Tempo di riflessioni nel team Aruba.it Ducati dopo l’ultimo week-end Superbike a Donington. Nessuna Panigale V4R sul podio, 66 i punti di distacco tra Scott Redding (3° in classifica) e il leader provvisorio. Il titolo iridato si allontana pericolosamente e bisogna analizzare le cause. “Alla fine, la V4R è stata sviluppata con Chaz Davies“, ha spiegato il britannico a Speedweek.com. “Tuttavia, potrebbe essere il caso che i piloti più piccoli possano trarre maggiori benefici dalla moto in determinate condizioni“.
In condizioni di scarsa aderenza i piloti più leggeri stressano meno la gomma. Piloti come Redding e Davies hanno un peso e un’altezza maggiori, mentre piloti della stazza di Michael Rinaldi riescono a frenare e curvare meglio. “A volte perdo due decimi in curva perché la moto spinge sopra la gomma anteriore – ha aggiunto Scott Redding -. Ma se spingo più forte per andare un po’ più veloce, corro il rischio di cadere“. Esemplare il caso di Misano dove l’italiano ha ottenuto facilmente due vittorie e un secondo posto.
In casa Ducati si lavora per fare in mondo che il il sogno del titolo Superbike non si spenga. Restano nove week-end di gara per un totale di 27 gare. “Ho espresso alcuni desideri con Gigi Dall’Igna su dove dobbiamo migliorare“, ha aggiunto Redding. “Purtroppo non lo vedo così spesso, è bello quando posso parlargli faccia a faccia. Ho sempre problemi quando la pista ha poco grip. Come ad Aragon, Misano e Donington“. Al momento il britannico esclude l’ipotesi del divorzio dalla Casa emiliana, ma chiede interventi radicali sulla sua moto. “La Ducati vuole vincere, lavora duro e cresce. Resta da vedere se ne trarrò beneficio in futuro. Voglio restare in Ducati perché penso di poter vincere il mondiale con loro. Ma per fare questo, devono cambiare alcune cose. Penso che anche loro ne siano consapevoli“.
In condizioni di scarsa aderenza i piloti più leggeri stressano meno la gomma. Piloti come Redding e Davies hanno un peso e un’altezza maggiori, mentre piloti della stazza di Michael Rinaldi riescono a frenare e curvare meglio. “A volte perdo due decimi in curva perché la moto spinge sopra la gomma anteriore – ha aggiunto Scott Redding -. Ma se spingo più forte per andare un po’ più veloce, corro il rischio di cadere“. Esemplare il caso di Misano dove l’italiano ha ottenuto facilmente due vittorie e un secondo posto.
In casa Ducati si lavora per fare in mondo che il il sogno del titolo Superbike non si spenga. Restano nove week-end di gara per un totale di 27 gare. “Ho espresso alcuni desideri con Gigi Dall’Igna su dove dobbiamo migliorare“, ha aggiunto Redding. “Purtroppo non lo vedo così spesso, è bello quando posso parlargli faccia a faccia. Ho sempre problemi quando la pista ha poco grip. Come ad Aragon, Misano e Donington“. Al momento il britannico esclude l’ipotesi del divorzio dalla Casa emiliana, ma chiede interventi radicali sulla sua moto. “La Ducati vuole vincere, lavora duro e cresce. Resta da vedere se ne trarrò beneficio in futuro. Voglio restare in Ducati perché penso di poter vincere il mondiale con loro. Ma per fare questo, devono cambiare alcune cose. Penso che anche loro ne siano consapevoli“.
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