Scott risponde alle provocazioni di Alvaro: “I suoi comportamenti sono da persona immatura. Quando era in Honda e faticava non diceva queste cose, adesso invece cerca di deridere gli altri”
oprak Razgatlioglu sta facendo la differenza in questi primi Round del Mondiale Superbike. Soprattutto nei confronti degli altri piloti BMW, ben lontani dalle prestazioni raggiunte dal turco in sella alla M 1000 RR. Una superiorità, quella di Toprak, ben evidente a Misano, dove è intervenuto sulla questione anche Alvaro Bautista, senza risparmiare qualche considerazione al vetriolo sull’atteggiamento e il rendimento di Scott Redding. Frecciate che non hanno lasciato del tutto indifferente il britannico, che ha risposto alle provocazioni del pilota Ducati in una chiacchierata con i colleghi di Motorsport-Total.com.
“Non so quale sia il suo problema. È stato un pilota da centroclassifica per gran parte della sua carriera. Non so, è ovvio che non gli piaccio a causa del dibattito sul peso, ma non mi interessa. Si comporta come un bambino”, ha commentato Scott.
Che tra i due non corresse buon sangue è cosa nota già da tempo e la crociata sul limite di peso di cui Scott si è fatto portavoce nelle ultime stagioni, e che ha portato allo zavorramento della Panigale V4R di Alvaro in questo 2024, non ha fatto altro che inasprire ulteriormente gli animi.
“Non diceva cose del genere quando la situazione era inversa e lui correva con Honda e faceva fatica” ha puntualizzato Redding, ricordando quando lo spagnolo ha deciso di lasciare la Ducati dopo aver perso il titolo 2019, per legarsi alla Casa giapponese. “Aveva la moto migliore e ha cambiato. Ora che la situazione è di nuovo diversa, cerca di deridere gli altri. È un po' infantile e immaturo per un padre e un uomo adulto fare commenti del genere” ha continuato il pilota BMW, infastidito dalle affermazioni del collega: “Parla sempre e solo di me sui media perché sa che al momento faccio fatica a ottenere buoni risultati”.
È stata proprio la partenza di Bautista a spalancare al campione 2019 del BSB le porte del team Aruba.it Racing - Ducati nel 2020, anno in cui ha fatto il suo debutto nel Mondiale riservato alle derivate di serie. Una stagione che ha visto Redding contendere il titolo a Jonathan Rea fino all’ultimo appuntamento all’Estoril, conquistando cinque vittorie e altri nove podi, in sella alla Rossa ereditata da Alvaro.
“Direi che era una buona moto, ma d’altro canto io ero anche uno dei piloti più pesanti in griglia. Lui invece, l’anno precedente, non è nemmeno riuscito a restare in sella. Qual è la sua scusa? Era così veloce all’epoca che avrebbe potuto correre con due dita nel naso - ha osservato l’inglese passando al contrattacco - Ho fatto un buon lavoro. Ho lottato lottato due anni per il titolo contro alcuni dei migliori piloti del Mondiale Superbike, mentre lui si trovava a metà classifica”.
da gpone
oprak Razgatlioglu sta facendo la differenza in questi primi Round del Mondiale Superbike. Soprattutto nei confronti degli altri piloti BMW, ben lontani dalle prestazioni raggiunte dal turco in sella alla M 1000 RR. Una superiorità, quella di Toprak, ben evidente a Misano, dove è intervenuto sulla questione anche Alvaro Bautista, senza risparmiare qualche considerazione al vetriolo sull’atteggiamento e il rendimento di Scott Redding. Frecciate che non hanno lasciato del tutto indifferente il britannico, che ha risposto alle provocazioni del pilota Ducati in una chiacchierata con i colleghi di Motorsport-Total.com.
“Non so quale sia il suo problema. È stato un pilota da centroclassifica per gran parte della sua carriera. Non so, è ovvio che non gli piaccio a causa del dibattito sul peso, ma non mi interessa. Si comporta come un bambino”, ha commentato Scott.
Che tra i due non corresse buon sangue è cosa nota già da tempo e la crociata sul limite di peso di cui Scott si è fatto portavoce nelle ultime stagioni, e che ha portato allo zavorramento della Panigale V4R di Alvaro in questo 2024, non ha fatto altro che inasprire ulteriormente gli animi.
“Non diceva cose del genere quando la situazione era inversa e lui correva con Honda e faceva fatica” ha puntualizzato Redding, ricordando quando lo spagnolo ha deciso di lasciare la Ducati dopo aver perso il titolo 2019, per legarsi alla Casa giapponese. “Aveva la moto migliore e ha cambiato. Ora che la situazione è di nuovo diversa, cerca di deridere gli altri. È un po' infantile e immaturo per un padre e un uomo adulto fare commenti del genere” ha continuato il pilota BMW, infastidito dalle affermazioni del collega: “Parla sempre e solo di me sui media perché sa che al momento faccio fatica a ottenere buoni risultati”.
È stata proprio la partenza di Bautista a spalancare al campione 2019 del BSB le porte del team Aruba.it Racing - Ducati nel 2020, anno in cui ha fatto il suo debutto nel Mondiale riservato alle derivate di serie. Una stagione che ha visto Redding contendere il titolo a Jonathan Rea fino all’ultimo appuntamento all’Estoril, conquistando cinque vittorie e altri nove podi, in sella alla Rossa ereditata da Alvaro.
“Direi che era una buona moto, ma d’altro canto io ero anche uno dei piloti più pesanti in griglia. Lui invece, l’anno precedente, non è nemmeno riuscito a restare in sella. Qual è la sua scusa? Era così veloce all’epoca che avrebbe potuto correre con due dita nel naso - ha osservato l’inglese passando al contrattacco - Ho fatto un buon lavoro. Ho lottato lottato due anni per il titolo contro alcuni dei migliori piloti del Mondiale Superbike, mentre lui si trovava a metà classifica”.
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