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Oggi terribile incidente

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    #46
    Originally posted by livelegend View Post
    ? proprio cosi'

    quando ero alla NW 200 a 301 kmh sul bagnato in una stradina piena di fossi salti e con ai lati tanti oggetti che mi avrebbero diviso in 2 per una banale scivolata, sapevo benissimo di poter morire
    ma la mia vita valeva essere li, essersi qualificato, realizzare un sogno, il sogno di un bambino diventato uomo

    e la cosa che pi? mi stupisce ? che oggi anche alcuni appassionati di questa categoria non capiscano pi? questo

    non ? il risultato che conta, ? essere li

    la sera che mi sono qualificato ero abbastanza incazzato per alcune cose che non giravano nel verso giusto
    al pub capita di incontrare miti delle road races
    uno di loro mi ha detto : perch? sei incazzato ? sei qui, hai avuto il coraggio di esserci, ti sei qualificato........che ti serve di altro ?"

    e il rispetto si avverte ogni secondo, nessuno si sente una star, tutti rispettano tutti dal primo all'ultimo

    quando ho visto morire marc con l'arto strappato sono rimasto scioccato per alcuni secondi
    poi ho continuato a correre, come avrebbe fatto lui

    il giorno dopo i suoi familiari raccoglievano le sue cose per andare via, era sito pochi metri avanti al nostro il suo furgone/motor home

    una dignit? unica

    ? un concetto molto british, difficile da capire per un latino.......che si vanta anche se gira pi? forte in pista

    ma quando lo vivi non puoi farne pi? a meno
    Si, live, ? un concetto "molto british" ma che ? carratteristico di tutte le discipline che richiedono prestazioni al limite e che per questo lasciano ben poco spazio agli errori, come certe forme di alpinismo, i record di velocoit? su terra e su acqua, alcune forme di acrobazia aerea oppure certe forme di paracadutismo, per esempio.
    Discipline in cui l'uomo scommette su se stesso e sulla sua capacit? di dominare gli eventi raggiungendo il limite senza mai superarlo.
    E' qualcosa che non pu? essere spiegato con facilit? a chi non ha mai provato a raggiungere il limite, a restare in perfetto equilibrio tra il trionfo e il disastro, ad estrarre ogni stilla del proprio coraggio per restare concentrati sull'azione sapendo che qualunque distrazione pu? essere mortale.
    Si, sono concetti decisamente difficili da spiegare a chi non ha mai assaggiato il sapore agrodolce del "limite".

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      #47
      Originally posted by garzo View Post
      non voglio creare una polemica...in particolar modo qui.....dove nessuno mai direbbe che sono gare da eliminare....

      io non dico di eliminarle....ma di certo credo che in una scala di valori la vita sia ben pi? importante del coraggio (che pi? che coraggio, nell'accezione di sentimento nobile e utile a qualcun'altro, direi piuttosto spavalderia, o comunque appagamento del proprio ego) o di qualsiasi impresa sportiva....

      l? ci si va x compiere un gesto estremo di grande egoismo, soprattutto se si va consapevoli di poter morire e si fa di tutto per andare il pi? possibile, senza tenersi margini di sicurezza........ognuno ? libero di fare esperienze simili, ma di certo chi lo fa non pu? essere definito EROE...sicuramente uno sportivo con le palle, ma non eroe....


      l'eroe mette a rischio la propria vita x salvarne altre, per introdurre innovazioni che possano avere un'utilit? sociale...l'eroe serve a tutti......? chi si sacrifica per gli altri.

      quelle gare sono esperienze che danno emozioni profonde a chi le fa...che ? libero di mettere quelle sensazioni pi? in alto della vita....ma, ripeto, ? tutto tranne che un eroe....soprattutto se la vita che mette volutamente a rischio ? essenziale per chi dipende da lui.....mi riferisco in particolare a chi ha figli.....

      senza polemica....? un'opinione come tutte le altre espresse qui, acclamate o meno, condivise o osteggiate

      in ogni caso RIP

      finalmente un commento da "UOMINI"

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        #48
        Originally posted by garzo View Post
        non voglio creare una polemica...in particolar modo qui.....dove nessuno mai direbbe che sono gare da eliminare....

        io non dico di eliminarle....ma di certo credo che in una scala di valori la vita sia ben pi? importante del coraggio (che pi? che coraggio, nell'accezione di sentimento nobile e utile a qualcun'altro, direi piuttosto spavalderia, o comunque appagamento del proprio ego) o di qualsiasi impresa sportiva....

        l? ci si va x compiere un gesto estremo di grande egoismo, soprattutto se si va consapevoli di poter morire e si fa di tutto per andare il pi? possibile, senza tenersi margini di sicurezza........ognuno ? libero di fare esperienze simili, ma di certo chi lo fa non pu? essere definito EROE...sicuramente uno sportivo con le palle, ma non eroe....


        l'eroe mette a rischio la propria vita x salvarne altre, per introdurre innovazioni che possano avere un'utilit? sociale...l'eroe serve a tutti......? chi si sacrifica per gli altri.

        quelle gare sono esperienze che danno emozioni profonde a chi le fa...che ? libero di mettere quelle sensazioni pi? in alto della vita....ma, ripeto, ? tutto tranne che un eroe....soprattutto se la vita che mette volutamente a rischio ? essenziale per chi dipende da lui.....mi riferisco in particolare a chi ha figli.....

        senza polemica....? un'opinione come tutte le altre espresse qui, acclamate o meno, condivise o osteggiate

        in ogni caso RIP
        non sono d'accordo

        io non sono un egoista, e vivo per i miei figli, per i quali ho fatto cose che non sto a dire, ma che sicuramente mi hanno resto molto pi? eroe che fare qualche road race

        ma ? la mia natura e andare contro la propria natura ? sempre sbagliato

        si muore quando sei vivo, si muore di tante cose
        pensi che la pista si poi cosi' priva di rischi ?
        pensa che io la cosa dove ho avuto pi? paura ? stata proprio le gare in pista quando nei primi giri 40 scalmanati spesso anche mezze seghe spengono il cervello....
        magari ti buttano in terra uno ti travolge emorragie interne e te ne vai

        c'? da dire che molti road racers hanno spesso qualcosa in pi? oltre il coraggio, JD il migliore di sempre andava sugli scenari di guerra a portare aiuti umanitari col furgone

        quindi penso che se hai i pregio di nascere con molto coraggio questo non sia ne negativo ne sinonimo di egoismo, ma anzi sia un aspetto di una personalit? di certo positiva che spesso sfocia in qualcosa di bello anche in altri ambiti

        io non ho paure di alcun tipo non so se sia un pregio, so solo che grazie a questo sono libero in tutti i sensi

        di spavaldi ? pieno il mondo..........eppure li ci vanno in tutto 2-3 italiani
        evidentemente essere solo spavaldo egoista/egocentrico non basta
        altrimenti sul traghetto per l'irlanda o per quello dell'isola ci dovrebbero essere 1000 italiani e non 2-3

        fermo restando che non metto quelle emozioni al punto pi? alto, altrimenti avrei fatto un altro tipo di vita, ma il punto ? che non si parla di emozioni, quelle si hanno da tantissime cose, si parla di altro, qualcosa che ? impossibile da capire se non ci sei di natura

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          #49
          Originally posted by garzo View Post
          non voglio creare una polemica...in particolar modo qui.....dove nessuno mai direbbe che sono gare da eliminare....

          io non dico di eliminarle....ma di certo credo che in una scala di valori la vita sia ben pi? importante del coraggio (che pi? che coraggio, nell'accezione di sentimento nobile e utile a qualcun'altro, direi piuttosto spavalderia, o comunque appagamento del proprio ego) o di qualsiasi impresa sportiva....

          l? ci si va x compiere un gesto estremo di grande egoismo, soprattutto se si va consapevoli di poter morire e si fa di tutto per andare il pi? possibile, senza tenersi margini di sicurezza........ognuno ? libero di fare esperienze simili, ma di certo chi lo fa non pu? essere definito EROE...sicuramente uno sportivo con le palle, ma non eroe....


          l'eroe mette a rischio la propria vita x salvarne altre, per introdurre innovazioni che possano avere un'utilit? sociale...l'eroe serve a tutti......? chi si sacrifica per gli altri.

          quelle gare sono esperienze che danno emozioni profonde a chi le fa...che ? libero di mettere quelle sensazioni pi? in alto della vita....ma, ripeto, ? tutto tranne che un eroe....soprattutto se la vita che mette volutamente a rischio ? essenziale per chi dipende da lui.....mi riferisco in particolare a chi ha figli.....

          senza polemica....? un'opinione come tutte le altre espresse qui, acclamate o meno, condivise o osteggiate

          in ogni caso RIP
          Mi pare evidente che tu non hai notato che io ho messo la parola "eroi" tra virgolette.
          L'ho fatto non a caso, ma per evidenziare l'iperbole del contrasto che c'? tra chi vive una vita fatta di quotidianit? pianificata e chi invece la vita quotidiana la vive come intermezzo tra una prova di coraggio e l'altra.
          Mi pare altrettanto evidente che la tua idea di eroe ? molto mitologico/fumettistico/cinematografica.
          In realt? nella maggior parte dei casi i cosiddetti eroi lo diventano per caso, normalmente vittime e/o artefici di situazioni che li portano ad agire in modi che in condizioni normali mai avrebbero neppure sognato di fare; la restante piccola percentuale diventa eroe seguendo il proprio individualismo, a volte anche i propri egoismi e comunque sempre per soddisfare il proprio ego.
          Non esistono eroi "per gli altri" o meglio esistono solo nei fumetti o nel cinema, ma Batman o L'Uomo Ragno nella realt? non ci sono, come sai bene.
          Ci sono per? persone che fanno cose che non tutti fanno, e tra queste ci sono i piloti delle "road races" in Inghilterra o delle gare in salita in Italia.
          Sono persone che scelgono di cimentarsi in competizioni che hanno delle percentuali di rischio decisamente maggiori di quelle dei piloti che corrono in pista e che per questo hanno una capacit? di confrontarsi con l'imponderabile con uno spirito diverso, che si pu? senza dubbio definire "eroico", perch? a fronte di guadagni scarsi o nulli affrontano consapevolmente rischi maggiori.
          E' chiaro adesso perch? ho usato il sostantivo "eroe"?

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            #50
            Originally posted by livelegend View Post
            non sono d'accordo

            io non sono un egoista, e vivo per i miei figli, per i quali ho fatto cose che non sto a dire, ma che sicuramente mi hanno resto molto pi? eroe che fare qualche road race

            ma ? la mia natura e andare contro la propria natura ? sempre sbagliato

            si muore quando sei vivo, si muore di tante cose
            pensi che la pista si poi cosi' priva di rischi ?
            pensa che io la cosa dove ho avuto pi? paura ? stata proprio le gare in pista quando nei primi giri 40 scalmanati spesso anche mezze seghe spengono il cervello....
            magari ti buttano in terra uno ti travolge emorragie interne e te ne vai

            c'? da dire che molti road racers hanno spesso qualcosa in pi? oltre il coraggio, JD il migliore di sempre andava sugli scenari di guerra a portare aiuti umanitari col furgone

            quindi penso che se hai i pregio di nascere con molto coraggio questo non sia ne negativo ne sinonimo di egoismo, ma anzi sia un aspetto di una personalit? di certo positiva che spesso sfocia in qualcosa di bello anche in altri ambiti

            io non ho paure di alcun tipo non so se sia un pregio, so solo che grazie a questo sono libero in tutti i sensi

            di spavaldi ? pieno il mondo..........eppure li ci vanno in tutto 2-3 italiani
            evidentemente essere solo spavaldo egoista/egocentrico non basta
            altrimenti sul traghetto per l'irlanda o per quello dell'isola ci dovrebbero essere 1000 italiani e non 2-3

            fermo restando che non metto quelle emozioni al punto pi? alto, altrimenti avrei fatto un altro tipo di vita, ma il punto ? che non si parla di emozioni, quelle si hanno da tantissime cose, si parla di altro, qualcosa che ? impossibile da capire se non ci sei di natura

            ho fatto esplicitamente riferimento a chi va a vita persa....quindi sicuramente non a te, Piero, che hai sempre dichiarato di mettere pi? o meno lo stesso impegno di quando guidi per strada.....mantenendo un ampio margine dal limite....

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              #51
              Originally posted by garzo View Post
              ho fatto esplicitamente riferimento a chi va a vita persa....quindi sicuramente non a te, Piero, che hai sempre dichiarato di mettere pi? o meno lo stesso impegno di quando guidi per strada.....mantenendo un ampio margine dal limite....
              nessuno di quelli va a vita persa, nella fattispecie il pilota che ? morto era molto esperto ed aveva 43 anni
              quelli molto veloci sono dei fenomeni, ma non rischiano pi? di me, sono solo molto pi? bravi

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                #52
                Originally posted by rocketman View Post
                In realt? nella maggior parte dei casi i cosiddetti eroi lo diventano per caso, normalmente vittime e/o artefici di situazioni che li portano ad agire in modi che in condizioni normali mai avrebbero neppure sognato di fare; la restante piccola percentuale diventa eroe seguendo il proprio individualismo, a volte anche i propri egoismi e comunque sempre per soddisfare il proprio ego.
                Non esistono eroi "per gli altri" o meglio esistono solo nei fumetti o nel cinema, ma Batman o L'Uomo Ragno nella realt? non ci sono, come sai bene.
                che triste visione del mondo...
                non posso non evidenziare la contraddizione: perch? una persona che per caso sia portata dagli eventi ad agire per soccorrere degli estranei mettendo a rischio la propria vita non sarebbe "un eroe per gli altri"?
                In che modo un poveraccio che ci lascia la pelle per salvare un estraneo starebbe seguendo il proprio individualismo?

                Per cortesia smettiamola con tutte ste palle: chi corre gare stradali lo fa perch? ? una figata pazzesca,l'ambiente ? stupendo e non potrebbe farne a meno per cui di rischiare la pelle se ne sbatte.
                Poi ci sono i veloci e i fermi (come me),quelli che rischiano tanto e quelli che si tengono del margine ma la sostanza credo sia la stessa per tutti.

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                  #53
                  Originally posted by ricgsx View Post
                  che triste visione del mondo...
                  non posso non evidenziare la contraddizione: perch? una persona che per caso sia portata dagli eventi ad agire per soccorrere degli estranei mettendo a rischio la propria vita non sarebbe "un eroe per gli altri"?
                  In che modo un poveraccio che ci lascia la pelle per salvare un estraneo starebbe seguendo il proprio individualismo?

                  Per cortesia smettiamola con tutte ste palle: chi corre gare stradali lo fa perch? ? una figata pazzesca,l'ambiente ? stupendo e non potrebbe farne a meno per cui di rischiare la pelle se ne sbatte.
                  Poi ci sono i veloci e i fermi (come me),quelli che rischiano tanto e quelli che si tengono del margine ma la sostanza credo sia la stessa per tutti.
                  Al posto tuo leggerei meglio quello che ho scritto e che tu hai quotato. Poi in quanto a visione del mondo - scusa neh! - ma non mi pare che anche la tua sia sto capolavoro di filosofia...

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                    #54
                    io credo che oggigiorno, in una societ? dove l'imperativo ? diventato apparire,sbronzarsi,fumare,sballarsi a pi? non posso e scopare, gi? trovare qualcuno che nel proprio piccolo creda in qualcosa,sia gi? tanta roba.

                    ...e non bisogna andare a tutti i costi a caccia di eroi

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                      #55
                      Originally posted by garzo View Post
                      ho fatto esplicitamente riferimento a chi va a vita persa....quindi sicuramente non a te, Piero, che hai sempre dichiarato di mettere pi? o meno lo stesso impegno di quando guidi per strada.....mantenendo un ampio margine dal limite....

                      io nelle gare stradali vado sempre a vita persa e volano jolly da tutte le parti

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