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da racingworld.it
12/04/2006 - 19:05 ? Da questa stagione sullo schieramento della MotoGP ci sono due Yamaha tutte gialle in pi?. Non parliamo di quelle ufficiali marchiate dalla Camel, ma di quelle del Team Tech 3, che ha cambiato i propri "colori sociali" adeguandosi all'arrivo della Dunlop, che oltre al ruolo di fornitore di pneumatici ricopre anche quello di sponsor. I risultati, al di l? degli incredibili exploit invernali di Carlos Checa, non sono tutto sommato da disprezzare, nonostante il lavoro da compiere sia ancora grande.
Il problema pare tuttavia un altro, ossia la "sufficienza" con cui viene trattato adesso il Team d'Antin, che lo scorso anno, grazie alle performances di Roberto Rolfo, era il punto di riferimento del gommista britannico. E proprio a Losail, la pista dove nel 2005 la scuderia spagnola meglio si era comportata, sono arrivati i primi sintomi evidenti della tensione che corre tra le due parti: Luis d'Antin, patron della compagine madrilena, venerd? pomeriggio non si ? risparmiato nemmeno nel consueto comunicato ufficiale.
"Non siamo abituati a lavorare in queste condizioni. La Dunlop deve impegnarsi maggiormente per evolvere e fornirci materiale adatto, perch? di questo passo sprechiamo solo ricambi e benzina. La situazione ? diventata insostenibile, per i piloti, per la squadra, per tutti gli sponsor tecnici che credono in noi, e per la Ducati", si legge. L'attacco definitivo ? arrivato alla conclusione delle dichiarazioni: "La soluzione non ? dentro il nostro box e non abbiamo la bacchetta magica".
Che non si trattasse di una arrabbiattura passeggera era gi? chiaro, ma una ulteriore conferma ? giunta in questi giorni, con patron d'Antin ha proseguito nel suo attacco: "In inverno non ci hanno dato una sola gomma che funzionasse", affermando addirittura che "in Qatar hanno portato le uniche gomme da qualifica che noi due mesi fa avevamo scartato dicendo che non si adattavano alla Ducati!".
Quasi non ci si crede, eppure deve essere vero, al punto che gi? si parla di un cambio di "calzature" a campionato in corso. La logica suggerirebbe Bridgestone, che gi? equipaggia le Desmosedici GP6 di Capirossi e Gibernau, ma, soldi a parte (che comunque non dovrebbero mancare, grazie a finanziatori come Pramac e Duja), l'operazione non ? scontata da parte della casa giapponese, costretta ad ampliare i propri orizzonti produttivi. Una necessit? gi? scartata questo inverno, quando il team Konica Minolta Honda voleva tornare insieme al produttore del Sol Levante e la Kawasaki aveva bisogno di coperture per l'ipotetica terza moto da affidare a Max Biaggi.
A determinare l'andamento delle cose saranno semplicemente i risultati in pista, fino ad ora l'elemento meno positivo di tutta la vicenda.
12/04/2006 - 19:05 ? Da questa stagione sullo schieramento della MotoGP ci sono due Yamaha tutte gialle in pi?. Non parliamo di quelle ufficiali marchiate dalla Camel, ma di quelle del Team Tech 3, che ha cambiato i propri "colori sociali" adeguandosi all'arrivo della Dunlop, che oltre al ruolo di fornitore di pneumatici ricopre anche quello di sponsor. I risultati, al di l? degli incredibili exploit invernali di Carlos Checa, non sono tutto sommato da disprezzare, nonostante il lavoro da compiere sia ancora grande.
Il problema pare tuttavia un altro, ossia la "sufficienza" con cui viene trattato adesso il Team d'Antin, che lo scorso anno, grazie alle performances di Roberto Rolfo, era il punto di riferimento del gommista britannico. E proprio a Losail, la pista dove nel 2005 la scuderia spagnola meglio si era comportata, sono arrivati i primi sintomi evidenti della tensione che corre tra le due parti: Luis d'Antin, patron della compagine madrilena, venerd? pomeriggio non si ? risparmiato nemmeno nel consueto comunicato ufficiale.
"Non siamo abituati a lavorare in queste condizioni. La Dunlop deve impegnarsi maggiormente per evolvere e fornirci materiale adatto, perch? di questo passo sprechiamo solo ricambi e benzina. La situazione ? diventata insostenibile, per i piloti, per la squadra, per tutti gli sponsor tecnici che credono in noi, e per la Ducati", si legge. L'attacco definitivo ? arrivato alla conclusione delle dichiarazioni: "La soluzione non ? dentro il nostro box e non abbiamo la bacchetta magica".
Che non si trattasse di una arrabbiattura passeggera era gi? chiaro, ma una ulteriore conferma ? giunta in questi giorni, con patron d'Antin ha proseguito nel suo attacco: "In inverno non ci hanno dato una sola gomma che funzionasse", affermando addirittura che "in Qatar hanno portato le uniche gomme da qualifica che noi due mesi fa avevamo scartato dicendo che non si adattavano alla Ducati!".
Quasi non ci si crede, eppure deve essere vero, al punto che gi? si parla di un cambio di "calzature" a campionato in corso. La logica suggerirebbe Bridgestone, che gi? equipaggia le Desmosedici GP6 di Capirossi e Gibernau, ma, soldi a parte (che comunque non dovrebbero mancare, grazie a finanziatori come Pramac e Duja), l'operazione non ? scontata da parte della casa giapponese, costretta ad ampliare i propri orizzonti produttivi. Una necessit? gi? scartata questo inverno, quando il team Konica Minolta Honda voleva tornare insieme al produttore del Sol Levante e la Kawasaki aveva bisogno di coperture per l'ipotetica terza moto da affidare a Max Biaggi.
A determinare l'andamento delle cose saranno semplicemente i risultati in pista, fino ad ora l'elemento meno positivo di tutta la vicenda.
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