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BIAGGI e CADALORA sabotati da HONDA perchè andavano troppo?
Biaggi se ti ricordi Davide quando passo' in 500 con la Honda del Team Kanemoto, vinse all'esordio a Suzuka e mise in difficoltà Doohan, fino al fattaccio di Barellona dove a Biaggi diedero la bandiera nera (ingiustamente) per fermarlo perché avrebbe vinto il mondiale davanti al team HRC, e sarebbe stato imbarazzante.
Luca Cadalora stessa cosa, quando di tasca sua fece il team con Kanemoto e anche lui alla prima gara in Malesia vinse con la moto completamente bianca, la HRC, non gli fece più' avere gli aggiornamenti anche se lui li pagava.
Biaggi se ti ricordi Davide quando passo' in 500 con la Honda del Team Kanemoto, vinse all'esordio a Suzuka e mise in difficoltà Doohan, fino al fattaccio di Barellona dove a Biaggi diedero la bandiera nera (ingiustamente) per fermarlo perché avrebbe vinto il mondiale davanti al team HRC, e sarebbe stato imbarazzante.
Luca Cadalora stessa cosa, quando di tasca sua fece il team con Kanemoto e anche lui alla prima gara in Malesia vinse con la moto completamente bianca, la HRC, non gli fece più' avere gli aggiornamenti anche se lui li pagava.
Max Biaggi e quel titolo perso nel 1998 per una bandiera nera
Matteo Senatore12 Ottobre 2017 Nel 1998 come oggi a poche gare dalla fine erano in tre a giocarsi il Mondiale: decisiva fu la bandiera nera di Barcellona che tolse il successo a Biaggi regalando a Mick Doohan il 5° titolo consecutivo
La stagione 2017 della MotoGP si sta apprestando a vivere il rush finale di un campionato emozionante che a quattro gare dalla fine vede ancora 3 piloti in corsa per il titolo mondiale. Un finale thrilling che nel Motomondiale è quasi un’inedito, tanto più che i protagonisti di questo ‘triello’ sono gli alfieri di tre Case costruttrici diverse: Marc Marquezper la Honda, Andrea Dovizioso per la Ducati e, più staccato ma ancora in corsa per l’obiettivo finale, Maverick Vinales con la Yamaha. Il favorito d’obbligo è Marquez sia per il vantaggio in classifica (+16 su Dovi e +28 su Vinales) sia per le statistiche, che mostrano come solo due volte nella storia recente chi è stato in testa a 4 gare dalla fine non abbia poi vinto il titolo nella classe regina: l’episodio più recente è quello del 2015, con l’ormai leggendario duello Rossi–Lorenzodeciso anche dall’intromissione dello stesso Marquez. E’ però un altro il precedente che più ricorda la situazione attuale: un episodio che ci fa tornare indietro nel tempo di quasi vent’anni, precisamente al 1998.
Siamo in piena epoca di dominio Honda, con Mick Doohan che arriva da 4 titoli mondiali consecutivi e la leggendaria NSR500 che monopolizza gli ordini d’arrivo di quasi tutti i Gran Premi della “cinquecento”. Allora come oggi a giocarsi il titolo sono in 3, tutti alfieri della casa dell’ala dorata, e tutti incredibilmente vicini: in testa al campionato c’è Max Biaggi a quota 189 punti, alle sue spalle Mick Doohan con 185 e 3° Alex Criville fermo a 182. Tre piloti in appena 7 punti, una volata incredibile. Doohan e Crivillecorrono per il team ufficiale sponsorizzato Repsol, Biaggi con la scuderia di Kanemoto, ed è al primo anno in 500. La terz’ultima gara dell’anno è in programma in Spagna, a Barcellona e risulterà quella decisiva. Maxparte 2°, al fianco di Criville in pole, mentre Doohan è 4°. La tensione è fortissima e alla partenza si verifica il primo colpo di scena: Criville scatta male, peggio dei due rivali, e alla prima curva si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato venendo travolto da una caduta generata da Fujiwara e Bayle. Il primo contendente al titolo è fuori dopo pochi metri, ma il peggio deve ancora arrivare. Sul luogo dell’incidente al giro successivo ci sono ancora le bandiere gialle, ma Biaggi è già in fase di sorpasso su Barros per prendere la testa della gara e affonda il colpo; poi il romano va lungo e il brasiliano lo ripassa. Il testa a testa prosegue nei giri successivi, con la coppia che viaggia in testa al plotone, inseguita da Mick Doohan. Al 16° giro però ecco lo schock, sotto forma di comunicazione da parte dei commissari: Biaggi e Barrosdevono fermarsi ai box per uno stop&go di 5 secondi. Inizialmente nessuno capisce il motivo, poi viene fuori il sorpasso sotto bandiere gialle.
All’epoca il regolamento era molto vago in proposito e prevedeva una pena variabile dalla semplice multa allo stop&go, il tutto a discrezione del direttore di gara, che in questo caso, inspiegabilmente, decide di calcare la mano pesantemente. Barros si ferma a scontare la pena, Biaggi no. Resta in gara e conduce davanti a Doohan fino alla bandiera a scacchi. Peccato però che già da qualche giro gli sia stata esposta la bandiera nera, per non essersi fermato a scontare la penalità comminatagli. Max Biaggi è squalificato, Doohan è il vincitore della corsa e, non aritmeticamente ma di fatto, del titolo mondiale. Biaggi dirà poi di aver visto il segnale dello stop&go ma di aver voluto continuare. Farà reclamo, ma sarà tutto vano. Quella bandiera gli costa il titolo della classe regina, che non vincerà mai, e regala a Doohan l’ultimo mondiale della sua straordinaria carriera. A 19 anni di distanza speriamo che una sfida a tre così emozionate venga decisa solo dalla bravura e dal talento dei piloti in pista, e non da qualche bandiera sventolata ed ignorata.
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