barni incazzato (anche perchè pure in SSP han subìto limitazioni)
5 Maggio 2023
Superbike, Marco Barnabò si sfoga: “Con Ducati non si può vincere?”
Il team Barni ha reagito male al taglio dei giri motore alla Ducati Superbike. Marco Barnabò si è scagliato contro Dorna e FIM.
Matteo Bellan
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Dopo la conferenza stampa nella quale è stato annunciato il rinnovo di Alvaro Bautista per il 2024, è arrivata una notizia negativa per Ducati. Infatti, FIM e Dorna hanno ufficializzato il taglio di 250 giri/min alla Panigale V4 R a partire dal round di Barcellona in programma per questo weekend. Un provvedimento preso dopo aver analizzato le prestazioni nei primi tre round del calendario Superbike 2023.
La moto bolognese passa così a 15.850 giri/min, un secondo taglio dopo quello già ricevuto a inizio 2019 quando Bautista all’esordio in SBK dominava con la rossa. Nel comunicato è stato anche specificato che Kawasaki ha scelto di utilizzare 5 punti concessione per beneficiare di ulteriori 250 giri/min, salendo così a 14.850. Tutto invariato per quanto riguarda le altre case.
Superbike, rabbia in casa Ducati: parla Marco Barnabò
Ovviamente, in Ducati non hanno affatto preso bene la decisione di FIM e Dorna. Non c’è malcontento solo nel team ufficiale Aruba Racing, anche in quelli indipendenti. Ad esempio la squadra Barni Spark Racing, che ha deciso di prendere posizione ufficialmente.
Il team principal Marco Barnabò ha parlato presso il Circuit de Barcelona-Catalunya, sfogandosi dopo il provvedimento adottato: “Per una squadra privata è difficile cercare di stare al livello di quelli ufficiali. Quando succedono questi cambiamenti di regolamento in corsa, mi viene da pensare che non vale la pena fare tutti gli investimenti che facciamo per provare a fare dei risultati. Se poi ti tolgono 250 giri perché Bautista vince tre gare di fila, con Kawasaki che invece ha vinto per sei anni senza che succedesse niente… Io mi ritrovo con un pilota che già non è avvantaggiato, perché è tra i più pesanti del gruppo, e con 250 giri in meno“.
Team privati penalizzati e la situazione in Supersport
Barnabò ritiene che non sia corretto penalizzare anche i piloti delle formazioni indipendenti: “Non è che davanti ci siano solo Ducati. C’è Bautista, poi ci sono Yamaha e le altre. Sta vincendo lui, perché devi penalizzare tutti quelli che corrono con questo marchio senza fare distinzioni? A proposito di distinzioni, il team privato spedisce 250 chili in meno nelle casse rispetto a quello ufficiale. O facciamo che siamo tutti pari sempre oppure non è giusto che ci becchiamo solo le sfighe e non i vantaggi“.
Il manager italiano cita anche il caso della Supersport, altra categoria nella quale è presente e dove a livello di regole ci sono situazioni che non gli piacciono granché: “Nel 2022 Ducati ha vinto una gara, non il campionato. Arriviamo quest’anno, si vincono due gare e il regolamento prevede un aggiustamento dopo tre, invece l’hanno fatto dopo due e ci hanno penalizzato anche lì. Non ho capito… Con Ducati non si può vincere? Un pilota con Ducati non può vincere? Non è che hanno vinto tutti e c’è una supremazia. E non puoi mettermi a livello del team ufficiale“.
Barnabò arrabbiato con Dorna e FIM
Il capo del Barni Spark Racing Team evidenzia un altro aspetto importante dal punto di vista tecnico ed economico: “Con gli sponsor tecnici lavoriamo per migliorare le prestazioni. Ma se le migliori e poi ti penalizzano, allora questi sponsor si chiedono perché devono fare qualcosa di nuovo se poi succedono queste cose. Rischia di esserci disinteresse e puoi anche perdere gli sponsor. Se uno lavora e fa bene, qui viene penalizzato. Allora tanto vale prendere un pilota pagante, poi se arrivi primo o ultimo amen. Diventa inutile fare investimenti. Non succederà mai che un team privato vada a vincere qualcosa, come magari succedeva dieci anni fa“.
da corsedimoto
5 Maggio 2023
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Il team Barni ha reagito male al taglio dei giri motore alla Ducati Superbike. Marco Barnabò si è scagliato contro Dorna e FIM.
Matteo Bellan
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Dopo la conferenza stampa nella quale è stato annunciato il rinnovo di Alvaro Bautista per il 2024, è arrivata una notizia negativa per Ducati. Infatti, FIM e Dorna hanno ufficializzato il taglio di 250 giri/min alla Panigale V4 R a partire dal round di Barcellona in programma per questo weekend. Un provvedimento preso dopo aver analizzato le prestazioni nei primi tre round del calendario Superbike 2023.
La moto bolognese passa così a 15.850 giri/min, un secondo taglio dopo quello già ricevuto a inizio 2019 quando Bautista all’esordio in SBK dominava con la rossa. Nel comunicato è stato anche specificato che Kawasaki ha scelto di utilizzare 5 punti concessione per beneficiare di ulteriori 250 giri/min, salendo così a 14.850. Tutto invariato per quanto riguarda le altre case.
Superbike, rabbia in casa Ducati: parla Marco Barnabò
Ovviamente, in Ducati non hanno affatto preso bene la decisione di FIM e Dorna. Non c’è malcontento solo nel team ufficiale Aruba Racing, anche in quelli indipendenti. Ad esempio la squadra Barni Spark Racing, che ha deciso di prendere posizione ufficialmente.
Il team principal Marco Barnabò ha parlato presso il Circuit de Barcelona-Catalunya, sfogandosi dopo il provvedimento adottato: “Per una squadra privata è difficile cercare di stare al livello di quelli ufficiali. Quando succedono questi cambiamenti di regolamento in corsa, mi viene da pensare che non vale la pena fare tutti gli investimenti che facciamo per provare a fare dei risultati. Se poi ti tolgono 250 giri perché Bautista vince tre gare di fila, con Kawasaki che invece ha vinto per sei anni senza che succedesse niente… Io mi ritrovo con un pilota che già non è avvantaggiato, perché è tra i più pesanti del gruppo, e con 250 giri in meno“.
Team privati penalizzati e la situazione in Supersport
Barnabò ritiene che non sia corretto penalizzare anche i piloti delle formazioni indipendenti: “Non è che davanti ci siano solo Ducati. C’è Bautista, poi ci sono Yamaha e le altre. Sta vincendo lui, perché devi penalizzare tutti quelli che corrono con questo marchio senza fare distinzioni? A proposito di distinzioni, il team privato spedisce 250 chili in meno nelle casse rispetto a quello ufficiale. O facciamo che siamo tutti pari sempre oppure non è giusto che ci becchiamo solo le sfighe e non i vantaggi“.
Il manager italiano cita anche il caso della Supersport, altra categoria nella quale è presente e dove a livello di regole ci sono situazioni che non gli piacciono granché: “Nel 2022 Ducati ha vinto una gara, non il campionato. Arriviamo quest’anno, si vincono due gare e il regolamento prevede un aggiustamento dopo tre, invece l’hanno fatto dopo due e ci hanno penalizzato anche lì. Non ho capito… Con Ducati non si può vincere? Un pilota con Ducati non può vincere? Non è che hanno vinto tutti e c’è una supremazia. E non puoi mettermi a livello del team ufficiale“.
Barnabò arrabbiato con Dorna e FIM
Il capo del Barni Spark Racing Team evidenzia un altro aspetto importante dal punto di vista tecnico ed economico: “Con gli sponsor tecnici lavoriamo per migliorare le prestazioni. Ma se le migliori e poi ti penalizzano, allora questi sponsor si chiedono perché devono fare qualcosa di nuovo se poi succedono queste cose. Rischia di esserci disinteresse e puoi anche perdere gli sponsor. Se uno lavora e fa bene, qui viene penalizzato. Allora tanto vale prendere un pilota pagante, poi se arrivi primo o ultimo amen. Diventa inutile fare investimenti. Non succederà mai che un team privato vada a vincere qualcosa, come magari succedeva dieci anni fa“.
da corsedimoto
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