Eh probabilmente a questo punto stessa sorte anche per la SBK
Europa, con l'idea originaria di tornare in Qatar fra un settimana. Scontata la cancellazione anche per l'altro Mondiale.
Il paddock della Superbike aspetta di sapere se il secondo round in Qatar, fra due settimane, si potr? correre o meno. Al momento, le speranze sono pressoch? nulle. Gran parte del personale delle squadre in queste ore sta volando verso l?Europa, e i programmi di viaggio stabiliti da mesi prevedevano una nuova partenza verso il Qatar ad inizio di prossima settimana. Quindi, nei fatti, il personale delle squadre italiane, di ritorno ed in pochi giorni di nuovo in viaggio per Losail, avrebbe l?identico status di viaggio dei colleghi impegnati in MotoGP. Quindi non ci sono speranze, a meno di imprevedibili cambiamenti di procedura stabilite dalle autorit? del Qatar.
COM?E? LA SITUAZIONE
Tante aziende stanno imponendo restrizioni ai viaggi del loro personale. Gli addetti di un grande fornitore italiano di componenti, impegnati con la Superbike in Australia, hanno dovuto cambiare il volo di rientro ? su specifica indicazione della loro azienda ? evitando il transito da Singapore, ritenuto uno stop a rischio contagio. Li hanno dirottati su Bangkok: non si capisce la logica, ma tant??. Lo stesso personale, una volta a casa, dovr? andare in quarantena volontaria, retribuita dal datore di lavoro. Un fotografo italiano impegnato a Phillip Island e diretto a Losail in queste ore ? in aeroporto a Melbourne in attesa del via libera all?immigrazione del Qatar. Si tratta tra l?altro di un professionista che figura nella lista che l?Irta aveva preparato per le autorit? qatariote ma che, nei fatti, non ? servita a niente.
IL SOGNO: RECUPERO CON MOTOGP E SBK
La MotoGP ? stata ?annullata?, per cui Dorna/FIM lasciano intendere senza mezzi termini che non ci sar? alcun recupero. La Superbike seguir? a ruota. Rimettere in piedi due eventi di questo genere avrebbe costi enormi per il promoter Dorna, che per altro in questo 2020 aveva avuto l?opportuna idea di far correre le due categorie ad una settimana di distanza l?una dall?altra in Qatar. Questo avrebbe permesso varie sinergie, in particolare l?utilizzo della stessa infrastruttura di produzione TV, con evidente risparmio. I team Superbike, in aggiunta, con l?accoppiata Australia-Qatar avevano a loro volta risparmiato sui trasporti di moto e materiale. Sarebbe fantastico se, magari a fine stagione, Dorna riuscisse a rimettere in piedi un grande, unico evento con MotoGP, Superbike e Supersport. Una finalissima dei tre campionati, magari coi titoli ancora in ballo. Alla faccia del Coronavirus, questa sarebbe una grandissima opportunit? per il nostro sport, per mille motivi. Ma sar? difficile, se non impossibile, che accada.
fonte
Europa, con l'idea originaria di tornare in Qatar fra un settimana. Scontata la cancellazione anche per l'altro Mondiale.
Il paddock della Superbike aspetta di sapere se il secondo round in Qatar, fra due settimane, si potr? correre o meno. Al momento, le speranze sono pressoch? nulle. Gran parte del personale delle squadre in queste ore sta volando verso l?Europa, e i programmi di viaggio stabiliti da mesi prevedevano una nuova partenza verso il Qatar ad inizio di prossima settimana. Quindi, nei fatti, il personale delle squadre italiane, di ritorno ed in pochi giorni di nuovo in viaggio per Losail, avrebbe l?identico status di viaggio dei colleghi impegnati in MotoGP. Quindi non ci sono speranze, a meno di imprevedibili cambiamenti di procedura stabilite dalle autorit? del Qatar.
COM?E? LA SITUAZIONE
Tante aziende stanno imponendo restrizioni ai viaggi del loro personale. Gli addetti di un grande fornitore italiano di componenti, impegnati con la Superbike in Australia, hanno dovuto cambiare il volo di rientro ? su specifica indicazione della loro azienda ? evitando il transito da Singapore, ritenuto uno stop a rischio contagio. Li hanno dirottati su Bangkok: non si capisce la logica, ma tant??. Lo stesso personale, una volta a casa, dovr? andare in quarantena volontaria, retribuita dal datore di lavoro. Un fotografo italiano impegnato a Phillip Island e diretto a Losail in queste ore ? in aeroporto a Melbourne in attesa del via libera all?immigrazione del Qatar. Si tratta tra l?altro di un professionista che figura nella lista che l?Irta aveva preparato per le autorit? qatariote ma che, nei fatti, non ? servita a niente.
IL SOGNO: RECUPERO CON MOTOGP E SBK
La MotoGP ? stata ?annullata?, per cui Dorna/FIM lasciano intendere senza mezzi termini che non ci sar? alcun recupero. La Superbike seguir? a ruota. Rimettere in piedi due eventi di questo genere avrebbe costi enormi per il promoter Dorna, che per altro in questo 2020 aveva avuto l?opportuna idea di far correre le due categorie ad una settimana di distanza l?una dall?altra in Qatar. Questo avrebbe permesso varie sinergie, in particolare l?utilizzo della stessa infrastruttura di produzione TV, con evidente risparmio. I team Superbike, in aggiunta, con l?accoppiata Australia-Qatar avevano a loro volta risparmiato sui trasporti di moto e materiale. Sarebbe fantastico se, magari a fine stagione, Dorna riuscisse a rimettere in piedi un grande, unico evento con MotoGP, Superbike e Supersport. Una finalissima dei tre campionati, magari coi titoli ancora in ballo. Alla faccia del Coronavirus, questa sarebbe una grandissima opportunit? per il nostro sport, per mille motivi. Ma sar? difficile, se non impossibile, che accada.
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