Da Motonline.com
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Il 24 febbraio inizier? a Losail, in Qatar, il campionato mondiale Superbike 2007. La stagione agonistica delle derivate di serie si annuncia assolutamente speciale e raccoglie i frutti di tutta una serie di interventi correttivi, di nuove iniziative e di colpi ad effetto che la FGSport ha messo a punto e realizzato negli ultimi tre anni per difendersi da potenti attacchi portati al suo campionato da lobby sportive avverse.
Nel 2003 infatti il mondiale Superbike aveva toccato il fondo e molti, con troppa fretta e scarsa capacit? di analisi, ne avevano annunciato la fine. Correva praticamente solo la Ducati e naturalmente faceva il bello e il cattivo tempo, vista l?incapacit? della Petronas di crearle seri ostacoli. Nel 2004 per? il ritorno della Honda, seppure in via privata, ma con una moto rivelatasi subito competitiva, aveva ridato ossigeno alla SBK. Aveva vinto ancora la Ducati, con Toseland, ma la Honda, con quattro vittorie e tre secondi posti, aveva svolto alla perfezione il suo compito di antagonista. E soprattutto aveva messo in crisi gli ?astensionisti?.
Due i punti focali evidenziati dal ritorno ?privato? della Honda: il mondiale SBK, a differenza del MotoGP, poteva vivere e prosperare senza l?intervento diretto delle Case; quattro vittorie della Honda davano pi? fastidio, alle sue concorrenti giapponesi, di cento trionfi della Ducati. Oltre a questi due importanti argomenti ce n?era un terzo, non meno valido: la formula ?monogomma?, oggetto di tante critiche alla vigilia della sua applicazione, si era rivelata straordinariamente efficiente e apprezzata, grazie all?ottimo lavoro svolto dalla Pirelli.
Cos?, nel 2005 il mondiale Superbike aveva visto il ritorno massiccio delle Case giapponesi ? tutte in veste privata, per carit? ? ma con dovizia di mezzi e appoggi concretissimi da parte delle filiali europee. Il titolo a Corser e alla Suzuki, vissuto con smarrimento dalla Ducati, ? stato invece ci? che mancava al completo rilancio del mondiale delle derivate di serie, che nel 2006 ? tornato al vertice della popolarit? fra gli appassionati di moto, grazie anche alle eccezionali prove di un asso amatissimo come Troy Bayliss, che a fine stagione si ? laureato per la seconda volta campione del mondo in sella alla Ducati.
Il 2007 inizia per la SBK con un?altra importantissima novit?: la sfida lanciata da Max Biaggi, indiscutibilmente uno dei primi cinque piloti nella scala dei valori assoluti della velocit? in moto, ai pi? forti esponenti della SBK. Biaggi ha accettato l?offerta di Francis Batta, titolare del Team Alstare Suzuki, ed ha sostituito Troy Corser in sella alla Suzuki GSX-R 1000. Il campionato SBK, gi? rovente, ? salito al calor bianco.
? dunque inevitabile, all?inizio di questo campionato SBK, parlare di Max Biaggi e della sfida che rappresenta. S?, perch? al di l? delle montature mediatiche, non si pu? negare che un asso del calibro del romano sia una verifica importantissima dell?effettivo valore dei piloti della SBK, quegli stessi piloti che i grandi nomi della MotoGP hanno sempre pronunciato con un sorriso di malcelato compatimento.
Biaggi dice che lui non ha mai sottovalutato i colleghi delle derivate, e noi facciamo finta di credergli: in fondo non ha nessuna importanza, perch? adesso che ha accettato di confrontarsi direttamente con loro la verit? verr? a galla.
Biaggi in Superbike ? un colpaccio dei fratelli Flammini, titolari della FGSport, della Suzuki Italia, che ha contribuito in modo sostanzioso all?iniziativa e di Francis Batta, un vero mago dell?organizzazione e della comunicazione nel mondo del motociclismo sportivo. Perch? Biaggi con il suo talento, con la sua vena polemica, col seguito di cui dispone ancora fra gli appassionati ? in grado di attirare verso la Superbike l?attenzione di quel pubblico che ancora non la conosce, di quei giornali che fino ad oggi l?hanno snobbata e di sponsor in cerca di forte risonanza a un costo possibilmente inferiore a quello della MotoGP.
Quasi tutti attendono il verificarsi di questa somma di eventi, che l?arrivo di Biaggi dovrebbe determinare, come un grande e positivo salto di qualit? del mondiale SBK. In Qatar la sala stampa sar? piena di giornalisti dai volti nuovi nell?ambiente SBK. E questo ? gi? un segnale. Qualcuno sogna gi? le dirette RAI. Nessuno sembra porsi questa domanda: siamo sicuri che tutto ci? non abbia un rovescio della medaglia? Personalmente temo di s?, e questo rovescio si chiama aumento dei costi. I grandi nomi alzano alle stelle i costi degli ingaggi; la presenza della TV incrementa i costi delle sponsorizzazioni e condiziona ? spesso in negativo ? orari e programmi. La Superbike rischia di perdere quel suo carattere che tanto piace al suo pubblico (fatto quasi esclusivamente di motociclisti veri) e di diventare una copia minore della MotoGP. Va benissimo Biaggi, ma occhio al resto... Chi vuol venire, si accomodi, ma le regole devono rimanere quelle che hanno fatto la fortuna della SBK: piloti e team disponibili nei confronti del pubblico, grande attenzione sulla marca della moto, costi sotto controllo.
E ora avviciniamoci al primo start. Il colpo magistrale che ha preparato nel migliore dei modi l?avvio del campionato 2007 ? stato il rinnovo del contratto di Bayliss con la Ducati. L?australiano era fortemente tentato di chiudere la carriera motociclistica con la conquista del secondo titolo, ma la Casa bolognese lo ha fortemente tentato sotto un altro aspetto che lo ha convinto a restare. Cos?, quando ? arrivato Biaggi, con la sua sfida incorporata, il cartellone della stagione era gi? bell?e pronto. E a maggior ragione dopo che Bayliss, a titolo SBK gi? in saccoccia, se n?era andato a correre per una volta nella MotoGP e i superassi se li era messi tutti dietro.
I due litiganti dunque ci sono gi?, ma i test invernali hanno messo in evidenza che, come vuole il proverbio, c?? anche un terzo pronto a godere. Si chiama Corser e guida una Yamaha, visto che la Suzuki con cui aveva vinto il titolo due anni fa gliel?hanno portata via per darla a Biaggi. Corser ha il dente avvelenato, e non potrebbe essere diversamente. In pi? ha una Yamaha nuova di trinca che il reparto corse italiano sembra aver gi? curato a dovere, quanto basta per renderla competitiva almeno per il podio.
La situazione che si ? delineata durante l?inverno ? dunque questa: Bayliss-Ducati coppia da battere, visto che si sa gi? perfettamente, trattandosi dello stesso binomio uomo-macchina dello scorso anno (con una 999 che senz?altro ha miracolosamente trovato ancora qualcosa di pi? in fondo al barile) che cosa siano in grado di fare. Sfidanti alla pari, entrambi carichi di voglia di vincere e in sella a due moto molto competitive ? le prime gare ci diranno quanto ? Biaggi e Corser.
Finito? Macch?! Ragazzi, parliamo del mondiale Superbike, non dimenticatevelo. E allora, tanto per cominciare, festeggiamo adeguatamente il recupero di Lorenzo Lanzi, compagno di squadra di Bayliss, che se recupero vero ?, come i test hanno finora dimostrato, dar? fastidio anche ai tre gi? citati. E non dimentichiamoci di Haga, che sa lavorar di gomiti in gara come nessun?altro e che non gradir? affatto trovarsi regolarmente dietro a Corser, che potrebbe strappargli il ruolo di prima guida in seno al Team Yamaha Italia.
nfine, per concludere la lista dei favoriti, possiamo ignorare Toseland, campione mondiale 2004 e vice-campione nel 2006? L?inglese della Honda ha portato a termine la scorsa stagione nel modo pi? convincente: ? maturo, velocissimo, determinato, consistente. Che cosa gli manca? Forse nulla, visto che anche la Fireblade curata da Ten Kate possiede le sue stesse qualit?. I test invernali lo hanno sempre visto a ridosso dei primi, ma mai primo, tuttavia i risultati cronometrici in prova non hanno valore assoluto. A contare ? sempre e solo la gara, e Toseland in corsa potrebbe cambiare ritmo.
Il salto di qualit? del campionato mondiale SBK 2007 si vedr? anche alle spalle dei favoriti. Alcune squadre e alcuni piloti che iniziano la stagione nella lista dei comprimari potranno guadagnarsi la promozione sul campo, e senza attendere la fine della stagione. In primis il Team PSG-1, che rappresenta ufficialmente la Kawasaki Europa, e che da due anni ? a ridosso dei protagonisti senza essere ancora riuscita a recuperare quei pochi decimi che consentirebbero ai suoi piloti, Laconi e Nieto, di ambire regolarmente al podio.
Un outsider di lusso ? sempre Kagayama, che si ritrova quest?anno nel non semplice ruolo di compagno di squadra di Max Biaggi. Kagayama lo scorso anno ? andato molto forte pur se ha evidenziato prestazioni incostanti, ma ? un pilota che nella giornata giusta pu? anche vincere: relegarlo d?ufficio fra i comprimari non sarebbe corretto.
Rolfo ? un?incognita. Che si tratti di un pilota di prim?ordine ? un dato di fatto: lo ha dimostrato nella classe 250 della MotoGP, ma il suo primo anno in Superbike non ? stato all?altezza della sua fama. Problema suo, o del Team? Quest?anno ? in sella alla stessa moto di Toseland, ossia la Honda Ten Kate, e sta crescendo, ma il suo ritardo rispetto al compagno di squadra ? ancora eccessivo per poterlo includere nella rosa dei favoriti.
? invece lecito aspettarsi molto da Michel Fabrizio, anche lui in sella alla Honda, ma del Team DFX. Il romano gi? nel 2006 ha fatto vedere grandi cose con una moto che non era ancora al 100% e quest?anno sa di avere una Fireblade pi? in palla; se fosse la rivelazione del campionato non ci meraviglieremmo pi? di tanto, in pi? ne nascerebbe un bel duello per la conquista del titolo di romano pi? veloce del mondo... Con Fabrizio corre Steve Martin, espertissimo, forte, e grande conoscitore delle gomme Pirelli. L?australiano con la Honda avr? certamente voglia di rifarsi delle due stagioni opache in sella alla Petronas.
Fra i possibili protagonisti vediamo anche Ruben Xaus, che quando riesce a mantenersi in equilibrio fino alla fine non teme molti avversari. Xaus avr? dal Team Sterligarda di Marco Borciani una Ducati 999F06, quella che ha vinto il titolo 2006, e sa di giocarsi un?opportunit? importante. Forse l?ultima. Un altro che va fortissimo ma cade troppo ? Neukirchner, che quest?anno correr? con una Suzuki K6 del Team Suzuki Germania. Pur essendo molto giovane, Neukirchner si ? gi? giocato diverse occasioni e non ha pi? molto margine, ma ha molto manico. Chili, che ? uno che se ne intende, dice: ?Quest?anno tutti dicono che ? l?anno di Max, ma quale Max??.
Per concludere quattro piloti da seguire con attenzione: Muggeridge e Brookes con le Honda del neonato team italiano Alto Evolution, il campione del mondo Superstock 1000 2006, Alessandro Polita, con la Suzuki K6 del Team Celani, infine l?austriaco Zaiser, che porta in gara una MV Agusta F4 1000 privata, avanguardia di quella ufficiale che dovrebbe arrivare nel 2008.
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Il 24 febbraio inizier? a Losail, in Qatar, il campionato mondiale Superbike 2007. La stagione agonistica delle derivate di serie si annuncia assolutamente speciale e raccoglie i frutti di tutta una serie di interventi correttivi, di nuove iniziative e di colpi ad effetto che la FGSport ha messo a punto e realizzato negli ultimi tre anni per difendersi da potenti attacchi portati al suo campionato da lobby sportive avverse.
Nel 2003 infatti il mondiale Superbike aveva toccato il fondo e molti, con troppa fretta e scarsa capacit? di analisi, ne avevano annunciato la fine. Correva praticamente solo la Ducati e naturalmente faceva il bello e il cattivo tempo, vista l?incapacit? della Petronas di crearle seri ostacoli. Nel 2004 per? il ritorno della Honda, seppure in via privata, ma con una moto rivelatasi subito competitiva, aveva ridato ossigeno alla SBK. Aveva vinto ancora la Ducati, con Toseland, ma la Honda, con quattro vittorie e tre secondi posti, aveva svolto alla perfezione il suo compito di antagonista. E soprattutto aveva messo in crisi gli ?astensionisti?.
Due i punti focali evidenziati dal ritorno ?privato? della Honda: il mondiale SBK, a differenza del MotoGP, poteva vivere e prosperare senza l?intervento diretto delle Case; quattro vittorie della Honda davano pi? fastidio, alle sue concorrenti giapponesi, di cento trionfi della Ducati. Oltre a questi due importanti argomenti ce n?era un terzo, non meno valido: la formula ?monogomma?, oggetto di tante critiche alla vigilia della sua applicazione, si era rivelata straordinariamente efficiente e apprezzata, grazie all?ottimo lavoro svolto dalla Pirelli.
Cos?, nel 2005 il mondiale Superbike aveva visto il ritorno massiccio delle Case giapponesi ? tutte in veste privata, per carit? ? ma con dovizia di mezzi e appoggi concretissimi da parte delle filiali europee. Il titolo a Corser e alla Suzuki, vissuto con smarrimento dalla Ducati, ? stato invece ci? che mancava al completo rilancio del mondiale delle derivate di serie, che nel 2006 ? tornato al vertice della popolarit? fra gli appassionati di moto, grazie anche alle eccezionali prove di un asso amatissimo come Troy Bayliss, che a fine stagione si ? laureato per la seconda volta campione del mondo in sella alla Ducati.
Il 2007 inizia per la SBK con un?altra importantissima novit?: la sfida lanciata da Max Biaggi, indiscutibilmente uno dei primi cinque piloti nella scala dei valori assoluti della velocit? in moto, ai pi? forti esponenti della SBK. Biaggi ha accettato l?offerta di Francis Batta, titolare del Team Alstare Suzuki, ed ha sostituito Troy Corser in sella alla Suzuki GSX-R 1000. Il campionato SBK, gi? rovente, ? salito al calor bianco.
? dunque inevitabile, all?inizio di questo campionato SBK, parlare di Max Biaggi e della sfida che rappresenta. S?, perch? al di l? delle montature mediatiche, non si pu? negare che un asso del calibro del romano sia una verifica importantissima dell?effettivo valore dei piloti della SBK, quegli stessi piloti che i grandi nomi della MotoGP hanno sempre pronunciato con un sorriso di malcelato compatimento.
Biaggi dice che lui non ha mai sottovalutato i colleghi delle derivate, e noi facciamo finta di credergli: in fondo non ha nessuna importanza, perch? adesso che ha accettato di confrontarsi direttamente con loro la verit? verr? a galla.
Biaggi in Superbike ? un colpaccio dei fratelli Flammini, titolari della FGSport, della Suzuki Italia, che ha contribuito in modo sostanzioso all?iniziativa e di Francis Batta, un vero mago dell?organizzazione e della comunicazione nel mondo del motociclismo sportivo. Perch? Biaggi con il suo talento, con la sua vena polemica, col seguito di cui dispone ancora fra gli appassionati ? in grado di attirare verso la Superbike l?attenzione di quel pubblico che ancora non la conosce, di quei giornali che fino ad oggi l?hanno snobbata e di sponsor in cerca di forte risonanza a un costo possibilmente inferiore a quello della MotoGP.
Quasi tutti attendono il verificarsi di questa somma di eventi, che l?arrivo di Biaggi dovrebbe determinare, come un grande e positivo salto di qualit? del mondiale SBK. In Qatar la sala stampa sar? piena di giornalisti dai volti nuovi nell?ambiente SBK. E questo ? gi? un segnale. Qualcuno sogna gi? le dirette RAI. Nessuno sembra porsi questa domanda: siamo sicuri che tutto ci? non abbia un rovescio della medaglia? Personalmente temo di s?, e questo rovescio si chiama aumento dei costi. I grandi nomi alzano alle stelle i costi degli ingaggi; la presenza della TV incrementa i costi delle sponsorizzazioni e condiziona ? spesso in negativo ? orari e programmi. La Superbike rischia di perdere quel suo carattere che tanto piace al suo pubblico (fatto quasi esclusivamente di motociclisti veri) e di diventare una copia minore della MotoGP. Va benissimo Biaggi, ma occhio al resto... Chi vuol venire, si accomodi, ma le regole devono rimanere quelle che hanno fatto la fortuna della SBK: piloti e team disponibili nei confronti del pubblico, grande attenzione sulla marca della moto, costi sotto controllo.
E ora avviciniamoci al primo start. Il colpo magistrale che ha preparato nel migliore dei modi l?avvio del campionato 2007 ? stato il rinnovo del contratto di Bayliss con la Ducati. L?australiano era fortemente tentato di chiudere la carriera motociclistica con la conquista del secondo titolo, ma la Casa bolognese lo ha fortemente tentato sotto un altro aspetto che lo ha convinto a restare. Cos?, quando ? arrivato Biaggi, con la sua sfida incorporata, il cartellone della stagione era gi? bell?e pronto. E a maggior ragione dopo che Bayliss, a titolo SBK gi? in saccoccia, se n?era andato a correre per una volta nella MotoGP e i superassi se li era messi tutti dietro.
I due litiganti dunque ci sono gi?, ma i test invernali hanno messo in evidenza che, come vuole il proverbio, c?? anche un terzo pronto a godere. Si chiama Corser e guida una Yamaha, visto che la Suzuki con cui aveva vinto il titolo due anni fa gliel?hanno portata via per darla a Biaggi. Corser ha il dente avvelenato, e non potrebbe essere diversamente. In pi? ha una Yamaha nuova di trinca che il reparto corse italiano sembra aver gi? curato a dovere, quanto basta per renderla competitiva almeno per il podio.
La situazione che si ? delineata durante l?inverno ? dunque questa: Bayliss-Ducati coppia da battere, visto che si sa gi? perfettamente, trattandosi dello stesso binomio uomo-macchina dello scorso anno (con una 999 che senz?altro ha miracolosamente trovato ancora qualcosa di pi? in fondo al barile) che cosa siano in grado di fare. Sfidanti alla pari, entrambi carichi di voglia di vincere e in sella a due moto molto competitive ? le prime gare ci diranno quanto ? Biaggi e Corser.
Finito? Macch?! Ragazzi, parliamo del mondiale Superbike, non dimenticatevelo. E allora, tanto per cominciare, festeggiamo adeguatamente il recupero di Lorenzo Lanzi, compagno di squadra di Bayliss, che se recupero vero ?, come i test hanno finora dimostrato, dar? fastidio anche ai tre gi? citati. E non dimentichiamoci di Haga, che sa lavorar di gomiti in gara come nessun?altro e che non gradir? affatto trovarsi regolarmente dietro a Corser, che potrebbe strappargli il ruolo di prima guida in seno al Team Yamaha Italia.
nfine, per concludere la lista dei favoriti, possiamo ignorare Toseland, campione mondiale 2004 e vice-campione nel 2006? L?inglese della Honda ha portato a termine la scorsa stagione nel modo pi? convincente: ? maturo, velocissimo, determinato, consistente. Che cosa gli manca? Forse nulla, visto che anche la Fireblade curata da Ten Kate possiede le sue stesse qualit?. I test invernali lo hanno sempre visto a ridosso dei primi, ma mai primo, tuttavia i risultati cronometrici in prova non hanno valore assoluto. A contare ? sempre e solo la gara, e Toseland in corsa potrebbe cambiare ritmo.
Il salto di qualit? del campionato mondiale SBK 2007 si vedr? anche alle spalle dei favoriti. Alcune squadre e alcuni piloti che iniziano la stagione nella lista dei comprimari potranno guadagnarsi la promozione sul campo, e senza attendere la fine della stagione. In primis il Team PSG-1, che rappresenta ufficialmente la Kawasaki Europa, e che da due anni ? a ridosso dei protagonisti senza essere ancora riuscita a recuperare quei pochi decimi che consentirebbero ai suoi piloti, Laconi e Nieto, di ambire regolarmente al podio.
Un outsider di lusso ? sempre Kagayama, che si ritrova quest?anno nel non semplice ruolo di compagno di squadra di Max Biaggi. Kagayama lo scorso anno ? andato molto forte pur se ha evidenziato prestazioni incostanti, ma ? un pilota che nella giornata giusta pu? anche vincere: relegarlo d?ufficio fra i comprimari non sarebbe corretto.
Rolfo ? un?incognita. Che si tratti di un pilota di prim?ordine ? un dato di fatto: lo ha dimostrato nella classe 250 della MotoGP, ma il suo primo anno in Superbike non ? stato all?altezza della sua fama. Problema suo, o del Team? Quest?anno ? in sella alla stessa moto di Toseland, ossia la Honda Ten Kate, e sta crescendo, ma il suo ritardo rispetto al compagno di squadra ? ancora eccessivo per poterlo includere nella rosa dei favoriti.
? invece lecito aspettarsi molto da Michel Fabrizio, anche lui in sella alla Honda, ma del Team DFX. Il romano gi? nel 2006 ha fatto vedere grandi cose con una moto che non era ancora al 100% e quest?anno sa di avere una Fireblade pi? in palla; se fosse la rivelazione del campionato non ci meraviglieremmo pi? di tanto, in pi? ne nascerebbe un bel duello per la conquista del titolo di romano pi? veloce del mondo... Con Fabrizio corre Steve Martin, espertissimo, forte, e grande conoscitore delle gomme Pirelli. L?australiano con la Honda avr? certamente voglia di rifarsi delle due stagioni opache in sella alla Petronas.
Fra i possibili protagonisti vediamo anche Ruben Xaus, che quando riesce a mantenersi in equilibrio fino alla fine non teme molti avversari. Xaus avr? dal Team Sterligarda di Marco Borciani una Ducati 999F06, quella che ha vinto il titolo 2006, e sa di giocarsi un?opportunit? importante. Forse l?ultima. Un altro che va fortissimo ma cade troppo ? Neukirchner, che quest?anno correr? con una Suzuki K6 del Team Suzuki Germania. Pur essendo molto giovane, Neukirchner si ? gi? giocato diverse occasioni e non ha pi? molto margine, ma ha molto manico. Chili, che ? uno che se ne intende, dice: ?Quest?anno tutti dicono che ? l?anno di Max, ma quale Max??.
Per concludere quattro piloti da seguire con attenzione: Muggeridge e Brookes con le Honda del neonato team italiano Alto Evolution, il campione del mondo Superstock 1000 2006, Alessandro Polita, con la Suzuki K6 del Team Celani, infine l?austriaco Zaiser, che porta in gara una MV Agusta F4 1000 privata, avanguardia di quella ufficiale che dovrebbe arrivare nel 2008.
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