La data decisiva è stata quella di giovedì 13 luglio. Il luogo, il camion del team Aruba nel paddock di Imola, dove il Mondiale Superbike nel Mondiale avrebbe corso il 7° appuntamento del campionato. I protagonisti, da una parte Gigi Dall’Igna, Direttore Generale di Ducati Corse, dall’altra Gianni Ramello, proprietario del team satellite Go Eleven e Andrea Iannone. Tema del giorno, la definizione dei piani della prossima stagione e l’ordine di due Panigale V4R ufficiali (come quelle del team Aurba di Alvaro Bautista e Nicolò Bulega, ma anche Barni per Danilo Petrucci e Motocorsa per Axel Bassani) per affrontare il campionato delle derivate dalla serie. Quello che, esaurita la squalifica per doping, dopo che all’indomani del GP della Malesia del 3 novembre 2019, Andrea, allora pilota dell’Aprilia MotoGP, era stato trovato positivo al drostanolone, rivedrà il pilota abruzzese nuovamente tornare a gareggiare.
PILOTA E IMPRENDITORE
A 34 anni (li compirà il 9 agosto, lo stesso giorno del suo ex manager Carlo Pernat), Iannone torna a mettersi in gioco, la voglia di correre non gli è mai passata e, dopo essersi sempre dichiarato innocente dall’accusa che in seguito al suo ricorso (rigettato) al Tas di Losanna (che in seguito a un primo stop di 18 mesi contemporaneamente accoglieva quello della Wada, l’agenzia mondiale antidoping) lo ha fermato fino al 19 dicembre 2023, ha deciso di riprovarci. In questi anni Iannone ha continuato ad allenarsi girando spesso in pista con moto stradali, l’Aprilia RSV4 e la Panigale V4R, continuando a ripetere come quella moto sia il suo unico vero mondo, nonostante in questi anni il pilota abruzzese, attualmente fidanzato con la cantante Elodie, si sia dato anche a una carriera imprenditoriale: ha aperto un ristorante nella sua Vasto, il Ventinove, il Passion Café a Lugano, dove vive, ed è in procinto di aprirne un altro in Spagna. Ma con un occhio alla fine della squalifica, ha continuato a progettare il ritorno alle gare.
L’AIUTO DI DALL’IGNA
—
Per un ritorno a 34 anni in quella MotoGP dove Iannone ha corso dal 2013 con Ducati, Suzuki e Aprilia, con un bottino di 1 vittoria e 11 podi in 118 gare disputate, è oggettivamente ormai troppo tardi, così Iannone si è da subito concentrato per cercare un posto in Superbike, anche perché in questi ultimi mesi Dall’Igna ha sempre dichiarato come, se le circostanze fossero state quelle adatte, avrebbe provato a dargli una mano, ergo una moto, per tornare. Ovviamente non in quello che è un po’ il team interno di Borgo Panigale, quello Aruba, che il prossimo anno al fianco del campione del mondo e leader attuale Bautista, schiererà dalla Supersport Bulega, che prende il posto di Michael Ruben Rinaldi. Ma dopo avere sondato l’ipotesi, tramontata comunque quasi immediatamente, di andare ad affiancare Petrucci nel team Barni, Iannone ha lavorato sodo per rendere concreta l’opzione Go Eleven. Il team che quest’anno schiera, senza grossi risultati, il tedesco Phillip Oettl.
DETERMINAZIONE FEROCE
— In queste settimane, Andrea, assieme al fratello Angelo, sta lavorando per cercare la copertura finanziaria a coprire il suo ritorno: il prezzo per il leasing delle due Panigale V4R si aggira intorno ai 350 mila euro (ai quali ne vanno aggiunti circa 700 mila per l’operatività della squadra), una cifra che Iannone potrebbe anche coprire personalmente qualora non trovasse vari sponsor disposti ad affiancarsi nella nuova avventura. Nonostante lo scetticismo dell’ambiente per uno stop agonistico così lungo, la determinazione feroce con la quale ‘the Maniac’ sta affrontando il ritorno ha già convinto Prometeon, colosso nella produzione di pneumatici per camion, main sponsor della Superbike, ma anche di Yamaha così come personale di Toprak Razgatlioglu e Bassani, ad affiancarlo nella nuova avventura. Anche perché, e nell’incontro con Dall’Igna, Iannone lo ha fatto intuire, il suo obiettivo è di dimostrare che, nonostante i quattro anni di stop, la sua velocità è immutata. E per quanto a oggi la sua sembri soprattutto un’utopia, a chi gli è vicino Iannone ha svelato il suo piano: lottare da subito con i primi, per poi provare nel 2025 a prendersi una sella in Aruba, qualora Bautista dovesse ritirarsi.
da gazzetta.it
PILOTA E IMPRENDITORE
A 34 anni (li compirà il 9 agosto, lo stesso giorno del suo ex manager Carlo Pernat), Iannone torna a mettersi in gioco, la voglia di correre non gli è mai passata e, dopo essersi sempre dichiarato innocente dall’accusa che in seguito al suo ricorso (rigettato) al Tas di Losanna (che in seguito a un primo stop di 18 mesi contemporaneamente accoglieva quello della Wada, l’agenzia mondiale antidoping) lo ha fermato fino al 19 dicembre 2023, ha deciso di riprovarci. In questi anni Iannone ha continuato ad allenarsi girando spesso in pista con moto stradali, l’Aprilia RSV4 e la Panigale V4R, continuando a ripetere come quella moto sia il suo unico vero mondo, nonostante in questi anni il pilota abruzzese, attualmente fidanzato con la cantante Elodie, si sia dato anche a una carriera imprenditoriale: ha aperto un ristorante nella sua Vasto, il Ventinove, il Passion Café a Lugano, dove vive, ed è in procinto di aprirne un altro in Spagna. Ma con un occhio alla fine della squalifica, ha continuato a progettare il ritorno alle gare.
L’AIUTO DI DALL’IGNA
—
Per un ritorno a 34 anni in quella MotoGP dove Iannone ha corso dal 2013 con Ducati, Suzuki e Aprilia, con un bottino di 1 vittoria e 11 podi in 118 gare disputate, è oggettivamente ormai troppo tardi, così Iannone si è da subito concentrato per cercare un posto in Superbike, anche perché in questi ultimi mesi Dall’Igna ha sempre dichiarato come, se le circostanze fossero state quelle adatte, avrebbe provato a dargli una mano, ergo una moto, per tornare. Ovviamente non in quello che è un po’ il team interno di Borgo Panigale, quello Aruba, che il prossimo anno al fianco del campione del mondo e leader attuale Bautista, schiererà dalla Supersport Bulega, che prende il posto di Michael Ruben Rinaldi. Ma dopo avere sondato l’ipotesi, tramontata comunque quasi immediatamente, di andare ad affiancare Petrucci nel team Barni, Iannone ha lavorato sodo per rendere concreta l’opzione Go Eleven. Il team che quest’anno schiera, senza grossi risultati, il tedesco Phillip Oettl.
DETERMINAZIONE FEROCE
— In queste settimane, Andrea, assieme al fratello Angelo, sta lavorando per cercare la copertura finanziaria a coprire il suo ritorno: il prezzo per il leasing delle due Panigale V4R si aggira intorno ai 350 mila euro (ai quali ne vanno aggiunti circa 700 mila per l’operatività della squadra), una cifra che Iannone potrebbe anche coprire personalmente qualora non trovasse vari sponsor disposti ad affiancarsi nella nuova avventura. Nonostante lo scetticismo dell’ambiente per uno stop agonistico così lungo, la determinazione feroce con la quale ‘the Maniac’ sta affrontando il ritorno ha già convinto Prometeon, colosso nella produzione di pneumatici per camion, main sponsor della Superbike, ma anche di Yamaha così come personale di Toprak Razgatlioglu e Bassani, ad affiancarlo nella nuova avventura. Anche perché, e nell’incontro con Dall’Igna, Iannone lo ha fatto intuire, il suo obiettivo è di dimostrare che, nonostante i quattro anni di stop, la sua velocità è immutata. E per quanto a oggi la sua sembri soprattutto un’utopia, a chi gli è vicino Iannone ha svelato il suo piano: lottare da subito con i primi, per poi provare nel 2025 a prendersi una sella in Aruba, qualora Bautista dovesse ritirarsi.
da gazzetta.it
Comment