuttosport e Stadio. ?Oggi si d? alle grandi letture sportive?? ? ironizza il mio edicolante. Arriva il sindaco del mio paese, tirato a lucido perch? deve mostrarsi tutta la mattinata in giro a piedi, visto che oggi le auto non circolano per la domenica ?pulita?. Anche lui mi chiede: ?Li legge sempre tutti e tre??. ?No ? rispondo ? ? perch? Biaggi ieri ha vinto...?. ?Eh s?, ? vero ? conferma il primo cittadino, che di moto mi risulta non sappia proprio nulla ? ha vinto la Superbike?. ?Ne ha vinta una e nell?altra ? arrivato secondo ? precisa un signore anziano sopraggiunto nel frattempo ? ed era la prima volta che correva in quel campionato?.
Non oso chiedere loro con che moto abbia corso, di sicuro non lo sanno, mi basta constatare che all?improvviso la Superbike ? entrata anche nella Pubblica Amministrazione e nei bar di tutta Italia.
Max dunque mi ? costato tre euro straordinari. Volevo vedere i titoli e li ho visti: ammetto che mi aspettavo ben di peggio, invece ho trovato titoli corretti, condivisibili, centrati, privi di esaltazione. Insomma, ho buttato via tre euro: quei titoli li avrei fatti anch?io. Possibile che in una sola giornata di frequentazione della sala stampa del mondiale Superbike i giornalisti della MotoGP siano rimasti folgorati?
Ma torniamo a Biaggi, che indubbiamente merita di essere il protagonista.
Ammirazione. Una forma di apprezzamento sincero. Una parola che mi ? venuta in mente subito vedendo le sue due gare in Qatar. Max ha scelto il basso profilo per il suo rientro nelle corse iridate, ha parlato poco, ma evidentemente si ? preparato bene e molto. Non si ? lasciato prendere dalla frenesia di primeggiare nei test, ma quando ha visto un semaforo rosso che si spegneva davanti al suo sguardo attento e concentratissimo ha dato libero sfogo al suo talento e la sua Suzuki GSX-R 1000 K7 ha capito di essere in buone mani.
Non ? da tutti vincere al debutto, e Max lo ha gi? fatto due volte. Significa che ? inutile parlare di caso. Il caso ? lui: ? nato per fare il pilota, il campione di motociclismo, e questo non c?? nessuno che non debba riconoscerglielo. La Superbike con lui in gara guadagna considerazione, pubblico, prospettive e la presenza ieri a Losail delle pi? celebri penne dei quotidiani sportivi nazionali testimonia la consapevolezza che il pilota Max Biaggi, quello che ha scelto di venire a correre in Superbike, sarebbe ancora un osso duro per tutti, e anche un vincente, con la moto e il team giusti, nel mondiale MotoGP. Il solo, assieme a Capirossi, capace di battersi ad armi pari ? se pari ? la moto ? col fenomeno Valentino Rossi.
pagina 1/2
---------------------------------------
Per favore, la Gazzetta, Tuttosport e Stadio. ?Oggi si d? alle grandi letture sportive?? ? ironizza il mio edicolante. Arriva il sindaco del mio paese, tirato a lucido perch? deve mostrarsi tutta la mattinata in giro a piedi, visto che oggi le auto non circolano per la domenica ?pulita?. Anche lui mi chiede: ?Li legge sempre tutti e tre??. ?No ? rispondo ? ? perch? Biaggi ieri ha vinto...?. ?Eh s?, ? vero ? conferma il primo cittadino, che di moto mi risulta non sappia proprio nulla ? ha vinto la Superbike?. ?Ne ha vinta una e nell?altra ? arrivato secondo ? precisa un signore anziano sopraggiunto nel frattempo ? ed era la prima volta che correva in quel campionato?.
Non oso chiedere loro con che moto abbia corso, di sicuro non lo sanno, mi basta constatare che all?improvviso la Superbike ? entrata anche nella Pubblica Amministrazione e nei bar di tutta Italia.
Max dunque mi ? costato tre euro straordinari. Volevo vedere i titoli e li ho visti: ammetto che mi aspettavo ben di peggio, invece ho trovato titoli corretti, condivisibili, centrati, privi di esaltazione. Insomma, ho buttato via tre euro: quei titoli li avrei fatti anch?io. Possibile che in una sola giornata di frequentazione della sala stampa del mondiale Superbike i giornalisti della MotoGP siano rimasti folgorati?
Ma torniamo a Biaggi, che indubbiamente merita di essere il protagonista.
Ammirazione. Una forma di apprezzamento sincero. Una parola che mi ? venuta in mente subito vedendo le sue due gare in Qatar. Max ha scelto il basso profilo per il suo rientro nelle corse iridate, ha parlato poco, ma evidentemente si ? preparato bene e molto. Non si ? lasciato prendere dalla frenesia di primeggiare nei test, ma quando ha visto un semaforo rosso che si spegneva davanti al suo sguardo attento e concentratissimo ha dato libero sfogo al suo talento e la sua Suzuki GSX-R 1000 K7 ha capito di essere in buone mani.
Non ? da tutti vincere al debutto, e Max lo ha gi? fatto due volte. Significa che ? inutile parlare di caso. Il caso ? lui: ? nato per fare il pilota, il campione di motociclismo, e questo non c?? nessuno che non debba riconoscerglielo. La Superbike con lui in gara guadagna considerazione, pubblico, prospettive e la presenza ieri a Losail delle pi? celebri penne dei quotidiani sportivi nazionali testimonia la consapevolezza che il pilota Max Biaggi, quello che ha scelto di venire a correre in Superbike, sarebbe ancora un osso duro per tutti, e anche un vincente, con la moto e il team giusti, nel mondiale MotoGP. Il solo, assieme a Capirossi, capace di battersi ad armi pari ? se pari ? la moto ? col fenomeno Valentino Rossi.
pagina 1/2
Comment