Dovizioso: "Ho le carte per giocarmela con Lorenzo ad armi pari"
Il pilota forlivese ha ribadito di essere contento per l?arrivo dello spagnolo in Ducati, ma di ha fatto capire di non essere intenzionato a fare da seconda guida ora che la Rossa ha tutto per stare sempre al vertice.
Il 2016 ? stato un anno difficile da definire per Andrea Dovizioso. Da una parte il pilota della Ducati ha centrato una vittoria che gli mancava ormai da ben sette anni, ma dall'altra ha visto sfuggirgli diverse occasioni favorevoli per fare centro.
Classifica alla mano, le cose quindi sarebbero potute andare anche meglio. Quel che ? certo per? ? che nel 2017 avr? a disposizione una Desmosedici finalmente matura per giocarsela alla pari con le moto giapponesi praticamente su tutte le piste, oltre ad un compagno esperto e di livello come Jorge Lorenzo.
Il forlivese quindi ? davvero impaziente di iniziare la stagione: "Sono molto eccitato dall?idea di questo campionato in cui tante cose cambieranno rispetto agli ultimi anni. Con Vinales, uno che stimo molto, su una moto per vincere, con Lorenzo da noi, quindi con una moto molto diversa, con Iannone che in Suzuki andr? forte" ha detto in un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport.
E' curioso per? che nell'elenco dei favoriti non metta se stesso ed il nuovo compagno di box: "Valentino e Marquez partono da una situazione pi? chiara. E con loro ci metto fin da subito anche Vinales".
Guardando a casa propria per? ha ribadito di essere molto felice per l'arrivo di Lorenzo a Borgo Panigale: "Sono molto contento dell?arrivo di Jorge: ci conosciamo bene, siamo anche gi? stati in squadra insieme nel 2005 (in 250: Dovi fu terzo, Lorenzo quinto). Sar? una sfida bellissima, ad armi pari. Ho le carte per giocarmela, l?obiettivo ? batterlo: se star? davanti a lui vorr? dire essere davanti a molti".
Negli ultimi due anni il mantra di "Desmodovi" ? stato che vincere ? importante, ma che essere sempre l? lo ? ancora di pi?. Un'idea che ha confermato anche per il futuro: "Certo. Non importa vincere una gara, magari per caso. Conta essere davanti, se non primo, sempre secondo, terzo. ? quel che cerco per arrivare in fondo al mio cammino. Al sogno che ho da quando sono in Ducati".
motosport.com
Il pilota forlivese ha ribadito di essere contento per l?arrivo dello spagnolo in Ducati, ma di ha fatto capire di non essere intenzionato a fare da seconda guida ora che la Rossa ha tutto per stare sempre al vertice.
Il 2016 ? stato un anno difficile da definire per Andrea Dovizioso. Da una parte il pilota della Ducati ha centrato una vittoria che gli mancava ormai da ben sette anni, ma dall'altra ha visto sfuggirgli diverse occasioni favorevoli per fare centro.
Classifica alla mano, le cose quindi sarebbero potute andare anche meglio. Quel che ? certo per? ? che nel 2017 avr? a disposizione una Desmosedici finalmente matura per giocarsela alla pari con le moto giapponesi praticamente su tutte le piste, oltre ad un compagno esperto e di livello come Jorge Lorenzo.
Il forlivese quindi ? davvero impaziente di iniziare la stagione: "Sono molto eccitato dall?idea di questo campionato in cui tante cose cambieranno rispetto agli ultimi anni. Con Vinales, uno che stimo molto, su una moto per vincere, con Lorenzo da noi, quindi con una moto molto diversa, con Iannone che in Suzuki andr? forte" ha detto in un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport.
E' curioso per? che nell'elenco dei favoriti non metta se stesso ed il nuovo compagno di box: "Valentino e Marquez partono da una situazione pi? chiara. E con loro ci metto fin da subito anche Vinales".
Guardando a casa propria per? ha ribadito di essere molto felice per l'arrivo di Lorenzo a Borgo Panigale: "Sono molto contento dell?arrivo di Jorge: ci conosciamo bene, siamo anche gi? stati in squadra insieme nel 2005 (in 250: Dovi fu terzo, Lorenzo quinto). Sar? una sfida bellissima, ad armi pari. Ho le carte per giocarmela, l?obiettivo ? batterlo: se star? davanti a lui vorr? dire essere davanti a molti".
Negli ultimi due anni il mantra di "Desmodovi" ? stato che vincere ? importante, ma che essere sempre l? lo ? ancora di pi?. Un'idea che ha confermato anche per il futuro: "Certo. Non importa vincere una gara, magari per caso. Conta essere davanti, se non primo, sempre secondo, terzo. ? quel che cerco per arrivare in fondo al mio cammino. Al sogno che ho da quando sono in Ducati".
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